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Autore: ElfaFelpata    15/10/2013    2 recensioni
Dudley è preoccupato o no per Harry dopo la loro separazione?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dudley Dursley, Petunia Dursley, Vernon Dursley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Un ragazzo robusto si avvicinò ciondolante alla stanza dove i genitori guardavano assopiti la grande televisione. Si appoggiò rumorosamente allo stipite della porta ed osservò la scena. 

Sua madre, donna ossuta e spigolosa, era seduta in modo composto sul lindo divano in pelle, mentre il padre, un uomo possente con due baffi che ingombravano gran parte del viso, era semi-sdraiato di fianco alla moglie e sgranocchiava con ardore una barretta ipercalorica al cioccolato e mandorle, sbriciolandola tutta intorno a lui.

Erano davvero una coppia strana e Dudley non si era mai reso conto, almeno fino a quella primavera, di quante occhiate di disgusto miste a compassione Petunia lanciava al marito.

Ormai il ragazzo era maturato, finchè fosse possibile, e, dopo mesi di riflessione, era arrivato alla conclusione che sua madre si fosse accontentata di avere Vernon come compagno per la vita. Un giorno aveva provato ad esporre la sua teoria a Petunia, che era impallidita e aveva iniziato a sbraitare. Aveva urlato contro il suo Duddy, cosa mai successa. A quel punto il ragazzo si rese conto di non aver avuto una grande idea a parlarne con lei. Certo, non era famoso per la sua astuzia e la sua intelligenza. Ma la reazione della madre diede la conferma all’ipotesi del figlio.

“Ehm...”

Petunia si girò verso Dudley e gli sorrise benevola, con gli occhi illuminati “Oh Didduccio mio, hai bisogno di qualcosa?” 

Il ragazzo sbuffò e rispose con voce roca “Volevo sapere se... se... se sapete qualcosa di Harry”

Il gelo calò nella stanza. Vernon si strozzò con i residui di barretta e Petunia iniziò a boccheggiare.
“H-Harry chi, caro?” chiese, fintamente ingenua, la madre.

“Mamma, come ‘Harry chi?’! Harry Potter!”

Nessuno nominava quel ragazzo da quando si erano trasferiti in quella casa e avevano cambiato identità, sette mesi prima. Ogni mese Dedalus Lux, un membro dell’Ordine della Fenice, faceva visita alla famigliola che lo accoglieva, regolarmente, in malo modo. Il mago si doveva accertare che tutto andasse come programmato, ma le sue visite non erano molto gradite dai Dursley, ora diventati i signori White.

La magia non faceva più parte della loro vita, tranne in quelle occasioni, e loro non potevano esserne più felici. Tutto trascorreva normalmente fino a quel momento, a quella domanda, a quel nome.

“Dudley, ma sei impazzito? Non devi mai più nominarlo” iniziò ad urlare Vernon, con i grigi baffi che si muovevano adirati.

“Tuo padre ha ragione. E poi cosa ti interessa?” chiese gelida Petunia.

“Beh... Lui mica doveva combattere coso... Vold-qualcosa?”

“E allora?”

“Allora potrebbe essere ferito, o morto o catturato. Magari lo stanno torturando”

“Vedi troppi polizieschi, Dud. Sono solo frottole, non deve salvare il mondo” sentenziò il padre, girandosi verso la televisione, come se la discussione fosse conclusa.

“Mamma, tu non sei preoccupata?” chiese speranzoso il ragazzo.

Un’ombra di dubbio e angoscia passò negli occhi della donna, che però concluse “No. E non dovrebbe importarti di dove sia Potter. Vai in camera tua”

Dudley sospirò rumorosamente e salì le scale. Si lanciò sul materasso e guardò il calendario. Dopo due giorni sarebbe arrivato Lux. Avrebbe chiesto a lui notizie del cugino.

  
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