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Autore: Karyon    07/04/2008    1 recensioni
Raccolta di one shot introspettive su vari personaggi.
Genere: Triste, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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# Gioco di specchi #

Sangue, sudore, lacrime.

[Tutto ciò che può trovarsi su di un campo di battaglia]

Rabbia, dolore, delusione, sconfitta.

[Emozioni forti, spesso contrastanti che scandiscono il tempo minuto per minuto]

E nessuno con cui parlarne.
Con cui piangere se qualcosa va storto,
se per esempio anche quella mattina, come le precedenti, sbagliasse la nuova tecnica insegnatagli da Kakashi.

[Essere soli. Sempre e irrimediabilmente]

Ma, è poi un male?

Se fosse stato circondato da amici e compagni avrebbe cominciato ad allenarsi anni e anni prima di chiunque altro?
O forse avrebbe abbandonato nella polvere sia sudore che fatica, per divertirsi senza alcun problema al mondo?

Se avesse avuto un padre…e una madre…

Avrebbe perseguito il sogno di diventare un ninja? Di diventare il più potente tra questi?

No. Lo sapeva, il suo cuore glielo aveva suggerito sussurrando tra palpiti di fatica:

[“Non saresti stato quello che sei ora”]


E stoltamente sapeva che godeva nell’essere speciale.
Aveva sempre bramato uno sguardo dissimile da parte dei cittadini di Konoha, da parte dei maestri, dei compagni, di lei: Sakura.

[Come poteva amare essere diverso e nel contempo soffrire per il suo stato?]

Durante i giorni assolati trascorsi lenti alle rive di un fiume solitario come lui;
durante le notti insonni spese a tormentare l’aere immenso e fin troppo avvenente;
durante le ore di lezioni, quando le chiacchiere futili dei compagni si riversavano su di lui come olio bollente per poi scivolare inascoltate nell’oblio;

Aveva sofferto.

[Sofferto per il suo essere formato a metà]

Non poteva far altro che considerarsi un meschino, un debole.

Amava se stesso, ma non poteva dimostrarlo agli altri; così era costretto a disprezzarsi.
Amava sentir parlare di sé, ma subito il sentore della vergogna, della pietà lo spingeva a rendersi sordo.

Invidiava loro, perché erano normali, con famiglie ordinarie, vite ordinarie;
eppure disprezzava loro, perché troppo normali, assoggettati ad una società che li avrebbe rigurgitati soli ed inermi all’oscurità.

[Intrappolato in una giostra. Di volontà e debolezza; di meschinità e ingenuità]

L’esempio lampante era lui, Sasuke.

Lo odiava. Era bello, scaltro, dotato di abilità innate e riscuoteva successo.
Lo odiava perché al suo cospetto i suoi sforzi venivano adombrati e i suoi errori messi su di un palcoscenico.


Ma al contempo, spregiava Sasuke perché era posseduto da un’ira non sua.
Era affascinante ed apprezzatola chiunque, ma inerme come una bambola di pezza;
Scaltro, intelligente ma facilmente abbordabile dal rancore.

[A suo modo Sasuke era più debole ed indifeso di lui]


Lui era dotato di maggiore autostima,
non doveva dimostrare alcunché anche se spesso era tentato dalle insidie dell’Orgoglio;
Lui era più forte, più pericoloso, più libero.

[Eppure niente leniva il suo senso di inferiorità]


In realtà…non era autonomo.
Non dipendeva dal Demone, né da Kakashi, né da Sasuke.
Ma da se stesso.
Intrappolato in un gioco di specchi.
Tra un Ma ed un Sé.
Forse, Posso, Devo, Credo, Voglio, Desidero, Temo.

[Un gioco d parole. Nulla più]

Eppure le parole, anche se mere schegge naviganti in un mare di ipocrisia e debolezza, si insinuano nel dubbio come frammenti di vetro tagliente.

[E ti trattengono. Sopiscono la mente e la lambiscono finché questa non si intorpidisce]

E questo il potere delle parole.

Come un “non puoi farcela” o un “sei un mostro” possono pesare l’intera tua esistenza.
Come un “Sei un buono a nulla” ed un “Non hai forza, non hai volontà” possono annientare i tuoi sogni.

[Si parla di come la forza di volontà posso distruggere l’inibizione e il legame ipnotico che trae in inganno]

Ma anche queste sono dicerie.
L’unica soluzione è il silenzio.

Ed io in silenzio piango.

Per lui e il suo essere inferiore e superiore in ogni cosa.
Per lei, il cui respiro non lambirà mai la mia pelle.

Piango per me e il mio essere speciale.

-------------

Eccomi con una nuova raccolta su Naruto e i suoi personaggi.

Volevo sottolineare alcune cose:in primis, queste fan fiction sono state scritte quando avevo appena iniziato a seguire l’anime, quindi potrebbero esserci delle incongruenze sull’introspezione del personaggio. Gran parte dell’introspezione stessa proviene da un mio modo personale di elaborare la storia, quindi può anche non essere condivisibile.

Inoltre sono fan fiction scritte molto tempo fa; sebbene adesso non sia un genio della scrittura, posso vedere queste fiction come esperimenti.

Consideratele innocui punti di vista di una fan molto inesperta ^_^

Buona lettura.


   
 
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