Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: Michelle_Dayana    15/10/2013    1 recensioni
Una semplice raccolta di pensieri da dedicare, scritta quando qualcuno mi dice che è stanco di tutto ciò che lo circonda. Ma la luce si vede in fondo al tunnel?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dove sono andati tutti i miei amici?
È quella la domanda che mi continuava a girare in testa da quando ero uscita da casa
 Adesso facevo parte del gruppo, adesso avevo degli amici a cui interessava qualcosa di me.
Adesso facevo parte del gruppo
Ma allora perché non erano venuti a trovarmi neanche una volta?
Perché non erano ad aspettarmi?
In fin dei conti la conoscevo la risposta, solo che non volevo ammetterla.
Io non avevo degli amici, io non facevo parte del gruppo, e a nessuno interessava di me.
La sola cosa che volevo in quel momento era andare il più lontano possibile, trascinarmi dietro tutti i miei pensieri e buttarli lontano. Ci avevo già provato ma per quanto mi sforzassi non riuscivo a liberarmi da tutte le paure che mi portavo dietro. Che mi seguivano e si attaccavano a me fino a lasciarmi senza fiato, con le lacrime pronte ad uscire ma a cui impedivo sempre la caduta
“Se non cadono non è un vero pianto”
Mi ripetevo quella frase talmente tante volte fino a quando non l’imparavo e allora mi calmavo e mi sentivo meno debole, perché avevo vinto contro me stessa, ero stata forte.
Quando dicono che con il passare del tempo le cose migliorano non devi crederci perché lo dicono solo per darti false speranze. Le cose non migliorano con il tempo, delle volte arrivi a pensare che non migliorano e basta.
Molte volte quando non riuscivo più a spegnere i pensieri, a cancellare i ricordi e indossare il falso sorriso mi chiudevo in camera, mi sedevo sul letto e prendevo un taglierino, lo guardavo e pensavo che in fin dei conti non era così pericoloso, se solo mi avesse fatto stare meglio allora era un qualcosa di positivo.
Ma ero troppo codarda da non riuscire a fare neanche quello.
Anche in quei momenti pensavo troppo e mi addormentavo con le lacrime che questa volta non riuscivo a bloccare e piangevo, piangevo per ciò che mi succedeva, per ciò che mi era successo e non riuscivo a smettere. Lo dovevo fare in silenzio perché mamma e papà non sapevano tutti i miei problemi, non volevo farli preoccupare con un qualcosa che riguardava solo me.
E questo è andato avanti per molto tempo.
Era quasi a normalità.
La svolta è arrivata quando una ragazza è entrata nella mia vita, e quella ragazza sei tu.
Prima come una ragazza con delle passioni in comune, poi come un’amica con cui vedermi durante l’estate e adesso come una migliore amica inseparabile.
Da quando ti conosco tutto sembra andare meglio.
Ogni tanto ho le mie giornate no, e qualche volta quel taglierino mi è sembrato un amico abbastanza vicino ma so che perderei molto se lo accogliessi come un vero amico e allora mi faccio forza.
Forza.
È quella la parola che mi ripeto continuamente adesso.
Quella forza che mi hai dato tu. Ricordi il nostro primo soprannome?
Forza Mia
E tu lo eri davvero.
Inconsciamente, quasi per scherzo sapevo già che mi avresti dato la forza di cui avevo bisogno per andare avanti e uscire dal tunnel buio nel quale ero caduta e anche se non ne sono uscita del tutto adesso quel tunnel ha delle finestre e la porta di uscita è così vicina che la posso toccare.
Con il tempo riuscirò anche ad aprirla e so che quando l’aprirò tutto migliorerà.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Michelle_Dayana