"Grace, noi usciamo" urla mio padre dal piano di sotto "Va bene papà, ci vediamo dopo" gli rispondo. Porta che sbatte, ruote della macchina che sgommano, mi affaccio dalla finestra per controllare, si mio papà e mio fratello sono andati via. Corro in bagno, la mia amichetta, lei che mi fa star bene mi sta aspettando, infilzo la lama nella pelle e inizio a tagliare, ho solo questo in testa, tagliare. La sciacquo in modo che mio padre non se ne accorga e mi vado a stendere sul letto. Forse per il fatto che è morta mia madre, sono in depressione. Lei era la mia migliore amica, gli confessavo tutto, chi mi piaceva, tutto ciò che mi succedeva; poi quella brutta malattia che se la portò via. Perchè non mi ha trasmesso un po' del suo tumore? Adesso sarei con lei, felice come non mai. Mi giro nel letto e vedo sul comodino la nostra foto, quando ancora stava bene, lacrime iniziano a scendere dai miei occhi, "Mamma, so che non vuoi che io pianga, ma mi manchi; non so più cosa significa sorridere, mamma mi manchi" penso, continuando a piangere. Fischio delle ruote che frenano, portiere che si aprono e si chiudono, porta d'ingresso che si apre, mio papà è tornato. Mi infilo la felpona, in modo che i tagli non si vedano. "Grace, siamo a casa! Vieni un' attimo giù che papà deve dirti una cosa" grida mio fratello, non so come faccia ad essere felice, nonostante la morte di nostra madre, probabilmente perchè ha solo 10 anni, e deve ancora capire.