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Autore: chaska    17/10/2013    1 recensioni
La vittoria sapeva di pioggia e di salsedine. Sapeva di ferro e sangue sulla punta schioccante della lingua, e sapeva anche di altro. Di quell'odore intriso nelle venature della roccia di quell'oscuro luogo. Di sudore e disperazione.
A ben pensarci, la vittoria aveva proprio un brutto odore. E sapore. Insomma, quello.
Genere: Commedia, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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 La vittoria sapeva di pioggia e di salsedine. Sapeva di ferro e sangue sulla punta schioccante della lingua, e sapeva anche di altro. Di quell'odore intriso nelle venature della roccia di quell'oscuro luogo. Di sudore e disperazione.
A ben pensarci, la vittoria aveva proprio un brutto odore. E sapore. Insomma, quello.

Il capitano Kirkland voltò di scatto lo sguardo al sentire il suono di catene che raschiavano brevemente il suolo, strappato brutalmente dalle sue filosofiche considerazioni. Un ghigno gli solcò il volto come una cicatrice tetra e profonda mentre lo sguardo si posava sull'uomo messo in catene a pochi passi da lui. Uomo che, come se fosse intrattenuto dal più avvenente degli spettacoli, teneva il capo voltato da tutt'altra parte e non accennava a voltarsi, nonostante il rumore rimbombante prodotto dal suo arrivo.
Non che, effettivamente, l'inglese possedesse un piccato gusto per le entrate ad effetto, quello lo lasciava con piacere allo spagnolo. Però su quel ghigno ci aveva parecchio lavorato, almeno un'occhiata se la meritava.

«Ehm ehm.»

Colpi di tosse palesemente finti abbandonarono le sue labbra ripetute volte, fino a quando il prigioniero alzò lo sguardo con infinita lentezza verso il biondo dinnanzi a lui, finta sorpresa a decorargli l'espressione.

«Oh, cosa vedono i miei occhi! Non speravo più di vederti, Inglés.»

Se dalle parole del bruno capitano solo disprezzo e derisione potevano essere percepiti, in tutta risposta una leggera smorfia fece capolino sull'ormai defunto perfetto ghigno. Perchè Arthur aveva solo ora notato il collare posto ad imprigionare Antonio, con il solo utile scopo di mera derisione. Non che in quelle condizioni potesse evadere dalle sbarre che ora lui attraversava per entrare nella cella.
Per carità, non era compassione quella che sentiva, solo che vederlo così ridotto dopo tante battaglie era un buon colpo allo stomaco.
Oh, va bene, c'era anche compassione in quello sguardo, ma cosa c'è di male nel provarla verso i propri vecchi nemici?

«Tsk Spanish, io mi faccio vedere come e quando voglio.»

Ovvero, in quel caso, quando riusciva a svincolarsi dagli obblighi di stato e dall'amata ma pressante regina. Non impresa facile, specialmente dopo aver vinto una guerra tanto sfiancante.

Dal suo canto, Antonio annuì noncurante di tale sprezzo e poggiò la testa sulla parete rocciosa e umida cui era composta la cella, non la miglore delle comodità. E intanto lasciava scorrere la fiumana di parole piene di vanagloria che Arthur aveva iniziato a prodigargli, mostrandogli quanto fosse dolce il sapore della vittoria -sapore che se si avvicinava minimamente al lezzo di quel sotterraneo, allora doveva far proprio pena, altrochè.

«---e invece tu ti trovi dove più ti conviene. Cosa pensi dell'ospitalità inglese, spanish dog?»

Alla terribile occhiata che Antonio gli riservò, persino ad Arthur tremò la voce e la qualsiasi convinta superiorità prima dimostrata.

«Fa più schifo della vostra cucina. Quando eri tu quello a piagnucolare per aver perso, non mi risulta che qualcuno ti abbia mai incatenato in questo modo.»

Le parole gli vennero a mancare, non sapendo esattamente cosa rispondergli. Doveva forse lamentarsi dell'insulto verso le capacità culinarie inglesi? O doveva abbassare il capo verso quella verità?

«Io non piagnucolo!»

Ovviamente meglio virare sul personale, mentre si andava a sedere accanto ad Antonio, giusto un paio di passi a distanziarli.
Ugh, ben presto si pentì di quella scelta, perchè le carceri hanno dei criteri da seguire, altrimenti perderebbero totalmente il loro fascino. Paglia e qualcosa che non era tanto convinto di voler identificare inclusi.
Il volto di Arthur doveva ben dirla lunga, vista la risata trattenuta appena fino a diventare un soffio dell'ispanico, mentre lo osservava divertito.

«Cosa tieni in mano?»

Arthur diede un ultima occhiata disgustata alle sue vesti ormai compromesse da tutto quel fascino, ed alzò la bottiglia scura che teneva in mano fin dall'inizio. Oh, il loro dialogo era stato così coinvolgente da essersene dimenticato pure lui. Da notare il sarcasmo del pensiero, ovviamente.

«Rhum, per festeggiare la mia grande vittoria.»

«Cosa? Ma se hai vinto per una tempesta, cosa festeggi a fare!»

«E' l'invidia quella che sento? E poi era tutto calcolato, anche se non potrai mai capirlo!»

«Ora stai bluffando, lo so. E passami quella bottiglia, ho una sete-»

«Ehi, è mia. Vai a bere dalla tua ciotolAHIAHIAHI COME OSI TOCCARMI.»

«E TU NON TRATTARMI COME UN CANE, GILLIPOLLAS.»

«GILLI COS- SHUT UP YOU BASTARD!»

E mentre i toni divenivano sempre più alti e le mani non attardavano ad intervenire, una guardia basita li osservava dall'altra parte del corridoio, protetto dall'ombra.
Sul serio erano due stimati capitani, acerrimi nemici? No, perchè secondo lui sembravano più vecchi amici annoiati.
Ma dopotutto cosa poteva saperne un semplice attendente di pirati? E cominciò a bere beato il suo vino, ignorando quella quanto mai strana scena.















































Note: Un olllè per chiunque sia riuscito a raggiungere queste note, meritate veramente la mia stima.
Un altro per il titolo -che diciamocelo pure, è di una pena un genio assurdo.
Un altro per il mio vizio di capovolgere tutti i momenti più pieni di feels e renderli ridicoli. Specialmente se si tratta di Arthur e Antonio. Specialmente se sono in veste di pirati.
E alla fine, un altro per chi troverà il coraggio di recensire, doppio se eviterete di farmi del male durante la stesura della suddetta recensione.
Ora potete contarli e vedere quanti punti avete guadagnato, chu (?)

p.s. lo so, lo so, dopo tutto questo periodo di assenza potevo continuare a non farmi vedere su efp. Ne prenderò nota la prossima volta che toccherò una tastiera~
   
 
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