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Autore: RingDingDong    15/10/2013    2 recensioni
[BangLo - HimUp - DaeJae]
FF ispirata a tutte le canzoni dei B.A.P fino all'ultima, Hurricane.
Choi Junhong, un ragazzino del secondo anno preso di mira dai bulli solo perchè è gay, un giorno incontra un ragazzo che lo salva da quell'incubo diventando il suo eroe...o qualcosa di più?
Kim Himchan, studente dell'ultimo anno, una sera entra in un bar e lì scatta l'amore. Il suo sarà un sentimento corrisposto?
Yoo Youngjae, appena trasferito a Seoul, scopre di essere in classe con il ragazzo più bello che abbia mai visto. Riuscirà a conquistarlo?
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Himchan, Un po' tutti, Youngjae, Zelo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Holaaaa gente! Sono tornata, questa volta con un capitolo e non con un avviso u.u avrei giurato di metterci di più a finire questo capitolo, invece eccomi qua u.u beh, che dire? Ci stiamo avvicinando sempre di più al segreto di Daehyun u.u al prossimo capitolo sulla DaeJae forse ve lo svelerò, forse no u.u ero indecisa se metterlo già in questo capitolo, ma poi ho preferito farvi aspettare u.u mmmh, non mi viene in mente altro D: vi lascio al dodicesimo capitolo e, come sempre, aspetto le vostre recensioni:):)
Buona lettura, RingDingDong <3

 
Destiny

Voicemail

POV Daehyun
Quando apro gli occhi sono ancora accanto a Jongup, significa che non me lo sono sognato e che, dunque, gli ho detto davvero il mio segreto. Non so se ho fatto bene o no, alla fine l'ho sempre trattato male e non mi stupirei se lo sventolasse ai quattro venti. Me lo meriterei, dopo tutto quello che gli ho fatto. 
Porto una mano sul suo viso e sfioro la sua pelle liscia, scendo sul collo, sulle spalle, sul braccio per poi tornare su. Improvvisamente riesco a ricordare qualcosa di quando mi sono ubriacato e l'ho fatto insieme a Youngjae. Il momento in cui gli ho tolto i pantaloni e lui era completamente imbarazzato, quando ho inserito le mie dita dentro di lui, quando mi muovevo e ascoltavo i suoi gemiti, quando giocavamo con le nostre lingue, quando, sfinito, mi sono lasciato andare sopra di lui per poi sentire le sue braccia stringermi. Sentivo quella sensazione, quell'emozione. Era il suo amore, il più bello e confortevole che abbia mai ricevuto. Non importa se è lui, un ragazzo dal comportamento infantile e dai lineamenti dolci, voglio sentirmi ancora amato in quel modo.
- Buongiorno.
La voce di Jongup mi fa riprendere, dimenticando quei pensieri per ricordarmi che sono da lui e che il ragazzo che sto accarezzando non è Youngjae. Ci alziamo e andiamo a lavarci per poi fare colazione e uscire. E' continuamente al telefono a messaggiare, non mi degna di uno sguardo. Nessuno dei due apre bocca, non ci proviamo nemmeno a parlare di quello che è successo ieri sera. Ripensandoci, è stato fin troppo imbarazzante. Odio farmi vedere in quelle condizioni, mentre piango, e continua ad accrescere la paura che voglia vendicarsi svelando tutto quello che gli ho raccontato ai quattro venti. Se lo facesse, non lo biasimerei. In fondo, se venissi maltrattato e conoscessi i segreti più profondi del mio nemico, anche io mi vendicherei così.
Alla fine arriviamo di fronte ad una casa che io non ho mai visto, o meglio, che non conosco. Suoniamo e quando vedo il volto della persona che ci apre mi spavento. Perchè mi ha portato da Junhong?
- Allora non scherzavi! - dice, quasi in un sussurro, guardandomi shockato per poi farci entrare, dove ci accomodiamo sul letto in camera sua. A quanto pare sa già tutto quello che avevo detto a Jongup, dunque, presumo, era con lui che messaggiava prima. Sinceramente, non mi aspetto molta compassione da Zelo.
- Dunque...se ho capito bene, tu hai litigato con Himchan perchè ti sei sentito preso in giro, tu, invece, vuoi sistemare le cose con Youngjae perchè ti manca il suo...affetto? - annuisco imbarazzato e, dopo qualche minuto di riflessione, il maknae ricomincia a parlare. - Ho un'idea, però, prima vorrei accertarmi di una cosa: è vero che ti piace ricevere amore, che sia da un maschio o da una femmina?
In un attimo divento completamente rosso in volto e lancio uno sguardo fulminante a Jongup. Non sa proprio tenere chiusa la bocca!
- Gli hai detto proprio tutto?
- Tranquillo, puoi fidarti di lui.
- Aspettate un attimo! - le grida di Junhong ci spaventano e ci fanno tornare con lo sguardo su di lui. - Prima di parlare di fiducia, c'è un'altra cosa. Daehyun, chiudi gli occhi. - confuso obbedisco per poi sentire qualcosa di umido sulla mia faccia e, quando realizzo che è la sua saliva, mi ricordo di quando gli ho sputato in pieno viso. - Bene, ora torniamo alle cose serie. Ascoltatemi, faremo così...

POV Youngjae
In questi giorni non esco molto, non ne ho voglia. Le vacanze sono quasi terminate, per tutto questo periodo non ho fatto altro che pensare a Daehyun. La notte, prima di andare a dormire, ripenso alla mia prima volta con lui. Ricordo ogni secondo di quel giorno. No, non mi pento di averlo fatto con lui, anzi, se tornassi indietro lo rifarei centinaia di volte. Non ho sbagliato, me lo sento.
Ieri sera non è tornato a casa e questa mattina non posso ancora vederlo nella sua stanza, dunque prendo un libro e comincio a leggere, ma la mia testa è altrove. Mi sfioro le labbra, voglio sentire ancora le sue sulle mie, le sue mani sul mio corpo, il suo calore. Dopo tutto il male che mi ha fatto, non riesco ancora a dimenticarlo. Lo desidero, voglio ancora il suo amore. 
D'un tratto sento un suono provenire dal mio computer e vado a controllare, notando che mi ha scritto un ragazzo che non conosco.
"Ciao."
Non ho la minima voglia di mettermi a chattare con uno sconosciuto, dunque faccio per voltarmi e tornarmene sul letto, ma vengo fermato ancora e guardo cos'ha ancora da dirmi.
"Sono Kangjun. Mi piaci, ti va di conoscerci?"
Un po' scocciato, ma anche curioso, gli rispondo con un "Va bene" e, mentre aspetto la sua risposta, vado nel suo profilo per guardare le sue foto. Non è per niente male: magro, le labbra non troppo sottili, i capelli castani con una frangetta che gli copre parte delle sopracciglia, gli occhi grandi, un orecchino sull'orecchio sinistro, ma ha qualcosa di familiare. Mi ricorda Daehyun, forse per il suo sguardo.
"Dimmi qualcosa di te." mi scrive, interrompendo la mia attività.
"Mi chiamo Youngjae, ho 19 anni, vivo a Seoul da qualche mese e frequento il terzo anno di liceo. Tu?"
"Ho la tua stessa età, vivo a Osaka da un anno, ma sono coreano e torno spesso qui a Seoul. Potremmo vederci, se ti va."
Ci rifletto per un po'. Non ne sono tanto convinto, alla fine non lo conosco, ma potrebbe farmi bene uscire con qualcuno. Se voglio dimenticare Daehyun, questa potrebbe essere la strada giusta, dunque acconsento e gli lascio il mio numero, per poi andare a farmi una doccia, asciugarmi e sistemarmi i capelli, mettermi i vestiti migliori che ho nell'armadio, un po' di profumo e poi leggere il suo messaggio.
"Facciamo fra mezz'ora alla stazione?"
Ancora una volta confermo la sua proposta ed esco ad aspettare l'autobus e a dirigermi al punto d'incontro, attendendo il suo arrivo all'entrata. Ricordo benissimo il suo volto, soprattutto i suoi occhi. So già che lo riconoscerò da quella caratteristica, mi ricordano troppo quelli di Daehyun. Quando guardo l'orologio realizzo di essere in anticipo di dieci minuti, dunque prendo le cuffie e inizio ad ascoltare qualche canzone. Il tempo passa senza che me ne accorga, di questo ragazzo non c'è traccia. Non mi sono ancora arrivati nè suoi messaggi nè chiamate, nemmeno se gli scrivo risponde. Osservo nei dintorni, ma non vedo nessuno chi gli assomigli. Forse mi stava solo prendendo in giro, forse non è nemmeno quello delle foto. A volte sono davvero troppo ingenuo! Stufo di questo scherzo, mi volto e mi dirigo verso la fermata dell'autobus, quando sento suonare il cellulare.
"Sono quasi arrivato, dove sei?"
Irritato non gli rispondo, continuando per la mia strada, ma dopo poco sento squillare ancora il telefono, dunque alzo la cornetta.
- Pronto?
"Sono io, Kangjun. Per caso...hai una felpa grigia?". Spaventato mi guardo attorno in cerca di quel ragazzo. Lui mi vede, ma io non riesco a trovarlo. E' la prima volta che mi vedo con qualcuno conosciuto su Internet, non mi stupirei se fosse un vecchio pervertito invece della persona ritratta nelle foto. "Dall'altra parte della strada!". Lo sento ridere mentre dice ciò, evidentemente mi sta osservando davvero ed è divertito dal mio comportamento. Quando mi volto in cerca del suo viso non lo trovo subito, ma in poco tempo posso riconoscere quegli occhi sorridenti che mi guardano da lontano, per poi chiudere la chiamata e venire verso di me stringendomi la mano. Non era un qualche fake e, dal vivo, mi ricorda ancora di più Daehyun. 
Insieme andiamo al bar più vicino a prenderci qualcosa da bere e a parlare un po'. Dopo una lunga chiacchierata, ci siamo conosciuti un po' meglio. Mi ha raccontato di quando abitava a Seoul, di com'è ora la vita a Osaka, la sua situazione in famiglia e altre cose così. Io non ho detto molto, anche perchè non saprei cosa dire. Di certo non posso confessargli di Daehyun e di tutto quello che mi ha fatto passare, in fondo è uno sconosciuto. Ogni tanto si guarda intorno, come se cercasse qualcuno, poi torna a fissare me e a sorridermi, ma, ad un certo punto, sembra imbambolarsi. Dopo un po' provo a seguire il suo sguardo, ma riesco a vedere solo la folla, dunque gli passo una mano davanti agli occhi per farlo svegliare, anche se sembra ancora stordito.
- Tutto bene?
- S-Sì. Mi era solo sembrato di aver visto una persona che conoscevo. Andiamo a farci un giro al parco?
Ancora confuso accetto e lo seguo fino a una pachina e, dato che è leggermente bagnata, la asciuga con la sua giacca e si siede, invitandomi a fargli compagnia.
- Sto in piedi, non voglio bagnarmi tutto. 
- Puoi sederti qui. - mentre dice ciò si da una pacca sulla gamba incitandomi ad obbedire e, dopo essermi guardato attorno, non so bene perchè, forse per l'imbarazzo, mi accomodo sul posto asciutto e comodo che mi ha proposto, sentendo la sua mano cingermi il fianco. Mi continua ad osservare, non distoglie lo sguardo. Però, il modo in cui mi sta tenendo vicino a sè, mi ricorda quello di Daehyun, stretto e forte, e non riesco a rifiutarlo. Mi sento tirare verso di lui, volto il mio viso completamente arrossato verso il suo e lo vedo chiudere gli occhi mentre appoggia le sue labbra sulle mie.

Sono calde e morbide come le sue.

Ancora, non riesco a dire di no. Acconsento per l'ennesima volta, permetto alle nostre lingue di danzare insieme, di unire i nostri respiri, finchè non ci separiamo entrambi imbarazzati, ma anche contenti. No, è una bugia. So di averlo baciato perchè ogni cosa di lui mi ricorda Daehyun, non perchè mi piace. E' stato un errore. Forse può aiutarmi a dimenticarlo, ma non ora, non così.
- Youngjae! - la voce di Junhong  ci spaventa e, come se cambiasse qualcosa, mi alzo di scatto, anche se ci ha già sicuramente visti in quella posizione. Quando si avvicina ci guarda in modo interrogativo, soprattutto Kangjun, ma sembra rinunciare a chiedermi chi sia. - Più tardi, verso sera, vieni con me e gli altri al Coffee Shop?
- Perchè?
- Dobbiamo aiutare Himchan con una cosa e abbiamo bisogno anche del tuo aiuto! - non so bene di cosa si tratta e perchè dovrebbe essere necessaria anche la mia presenza, ma confermo lo stesso. - Bene, ci troviamo al bar verso le otto. - mi informa prima di voltarsi e andarsene.
Una volta che si è allontanato torno a guardare Kangjun ma, come prima, lo trovo imbambolato. Seguo il suo sguardo una seconda volta senza trovare niente di particolare. Non mi arrendo e continuo ad osservare invano. non riesco proprio a capire cos'abbia visto da farlo distrarre così intensamente. A questo punto lo fisso per un po', ma presto mi stufo di aspettare che si riprenda e gli passo una mano davanti alla faccia per svegliarlo.
- Si può sapere che guardavi?
- N-Niente.
- Non direi da come eri preso. - ribatto notando il tono falso e ricordando quel secondo momento di distrazione.
- Scusa, mi era sembrato di vedere una persona che conoscevo.
- Doveva essere qualcuno di importante. - a questa mia frase abbassa lo sguardo, devo aver centrato in pieno. 
- Era un ragazzo che mi piaceva parecchio.
- E' finita male? - ancora una volta sembro aver capito subito la situazione, si volta dall'altra annuendo e non pronunciando alcuna parola. Non parliamo per qualche minuto, entrambi a pensare alle nostre cose. Devo ammetterlo, un pizzico di gelosia ce l'ho. E' vero, ho appena conosciuto Kangjun, ma sento che lui mi vuole e so che potrebbe essere l'unico modo per dimenticare Daehyun, dunque il fatto che provi ancora qualcosa per un'altra persona mi da fastidio. Non è, però, come la situazione con Dae. Lui non potrei mai vederlo con un altro, non riesco nemmeno a immaginarlo. Lo voglio solo per me.

Rivoglio quel bacio.

Dopo un lungo silenzio ci separiamo con la scusa che non si sente bene, dunque inizio a prepararmi per la serata quando mi arriva un messaggio da Himchan.
"Ci troviamo da me prima di andare al bar, va bene? C'è anche Yongguk. Junhong ha detto che viene più tardi."
Rispondo con un "sì" e mi cambio i vestiti aggiungendoci un po' di profumo prima di uscire a fare un giro per perdere tempo e per poi andare da Himchan, qualunque sia il problema da risolvere.

POV Daehyun
- Sei sicuro che funzionerà? - gli domando preoccupato. Se non va come ha detto Junhong rischierò che Himchan vada in giro a dire il mio segreto, finendo per rovinarmi la vita.
- Non ti preoccupare! Si devono incontrare al Coffee Shop e Himchan è obbligato a passare di qua.
- E se è in compagnia?
- Verrà da solo! Ora preparatevi, dovrebbe essere qui fra poco. Io resterò nascosto laggiù. - detto ciò si allontana lasciando me e Jongup da soli. Il più piccolo si appoggia al muro e io mi avvicino a lui pregando tutti gli dei che questo maledetto piano vada come previsto. Sinceramente non mi fido molto, ma è l'unico modo che abbiamo per risolvere questa situazione, poi toccherà a me e a Youngjae. 
Mi affretto a tirarmi su il cappuccio in modo che, se passerà qualcuno che mi conosce, non verrò riconosciuto. Attendiamo alcuni minuti, poi Jongup mi informa che il maknae ha fatto segno che è arrivato il momento di cominciare. Riduco le distanze dei nostri corpi ancora un po' finchè siamo abbastanza vicini da sfiorarci, circondo il suo viso con le mie mani mentre lui appoggia le sue sul mio petto fingendo di volermi spingere via, porto le mie labbra sulle sue e premo con forza evitando di far scontrare le nostre lingue ma, allo stesso tempo, facendo pensare il contrario a chiunque possa vedere quella scena. E' orrendo, privo di sentimenti, non come quelli che ho scambiato con Youngjae.

Vattene via!

Ad un certo punto, per mia grande gioia, qualcuno mi afferra per il braccio e mi fa allontanare, svelandomi il suo volto. Perdo un battito, non doveva andare così. 

POV Youngjae
Insieme a Himchan e a Youngguk ci avviamo verso il bar. Non ho ancora capito bene cos'è successo, quale sia il problema, ma sembra che vogliano aspettare anche Junhong per parlarne. Più il tempo passa e più mi preoccupo. Chan ha una faccia che sembra lo abbiano preso a pugni, Bang non pronuncia parola ed è molto serio. In questa situazione non so proprio cosa dire, come iniziare un discorso, come farli ridere. Ancora un po' e cado in depressione pure io!
Seguiamo la strada fino ad un incrocio dove dobbiamo svoltare a destra. Kim è davanti di noi e, non appena si gira, si blocca. I suoi occhi sono spalancati, la sua espressione è shockata. Sia io che il più grande ci affrettiamo ad andare a vedere ciò che sta osservando, avendo la sua stessa reazione. Jongup è appoggiato a un muro e un ragazzo incappucciato lo sta baciando contro la sua volontà. Non sembra molto forte a giudicare dal fisico, ma basta per impedire al più piccolo di liberarsi.
- Chan, devi fare qualcosa! - gli ordina Yongguk vedendolo ancora paralizzato.
- N-Non ci riesco. - confessa con gli occhi lucidi pronti a liberare le sue lacrime.
- E' la tua occasione!
Ancora una volta rimane immobile dando la stessa risposta così, stufo del suo atteggiamento e non potendo vedere il mio amico in tale situazione, mi faccio avanti io. Corro verso di lui e, non appena sono abbastanza vicino, lo prendo per il braccio e lo allontano svelando il suo volto. Percepisco un dolore atroce al cuore, lo sento fermarsi per un secondo. Quelle labbra, quel naso, quello sguardo, quei lineamenti, è proprio lui. Non so se guardarlo con disprezzo o con tristezza. Fino a non molto tempo fa mi dava amore per consolarmi da tutte quelle bruttezze che era obbligato a farmi subire, ora stava baciando Jongup. Quale tipo di problema ha in quella testa? Perchè fa tutto questo? 
Ormai distrutto, non volendo vedere altro, non volendo sentire alcuna scusa, mi volto senza pronunciare parola e me ne vado diretto a casa. Non mi chiama, non cerca di fermarmi. Evidentemente non ci tiene così tanto a me, era tutta una presa in giro. L'unico ad essere innamorato ero io. Innamorato di uno stronzo.

Sei solo uno stupido!

POV Daehyun
Lo vedo allontanarsi, lasciarmi una seconda volta, ma non riesco a parlare. Non sono in grado di fare niente. Ho perso tutte le mie forze. Mi ha beccato mentre baciavo un altro, non oso immaginare il dolore che ha sentito. So benissimo quanto ci tiene a me, so che mi vorrebbe al suo fianco, ma se continuo a sbagliare così come faccio ad aiutarlo a realizzare il suo desiderio?
Preso dalla disperazione inizio a sentirmi male. Posso notare Himchan e Yongguk avvicinarsi e prendere Jongup in modo da allontanarlo da me, come se fossi un assassino pronto ad ucciderlo e quello fosse il momento adatto per salvarlo. La vista inizia a farsi offuscata, più scura. Riesco ancora a capire che il più grande mi è venuto incontro e che mi ha preso per la felpa, ma poi comincio a riconoscere solo il nero intorno a me, finchè...

Quando riapro gli occhi sono seduto a terra appoggiato al muro, Jongup e Himchan sono vicini a me a controllare come sto. Probabilmente sono svenuto e, dato che non ho dolori per eventuali colpi, il maggiore, che ora sta discutendo in lontananza con Junhong, deve avermi preso prima che cadessi. 
- Volevo solo aiutarli! - sento la voce del maknae che prova a spiegare la situazione al suo ragazzo.
- La prossima volta avvertimi prima!
Lascio perdere i loro discorsi per guardarmi attorno. Youngjae non c'è, se n'è andato prima e non è tornato indietro. L'ho deluso, ho rovinato quel poco che c'era tra noi, ho spezzato quel filo che ci univa ancora. Perchè sono così coglione? Perchè sbaglio sempre? Cos'ho fatto di male?

"Non devi avere paura di ciò che sei, non devi tenerlo nascosto."

Improvvisamente mi ricordo di quella frase che mi disse un giorno una persona a me cara. Sapeva il mio segreto, era l'unico a cui lo avevo detto e, essendo nella mia stessa situazione, aveva preso bene la cosa. Ciò che ci differenziava era che lui non temeva di svelarlo ad altri mentre io sì ed è questo che ha rovinato il nostro rapporto e anche quello che avevo con Youngjae. Vorrei poter cambiare, vorrei poter aprirmi e dire addio alle mie paure, ma è più forte di me. Il giudizio della gente, dei miei amici, della mia famiglia. La paura di essere criticato. 
Porto le mie mani tra i capelli e li stringo forte mentre lascio alcune lacrime rigare il mio volto. Sono troppo debole. Gli altri, notando la cosa, si avvicinano per aiutarmi, ma non ne voglio sapere. Questo è un mio problema, solo io posso risolverlo. Ho bisogno di più forza, ho bisogno della persona giusta.
- Daehyun?

Questa voce...

Alzo lo sguardo seguito dagli altri. Mi si ferma il respiro a quella vista, a quei ricordi, a tutti i momenti passati insieme, a quella frase che non sono mai riuscito a mettere in pratica. I suoi occhi, le sue labbra, i suoi lineamenti non sono cambiati. Anche il taglio di capelli è lo stesso. 
- C-Che ci fai qui? - gli domando guardandolo spaventato, sorpreso e, allo stesso tempo, felice di vederlo. 
- Sono tornato a Seoul per qualche giorno. Tu non hai ancora smesso di nascerti e piangere, eh? - abbasso lo sguardo deluso da me stesso. Ha ragione, in tutti questi anni non ho fatto altro che rimanere nell'ombra, nascondere tutto ciò che potesse svelare il mio segreto e piangere perchè non potevo vivere liberamente come fa lui.
- Scusate, ma...vi conoscete? - ci interrompe Junhong preso dalla curiosità. Lo osservo incerto non sapendo se dirgli la verità oppure no, poi torno con lo sguardo su quel ragazzo. Ormai lo sanno già, un particolare in più non cambierà assolutamente niente.
- Si chiama Kangjun. Lui è...



 


E Kangjun dei C-Clown :)

 
 
  
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