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Autore: biberon    14/10/2013    2 recensioni
“Abbiamo dovuto farlo.” Disse la madre di Gwen con gli occhi lucidi.
“Ma è una ragazza dolcissima! Gentile, bella, educata, spiritosa! È una mia grande amica!”
“Capiscici, Duncan, ti prego. Lo facciamo per proteggerti!”
“Da cosa?!”
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Duncan era un ragazzo punk, forte, intraprendente, ribelle, ma buono.
Courtney era una ragazza bella, ordinata, intelligente, intraprende e dolce.
Gwen era una ragazza sola.
Lei era diversa, lei era un pericolo …
Ma lei voleva solo qualcuno, qualcuno che l’apprezzasse e l’amasse, qualcuno … lo voleva disperatamente, con tutta se stessa.
Ed era pronta a fare qualsiasi cosa per averlo.
Genere: Horror, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen | Coppie: Duncan/Courtney, Duncan/Gwen
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo, Violenza | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Heather camminava con passo spedito, cercando di nascondere la calvizie dagli occhi della compagna.
“Quanta strada pensi che dovremmo fare, ancora?” chiese Gwen.
“Ancora un po’.” Fu la risposta secca e acida dell’altra.
La dark annuì.
“Ho notato che quando parli fischi leggermente.” Esclamò l’asiatica.
“Bhé, sì, penso possa essere colpa del riflesso della tua testa pelata sui denti.” Rispose velenosa.
“Cretina.”
“Stupida.”
“Darkettona.”
“Calva.”
“Piatta.”
“Racchia.”
“Informe.”
“Battona.”
“AHHHHHHHHHHHHH!” Heather lanciò un urlò improvviso.
“Che succede?!” chiese la gotica, allarmata.
Heather allungò un dito tremante.
Gwen alzò lo sguardo, e dovette soffocare un urlo in gola.
A pochi metri da loro c’era un’enorme, gigantesco, mastodontico lupo mannaro, dal pelo castano scuro.
I possenti muscoli sotto la pelle erano gonfi e pompati, la pelle delle labbra tirate e le gengive scoperte.
“Stiamo … calme …” sussurrò l’asiatica. “Forse se non ci vede non farà nulla.”
“Non potremmo attaccarlo noi? Succhiargli un po’ di sangue, o qualcosa del genere?” azzardò Gwen.
L’altra la fissò con lo stesso rispetto con cui si fissa un escremento.
“Ma sei scema?! Ti ho detto che non possiamo usare i poteri!”
La gotica di batté una mano sulla fronte.
“Devo pensare …” bisbigliò l’asiatica massaggiandosi le tempie con due dita.
“Non vorrei interromperti, ma … penso che lui abbia già preso una decisione!” urlò Gwen.
Il lupo scattò in avanti in un lampo.
Gwen si schiacciò contro il muro, e quello fu su Heather.
Con una zampata nello stomaco la fece cadere a terra e la tenne ferma.
Lei sentì un dolore acuto partirle dal collo per poi diffondersi lungo tutta la schiena dorsale, ma trattenne un grido.
Premette le mani sul petto dell’animale tirandogli i peli con tutta la sua forza.
Lui scartò di lato con il grosso testone uggiolando, e lei riuscì a rotolare un po’ lontano.
In pochi secondi lui si riprese e la sbatté al muro con forza; alzò la zampa e le fu di nuovo addosso.
L’asiatica sentì le unghie del lupo penetrargli sotto la pelle dello stomaco e cadde in avanati con un urlo.
“Cazzo!” si lasciò sfuggire Gwen in preda al panico.
Il lupo parve accorgersi di lei e si voltò di scatto caricandola.
Gwen rotolò per terra e strisciò velocemente via, ma non abbastanza veloce. Sentì i denti chiudersi intorno al bordo della sua minigonna e trascinarla indietro.
“AAAAAAAAAHHHHHHH!” urlò, quando i denti del lupo s’infilarono dentro la carne del suo braccio.
 Si divincolò disperatamente pregando Heather di aiutarla. Lei però era ancora in ginocchio, le mani premute sul ventre grondante di sangue blu. Si riazlò barcollando e appoggiandosi al muro.
“LASCIALA ANDARE!” urlò con quanto fiato le rimaneva in corpo.
L’animale mollò il braccio di Gwen, in cui aveva lasciato dei profondi solchi rosati , attraverso i quali s’intravedevano alcuni strati di muscoli pulsanti. Lei cadde a terra come un sacco pieno d’acqua reggendosi la ferita con la mano destra.
Il lupo si girò e atterrò  l’asiatica di nuovo dandole una spallata.
Poi si lasciò cadere su di lei con forza.
Il rumore sinistro di alcune costole spezzate risuonò nel corridoio buio.
La gotica afferrà una pietra e la lanciò contro la schiena del licantropo.
“EHI, BESTIOLA! QUI!” urlò.
Heather sgusciò via da sotto la pancia pelosa e si distese sul pavimento roccioso tentando invano di respirare.
“Soffoco” bofonchiò tenendosi stretta il petto.
Gwen venne gettata a terra e colpita ripetutamente alla schiena con i lunghi artigli neri.
Il suono della carne che si lacerava ad ogni graffio prese lentamente possesso delle orecchie di Heather, che nel frattempo stava perdendo molto sangue dalla bocca.
La dark tentò di rialzarsi, ma il lupo la colpì con la testa e lei sbatté contro il muro.
La vista le si appannò e mugolò.
L’asiatica tentò di rialzarsi, ma tossendo sputò dell altro sangue.
Il lupo la puntò di nuovo e afferrò il bordo del suo opo tra i denti: la lanciò in aria come fosse un giocattolino e la riprese con le fauci.
Lei venne presa da una scarica di dolore così forte che non le riuscì nemmeno di urlare: ovunque denti affilati come rasoi le graffiavano la pelle morbida e delicata … ben presto il suo sangue inizò a gocciolare lungo il palato dell’animale, che sembrava del tutto intenzionato a mangiarla. La sua bocca cingeva Heather dalle spalle ai fianchi, spremendole il busto e le braccia.
Lei sentì l’ennesimo dente che le violava la pelle, questa volta sul mento. Scosse la testa e capì che stava per spezzarle le ossa della testa per poi divorarla.
Con uno sforzo titanico richiamò a sé tutte le sue forze e premette le mani contro l’incavo tra due denti, aprendo le fauci che la tenevano stretta come una cintura demoniaca.
Si alzò appoggiando i piedi sulla lingua dell’animale a afferrò con tutta la forza che le rimaneva le sue palpebre, tirandole in avanti.
Il lupo s’impennò come fosse un cavallo aprì la bocca quel tanto che bastava alla ragazza per saltare fuori con agilità.
Atterrò tenendo avanti le mani e dovette reprimere un conato di vomito quando sentì il “crak” del suo polso che si spezzava.
Il dolore era così lancinante che cadde in ginocchio.
Con la vista che le si appannava sempre di più intravide Gwen, sdraiata a terra, probabilmente svenuta, che perdeva sangue dalla testa.
Heather si rialzò imprecando e si avvicinò all’animale, che latrava girato di spalle.
Si estrasse il ciondolo dalla tasca degli shorts e senza pensarci troppo lo strinse alla gola del lupo.
Lui reagì con fin troppa prontezza di riflessi, si voltò e la sbatté di nuovo a terra. Le premette una zampa al centro del petto e la ragazza si morse il labbro per non piangere.
Si voltò e con uno scatto fulmineo afferrò una pietra e gliela infilò in un punto a caso della pelliccia.
Il lupo gemette, ma non mollò la presa.
L’arma rotolò via dalla amno dolorante di Heather, mentre del sangue scuro e appiccicoso le colava sul top purpureo.
Era finita.
Ra sdraiata a terra, con qualche costola rotta, tagli ovunque, polso destro spezzato, con un animale addosso che le impediva di provare qualsiasi altra sensazione che non fosse il dolore.
Il lupo aveva aperto le fauci e scoprto i denti.
Heather chiuse gli occhi, preparandosi al peggio.
Ma, stranamente, il peggio non arrivò.
Sentì qualcosa di caldo e appiccicoso colarle sul collo e un alito pesante che le inumidiva il volto.
Sbatté le palpebre.
Il muso dell’animale era molto più vicino di prima, la sua bava colava giù e il suo alito avvolgeva la ragazza immobile.
Sbatté le palpebre, di nuovo.
Questa volta ciò che si trovò davanti furono solo due spleniddi occhi verdi come smeraldi.
Non aveva notato quegli occhi così stupendi, nella bestia che l’aveva quasi uccisa.
Ma qualcosa era diverso.
Non aveva èiù quello sguardo omicida che aveva prima.
Ora sembrava diverso, quasi … docile.
Restarono così per un po’, a respirare e ad osservarsi, molto vicini.
Il dolore scomparve, per un attimo.
Tutto scomparve, fuorché quegli occhi stupendi e  sognanti.
Sbattè di nuovo le palpebre.
Il lupo abbassò la testa e la premette contro il petto di Heather.
“Sta ascoltando il mio cuore.” Pensò lei. “Forse non è così cattivo. Forse l’hanno solo addestrato così.”
Sorrise.
Poi accadde qualcosa di molto strano.
Il corpo del lupo venne avvolto da un mantello di scintille azzurre e bianche che saettavano e saltellavano giocosamente intorno ai suoi muscoli possenti e al suo pelo scuro.
L’animale trasse un lungo sospiro e si abbandonò latrando sulla ragazza.
Lei gememette nuovamente: il dolore era intollerabile.
Però non poté fare a meno di provare un po’ di tenerezza nel vederlo così, sembrava quasi morto.
Forse … forse lo aveva ucciso.
Un lampo accecante di luce bianca invase tutta la stanza, pungendole gli occhi come una pioggia di spilli e sentì un urlo lacerante, umano, vivo, penetrante.
Abbassò lo sguardo e per poco non svenne.
Adagiato su di lei non c’era più un lupo’ svenuto e sanguinante.
Non c’era più un’orrida bestia assetata di sangue.
Non c’era più un mostro stregato.
C’era un ragazzo.
Aveva dei bellissimi capelli castani, dei muscoli possenti, un corpo perfetto, le spalle larghe, la pelle olivastra.
Il viso era appoggiato sul suo petto.
Heather si voltò e se lo tolse di dosso in un gesto, cosa che le provocò un immediato sollievo.
Osservò il suo viso: era bello, anzi, perfetto.
Posò la testa sul petto muscoloso che si alzava e si abbassava ritmicamente.
Si accorse che stava morendo.
La ferita che lei gli aveva aperto nei pressi del cuore stava iniziando9 a danneggiarlo.
Il liquido scuro scorreva a fiotti sulla sua pelle scura e liscia.
Lei lo accarezzò su una guancia dolcemente.
Era cos’ bello, eppure così tenero, in quel momento …
Capì. Era un licantropo.
Ecco perché le aveva fatto del male.+
Sotto la maledizione della luna, sotto l’effetto della licantropia gli individui non controllano le proprie azioni, ma agiscono secondo rudiemtnale istinto.
Già.
Come avrebbe potuto uno come lui farle del male?
Era assurdo.
Gli cinse le spalle con le mani e gli sfiorò i contorni del corpo fino alla vita con due dita.
Era un momento perfetto …
Finché non si accorse di una cosa molto, molto, molto imbarazzante.
Fu un momento imbarazzante.
Si ritrasse subito, il viso purpureo: lui era nudo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Piaciuta la sorpresina finale? XD Bhe, che vi aspettavate … un licantropo mica ha i vestiti, quando è lupo.
XD
M’immagino l’espressione di Heather … un po’ come quando ha leccato l’ascella di Owen: momenti imbarazzanti.
XD
 
 
 
 
 
 
 
 
  
 
 
 
   
 
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