Bianca aveva otto anni.
Bianca dalla pelle nera.
Ricordo che a quel tempo giocavamo felici, insieme… Io e lei…
Non sapevo cos’era l’indifferenza…
Non sapevo niente…
Finché Jonson, mio padre, non lo scoprì.
- Stai lontano da quella lì… - mi disse.
Chiesi spiegazioni, ingenuamente.
- Lei è diversa… E’ una negra. -
Negra.
Che cosa vuol dire negra?
Erano parole che mi scivolavano addosso come gocce di pioggia.
Gocce nere, piene di invidia, di rancore, di egoismo.
Obbedii, allontanando Bianca dalla mia vita, dal mio mondo…
Un mondo che volevo dividere con lei.
Le compagne di classe la picchiavano, i ragazzi la violentavano, i professori la punivano sempre…
E io guardavo…
Lei era Bianca dalla pelle nera, la mia migliore amica.
Anche quando il suo corpo venne trasportato dal fiume…
Quando quegli occhi tanto belli videro la luce della salvezza…
Quando il suo cuore ferito, sofferente, debole, cessò di battere…
Lei era Bianca dalla pelle nera…
Ed ora era libera.