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Autore: AlexVause    16/10/2013    6 recensioni
Spesso, le situazioni in cui siamo immersi, ci portano a gesti che in altri casi mai avremo compiuto.
Ci sono giorni in cui, guardando negli occhi una persona, vedi solamente un ostacolo...altri giorni invece, in quegli occhi ti ci perderesti.
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Swan Queen
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Amarsi e perdersi per poi ritrovarsi. Destino.'
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Capitolo 14
 
Emma, Regina e Malefica entrarono al Rabbit Hole.
Ruby, Belle e Mary Margaret erano già sedute ad un tavolo, in loro attesa.
Lo Sceriffo le raggiunse, mentre il Sindaco e la Strega si fermarono al bancone.
- Finalmente! Non ci speravamo più!
Disse Red felicemente.
- Scusate, ma ho avuto una discussione dell'ultimo minuto a cui far fronte.
Emma era dispiaciuta.
- Brontolo e chi, questa volta?
Chiese Ruby sospirando.
- E Whale.
- Whale?

Risposero tutte all'unisono.
Emma rise.
- Ci provava con Astrid.
- Non ci credo!

Sbottò la donna lupo divertita.
- Credici. Quell'uomo ci prova con tutte...basta respirino.
Disse Regina raggiungendo il gruppo, assieme all'amica.
- Scusatemi. Dovevo chiedere a Glass come procede il concorso di scrittura.
Il Vincitore avrà una rubrica sul giornale. Gli ho proposto che la premiazione potrebbe avvenire in
concomitanza con la raccolta fondi.

- Bell'idea tesoro!
Esclamò Emma che si bloccò all'istante, accortasi di quanto detto.
- Te...tesoro di donna quando ti comporti gentilmente.
Le ragazze la guardarono stranite.
Regina sollevò un Sopracciglio.
- Certo...cara.
Si sedettero.
- Pensi davvero di riuscire a nasconderlo ancora a lungo?
- Che vuoi dire Ruby?

Fece finta di non sapere.
- Lo sappiamo Emma.
- Sapete cosa?
- Tesoro di donna, quando finge così palesemente.

Disse Regina, mettendo una mano sulla spalla della bionda.
Scatenò una risata generale.
Emma divenne colore della sua giacca in pelle...rossa.
- Scusate.
- E poi io ho il fiuto da lupetto.
- Non dire altro, donna lupo.

Alzò il dito indice per zittire Red che rise.
- Cosa? Perché ridi?
Chiese Belle.
- Nulla.
Brontolò il Sindaco.
- Inutile chiedervi come ve ne siete accorte.
- Oh...Ho. Ho.

Ironizzò Snow.
- Disse il Babbo Natale della Foresta Incantata.
Emma canzonò la madre.
- Da come vi guardate...improvvisamente tutti hanno notato che non litigate più...
Iniziò Ruby.
- ...l'irascibilità incontrollabile di Snow White.
- E ce ne vuole per farla innervosire!

Puntualizzò Belle.
- Dovremo forse renderlo ufficiale?
Chiese Emma, guardando dolcemente Regina imbarazzata.
- Io...beh...
Lo Sceriffo accarezzò una guancia della mora per poi baciarla.
Il Sindaco era impietrita quando la bionda si scostò, lasciandola senza fiato.
Le sorrise aspettando una risposta.
Le altre donne sedute al tavolo con loro, rimasero di stucco.
- Opterei per un si, che dici?
- Eh...beh...
- Dice di si.

Rispose Malefica.
- L'hai lasciata senza parole. Allora è vero che sei dotata di magia, biondina...per riuscirci ci
vuole o un incantesimo o un miracolo!

Proseguì la Strega ridendo, accompagnata dalle altre.
Un ragazzo giovane con blocchetto, si avvicinò al tavolo per prendere le ordinazioni, che
arrivarono dopo qualche minuto.
- Malefica?
- Si?
- Posso chiederti una cosa?

Chiese Emma.
- Certamente.
- Com'era Regina quando eravate nella Foresta Incantata?

Regina si voltò a guardare la compagna.
- Cosa vorresti sapere?
Le chiese la mora.
- Nulla...solo com'era il tuo aspetto.
- Oh...Biondina. Quello non è mai cambiato, a parte i vestiti e i capelli.

Puntualizzò Malefica.
- I suoi capelli erano lunghissimi. Adorava sistemarli, nelle più svariate acconciature. Te li invidiavo Regina.
Ammise Snow.
- Per non parlare dei suoi vestiti. Io le invidiavo quelli.
Disse la strega.
- Li ho ancora.
Tutte si voltarono a guardare la Evil Queen.
- Come?
Chiese Ruby.
- Li ho ancora. Ho tenuto i più belli.
Sorrise al gruppo di donne al suo tavolo.
- Un giorno me li mostrerai?
- Forse, chissà. Fanno parte di un passato che vorrei dimenticare.
- Se qualcuno mi avesse detto che ci saremo trovate a bere, tutte attorno allo stesso tavolo, non ci avrei creduto.

Tutte risero.
- Puoi dirlo Ruby.
Disse Belle.
- Com'era mia madre da piccola?
La timida domanda di Emma a Regina, scaldò il cuore della madre ma allo stesso tempo la preoccupò per la risposta che poteva ricevere.
Il Sindaco guardò Snow negli occhi per poi voltarsi verso lo Sceriffo.
- Una peste!
- Ma no dai...che mai avrò combinato!

Esclamò Mary Margaret.
- Niente bugie Biancaneve. Tua madre mi raccontava quello che le combinavi.
Sentenziò Malefica.
Regina ebbe un tuffo al cuore.
Non si era mai considerata la madre di Biancaneve.
- La tua matrigna...scusa, pietra sopra.
Se ne risentì la Strega, dopo aver visto lo sguardo strano dell'amica.
- Oh. Hoo sentiamo!
Belle e Ruby si avvicinarono divertite a Regina, sporgendosi sul tavolo.
- Non credo che tu abbia dimenticato, il giorno in cui ti eri nascosta nelle cucine e combinasti quel guaio.
- Quale guaio?
Chiese Emma sorridendo.
- Ricordo che mi cercavi per trascinarmi a lezione.
Rispose Snow rivolgendosi alla matrigna.
- Certo! Dovevi pur avere un'istruzione. E comunque ti ho scovata nascosta nelle cucine.
Mary Margaret si rivolse a tutte.
- Per scappare via da lei e nascondermi altrove, rovesciai una bacinella.
- Contenente olio.

Specificò Regina.
- Noooo.
Fu il commento generale delle altre.
- Si! E perché non la sgridassi ulteriormente, si è messa a pulire.
- Non volevo vedessi cos'avevo combinato.
Raccontò Biancaneve.
- Eh...ma ho visto cadere ripetutamente un servo dietro l'altro.
Le ragazze si misero a ridere.
- Ricordo che mi hai nascosta dietro di te...nonostante tutto...perché non capissero che ero stata  io.
- Visto che la odiavi, potevi lasciare che le dessero la colpa.

Snow guardò Malefica malamente.
- Grazie eh.
- Suo padre era molto brusco, certe volte.

Rispose Regina.
- E hai dato dei "maldestri incompetenti" agli sguatteri.
Rammentò Mary Margaret.
- Certo. Che dovevo fare?
Altre risate.
- Raccontaci altro Regina, dai.
La spronò Belle.
- Ero una brava ragazza.
Mise il broncio Snow.
- Come no. Eri un maschiaccio.
- Ma va!
Esclamò Ruby.
- Oh si. Eravamo a cavallo io e Regina. Andavamo al passo, chiacchierando in tranquillità, quando qualcosa investì Regina facendola cadere da cavallo.
Si mise a raccontare Malefica.
Snow rise.
- Mi difesi dicendole che la credevo un malintenzionato.
Emma rise seguita dalle altre.
- E lei si arrabbiò. Oh se si arrabbiò.
Continuò la Strega.
- E certo! Mi facesti finire in una pozza di fango. Cosa dovevo fare, applaudire?
Disse Regina.
- Si alzò leggermente la gonna e la rincorse lungo tutto il sentiero, in mezzo al bosco.
Continuò Malefica.
- Finché non caddi in un piccolo dirupo, incastrandomi fra i rami di un albero.
Terminò il racconto Biancaneve.
Le ragazze risero ancora e ancora.
La serata sembrò volare fra ricordi e risa.
 
Erano arrivate a casa.
Henry dormiva nel lettone con James. Avevano guardato un po’ di sport fino ad addormentarsi.
Mary Margaret andò a dormire al piano superiore.
Regina ed Emma rimasero sole.
Il Sindaco si tolse gli stivali sedendosi sul bordo del letto.
Lo Sceriffo le si avvicinò.
Si perse nei suoi misteriosi occhi scuri.
Regina afferrò la bionda per il bavero della giacca, tirandola sopra di se.
- Cosa vuoi fare?
Le chiese Emma sorridendo.
- Uhm...non saprei.
La Evil Queen la baciò.
La bionda fece scivolare una mano nell'interno coscia della mora.
- Io una mezza idea l'avrei.
La baciò nuovamente. Voleva assaporare ogni istante di quel momento.
L'amava profondamente. Non le importava nulla del suo passato. Lei era li. Era la sua Regina.
Scese con le labbra a morderle il collo. Adorava la sua pelle, il suo profumo.
- Ho voglia di te.
Le sussurrò Regina stringendola a se, prima di cominciare a spogliarla.
Le tolse la giacca rossa e la maglietta sottostante, lasciandola in reggiseno e jeans.
Emma era seduta sulle gambe della Evil Queen che le accarezzava la schiena baciandola con passione.
Mentre le loro lingue si cercavano, giocavano, la bionda le tolse la giacca, la camicia per poi
sdraiarsi su di lei.
I loro baci famelici.
Regina slacciò la cintura dello Sceriffo e sbottonò i pantaloni.
Emma si mise a sedere afferrando una mano della mora che la guardò incuriosita.
L'espressione di Regina mutò, quando la bionda le infilò la mano nei propri slip, facendo sentire
al Sindaco quanto la voleva.
Si sentì felice, lusingata...tantissimi pensieri piacevoli vagavano nella sua mente.
Non smise mai di guardare Emma, nemmeno quando decise di muovere le dita fra le gambe della
compagna.
Era tutto nuovo per la mora, ma poterle dare piacere, essere lei a renderla felice era la
sensazione più bella che potesse provare in quel momento.
- Da quando mi sono persa nei tuoi occhi, ho desiderato potermi perdere in te.
Le uscì così, in un soffio quella frase dolce ma che la rese così vulnerabile.
Il cuore di Emma mancò un battito. Era la cosa più bella che qualcuno le avesse detto.
Strinse la mora a se.
L'accarezzò con dolcezza infinita.
Tutto ciò che successe poi, fu un susseguirsi di sussurri, carezze e baci, dolci e passionali.
I loro cuori correvano a ritmo frenetico come il loro respiro.
Si amarono vivendosi ogni istante di quella notte.
Dopo una doccia rilassante, misero il pigiama e tornarono a letto...piccola precauzione per la mattina che sarebbe arrivata a momenti.
Emma strinse a se Regina per poi lasciarsi trasportare dal sonno, assieme alla mora, strette in un abbraccio che niente e nessuno poteva sciogliere...




Note di Alex: Breve capitolino intermedio...la quiete prima della tempesta.
Ringrazio specialmente chi mi commenta con pazze o regular recensioni sempre molto gradite e attese :)
Alla prox e grazie perchè mi leggete!
  
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