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Autore: LunaMag    15/10/2013    1 recensioni
Grazie alla mia migliore amica ho conosciuto i Fun. Proprio lei mi ha convinta a scrivere una storia su di loro, perchè sto passando un periodo difficile, e distrarmi mi aiuta. In questa storia parlo di una ragazzina di 16 anni di nome Miriam che, a causa del suo spirito ribelle, viene portata fuori dall'italia per passare l'estate in una specie di collegio. Anche lì lei riuscirà a far risaltare il suo spirito, conoscendo nuove persone e divertendosi da matti.
Ovviamente, non mancheranno i problemi e le preoccupazioni.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Jack Antonoff, Nate Ruess, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai sorridendo. Può sembrare da stupidi, ma sono sempre stata una ragazza forte. E poi...cavoli stavo per tornare in Russia e per rivedere Lucky! Poi di certo non mi ero scordata di Eufemia e delle sue cattiverie nei miei confronti, quindi avevo preparato dei piccoli scherzi.
Ero pronta a riprendere in mano la mia vita. Ero pronta a divertirmi, a dare il meglio di me, a conoscere altre persone…ma ero pronta a voltare pagina con Jack? Quello forse no, lui sarebbe stato per sempre nel mio cuore. Ma non m’importava. Il tempo andava avanti e io ne ero consapevole.
Preparai una colazione coi fiocchi e, come previsto, Syria e Nate si svegliarono con il tiepido odore di frittelle e di caffè, che ormai avvolgeva quasi tutta la casa.
Dopo quasi una mezz’oretta dalla fine della colazione eravamo pronti per tornare in Russia.
Presi il mio cellulare: perfetto, mi ero scordata di metterlo a caricare, quindi era spento. Meglio, avevo una scusa in più per chiedere a Syria se potessi fare qualche giochino con il suo cellulare.
Tutto procedette per il meglio e entrammo tutti e tre nell’aereo. I posti erano a due a due, quindi ognuno di noi si sedette al proprio posto. Syria e Nate erano capitati insieme, io invece ero proprio davanti a loro. Sinceramente speravo che non si sedesse nessuno accanto a me, così non avrei avuto problemi.
A causa di un piccolo ritardo di una hostess, l’aereo stava partendo in ritardo e, dato che avevo un po’ di sonno uscii una coperta, mi coprii fino alla testa e mi addormentai.
*P.O.V. JACK*
Non sapevo cosa fare, non sapevo chi amare. È una cosa stupida, ma il mio cuore era perfettamente diviso in due. Solo il tempo mi avrebbe aiutato.
Decisi comunque di non andare in ospedale da Miriam, non volevo farla stare peggio. Decisi che il giorno dopo avrei preso il primo aereo per la Russia. Avrei parlato con Andrew, in queste cose era un genio.
Addormentarmi quella sera fu difficile, non riuscivo a fare altro che rivedere quella scena nella mia mente: Miriam che correva, che mi chiudeva la porta, che singhiozzava in silenzio, sperando che io non la sentissi.
Poi ricordo di aver preso la mia bottiglia di Jack Daniel’s. L’ultimo ricordo nitido erano i bicchieri che pian piano mi scolavo.
Il giorno dopo mi svegliai abbastanza presto, ma nonostante ciò riuscii ad arrivare in ritardo per il check-in.
Ci ho messo molto ad alzarmi dal letto, perché avevo bevuto troppo e, ogni volta che provavo ad alzarmi, un dolore lancinante percorreva la mia testa. Era terribile.
Per fortuna riuscii a prendere l’aereo.
Appena trovai il mio posto vidi Syria e Nate. Ero contentissimo di vederli.
“Ciao ragazzi! Anche voi tornate??”
“Certo, Donatina ha chiamato Syria e le ha detto di tornare”
“ Ma…Syria, Miriam dov’è?”
Lei, rimanendo in silenzio, mi indicò la “persona” che era seduta accanto a me.
Guardando meglio riconobbi i suoi capelli, erano l’unica cosa visibile, era completamente ricoperta da un plaid in cotone.
Non sapevo che fare. Di certo dovevo sedermi. Ma come avrebbe reagito nel vedermi? Non volevo che pensasse che lo avessi fatto apposta a sedermi lì.
Allacciammo le cinture, l’aereo partì. Stavo iniziando a pensare che il fatto che ci fossimo trovati fosse un segno: dovevamo chiarire.
Miriam, muovendosi nel sonno, si era abbassata la coperta. Il suo viso era bellissimo, come sempre. Quando dormiva lo era anche di più.
Dopo quasi un’oretta , vidi finalmente Miriam svegliarsi. In quel momento il cuore stava per uscirmi dal petto. Avevo paura, non sapevo cosa dirle.
*P.O.V. MIRIAM*
Mi stiracchiai, pian piano aprii gli occhi. Dato che avevo la testa poggiata al finestrino, notai subito che eravamo partiti.Senza nemmeno pensarci dissi:
“Syri da quanto siamo p…” Mi bloccai improvvisamente. Mentre stavo chiedendo a Syria da quanto tempo fossimo partiti, mi ero ovviamente girata, c’era una persona accanto a me.
Il problema non era che c’era un persona, il problema era che quella persona era Jack. Sbarrai gli occhi, rimasi in silenzio.
“Miriam, non mi sono seduto apposta qui, è capitato.” Guardai Syria, mi fece un cenno: era vero.
“E ho pensato…era un segno, dovevamo chiarire. Io sono stato un cretino. Con questo non voglio che tu ed io torniamo insieme, so benissimo che per te sarebbe impossibile.”
“Beh almeno l’hai capito che mi stai facendo stare male…” Dissi con un tono freddo, quasi non mi riconoscevo. Non avevo mai usato un tono così freddo con qualcuno. In più non lo guardavo negli occhi, ma guardavo fisso un punto sul sedile di fronte.
“Si, l’ho capito e sono stato un gran deficiente”
“Jack lo sai che per me non ci sono problemi a tornare amici, ma penso che per ora non possiamo essere più di questo.”
Mi sorrise. “Ma certo, quindi vuol dire che mi perdoni?”
“Si, ti perdono” Gli dissi con un tono non ancora del tutto felice.
Lui iniziò a girarsi verso le persone e a dire con una voce strana :” Mi ha perdonato, evvaiii!”
Lo faceva per farmi ridere, e ogni volta ci riusciva. Quel suo atteggiamento ha fatto del tutto sciogliere la freddezza che c’era tra noi, e abbiamo iniziato a ridere e a scherzare.
Nonostante ciò, la si leggeva nei suoi occhi la confusione che lo colpiva. Sapevo che amava ancora Lena, anche se lui lo nascondeva.
Io in quegli istanti presi una decisione: sarei rimasta sempre e solo una sua amica. Non volevo che si lasciasse scappare Lena a causa mia. Alla fine l’importante era rimanere amici.
 



Saalve :3 Scusate il ritardo con cui sto pubblicando le storie, ma tra scuola, il coro e le lezioni di musica del pomeriggio e altri impegni è sempre più difficile trovare un pò di tempo per rilassarmi e scrivere un pò! Comunque fatemi sapere se vi piace :D 

  
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