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Autore: _Bebe44_    14/10/2013    0 recensioni
"Stava guardando il cielo, così azzurro.. sconfinato.. impossibile..."
Mitsuky è un demone del fuoco.. Il suo passato è oscuro e ignoto, ma Qui.. Sapremo cosa si nasconde dietro a quegli occhi verdi e impassibili.
Vi era stata messa davanti senza nessuna presentazione, ora invece ci racconterà di come ha passato gli anni prima di incontrare Inuyasha e la sua banda!
Buona lettura!
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La bambina mi portò fino al villaggio, ne vidi uno per la prima volta, un villaggio umano. All’inizio qualcuno ci guardò, poi qualche vecchio signore incominciò ad assumere un’aria turbata, finche certi uomini o donne non presero a fuggire in preda al panico.
“Non capisco.. cosa avranno”
la bambina mi parve sincera, era un po’ tonta se non avevano capito che scappavano da me, dal demone.
Mi potrò all’interno di una casetta, distinsi la figura di un neonato che dormiva e di una donna, che mi osservò poi guardò la figlia e rise di gusto
AHAHAHAHA, Saki! Sapevo perfettamente che mi avresti portato un altro sconosciuto in casa, ma addirittura un demone! Chi è questa signorina tutta sporca di sangue, spero il proprio!”
“Mamma! Non essere scortese!”
“Ma che scortese e scortese. E’ a casa mia e sta alle mie regole! Ahahahahahaha!”
Che donna energica.. non sembra turbata dalla mia natura, vedrò di studiarla un altro po’
“Ma dimmi biondina, qual è il tuo nome?”
“Io sono Mitsuky..”
“E che tipo di demone saresti?”
“Una demone Dea portatrice dell’elemento del fuoco, terza discendente ed ereditaria della lancia di Kasai, della casata dei demoni maggiori padroni del fuoco, primo dei 6 elementi.”
“Woooow allora sei una di quei demoni potentissimi! Però sai, dalle mie parti si venerano gli Dei e le Dee, Saki, falle una bendatura alle gambe e alla testa, per lei basterà di certo!”
“Tu dove andrai mamma?”
“A calmare quelli del villaggio.. oh, guarda! Sa parla del diavolo….”
Dalla porta comparve un uomo, massiccio e robusto, poi una persona più fragile ed anziana, la donna e la bambina di nome Saki fecero una specie di inchino, solo io avevo un’espressione tonta stampata al volto..
“Capovillaggio.. Stavo proprio venendo da lei..”
“Hitomi.. Ci avevi avvertito che a tua figlia piace aiutare chiunque, conosciuto o sconosciuto.. Ma un demone!”
“Le mie più infinite scuse.. Probabilmente quella distratta di mia figlia non se ne era pure accorta”
La bambina saltò nel discorso per correggere la madre
“Si che lo sapevo mamma! Però se non mi ha uccisa ora non lo farebbe dopo! No?”
“Saki..” disse il capovillaggio “Non hai pensato che una volta ristabilita potrebbe ucciderci tutti?”
“E’ la stessa cosa che le ho detto io” Mi intromisi, l’uomo massiccio mi guardò, io ricambiai con uno sguardo freddo e lui distolse il suo.
“Hitomi.. Sua figlia sembra fidarsi di questo demone.. E io mi fido di voi. Voglio sperare di non aver commesso un errore. Ora andrò a dare la notizia al villaggio…” L’uomo e il vecchio fecero per uscire, l’anziano rimase sul ciglio della porta e fece un’ultima domanda al demone “Qual è il tuo nome ragazza?”
“Mitsuky. Preferirei essere trattata da donna, ho già 400 anni.”
“Mitsuky.. Beh, non verrai trattata molto da donna con il fisico che ti ritrovi, preparati ad essere la nuova ragazza del villaggio. A proposito, quanto intendi restare?”
“Il tempo di guarire.”
“Bene.” E detto questo uscì.
 
La donna si inchinò per salutare l’anziano. Quando fu uscito si girò verso di me.
“Mitsuky! Bene. Resterai il tempo di guarire.. Però una cosa volevo chiederti.. Come mai un demone ridotto in quelle condizioni si fa accudire da degli umani?”
“Sono stata ripudiata dalla mia casa. Non so niente della vostra razza. Solo leggende.”
“Quindi in pratica ci stai osservando?”
“Esattamente.”   E poi.. non ho dove ritornare..
La madre prese il neonato in braccio e uscì dalla casa, mentre se ne andava diede istruzioni alla figlia
“Saki, porto il fratellino a fare una passeggiata, tratta bene la nostra ospite, e magari falle fare un giro”
“Si mamma!”
Saki attirò l’attenzione ralla bionda e le sorrise, mostrandole le fasciature ad opera d’arte che le aveva fatto alle gambe e le fece segno di abbassarsi per pulirle i capelli.
“Siete tutti biondi lassù?”
“Lassù?” Ripetei
“Si.. Insomma.. Mi era sembrato fossi caduta da quella montagna..”
Annuì “..No, non siamo tutti biondi, abbiamo i capelli di diverse sfumature. Perché?”
“Noi umani siamo tutti con capelli neri! Ti farai notare!”
“Non è un problema per me..”
“Ah.. un’altra domada…..”
La guardai, sembrava dubbiosa e incerta sul farmi quella domanda
“Hai davvero 400 anni? O mentivi?”
“Perché dovrei mentire?”
“Che forte.. Io vivrò al massimo 50 anni, è l’aspettativa di vita di noi umani..”
“Non essere triste, anche vivere tanto è noioso, non sai mai che fare!”
La bambina, intristita.. A quella parole sembrò rinascere, sorrise e, appena finita la benda, saltò per tutta casa
“Riesci ad alzarti? Vieni a conoscere i miei amici?”
“Arrivo, solo un secondo..”
La bambina uscì saltellando e io rimasi in casa da sola.
 
Cosa mi stà succedendo… Tutta questa dolcezza. Non è da me.. Però questa bambina, non so, è come se mi spingesse a tirarla fuori.. Cosa stò facendo.. IO in un villaggio umano, accudita da umani e gentile con loro. Mah.. Potrei anche fermarmi un po’ di più del tempo di guarigione, che sarà massimo di un giorno.. però intanto potrei tornare a casa e prendere delle cose. Vabbè, per ora non pensiamoci, provo ad.. alzarmi!
 
Mi alzai più facilmente del previsto, le mie gambe stavano già per la giusta via della guarigione, guardai le bende, il sangue non era trapassato, quindi le ferite si erano già richiuse, ora rimaneva da far calcificare bene le ossa.
Uscì dalla casetta e guardai gli abitanti del villaggio. Avevano ripreso la loro normale routine, anche se quando passavo mi guardavano un po’ timorosi, era strano essere fissata in quella maniera da tutti, e sentire i loro bisbigli. Beh.. parole. Dato che il mio udito era più fine del loro sentivano quello che dicevano, e ogni tanto mi lasciavo scappare un sospiro.
 
Il demone camminava per la strada del villaggio e si guardava intorno, curiosa di scoprire l’organizzazione umana. Arrivò ai campi e vide un gruppetto di 4-5 uomini intorno a un carro trainato da un bue. Il carro era inclinato a un lato e gli uomini stavano cercando di rialzarlo, dato che era sprofondato, sembrava una cosa molto difficile dato che spingevano in 5 e non si muoveva di un millimetro.. La bionda si avvicinò
“Cosa fate..?”
Un ragazzo si girò guardandola. La osservò bene, poi disse trionfante
“Oh, sei la nuova arrivata? Mi avevano detto di una ragazza demone appena arrivata e ferita!”
“Si.. sono io.”
“Piacere.. comunque stiamo cercando di risollevare questo carro, è sprofondato..”
E dopo averle risposto tornò a spingere senza risultati.
 
Guardai bene come si muovevano. Allora spostai lo stesso ragazzo che mi aveva parlato prima e con una mano alzai senza alcuno sforzo il carro, tipo ramoscello caduto dall’albero.
Gli uomini e il ragazzo mi guardarono increduli.
“Fantastico!”
“Grazie mille ragazza!”
“Incredibile! Con una mano!!”
Il ragazzo di prima mi si avvicinò
“Meraviglioso, sei davvero forte! Il mio nome è Shou, il tuo?”
“Mitsuky”
“Mitsuki..?”
“Nono, Mitsuky, con la ipsilon”
“Ok, ci vediamo un’altra volta, ciao Mitsu!”
Lo salutai muovendo la mano mentre mi allontanavo.. Mitsu…
 
La nuova arrivata fece un giro veloce del villaggio, la maggior parte della gente sembrava già abituata alla sua presenza, come se fosse li da sempre. Invece altri erano ancora dubbiosi, e mantenevano le distanze.  Però, una cosa tutti facevano. Guardavano la testa e le gambe fasciate e si meravigliarono che riuscisse a camminare perfettamente.
Lei camminava, quando appoggiava la gamba destra il ginocchio le doleva un po’, ma era un dolore sopportabile. Sentì qualcuno correre a piccoli passi, si girò e vide la piccola Saki venirle in contro seguita da altri bambini.
 
“Mituky!! Come stai?”
“Bene, grazie per le fasciature”
“Niente! Vieni, ti presento i miei amici, come promesso!”
Saki mi presentò 4 bambini, tutti della stessa età. Due maschi e due femmine. Mina, Kuroi, Tao e Daisuke.. Mina era una ragazza molto timida, si nascondeva sempre dietro al fratello Tao, lui invece era molto curioso, e subito mi fece mille domande su di me, come ero arrivata li e cose varie, Kuroi era una bambina sempre sorridente, e passava molto tempo con Saki, Daisuke invece era abbastanza chiuso e silenzioso, spesso si limitava a cenni del capo e sorrisi forzati.
Ebbi tempo per controllarli, li studiai per tutto il pomeriggio finche qualcuno non si sedette al mio fianco
Shou?  “Shou?”
“Buona sera!”
Mi sorrise, la luce del tramonto dipingeva l’erba dell’argine di giallo, e il kimono grigio di lui sembrava arancione.
“Buona sera.. Che ci fai qui?”
“Ero venuto a controllare i miei fretellini..”
“Chi?”
“Mina e Tao.. Lei è così fragile e timida, mentre lui si caccia sempre nei guai.. così diversi.. ma così uniti..”
Lo guardai meglio, i suoi occhi erano lucidi, lo capì subito, lui aveva dei problemi con i suoi familiari. Da quanto avevo capito gli umani tenevano molto a quella che chiamavano ‘famiglia’, che nel caso rispondeva al nome di Madre, Padre e fratelli. Un concetto simile a me non era stato insegnato. Semplicemente portavo rispetto ai miei genitori e mi sentivo vicina a loro particolarmente, ma ‘Famiglia’ non era la parola per descriverci, gli umani cenavano assieme, si preoccupavano del bene degli altri e si aiutavano.
“Voi siete rimasti senza madre e padre?”
Lui sembrò sorpreso, probabilmente non si aspettava che gli chiedessi una cosa del genere.
“Esatto, i nostri genitori sono morti.” Disse malinconico.
“In quanto fratello maggiore sono una figura importante per i miei fratellini. Io devo aiutare la mia famiglia!”
Sorrisi, non avevo capito.
Guardai i 5 che si rincorrevano nel fiume, e Shou che li scrutava.
“Mitsuky, tu non hai fratelli?”
“No, tempo fa mio padre è morto”
“Capisco.. non ti sei sentita vuota quando lo hai perso?..”
 
 
*flasback*
“Tuo padre è morto…”
****
Uminawa stava dando la notizia a mia madre, che lo guardò tristemente e annuì. Poi si girarono verso di me, avevo aperto la porta sbattendola
“Mitsy, lo sai già?”
Non capì come aveva fatto a capirlo, poi mi resi conto che i miei occhi si stavano gonfiando, Uminawa mi venne in contro abbracciandomi, mentre mi stringeva mi asciugai le lacrime. Non volevo che mi vedesse così. Io non piangevo.    No, no.. NO!    Mi liberai da quella stretta e corsi fuori dalla casa. Andai su un dirupo e sfogai la mia rabbia distruggendo enormi massi, non era da me, ma dovevo.
*fine flasback*
 
Si.. In quel momento ero arrabbiata, perché mio padre era stato ucciso..”
“Anche il mio.. Hahaha, pensa che stupido, quando mi anno dato la notizia sono andato nella valle e ho provato a rompere una roccia” Rideva sforzatamente, lo capì dai suoi occhi..
“Non c’è bisogno che fai finta di nulla, è successo quasi 300 anni fa, non sento più la sua mancanza.”
Lui si girò incredulo. Il sorriso triste che aveva sul viso scomparve e delle lacrime gli passarono in volto. Credendo che facesse quella scena per non rattristarmi avevo detto quelle cose, ma lui stava ridendo perché non voleva ricordare il suo dolore, e ora stava piangendo.
Scusa, non avevo capito.. che..”
“N-non preoccuparti.. non te ne faccio una colpa Mitsu..”
Sembrava volersi trattenere ma non ce la fece, scoppiò in singhiozzi che lo facevano muovere bruscamente, Poggiò il viso a terra per nascondersi, io gli accarezzai la testa, mi sembrava l’unica cosa giusta.. Però vedendolo così.. Mi venne istintivo provare a consolarlo, lo feci appoggiare alle mie gambe e continuai ad accarezzarlo, fortunatamente eravamo abbastanza lontani dagli occhi infantili dei suoi fratelli..
 
Passarono un paio di giorni da quella sera, ormai guarita del tutto stavo guardando il villaggio da un albero nel bosco lì vicino. Scrutavo la gente del villaggio, le facce familiari.. Ho deciso. Starò qui.. Anche se sono un demone.. ma questo villaggio mi piace, mi sento bene..
Quindi scesi dalla robusta pianta e mi diressi dal capo villaggio a dare la notizia.
 
******
 
Una sera di circa un’anno dopo..
Un demone dai capelli biondi, che le arrivavano a metà schiena, stava correndo per il bosco, sentì un rumore, e.. lo catturò!
Il povero cinghiale fu catturato, la ragazza lo caricò sulle spalle e lo portò trionfante al villaggio.
“Stasera carne per tutti!”
Disse una giovane bambina guardando i tre animali che cuocevano sul fuoco, e osservando il quarto che stava per essere preparato.
“Mitsuky.. tu ci vizi troppo..”
“Siete stati voi a voler festeggiare la mia permanenza di un anno al villaggio.. Volevo mangiare bene!”
“Dopotutto.. in tutti questi mesi ci hai protetti da briganti demoni e maledizioni, non so come avremmo fatto senza te!”
“Hitomi, non esagerare..”
“Ma è così! Ora siediti, ti porto da mangiare..”
La piccola Saki arrivò poco dopo con due piatti di carne in mano, e si sedette vicino alla ragazza, subito dopo le raggiunsero anche Mina, Kuroi, Tao e Daisuke, tutto il villaggiò festeggiò intorno al fuoco e il capo villaggio si unì alla festa ballando.
 
E’ già passato un anno.. Non sembra neanche…. In questi mesi ho capito come ragionano gli umani.. ma ancora non riesco a capire come pensano, molti loro gesti mi sono estranei e non riesco a comprendere sentimenti come l’odio.. o.. la compassione.. Ma dopotutto non credo siano necessari per me. Sono un demone e non dovrei neanche far caso a certi particolari..
 
Festeggiavo con gli altri. Non immaginavo che quella sera avrei imparato il significato di quelle due parole.
 
La ragazza portò a letto Saki, salutò Hitomi e le disse che avrebbe fatto un giro per il bosco, a prendere un pò d’aria.
Mitsuky corse fino all’albero che preferiva, quello che le ricordava tanto il suo albero, quello che condivideva anni fa con quella persona che l’aveva trattata male.
Le scappò una risatina, sembrava una bambina che piangeva perché le avevano rubato le caramelle..
Si appoggiò alla base della maestosa pianta e si fece portare via dalle braccia di Morfeo.
 
 
Urla.
Grida.
Il demone si alzò di scatto. Il cielo era ancora immerso nel blu della notte, una luce proveniente alle sue spalle la incuriosì. Di nuovo urla. Si girò.. il villaggio era in fiamme, veloce come non lo era mai stata si precipitò ad aiutare gli abitanti, ma quando arrivò era ormai troppo tardi.
Il fuoco aveva inghiottito tutto, e proprio davanti a lei una figura le parve davanti.
Un demone che sembrava un’accozzaglia di pezzi di altri demoni, emanava un odore terribile e sulla schiena.. aveva una cicatrice a forma di ragno.
Chi sei!?”
La rabbia le stava salendo dentro, non percepiva più le presenze di Saki e Hitomi..
“Ti ho fatto una domanda….!”
Il demone si girò a guardarla, sembrò spaventato, ma allo stesso tempo soddisfatto.
“Il mio nome è naraku.. Ho saputo che in questo luogo viveva un demone dalla grande forza.. sei forse tu?”
“Che motivo avevi di distruggere questo villaggio!?”
“Cosa ti succede.. erano solo umani

Odio.
Odio per quell’infame che aveva ucciso i suoi amici senza motivo e pietà.
Compassione.
Compassione per le persone uccise ingiustamente, alle quali voleva bene.
“Vieni.. ti assorbirò nel mio corpo!”
“Te lo puoi scordare!!”
Estrassi velocemente la lancia dal palmo della mano e tagliai il busto a quel verme, che dolorante lasciò una nube di miasma velenoso e se ne andò.
“Non è finita qui.. ci rivedremo.. Mitsuky!”
 
******
 
Sono passati circa cinquant’anni da quel giorno..
Ed è dallo stesso che ho incominciato a seguire le sue tracce.. Lo stanerò ed ucciderò.. Mi è fuggito per  50 anni ma appena lo trovo, vendicherò gli abitanti del villaggio.
Sembra che sia anche ricomparsa una certa “Sfera dei quattro Spiriti” che lui stesso cercava.. Ne ho trovati 2 frammenti, se anche lui li sta radunando di certo ci incontreremo.
Camminavo tranquilla per una stradaquando sentì odore di cane alle mie spalle, ma era.. un mezzodemone.
Mi girai, un ragazzo dalle vesti rosse, un monaco e una ragazza dagli strani abiti si erano fermati dietro a me.

Sembrano voler attaccar briga…


______________

Eccola finita, sono due capitoli ma molto lunghi, spero di non avervi delusi! :)
Alla prossiama storia! 
Con afffetto..
_Bebe44_
  
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