Siamo una specie protetta, in via d'estinzione, una minoranza.
Siamo i cuori infranti.
Siamo tutti coloro che si sono fidate delle belle parole, dei dolci sorrisi, siamo coloro che si illudono.
Gli altri pensano che siamo forti, che, avendone superate tante, siamo capaci di affrontare tutto.
E invece no.
Siamo solo più fragili.
Perché dopo tante volte, tutte le volte in cui gli altri ci hanno usato, ogni volta che ci hanno preso in braccio come bambole di pezza, e poi rimesse al loro posto, ci hanno distrutto a poco a poco.
Ed ecco come siamo diventati cuori infranti.
Noi cuori infranti siamo strani, siamo diversi.
Siamo quelli che non credono più alle belle parole, ai dolci sorrisi.
Siamo quelli che hanno smesso di illudersi, che ormai guardano il mondo da una sola prospettiva.
Ed è brutto, molto brutto.
I cuori infranti non li vuole più nessuno.
D'altronde, chi vorrebbe qualcuno di così fragile?
Qualcuno capace di essere distrutto con tre parole?
I cuori infranti non li vuole più nessuno.
Siamo quelli che quando ci rivolgono un sorriso, non ci sorprendiamo ma pensiamo "starà guardando qualcuno dietro me".
I cuori infranti non si stupiscono più.
Siamo quelli che si nascondono dietro un dito, che su vergognano di ciò che sono, che non si accettano.
E infine, sono quelli che, quando troveranno qualcuno che veramente si interesserà a loro, avranno paura , troppa paura che finisca come sempre. E finiranno per fuggire tutti. Si siamo noi: i cuori infranti.