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Autore: Alins    15/10/2013    2 recensioni
Alex si sentiva diversa, lei era diversa.
Lily si sentiva sola, ma non era cosi.
James non avrebbe deluso nessuno, era una promessa.
Sirius sarebbe stato diverso, questo era certo.
Remus non avrebbe fatto del male a nessuno.
Peter sarebbe stato sicuro di se, o perlomeno ci avrebbe provato.
Siate buoni è la mia prima ff, è su i malandrini e una loro nuova amica è abbientata nei loro sette anni a Hogwarts. Spero vi piaccia. Possibili OOC
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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                                      Premessa
 
 
 
Alex era seduta sul davanzale della finestra, nella sua camera e cercava costellazioni;scrutando il cielo buio.
“Alex!” sua madre entrò nella sua camera all’improvviso, lei sobbalzò ma non si girò “Ti ho spaventata? Mi dispiace” disse lei sedendosi sul letto della figlia “Potresti anche bussare la prossima volta,però.” borbottò girandosi “Mi dispiace” ripete la mamma “Non fa niente. Come mai qui?” chiese Alex giocando con un cuscino “Volevo sapere cosa hai deciso.” rispose “A proposito di cosa?” chiese con aria fintamente assente, anche se sapeva benissimo dove la madre voleva andare a parare “Oh andiamo, lo sai benissimo, a proposito di Hogwarts.” sbottò sua madre alzandosi “Sai già che non voglio andarci.” Alex assunse un espressione impenetrabile  “Ma perché?” chiese sua madre esasperata “Non voglio che tu e papà litighiate per colpa mia.” Alex guardo il cuscino come se stesse parlando con lui, invece che con sua madre “Alex…io e tuo padre non litighiamo per te, ma per una sciocchezza che ho fatto io tanto tempo fa, per proteggervi.” le spiegò la madre avvicinandosi a lei “Ma, io, poi deluderò papà.” disse in un sussurro che,però,non sfuggi la madre “Ma no, tesoro, tu non lo deluderai. Tu non ci deluderai.” disse sua madre abbracciandola “Sul serio?” disse Alex alzando la testa “Sul serio.” la rassicurò la mamma “Grazie.” Alex la abbracciò “Di niente,piccola.” le rispose “Ma adesso vai a dormire che domani si va a Diagon Alley” le disse baciandole la testa, Alex annui e corse nel letto “Buonanotte.” le disse Alex “Buonanotte,tesoro”  e chiuse  la luce andandosene e Alex giurò di aver visto una lacrima sul viso della madre,luccicare al chiarore di luna.
 
 
***
 
 Lily era sdraiata sul suo letto e guardava il soffitto blu della sua camera. Pensava.
Pensava a quella lettera che era arrivata quasi un mese fa. A come la sua vita sarebbe cambiata da li a due giorni. A come il suo amico Severus le avesse rivelato che tutto questo sarebbe accaduto. E come lei all’ inizio c avesse dubitato e solo in quel momento ci avesse creduto veramente. E soprattutto, come quell’unica sorella che tanto adorava le avesse detto che era un mostro e che la odiava adesso, e una lacrima silenziosa a quell’ ultimo pensiero. “Lily la cena è pronta” la voce di sua madre la riscosse da quei pensieri e la riportarono sulla terra “Arrivo!” gridò, si asciugò quell’ unica lacrima solitaria e si sforzò di sorridere, come se tutto fosse normale. E che quell’ unica sorella che aveva, e che  un tempo era anche stata la sua migliore amica e la sua confidente, non l’ odiasse. Scese di corsa le scale, sperando di non incontrare Petunia. Prese un bel respiro ed entrò in cucina con un sorriso falso stampato sul viso, e cercando di non far capire a nessuno i pensieri di poco prima.
                      
                                                     ***
 
Sirius camminava avanti e indietro per la sua camera. Ogni tanto controllava che fosse tutto a posto nel baule, che, pur mancando due giorni per la sua partenza per Hogworts, era già pronto. Sirius non vedeva  l ‘ora di andarsene, odiava quel posto, odiava sua madre, odiava,anche se un po’ di meno, suo padre ma lo odiava comunque, odiava tutto in quella casa  tranne suo fratello. Che, nonostante il suo carattere ribelle, gli voleva ancora bene, visto che credeva che credeva che Sirius si sarebbe rivelato un vero Black, quando a Hogwarts sarebbe diventato Serpeverde. Sirius era convinto che se sarebbe stato un Serpeverde sua madre e suo padre sarebbero stati meno duri con lui. Ma si sentiva diverso. Lui era diverso.”Signorino la cena è pronta” annunciò Kreacher, l’ elfo domestico di famiglia, non appena si smaterializzò nella sua camera, spezzando il filo di quel pensiero “Va bene, Kreacher puoi andare, ma la prossima volta bussa” ripose brusco “Ma certo, padrone, mi scusi” Kreacher si ri- smaterializzò fuori da quella camera con una smorfia. Un altro che mi odia, pensò Sirius. Sirius sospirò e aprì la porta per poi scendere le scale con una maschera impenetrabile sul volto.

                                                              ***
 
 
James era iper-attivo. Non vedeva l’ ora di andare a Hogwarts. Sarebbe stato un Grifondoro , ne era sicuro. Come suo padre. Lo avrebbe reso fiero di lui. All’ altezza di tutte le aspettative su di lui. Lui, James Potter, ci sarebbe riuscito. Non avrebbe deluso nessuno, tanto meno i suoi genitori, che avevano aspettato tanto l’ arrivo di un figlio  e che avevano sofferto molto quando non era arrivato subito, e nemmeno dopo uno o due anni. Quando, finalmente era arrivato quel figlio, c’erano stati molti festeggiamenti. A questi pensieri quasi cadde dalla scopa. Eh si, si disse guardando in basso, io non posso e non voglio deluderli. Era una promessa.
    
                                           ***
 
Remus, era sdraiato sul letto, quella calda sera d’estate, e non riusciva a dormire, aveva provato in tutti i modi ma proprio non voleva dormire. La luna piena era passata da solo due giorni, e aveva rischiato di uccidere un allegra famigliola, che era andata in campeggio in quel bosco, quei poverini avevano scampato per poco la morte. Era davvero stanco di essere un lupo mannaro, ebbene si lui era un lupo mannaro. Costretto a vivere la sua vita lontano da tutto e da tutti, e aveva costretto anche i suoi genitori a questo orribile destino. Secondo Remus i suoi genitori erano le uniche persone al mondo, sia magico che babbano, che gli avrebbero voluto bene anche sapendo cosa era diventato. Ma lui non l’avrebbe mai saputo, non si sarebbe mai avvicinato a nessuno, sapendo che probabilmente gli avrebbe fatto del male. Sarebbe stato ancore più dura a Hogwarts, se era dura lì dove non c’erano molte case figuriamoci nella scuola, ma i suoi genitori si fidavano di Silente e di conseguenza anche lui. Sospirò e poi prese a cercare qualcosa nel cassetto. Sorrise non appena la sua mano non toccò l’oggetto ricercato: un tavoletta di cioccolato migliore, ne aveva una scorta, che, chissà come mai sua madre non era mai riuscita a trovare, il cioccolato era l’unica cosa che lo faceva stare meglio per qualsiasi situazione in cui si trovasse. Sorrise nuovamente, e, tutto contento, cominciò a mangiarlo.
 
                                                 ***
Peter era il classico bambino preso in giro da tutti,principalmente per il suo essere grassottello. In quella cittadina non c’era nessuno che gli era amico o che perlomeno voleva. Ah, ma se avessero saputo che era un mago, eccome se sarebbero voluti essere amici suoi, ci sarebbe stata la fila fuori la sua porta. Ma purtroppo nessuno lo sapeva e non lo avrebbero mai saputo. Lui sarebbe sempre,  e solo, stato Peter Minus il bambino grassottello da prendere in giro perché senza carattere. A Peter sarebbe piaciuto essere un Grifondoro a Hogwarts, ma nessuno credeva che quella sarebbe stata la sua casa, nemmeno i suoi genitori. Ma lui ci credeva, e per il momento era questo che contava. Più avanti ci avrebbe pensato il Capello Parlante.
 
                                          ***
                                            
                                          - Fine Capitolo- Spazio dell' autrice: Spero vi piaccia è la mia prima storia. Baci Alina
  
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