ore 19:30 è buio, sulle scale del supermercato come al solito c'è un uomo ubriaco, dico come al solito perche ce ne sempre uno nuovo a causa di un bar dove si riunisce la gente peggiore.
Oggi c'è un vecchio, urla e sbraita contro chi passa, ce l' ha contro il governo ma qui non siamo a Roma, siamo in Veneto .
E allora cerco di rendermi più invisibile che posso e scivolo giù per le scale con passo felpato, mi sento salva non mi ha urlato dietro e allora mi incammino nel buio che qui è sempre più buio a causa dei lampioni perennemente spenti , si fa luce con i fari delle macchine e le luci accese nelle case.
dunque cammino a passo veloce e ad un certo punto sento altri passi dietro di me mi volto c'è una figura d' uomo indistinto ma io mi convinco che è il vecchio ubriaco e comincio a sudare freddo,ho il battito del cuore accelerato, siamo solo io lui e il buio, stasera neanche i gatti ci sono nel viale e lo studio della veterinaria che fa sempre tanta luce è chiuso e allora mi faccio coraggio e comincio una delle mie tante sfide con me stessa e prendo un viale ancora più buio e mi ripeto a voce bassa -"se mi tocca muore se mi tocca muore" - e mi convinco che sono più forte di lui e rallento il passo. 
Non sento più passi estranei dietro di me e mi volto lui non c'è più è svanito come è svanita anche la paura.
Prendo via del Cristo, come al solito si nuota nel buio anche di là e vedo che una macchina parcheggia , ne esce fuori un ragazzo , sembra affidabile, ha i capelli pettinati in modo ordinato ed è vestito classico e si fa luce nel buio con il cellulare, buona idea non ci avevo pensato nel ansia di avere paura, lo affianco a distanza e mi mantengo sulla stessa traetoria mentre lui fa luce nel buio, poi arriviamo entrambi ma da distanze diverse sulla strada larga e piena di luce, corro via al improvviso , finalmente arrivo a casa il giardino è illuminato e io mi sento al sicuro e rido da sola perchè sembra che mi sia tornata la paura del buio .