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Autore: JCI    14/10/2013    1 recensioni
Sono rimasti fino a tardi in palestra una sera, perfezionando la routine a corpo libero di Payson, ma un piccolo bacio di festeggiamento è stato l'inizio di qualcosa di più.
La loro chimica è innegabile e sono solo le circostanze che li tengono divise.
Direttamente da fanfiction.net una delle storie più amate del fandom MIOBI, pairing Sasha/Payson. La storia parte dall'episodio 8x02
ATTENZIONE: TRADUZIONE MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Payson, Sasha, Un po' tutti
Note: Lime, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Bugie e Fraintendimenti













Nicky Russo non era un idiota. Poteva vedere la scritta sul muro, o almeno poteva vedere un punk,
alto circa un metro e ottanta, con una giacca di pelle e una bomboletta spray in mano, che stava agitando prima di dipingere il dannato muro. Era l'eterno secondo ed erano solo a metà del ciclo olimpico. Austin Tucker aveva due anni di vantaggio, era già seduto in cima alla classifica degli uomini nella ginnastica mondiale e non aveva ancora raggiunto il suo picco fisico. Nicky sapeva che finché Austin Tucker fosse stato lì, non importava quanto duramente si fosse allenato, sarebbe stato nella sua ombra. Si sedette alla scrivania e tirò fuori una grossa cartella. Sfogliando le pagine in fretta, poteva vedere i diversi loghi, Stanford, Michigan, MIT, alcuni degli migliori programmi di ginnastica maschile del paese. Non aveva mai assunto un agente ufficialmente, mai preso un soldo, eppure non aveva mai considerato la ginnastica universitaria finché non era arrivato secondo, ancora una volta, dietro Austin Tucker ai Nazionali. Non solo, lo scarto dei punti era ancora maggiore, grazie al ridicolo esercizio di Austin alle parallele. Austin Tucker, la rovina della sua esistenza in palestra e fuori. Non è che sei ancora preso da lei, vero Nick ? Hai superato Payson Keeler molto tempo fa. Stai con Kaylie ora, una ragazza che ti ha scelto al posto del punk. Ora il risentimento, è solo per la ginnastica. Certo che lo è.

Nicky era infastidito, non solo per la routine o il successo o perché Austin aveva in qualche modo convinto Payson a stare con lui, ma perché aveva lavorato due volte più duramente di Austin Tucker, ma era sempre stato ed era ancora il secondo classificato. Era una lezione
crudele, ma nella ginnastica a volte non era possibile sostituire il talento naturale e tipo di fisico. Nicky era incapace di replicare le routine di Austin, era maledettamente troppo basso. L'altezza di solito era un grande svantaggio nel loro sport, ad eccezione del metro e ottantacinque, campione mondiale e olimpico che aveva quello che nessun altro aveva osato, Sasha Beloff, un uomo gli stava di fronte* e sapeva esattamente quello che ci voleva ad un ginnasta alto per dominare a livello internazionale.

Sospirò, guardando di nuovo i fogli. Ci fu un leggero bussare alla porta della camera. Kaylie, pensò, sentendo l'odore del suo profumo, si voltò e vide la piccola brunetta appoggiata allo stipite della porta. "Ehi, principessa," disse, chiudendo la cartella e alzandosi.

"La tua governante mi ha fatto entrare. Stai bene? " chiese lei, entrando nella stanza e mettendo la sua borsa sul suo comò, la fronte corrugata per la preoccupazione. Gli si avvicinò e lui la prese tra le braccia, stringendola.

Le diede un bacio leggero sulla fronte, prima di allontanarsi. "Sto bene, stavo solo pensando a come diavolo fare per creare una routine per Londra per battere Austin Tucker."

Il cipiglio di Kaylie si acuì, "Sasha non può aiutarti?"

Nicky si strinse nelle spalle, "Sasha è un grande allenatore, ma è alto almeno quindici centimetri più di me."

Lei rise, "E trenta in più di me, ma disegna la mia routine."

"E' diverso, si può facilmente distaccare da se stesso quando lavora con le ginnaste, sono sicuro che è più difficile per lui farlo quando può ricordare l'esecuzione dei movimenti fatta in una certa maniera da lui in persona."

Lei rise di nuovo. "Tu sei pazzo, Nicky."

Si strinse nelle spalle, "Forse, ma sarebbe difficile, Sasha richiede un certo livello di rischio che non è proprio il mio stile."

"Nick, quella serie non sarà all'altezza. Hai bisogno di una maggiore difficoltà." Sasha emanava frustrazione ad ondate e Nicky poteva sentirla mentre smontava dal cavallo. Aveva progettato un nuovo esercizio al cavallo, lavorandoci giorno e notte. Aveva chiesto a Sasha di valutarlo quando aveva pensato che fosse perfetto. Il suo allenatore aveva praticamente demolito l'intera routine dall'inizio dopo una sola visione, dichiarandola un disastro.

"Ho vinto l'oro alle Nazionali di questo attrezzo con una routine meno difficile di quella che ho progettato. E' troppo. Ho le stesse probabilità di cadere dal cavallo e di padroneggiare i movimenti. Potrebbe essere la differenza tra l'oro e nessuna medaglia."

Sasha si accigliò, ovviamente disapprovando, "Questo è un rischio che devi correre, Russo. Non hai mai gareggiato alle Olimpiadi prima, quello che metti sul tavolo ai Nazionali non è la stessa cosa che il mondo, i tuoi compagni di squadra americani inclusi, ti sbatterà in faccia alle Olimpiadi. Cosa sarà, oro o niente?"

"Voglio l'oro," disse, chiedendosi perché il suo allenatore stesse anche solo discutendo su una cosa simile. Era l'atleta più concentrato alla Rock, tranne forse Payson. La sua etica del lavoro era irreprensibile.

Le braccia di Sasha erano incrociate sul petto, gli occhi ridotti a due fessure, "Non sono sicuro sia così."

Kaylie sospirò, "So che questo non è esattamente il mio campo di specializzazione e so che mi sto spingendo troppo in là, ma Sasha ha ragione, bisogna correre dei rischi misurati al fine di vincere. Dovrei saperlo, io ero..."

"La Campionessa Nazionale. Lo so," replicò, "ma alla stessa velocità con cui hai vinto il titolo, lo hai perso." Le parole gli erano uscite di bocca ancora prima di pensarci.

Kaylie trasalì visibilmente. "Bene, allora, forse dovresti chiedere a Payson, dal momento che lei era quella che lo avrebbe dovuto vincere." Eh, chiederlo Payson non sarebbe una cattiva idea, pensò, ma come alzò gli occhi vide lei che lo fissava. Kaylie afferrò la borsa e si affrettò dalla stanza, ma Nicky la raggiunse, afferrandole il braccio per fermare la sua fuga.

"Kaylie, aspetta, non volevo dirlo e sai che hai guadagnato quel titolo. Sono solo frustrato, Principessa. Non so cosa fare." Frustrato e infastidito da morire e sto pensando di prendere una strada completamente diversa, lavorando finalmente fuori dall'ombra di Austin Tucker e Sasha Beloff.

Lei mise il broncio, il labbro inferiore sporgente in quel suo modo adorabile, "Beh, non scaricare la tua frustrazione su di me."

Nicky annuì, "Mi dispiace," disse, chinandosi a baciarla. "Va bene, dichiaro una moratoria ufficiale sui discorsi sulla ginnastica per il resto della notte. Che ne dici di una gita al FroYo?" ha chiesto.

Kaylie sbuffò, "D'accordo, Nicky, non puoi non parlare di ginnastica. Comunque accetto il frozen yogurt. Mi merito un premio. Mi sono fatta il culo cercando preparare gli altri esercizi per i Mondiali e non ci sto riuscendo. Devo dimostrare a Boris che io sono una delle sue opzioni all-around per le Olimpiadi."

Nicky annuì, ma dentro di sé era in imbarazzo. E pensa davvero che sia possibile, a questo punto? Payson era molto più avanti di tutti e sia Kelly che Emily stavano migliorando costantemente, la quarta opzione all-around del momento era probabilmente Andrea Conway, in più delle juniores sarebbero passate a livello senior. Quella era una cosa per cui era grato, nella ginnastica maschile raramente gli juniores spostati nei ranghi alti andavano direttamente nella squadra olimpica. Non era sicuro che Kaylie fosse nemmeno sul radar di Boris per quanto riguardava l'all-around. Pensò al padre del loro allenatore, l'uomo il cui stile di coaching si adattava alla sua ginnastica molto di più di suo figlio. Boris amava la costanza e Nicky Russo non era altro che costante. Forse quella era la soluzione, forse doveva parlare con Boris.

Il posto era pieno quando arrivarono​, c'era un po' di spazio al bancone, ma volevano un tavolo. "Senti, io vado a prendere posto, tu ordina," disse Kaylie, socchiudendo gli occhi nella affollata gelateria. Nicky fece come gli era stato detto, prendendo una coppetta alla vaniglia per lei e una fragola per sé. Attraversò rapidamente la folla, adocchiando la coda di cavallo marrone di Kaylie che andava verso il retro.

Si spinse tra la folla e trovò Kaylie che parlava Emily, seduta con altre persone, anche se non poteva vedere i loro volti .

"Hey Em," salutò, consegnando Kaylie suo frozen yogurt .

"Ehi Nicky," rispose Emily. Gli occhi di Nicky erano fissi sulle due persone che prima non riusciva a vedere attraverso la folla.

"Ciao Nicky," disse Payson, con un piccolo sorriso, anche se i suoi occhi rimbalzavano a disagio tra lui e l'uomo seduto alla sua sinistra, Austin Tucker.

Payson gli sorrise in modo rassicurante e Nicky sentì lo stomaco stringersi, allo come faceva sempre quando sorrideva. Il pensiero di Payson con quel punk lo fece sentire un po' più male, specialmente visto che Austin aveva gironzolato intorno a Kaylie non troppo tempo fa. "Ciao ragazzi, pensavo che stasera sareste andati da Nick," disse Payson, guardando
Kaylie significativamente. Che cosa significasse quello sguardo era oltre la comprensione di Nicky, le ragazze erano abbastanza complicate, senza cercare di interpretare il loro linguaggio muto.

Kaylie fece un sorriso luminoso, "Eravamo lì, ma Nicky ha suggerito un frozen yogurt e così eccoci qui."

Payson annuì come se le parole avessero tutto un altro significato. "Oh, bene, bene, avevamo un appuntamento con Emily, volete unirvi a noi?" chiese, i suoi occhi saettarono ad Austin, ma Nicky non era in grado di leggerne l'espressione. Stava chiedendo il permesso? Il pensiero lo fece infuriare. Che tipo di rapporto era se si sentiva come se avesse bisogno rimettere a lui le decisioni? Era deluso da lei. Non aveva mai pensato che avrebbe visto il giorno in cui Payson Keeler avrebbe fatto decidere a qualcun altro.

"Certo, il tavolo è grande abbastanza per tutti," disse Nicky, incontrando gli occhi di Tucker, la sua rabbia che ribolliva sotto la superficie.

Austin fece una smorfia, "Non credo che ci sia un tavolo abbastanza
grande nel mondo," mormorò sottovoce e Payson gli diede una gomitata nelle costole, senza nemmeno tentare di passare inosservata.

"In realtà, noi stavamo andando," disse Payson, afferrando la borsa dal tavolo. "Devo portare Austin all'aeroporto."

"Già," disse Austin, mentre un piccolo ghigno si apriva sul suo viso .

"Dove stai andando?" gli chiese
Kaylie. Nicky aggrottò la fronte nella sua direzione.

"La città degli angeli, vado a vedere il fidanzato di Emily in concerto stasera e ho un po' di roba di sponsor con MJ domani."

"Tu non vai, vero Payson?" chiese Nicky, incapace di trattenersi.

Lei scosse la testa, i capelli biondi che scivolavano sopra la spalla, "No, a differenza della diva dei media qui, io limito il mio lavoro di pubblicità," disse, accarezzando Austin sull'avambraccio. "Sei pronto?" domandò.

"Sì," disse, alzandosi in piedi.

Nicky, Kaylie ed Emily li guardarono allontanarsi e appena uscirono, Austin mise un braccio intorno alle spalle di Payson. Alcuni dei proprietari di negozio più astuti scattarono delle foto con i loro cellulari.

Nicky e Kaylie si sedettero con Emily. "Io non so quello che ci vede," disse Nicky .

Emily aprì la bocca, ma guardò Kaylie e la chiuse di nuovo. "Non è davvero fuori commercio, immagino," rispose Emily, mentre stava guardando Kaylie.

"Io non credo che sia una cosa seria," disse Kaylie, con una scrollata di spalle.

Nicky guardò entrambe, incredulo, "E' una vostra amica, voi ragazze davvero pensate che Payson si metterebbe con qualcuno con tanta leggerezza?"

Kaylie si strinse nelle spalle e Emily sospirò e ripeté il movimento. C'era sicuramente qualcos'altro sotto, era evidente. Nicky Russo non era un idiota, anche se in quel momento, si sentiva tale.

***

Gli occhi di Payson si aprirono alla luce soffusa che splendeva attraverso le tende, una brezza fresca galleggiava attraverso la finestra aperta al secondo piano. Sospirò, sentendo il peso confortante del braccio di Sasha sul suo stomaco. Passò le sue dita sul polso, il braccio, girandosi su un fianco verso di lui. Il suo volto era così rilassato nel sonno, completamente libero dallo stress del suo lavoro. Dormiva con la bocca aperta leggermente, russando dolcemente.
Una volta aveva googlato russare e a quanto pareva peggiorava con l'età. Il braccio di Sasha la strinse nel sonno, tirandola più vicino a lui. Payson sorrise. L'avrebbe volentieri lasciato russare accanto a lei per il resto della sua vita. I suoi occhi si aprirono e sospirò prima di metterla a fuoco.

"Ehi," disse Sasha, la mano che si piegava contro la sua schiena.

"Buongiorno," gli rispose.

"Cristo, sei bella anche quando sei appena sveglia," disse, rotolando sulla schiena e tirandola con sé, permettendole di usarlo come cuscino. Payson gli poggiò le braccia sul petto.

"Hai bisogno di occhiali," replicò, facendo scorrere le dita lungo il suo petto con leggerezza.

"Mmm," modulò senza sbilanciarsi, mentre lei diventava un po' più audace nelle sue esplorazioni. Payson lo guardò, aveva gli occhi mezzi chiusi. Spostò la gamba sopra i suoi fianchi e mise dritta, a cavallo sulla sua vita. Le mani di Sasha andarono immediatamente intorno alla vita di Payson, le regioni basse dei loro corpi premute l'una contro l'altra ermeticamente. Payson si chinò, i capelli biondi crearono una tenda intorno a loro mentre si baciavano, dolcemente in un primo momento, quasi castamente, poi una mano scivolò dalla vita alla parte posteriore della sua testa, tenendola lì per mantenere il loro contatto e approfondire il bacio. Le cose si stavano facendo più interessanti quando squillò il telefono di Payson.

"Non rispondere," mormorò, la sua bocca che si spostava dietro l'orecchio, presentando un argomento convincente.

Lei emise un gemito di piacere prima di armeggiare alla cieca per afferrare il cellulare dal comodino. "E' mia madre," disse, con il respiro corto. "Devo rispondere, sa che mi alzo presto nei giorni feriali." Si mise a sedere, portando le zone più sensibili del loro corpo in un contatto più intenso. Sasha gemette in reazione, ma lei gli mise un dito alle labbra, pregandolo di rimanere tranquillo.

"Ehi mamma," disse, "Sì, ID chiamate" Sua madre parlava così velocemente che riusciva a malapena a capirla. "Non è quello che sta a Good Morning America?" Rise. "Grazie per essere indignata per me, mamma, ma ti ho detto che loro si stavamo uh- vedendo."

Sasha si stava ovviamente annoiando con la conversazione e stava facendo scorrere le mani su e giù per le cosce, distraendola
completamente dalla voce di sua madre. "No, non ho il cuore spezzato, mamma." Alzò gli occhi a Sasha e sorrise in risposta. "Dovrei provare qualcosa oltre l'amicizia per Austin per avere il cuore spezzato per il fatto che stava, come l'hanno chiamano, sbaciucchiandosi con MJ questo fine settimana in un club di Los Angeles."

Sasha gettò la testa all'indietro e si lasciò sfuggire un risata. Lei gli lanciò un'occhiataccia e gli mise una mano sulla bocca. " No, mamma, era solo un cane fuori, ho dormito con la finestra aperta, ma era così caldo la notte scorsa." Sasha alzò un sopracciglio, ironico, e lei arrossì in risposta. In realtà, la camera era stata perfetta fino a quando le loro attività notturne avevano alzato
notevolmente la loro temperatura corporea. "Ci vediamo alla Rock più tardi," disse, tagliando corto in modo efficace. "Ciao Mamma."

"Austin ti tradisce? " domandò Sasha, le mani che risalivano dalle cosce all'orlo della canottiera, sfregando i
leggermente pollici contro la piccola zona di pelle esposta tra il bordo del top e la parte superiore dei suoi pantaloncini del pigiama.

"A quanto pare," disse lei con un sorriso. "E' una buona cosa, dato che l'ho spinto a fare sesso con un'altra donna oltre me* tutto questo tempo."

"Mmm, parole grosse, davvero sexy," disse, muovendo i fianchi contro i suoi.

Payson guardò l'orologio e fece una smorfia. "Rimandiamo?" chiese, il labbro inferiore stretto tra i denti. "Dobbiamo essere alla Rock tra poco." Lui aggrottò la fronte. "Ho bisogno di una doccia," disse Payson, alzando un angolo della bocca.

"Non abbiamo molto tempo," le rispose, "Ci vorrà troppo tempo a farla separatamente."

"Decisamente," disse, allontanandosi da lui, indietreggiando verso il bagno della camera padronale.

Arrivarono separati alla Rock, lui un paio di minuti prima di lei, facendole trovare la palestra aperta al suo arrivo. Payson lo vide nel suo ufficio e alzò una mano in segno di saluto. Cominciò ad allungarsi e vide Austin camminare a tempo di musica, le cuffie saldamente in posizione. Gli sorrise mentre si avvicinava per allungarsi con lei. "A quanto pare, mi sei stato infedele," disse appena lui si sfilò i tappi dalle orecchie, lasciandoli penzolare al collo .

"Eh? " chiese.

"L'hanno detto in televisione questa mattina, a quanto pare tu e MJ siete stati paparazzati a Los Angeles questo fine settimana," disse con un sorriso. "I giornalisti al Good Morning America erano molto preoccupati per come stessi prendendo la notizia. Apparentemente era tutto quello di cui potevano parlare questa mattina."

Austin gettò indietro la testa e rise. "Dovrebbero sapere la verità," disse.

Finirono di allungarsi prima di andare alle rispettive attrezzature. Sasha si unì a loro pochi minuti dopo, lavorando prima con Austin, visto che avevano discusso il grado di difficoltà sugli anelli il Venerdì prima del suo viaggio a Los Angeles. Payson sorrise quando iniziarono a lavorare insieme, una sensazione di calore allo stomaco a guardare due degli uomini più importanti della sua vita che sviluppanao un legame tra di loro .

Improvvisamente, la porta della Rock si spalancò e Payson vide Nicky Russo lanciarsi in palestra, guardando intorno freneticamente. Si precipitò verso il punto dove Sasha e Austin stavano in piedi. Lo stomaco di Payson affondò non appena notò l'espressione sul volto di Nicky. Corse verso di loro, ma non arrivò in tempo.

"Figlio di puttana," disse Russo, a voce alta, tirando un pugno dritto alla mascella
di Austin, cogliendolo di sorpresa .

"Whoa!"
gridò Sasha, muovendosi tra i due giovani, mentre Austin annaspava, pronto per iniziare a combattere. Afferrò il braccio di Austin e lo trattenne.

"Sasha, giuro su Dio, lasciarmi andare, il robot se la cercava da un po'."

"Russo, il mio ufficio, adesso." Non c'era spazio per la discussione. Nicky girò sui tacchi e marciò via da loro.

Nicky andò da lei, "Non posso credere che tu sia con quello stronzo," mormorò.

Payson aggrottò la fronte alla sua schiena mentre lui saliva i gradini due alla volta e spalancava la porta dell'ufficio aperta prima di sparire all'interno. "Ho intenzione di uccidere Kaylie Cruz."







Note:

*gli stava di fronte: non dovete intenderla in senso letterale, ma figurato.

*non fatevi venire una sincope. Austin e Payson non hanno fatto sesso. Payson continuava a scherzare sul fatto che lei e Austin fossero una coppia. In inglese c'era il termine Cuckhold. Per sapere quello che è, vi rimando a Wikipedia. Io di certo non mi metto a spiegarlo qui :)

Se ci fossero errori o cose strane, fatemelo notare. Manipolo molto il testo, sposto termini, taglio, incollo e alla fine qualcosa rischia sempre di sfuggirmi.

  
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