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Autore: Ino chan    15/10/2013    3 recensioni
**Seguito di Monster**
-Si dice che l'ora più buia sia quella che precede l'alba, bè signori, spero solo che non sia la solita puttanata che si trova nei cioccolatini.-
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Bruce Banner/Hulk, Clint Barton/Occhio di Falco, Nuovo personaggio, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie ' Ragnarǫk'
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Piana di Vigrid
-Asgard-

 

Morto senza poter morire realmente. Le labbra di Avram si tendono in un sorriso mentre il primo grido di Loki gli rimbomba in testa.  Inspira profondamente la vittoria mentre il vento che spingeva la nave verso la piana si ferma e l’erba smette di piegarsi verso di lui.
Nala si guarda attorno, i grandi occhi rosa  che riflettono il buio di cui sta scappando si spaziano senza capire, prima di sollevarsi oltre il moncone del Bifröst che si getta nell’ oscurità.
-E’ ferma.- mormora.
-Una nave senza il suo comandante può solo andare alla deriva.-
Nala torna a guardare il cielo mentre  le palpebre di Avram si sollevano e seguono lo sguardo della figlia. A differenza sua lui può vedere, può sentire.
E’ dolore quello che sgorga dal corpo del Dio degli Inganni, ed è come miele per i suoi sensi.
Sospira di piacere  leccandosi le labbra mentre Nala si volta a guardarlo tenendo le sopracciglia corrugate.
-Nel momento in cui ti rendi conto che tutta la vita non è ancora che  una lunga sequela di sbagli è lì che vive Hel, regina di morti senza onore.-
-Non capisco.-
-Loki sta rivivendo tutti i suoi sbagli in questo preciso momento, dal primo all’ultimo e direi che ne avrà di cosette da  ricordare il dio delle malefatte.- Una risata roca  , sgraziata come il latrato di un cane, Nala sorride appena mentre  Lenus si volta sempre ridendo e strofinandosi le labbra con le dita callose .
-Il bambino esposto.-
Lenus lascia cadere il braccio lungo il fianco - Il bambino che stava per essere fucilato.-
-Chi dei due vincerà la battaglia?-

 

Naglfar

 
 Non si guarda  l’inferno negli occhi, ma  Sif non riesce ad abbassare lo sguardo.
Il volto di Hel, letteralmente a metà fra la perfezione e la dannazione suscita su di lei  un fascino perverso che non riesce ad ignorare. Abbassa lo sguardo per qualche secondo, lo appoggia su Loki  raggomitolato ai suoi piedi, poi lo solleva di nuovo  sulla dea di fronte a lei.
-Cosa…-
Hel alza gli occhi, blu come quelli di Loki, verso il viso di Sif. La dea che si è fatta strada a spintoni fra i dannati per vedere cosa stava succedendo e che alla vista di Loki  a terra ha trattenuto il respiro, probabilmente senza nemmeno rendersene conto.
-Cosa…-la sente ripetere confusa, a bassa voce -…Cosa?-
-…Gli ho fatto?-  le chiede sommessamente, quasi con dolcezza.
Perché il vero inferno è così, non sembra mai troppo  crudele all’apparenza.
I dannati alle spalle di Sif rumoreggiano scontenti, ma nessuno sembra essere preoccupato per le condizioni del dio che in preda a tremori incontrollati sbava e risucchia aria dalle labbra contratti per emettere grida strozzate.
La nave si è fermata, è questo il loro unico pensiero.
Sif si guarda attorno, torna ad Hel, che si abbassa per  accarezzare con la mano putrida i capelli scuri di Loki. Glie li porta indietro dal viso,   come se lo amasse e per un secondo, Sif ha la sensazione che non sia solo una sua impressione.
-Gli sto mostrando i suoi sbagli .-
-Per lui.- mormora Sif.
-Per lui.- conferma Hel.

 

 STARK TOWER

 

 

Tony sa perfettamente che è quasi impossibile dormire  fra incubi, sobbalzi e risvegli urlati. Gli incubi nella notte eterna del Ragnarök sembrano aver preso una nuova sfumatura più realistica che lo fa tendere e gridare nel sonno con tanta forza da attirare i vicini di stanza accanto al suo letto per svegliarlo  e avere la gola in fiamme.
Di solito è la strage di Beremenshir quella che rivive, altre volte è Teresa che muore fra le fiamme o Yinsen * che abbandona la vita senza rimpianti con un sorriso sulle labbra e una raccomandazione quasi paterna.
Per questa ragione, quando l’incubo inizia, Tony non ha idea  a cosa stia assistendo.
 A notte fonde, sul ciglio di una strada deserta, un uomo sta sistemando il suo taxi dopo l’ultima corsa. Fa freddo, il tassista è chino sul sedile posteriore, sta raccogliendo a mano le cicche che un cliente ha sparso per il poggiapiedi ignorando bellamente sia il posacenere  sul bracciolo della portiera che quello sul sedile di fronte.
-Io vorrei proprio sapere se a casa loro fanno lo stesso.- borbotta a bassa voce l’uomo di cui Tony, sotto la visiera del berretto da baseball che tiene calato sul capo, riesce a vedere solo un ciuffo di capelli rossi   che arriva e la punta di un naso aquilino.
-Amico esci da lì.-
Il tassista si irrigidisce,  lascia andare la cicca numero otto di nuovo sul tappetino e si tira su voltandosi verso un ragazzetto di una quindicina d’anni che tiene fra le mani una pistola grossa più o meno quanto lui. L’uomo alza le mani mentre il ragazzino trema e sposta lo sguardo da lui al taxi.
-Dammi l’incasso.-
-L’ho già depositato.-
-Non dire balle.-
 Ora che è  dritto Tony riesce a vedere il tassista in viso.  Dimostra sui quarantacinque anni, ha la barba e gli occhi verdi . Tony ha la sensazione di averlo già visto, ma non ha idea di dove.
-Ascolta figliolo, non ho niente, davvero. -
Il ragazzino si passa una mano sulla testa rasata mentre guarda la vetrina dell’agenzia taxi di fronte al quale il taxi è posteggiato. E’ arrivato tardi, l’ha capito, ma non può tirarsi indietro. Sa che lo stanno guardando, che la sua ammissione alla banda dipende tutto da questo.
Così solleva la pistola e spara.
Tony trattiene un  urlo sorpreso mentre l’uomo porta le mani al petto.
Il foro  del proiettile si apre in una rosa rossa sul beige del giaccone, il tassista lo fissa sorpreso prima di alzare gli occhi sul suo assassino.
Occhi verdi, capelli rossi, ma dove l’ha già visto?
Tony guarda l’uomo cadere a terra e il suo assassino venire circondato dai suoi compagni.
Stessa testa rasata, stesso giubbotto con un lupo stampato sulla schiena.
-Bestiale l’hai steso.- ride uno.
-Vediamo che ha nel portafoglio.-
Tony vorrebbe reagire, ma non riesce a muoversi. La giacca del tassista viene aperta, ha su un bizzarro  maglione  con una renna  sopra, e sotto alla renna…
-Benji?-
C’è ricamato il suo nome.
-Oddio.-
Benjiamin Moore, il marito di Teresa, il patrigno di Noelle.

 

Tony apre gli occhi con un urlo gorgogliato e immediatamente il freddo lo avvolge.
Un freddo innaturale, un freddo che Tony ha imparato a conoscere suo malgrado.
Si volta di scatto  alzando la testa dal cuscino.
Qualcuno è chino su di lui, qualcuno con una mano timidamente allungata .
Qualcuno la cui luce delle anime che sfrecciano nel cielo senza stelle del
Ragnarök
passa attraverso.
Qualcuno che ha appena visto morire.
Tony si tira verso la spalliera con un verso strangolato -OH CRISTO!-
-Scusami non volevo spaventarti.-
Benjiamin tira indietro la mano e si raddrizza.
-SONO DIVENTATO UN FOTTUTO MEDIUM?- Prima Nala,  ora Moore. Poi chi ? Il fantasma di Cleopatra?
La risata di Benji è piacevole, bassa e roca - Le porte dell’aldilà sono aperte l’hai dimenticato?-
Tony scrolla la testa.
-Tutti possono vedermi, tranquillo, non sei diventato Melinda Gordon *.-
Le labbra di Tony si piegano in un piccolissimo sorriso - Che vuoi Benji?-
Benji si avvicina la letto di Tony, come Nala indossa gli abiti con cui è stato ucciso, il giaccone beige e il maglione con la renna - Prima di tutto scusarmi, non pensavo che toccandoti ti avrei fatto vedere la mia morte.-  Tony annuisce - Per seconda cosa avvisarti.-
Tony corruga la fronte - Di cosa?-
-Lo stregone ha fermato l’avanzata della nave.-
Tony si raddrizza -Naglfar?-
Benji annuisce.

 -Quell’uomo è un fottuto genio!-

Tony balza giù dal letto e Benji gira un po’ la testa per osservarlo. C’è un ombra nei suoi occhi e non è solo quella della morte - Quando sorride è uguale a te.-
Tony abbassa le braccia lentamente -Grazie.- mormora -Grazie per averla cresciuta come io sicuramente non sarei stato capace di fare.-
Benji sorride mentre svanisce in una voluta di fumo bianco. Una presenza gentile, come Nala,  ma non tutte quelle comete che solcano il cielo sono anime di gente buona morta per forza.
Tony corruga la fronte osservando il cielo.
Potrebbero esserci i suoi genitori là mezzo o  Obadiah.
-Sta attento Tony, non tutti là fuori sono anime buone. Questo contrattempo ha reso molti furiosi.-
Tony si volta di scatto, ma Benij è già sparito.



STARK TOWER

 

Un refolo d’aria fredda come una carezza fra i capelli, Noelle solleva la testa dal cuscino e si gira . L’ombra  confusa china su di lei si dissolve in lucciole bianche che s’involano verso il soffitto e la ragazza non può fare a mano di stropicciarsi gli occhi con il dorso della mano.
Il sedativo che Sharon le ha somministrato prima di andare a letto era un po’ troppo forte forse. Si tira a sedere in mezzo al letto, intorpidita  a parte la natica destra. Quella la sente andare in fiamme fin troppo bene per l’iniezione.
 Scosta le coperte e il brivido di freddo è istantaneo, diverso però da quello che l’ha svegliata.

Non ha idea di chi l’ha finalmente salutata e forse è meglio così.

In cucina Bruce sta mangiando rumorosamente da un barattolo. Noelle arrotonda entrambe le sopracciglia mentre osserva il dottore fissare cupo il cielo oltre il vetro della finestra. La sveglia sul comodino batte le tre del mattino,ma non è la sola che non riesce a dormire a quanto sembra.
-Cos’è?-
Bruce si volta verso di lei battendo le ciglia.
-Pesche sciroppate credo.-
-Credi?-
-O sono sciroppate o sono andate a male.-

 

-Più ti conosco più mi chiedo come tu abbia fatto ad arrivare all’età adulta.-
L’acqua che scorre nel lavello non copre il tono  perplesso nella voce di Noelle, Bruce incrocia le braccia sul tavolo e la guarda sciacquare il barattolo.
Erano pesche essiccate, non sciroppate.
-Non vedo bene senza occhiali.-
-E il sapore?- Noelle lo guarda da sopra una spalla.
-Non era male, un po’ aspro.-
Le labbra della ragazza si piegano in un sorriso fugace che cerca di nascondere girando la testa e tornando a  ripulire il barattolo di plastica dura. Bruce conosce quella tecnica, sta cercando di fare l’arrabbiata anche se non ci riesce.
-Non dovremmo parlare?-
-Di cosa?-
-Tu vuoi sempre parlare, anche senza un motivo.-
-Non in questa particolare situazione.-
Bruce gira la testa poggiando la guancia sull’avambraccio  sotto il mento -  Non con te vorrai dire.-
-Anche.-

 

Sono in silenzio da un paio di minuti , ma Noelle ha la sensazione che siano passate ore.
-HAI INTENZIONE DI RIMANERE IN SILENZIO A LUNGO?-
Bruce finge meravigliosamente di sobbalzare, anche se stava contando sulla lancetta dell’orologio accanto al frigo e le rivolge la migliore delle sue espressioni perplesse.
-Di cosa?-
-DEL FATTO CHE HAI DETTO CHE SEI INNAMORATO DI ME E POI TE NE SEI ANDATO VIA PER ESEMPIO?-
Bruce si chiude nelle spalle - Non ti credevo più interessata all’offerta.-
Noelle si strofina la fronte con il palmo della mano - Ora lo uccido.- borbotta fra sé e e sé.
-Non ne avresti mai il coraggio.-
-Non sottovalutare una donna al primo giorno di ciclo.-
Le labbra di Bruce si increspano leggermente, Noelle non sa se per il disappunto o per un sorriso trattenuto, ma sa che  lo adora quando fa così. Si alza  poggiando  le mani sul tavolino, le si avvicina, ma il suo sguardo viene catturato da qualcosa dietro di lei.
Noelle lo vede sbiancare prima che il finimondo inizi.
-Bruce?-
Vetri che scoppiano, raffiche di vento e luce.
Noelle è sul pavimento, Bruce è seduto di fronte a lei e si sta tenendo la testa con una mano. - Che è successo?- biascica , ma il dottore non le risponde. Sta guardando qualcosa di fronte a lui.
Qualcosa? No, qualcuno. 
Qualcuno  a cui  è possibile guardare attraverso.
 
 

 


FINE CAPITOLO.

Nella speranza che vi ricordiate ancora di questa storia, un saluto dalla vostra devotissima Ino chan.

 

 

 

NOTE E DISCLAMERS.

·         Yinsen: è il  dottore che aiuta Tony nella sua fuga   del campo di prigionia in Afghanistan.

·         Melinda Gordon:   Melinda   Gordon è  la medium protagonista della serie televisiva Ghost Whisperer - Presenze.

   
 
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