Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: goovdgirls    15/10/2013    11 recensioni
E se i One Direction avessero una pianista?
E se questa fosse la famigerata Goergia Rose?
E se lei avesse una migliore amica di nome Diana?
E se Best Song Ever fosse stata scritta solo da Louis?
Leggete e scoprite.
***
STORIA IN FASE DI CORREZIONE.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capelli mossi, lunghi e neri, magra e con le forme al punto giusto, occhi neri, labbra carnose e viso bambinesco. Era quello l'aspetto della ragazza che aveva colpito Louis. Era una semplice ragazza che passava per i corridoi dell'edificio dove lui e gli altri ragazzi registravano le canzoni, una ragazza forse qualunque, ma no, lei e lui erano destinati ad incontrarsi.
“Georgia Rose?” La chiamarono. Quello era il suo nome.
“Sì, sono io.” Rispose alzandosi.
“Dicci cosa sai suonare.” Disse l'uomo rivolgendole un sorrisino.
“Pianoforte, tastiera, chitarra elettrica e classica, basso e il triangolo.” Disse la ragazza fiera delle sue doti.
“Ecco la ragazza che stavamo cercando! Una pianista per il gruppo dei... The Direction!” Un altro uomo parlò. I “The Direction”... Umh, non aveva mai sentito quel nome, ma conosceva quello dei “One Direction.”
“One Direction!” Lo riprese un uomo sulla ventina. -Probabilmente sua figlia è una Directioner.- pensò Georgia trovando strano che un uomo così “vecchio” li conoscesse, avrebbe capito una donna, ma un uomo le era alquanto difficile.
“Sì, come vuoi.” Si affrettò a dire l'altro.
“Quando comincio?”
“Domani stesso, alle sedici e mezzo fatti trovare qui.” La congedò l'uomo. Lei sorrise ed uscì dall'edificio. Avrebbe dovuto chiamare Diana, la sua migliore amica. Lei era una grande fan dei One Direction, sapeva ogni canzone a memoria, ogni battuta nei Video Diary, ogni data di nascita, ogni città di provenienza, ogni canzone che avevano cantato a X-factor. Le aveva fatto una testa grande quanto una casa su quei cinque e sapere che la sua migliore amica li avrebbe incontrati la avrebbe sicuramente mandata in fibrillazione.
“Pronto?” Chiese la ragazza dall'altro capo del cellulare.
“Diana!” Urlò la nera spaccando un timpano all'amica.
“Georgia?” Domandò la bionda massaggiandosi un orecchio.
“No, babbana! Io sono Harriet Potter! Avada Kedavra!”
“Ehi! Io non sono una semplice babbana! Io sono Ronna (?) Weasley!”
“Sì, come vuoi Ronna... Comunque questa maghetta ti deve dire qualcosa.”
“Interessante... Di che si tratta?”
“Molto più che interessante, direi io!”
“Geo... No, scusa, Harriet, l'unica cosa che tu hai definito interessante e che lo era davvero era che tua nonna aveva comprato una medusa e che l'aveva messa nella vasca da bagno.”
“Sì, ma stavolta è diverso.”
“Tua nonna ha comprato una medusa maschio per procreare una baby-medusa?”
“Pervertita!”
“I know babe.”
“Comunque, la vuoi sapere 'sta notizia, sì o sì?”
“Spara nera.”
“Okay bionda. SARO' LA PIANISTA DEI ONE DIRECTION.”
“Senti, se è uno scherzo non sono proprio in vena.”
“NO! Non lo è!”
“Aspetta un attimo.” Disse Di... Anzi, Ronna, prima di iniziare a saltellare per la casa urlando qualche cosa che significava la parola felicità.
“Hai finito, Ronna?” Chiese Geor... No, Harriet, mi devo ancora abituare ai loro cambi di nome, ahi me, io che ho deciso di fare la narratrice, ho un destino crudele, quello di non ricordarmi i nomi della Harriet Potter Saga. Basta, dramma. Torniamo a noi.
Chiese Harriet dopo aver sentito una serie infinita di: “BITCH PLEASE!”, “OH YEAH!”, “OH Sì!” e altre esclamazioni riguardanti il lodare Josh Devine e le meduse viola che cagano cioccolatini rossa a pois blu.
“Sì, amore mio, sai che ti amo tanto, tanto...” Harriet alias Georgia sapeva che quando Ronna alias Diana faceva così era perché voleva qualcosa: e aveva anche capito qualequalcosa.
“Sì, Ronna. Te li farò conoscere.” Rispose ridendo.
“Ti adoro spudoratamente, Idola medusa alias Harriet.” La bionda stava letteralmente sclerando e ballando la macarena in un misto con la conga mentre parlava con Georgia.
Harriet! Narratrice, IO. SONO. HARRIET.
Okay, okay. Calma HARRIET.
“Sì, lo so, bella. Adesso vado a casa, ciao Ronna alias ragazza che idola le meduse!” HARRIET attaccò al ridendo. Lei e Diana erano fatte così, pazze, scatenate.

***

POV Diana

“OH Sì, OH Sì! BITCH PLEASE, OH YEAH! HIIIIIII! (?) MY JOSH, MY PANDAUNICORNO VIOLA! SONO FELICISSIMA! EHHHH, MACARNENA!” Stavo urlando la stessa cantilena da un po', giusto una orettina, che poi così ina non era.
“IO AMO HARRIET LA MEDUSA!”
“Diana? Sei diventata lesbica??”
“Ma no! Cretino di un fratello alias scimmia! Io ADORO Georgia alias Harriet Potter alias medusa!”
“MAMMA! DIANA E' LESBICA!!”
“MICHAEL! Hai sette anni cavolo fritto, non puoi sapere certe parole!”
“Con un insegnate come te...!”

***

POV Narratrice

Ma non si era detto che in questo racconto avrei dovuto parlare solo io?
Sì, è vero.
Allora perché c'è stato un POV Diana?
Te racconta e basta. Ne riparleremo quando avrai lo stipendio.

Odioso datore di lavoro.

“Come è andata, Gi?”
“Bene, mamma. È andata alla grandissima!”
“Sono felice per te, tesoro. Quando cominci?”
“Domani alle sedici e mezza.”

***

Il giorno era giunto. Georgia si sentiva felicissima, avrebbe realizzato il suo sogno e poi con gli Idoli della sua migliore amica!
Non aveva la più pallida idea del come aveva fatto a dormire la notte, con i continui messaggi di Diana, anzi, Ronna, che le chiedevano se era nervosa.
Si era vestita al meglio delle sue capacità, pantaloncini di jeans chiaro leggermente strappati, canottiera bianca con la scritta “I PANDAUNICORNI E LE MEDUSE CONQUISTERANNO IL MONDO, BITCHES!”, Converse nere e i suoi immancabili braccialetti porta fortuna. Ovviamente non poteva mancare quello con i disegnini delle meduse, era il suo simbolo. Era pronta, ma ovviamente sua madre aveva da ridire sulla parola “Bitches” sulla maglietta della maghetta alias ragazza, ma lei non se ne importava minimamente. Uscì di casa sorridendo e dirigendosi a casa dell'amica, che ovviamente stava spaventando metà vicinato con le sue urla e i suoi scleri.
TOC TOC! (?)
“We bella ragazza!” Urlò Georgia.
Harriet!
Urlò HARRIET! Così va bene?
Sì.
“Ciao medusa!” Urlò Diana alias Ronna alias ragazza che idola le meduse.
“Dai, andiamo al mio nuovo lavoro!”
“YEAH!” Urlò la bionda iniziando un altro balletto improvvisato.
“Okay, calmati e andiamo.” Si guardarono in modo complice e si incamminarono, saltellando tra l'altro, all'edificio.
Si sederono su quelle sedie blu, davvero scomode e che davano prurito, e aspettarono le sedici e mezza. Un uomo chiamò la nostra protagonista e la invitò a sedersi, Georgia alias HARRIET firmò ogni foglio, leggendo ogni parolina, anche la più minuscola. L'uomo le strinse la mano e le fece andare dai bramati, da Diana alias tutti i suoi altri nomi, dopo una serie di raccomandazioni tra cui “Non urlate.”, quindi la bionda cercò di trattenersi il più possibile.
“Ciao!” Iniziò Harry, Diana si sentì mancare.
“Noi...” Continuò Louis, Georgia si perse negli occhi del moro.
“Siamo i...” Liam sorrise ad entrambe dicendo la frase, Diana stava per svenire.
“Five Second Of...” Disse Niall. Gli altri, tranne Zayn, lo guardarono perplesso. Le ragazze comprese, si chiedevano entrambe se avevano sbagliato porta.
“LITTLE MIX! YEEE!” Urlò, infine, Zayn. Tutti risero compiaciuti.
“Zayn, Niall! Abbiamo scritto Don't Forget Where You Belong proprio per ricordarvi che voi non siete dei 5SOS e delle Little Mix!” Disse Harry sbattendosi la mano in fronte.
“E anche per ricordarti che tu non sei nato nel 1975.” Disse Zayn con una espressione dalla serie 'Bitch please!'.
“Lasciamo stare.” Disse Liam, accorgendosi che le ragazze li stavano guardando un po' perplesse. Le due stavano pensando la stessa cosa: -Le persone più normali del mondo sono.-
“Comunque, come vi chiamate piccole?” Disse Harry facendo un occhiolino, Diana si stava sciogliendo, Georgia alzò il dito medio.
“Piacere, Georgia, la vostra nuova pianista.”
“P-piacere, D-diana, l'amica di G-georgia.”
Harry sorrise, quelle due le erano già simpatiche. Fece comparire sul suo viso delle splendide e simpatiche fossette. Diana si stava dando dei pizzicotti sulle braccia, chiedendosi perché non fosse ancora saltata addosso (?) a tutti e cinque. Trovò la risposta: non si sentiva più le gambe. Si era persa negli occhi di Harry, poi, distogliendo lo sguardo, in quelli di Louis, poi in quelli di Liam, in quelli di Niall e in quel momento era incantata negli occhi di Zayn. Georgia, invece, si stava scambiando sorrisi con Louis, manco si conoscessero già da una vita.
“Stasera c'è una festa, volete venire? Giusto per conoscerci, poi domani 'dovremmo' scrivere una nuova canzone.” Disse Louis, mettendo tra virgolette il 'dovremmo', era ovvio che sarebbero finiti a fare altro, come una battaglia di cibo, una lotta con le penne o sarebbero finiti uno steso sull'altro addormentati.
“Certo!” Rispose Diana. Non sapeva nemmeno lei da dove aveva preso tutto quel coraggio. I ragazzi sorrisero.
“Allora, ci vediamo stasera, qui davanti?” Chiese Harry non smettendo di sorridere a Diana.
“Okay.” Risposero in coro le due amiche sorridendo, sembravano sorridere a tutti e cinque, ma si sapeva, almeno io lo so, che stavano entrambe sorridendo a due in particolare, chi a Louis e chi ad Harry. C'est l'amour.
Le ragazze uscirono dall'edificio come due persone normali, in silenzio, camminarono fino al parco e, accertandosi che non ci fosse nessun essere vivente barra E.T. In circolazione, iniziarono a ballare e a urlare degli “HIII!” come dei cavalli incinti in calore.
“Porco pandaunicorno rosa a pois blu con la maglietta da fitness di Leeroy!” Disse la bionda guardando la nera.
“Puoi dirlo forte Diana.” Rispose questa.
“PORCO PANDAUNICORNO ROSA A POIS BLU CON LA MAGLIETTA DI LEEROY!” Urlò, forse un po' troppo forte, Diana.
“Okay, quel signore laggiù ci sta guardando di medda, meglio scappare.” Suggerì Georgia alias Harriet iniziando a correre, l'amica la seguì a ruota e arrivarono alle loro rispettive case. Fecero una conversazione piena di “vestiti bene” e di “sì, lo farò” per poi salutarsi ed andarsi a preparare per la serata.

***

“Esci con me, Georgia?” Disse Louis il giorno dopo, la serata era andata bene e lui avrebbe voluto riprovarci.
“Nemmeno nei tuoi sogni più selvaggi. Torna a scrivere la canzone Tommo.” Disse Georgia. Anche se avrebbe voluto accettare non era affatto una tipa facile.

***

“Vieni a casa con me, Georgia?” Le prove erano finite, avevano provato la base, mancavano solo le parole, ma nessuno aveva abbastanza ispirazione per trovarle.
“Quante volte te lo devo ripetere Lou? NEMMENO NEI TUOI SOGNI PIU' SELVAGGI.” La solita risposta di Georgia. Sempre, ad ogni invito di Louis, lei rispondeva così e, ghignando, se ne tornava a casa.

Diana ed Harry erano diventati dei buoni amici, parlavano, si aiutavano e tutto il resto. Lei non ci poteva ancora credere, il suo migliore amico era uno dei suoi Idoli. Pazzesco.
Quel giorno le prove non erano andate male. I ragazzi avevano posizionato qua e là qualche “Oh, oh, oh!” e qualche “Yeah, yeah, yeah!”, mancavano solo le parole vere e proprie, ma a nessuno venivano in mente.
“Ehi Diana!” Harry l'aveva chiamata per avere un piccolo appuntamento, Louis lo aveva costretto, minacciandolo di uccidere Dusty se non l'avesse fatto.
“Ciao Hazza...” Diana era in fibrillazione.
“Che ne dici se stasera usciamo? Insieme a Georgia e gli altri.”
“Certo Haz, per noi va benissimo, ciao riccio!”
“Ciao bionda!” Diana aveva accettato senza il consenso dell'amica, ma sapeva che due occhi dolci, una minaccia di morte e qualcos'altro l'avrebbero convinta.
Georgia, all'inizio, chiese al Dio delle Meduse perché l'amica avesse accettato, ma poi acconsentì pure lei, l'amica l'aveva minacciata di ammazzare ogni singolo peluche a forma di medusa della nera se non avesse accettato. “Se proprio devo...” In verità non le dispiaceva affatto, anzi. Era al settimo cielo.

***

Georgia era vestita con un vestito azzurro cielo, con delle All Star bianche ai piedi. Quando si era vestita aveva pensato agli occhi di Louis. Era stato colpo di fulmine, forse troppo fulmineo.
Diana, invece, aveva un vestito verde smeraldo, con delle All Star anche lei bianche. Come mezzo mondo potrà immaginare, lei aveva pensato agli occhi smeraldini di Harry, colpo fulmineo anche per lei.

Cupido faceva brutti scherzi ad entrambe.

Si ritrovarono con i ragazzi davanti all'edificio prestabilito, Diana era letteralmente andata nel paese delle fiabe. Era in trance.
Georgia, invece, era peggio delle fan dei The Wanted, le Prisoners, era prigioniera di due occhi cristallini, blu come il mare e il cielo allo stesso tempo, due occhi che facevano incantare.

***

Sia Georgia che Diana erano ubriache, come quasi tutti i ragazzi del resto. L'unico sobrio era Liam.
Diana era sparita in qualche angolo con Harry, Georgia, invece, stava ballando con Louis al centro della pista, sembravano dei cavalli in calore misti a dei pinguini incinti.
Arrivò un lento. Ballarono tutta la notte una canzone che entrambi avrebbero ricordato come la migliore di sempre. Peccato che fossero ubriachi marci, almeno così credevano.
“Sono una medusa...” Disse Georgia cadendo tra le braccia di Louis.
“E io una carota...” Rispose Lou cadendo per terra, erano più che ubriachi.
Liam li portò in macchina, dove, almeno credo, io non ero presente, era una cosa vietata ad ogni essere vivente quella scena, parlarono, risero e si ruttarono in faccia. Questo sì che era amore.
In quanto a Diana ed Harry, su quello non so proprio nulla.

***

“Allora ragazzi, avete scritto la canzone?” Chiese Paul guardandoli uno ad uno, Georgia e Diana intanto se la ridevano per conto loro, pensando alle cose fatte la notte prima, Diana non ricordava assolutamente nulla, mentre Georgia sì, ma faceva finta di non ricordare nemmeno la faccia del 'tizio' con cui aveva ballato, vergogna, timore, erano queste le emozioni nella sua testa. Ecco perché faceva finta di nulla.
“Wow ragazzi! È bellissima, chi l'ha scritta? Ditemi la verità. So che non è stato Niall, perché lui avrebbe scritto di quanto ama il cibo, so che non è stato Liam perché avrebbe scritto una canzone dal titolo 'I hate spoon', di sicuro non Zayn, avrebbe fatto una lode alle Little Mix. La scelta ricade su Harry e Louis. Allora? Chi è stato?”
“LOUIS WILLIAM TOMLINSON.” Disse Hazza applaudendolo. Lou fece un inchino. Paul gli fece i complimenti e fece cantare la canzone ai ragazzi.

Maybe it's the way she walked (Wow)
Straight into my heart and stole it
Through the doors and past the guards (Wow),
Just like she already owned it

I said, "Can you give it back to me?"
She said, "Never in your wildest dreams"

And we danced all night to the best song ever
We knew every line, now I can't remember
How it goes but I know that I won't forget her
'Cause we danced all night to the best song ever

I think it went oh, oh, oh
I think it went yeah, yeah, yeah
I think it goes oh

Said her name was Georgia Rose, (Wow)
And her daddy was a dentist
Said I had a dirty mouth (I got a dirty mouth)
But she kissed me like she meant it

I said, "Can I take you home with me?"
She said, "Never in your wildest dreams"

And we danced all night to the best song ever
We knew every line, now I can't remember
How it goes but I know that I won't forget her
'Cause we danced all night to the best song ever

I think it went oh, oh, oh
I think it went yeah, yeah, yeah
I think it goes oh

You know, I know, you know I'll remember you,
And I know, you know, I know you'll remember me,
And you know, I know, you know I'll remember you, (Oh, oh, oh, yeah, yeah, yeah)
And I know, you know, I hope you'll remember how we danced how we danced
How we danced how we danced (1, 2, 1, 2, 3)

Howe danced all night to the best song ever
We knew every line, now I can't remember
How it goes but I know that I won't forget her
'Cause we danced all night to the best song ever (We danced, we danced, it goes something like, yeah)

And we danced all night to the best song ever
We knew every line, now I can't remember
How it goes but I know that I won't forget her
'Cause we danced all night to the best song ever

I think it went oh, oh, oh
I think it went yeah, yeah, yeah
I think it goes oh

Best song ever,
It was the best song ever
It was the best song ever,
It was the best song ever

 

Georgia stava per impazzire, Louis si ricordava tutto.
Non ci pensò nemmeno un minuto di più e corse a baciarlo. Era felice di averlo fatto, era felice che Lou si ricordasse. Era felice e basta.
Tutti li guardavano compiaciuti.
Volete sapere cosa successe tra Harry e Diana? Beh, quella è un'altra storia, forse più tragica. Magari al prossimo racconto vi racconterò del loro amore, di quello che successe dopo, di come soffrirono e di come si amarono. Magari quando uscirà Midnight Memories. Forse.

***

Il mio stipendio capo.
A te narratrice.
Adesso mi spieghi perché c'era quel POV Diana.
Lo chieda all'autrice.
Senta, lasciamo stare, va.
Alla prossima.

 

Dedico questa Os a @Tomma_Ash

Spazio autrice (?)
Buon salve meduzze v.v
Allour, ispirazione mode-on ho avuto c:
E' tornata la ragazza medusa, via
la depressione, via i tagli, via le lacrime.
Di voi mi posso fidare no? Bene, la riga
sopra dice come era il mio mondo fino a stamattina.
Okay, prima di raccontarvi tutta la mia vita me ne vado, lol.
Spero che recensiate *-*
Baci,
MRS. MEDUZZAAAA!
Nu, eh skst, io sono Kry.

   
 
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: goovdgirls