Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: Nephilim332    17/10/2013    2 recensioni
Ci fu un tuono, e anche il cielo iniziò a piangere insieme a me.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il cielo era colorato di un grigio minaccioso; grosse nuvole coprivano il sole. Di lì a poco, probabilmente sarebbe scoppiata una tempesta.
Ero in un parco e stavo congelando. Dentro e fuori.
- Quindi, mi hai dimenticato?- chiese il mio interlocutore in un sussurro.
Ian era un ragazzo alto, con morbidi capelli corvini e occhi color del ghiaccio. Pareva un Dio, ma invece era solo un sedicenne bellissimo. Il mio opposto. Avevo capelli biondi, disordinati, e gli occhi verde smeraldo; ero una ragazza come tutte le altre
Già, proprio il mio opposto.
Certo, non avevo mai avuto un' autostima degna di questo nome, ma, francamente, perché avrebbe dovuto importarmi del mio aspetto?
Guardai Ian. Aspettava una risposta.
-Sì-risposi di getto-Ti ho dimenticato.-
-Hayley, mi avevi detto che non l'avresti mai fatto.- ribatté lui con voce atona.
Notai che i suoi meravigliosi occhi si erano incupiti. Ora erano dello stesso colore del cielo.
-E invece l'ho fatto, idiota!-sibilai-L'ho fatto perché tu non meritavi di essere nella mia testa, di occupare ogni mio pensiero. L'ho fatto perchè sei stato l'unico a ridurmi il cuore in pezzi. Pezzi piccolissimi. Non sai quanto ho faticato per rimetterli assieme. Ho dovuto sopportare un dolore inimmaginabile.
Le chiamate che rifiutavi, i messaggi a cui non rispondevi... erano tutti tentativi che ho fatto per averti al mio fianco. Ma tu non mi volevi, ricordi? Ero una bambina per te, soltanto un fastidio. Hai mandato tutto a puttane, Ian! Mi hai usata e poi gettata via, neanche fossi un comune oggetto.-mi fermai un attimo, ero troppo stupita. Dalla mia rabbia repressa, certo, ma anche dai suoi occhi: erano colmi di brillanti lacrime.
Importava?
-Non piangere. E' inutile, lo so per esperienza. Sai quante volte ho pianto? No che non lo sai. Ogni mattina, e ogni sera per due anni. Alle 8 e alle 20. Era come se avessi un qualche appuntamento a cui non potevo mancare. Avevo un appuntamento col dolore. Ho pianto esattamente Millequattrocentosessanta volte. Questa è la prima volta che tu versi qualche lacrimuccia per me. Credo tu abbia perso questa sfida, sai?-
-Hai ragione. Hai ragione su tutto. Ma non posso credere che il tuo amore nei miei confronti sia scomparso. Non voglio crederci..-
Risi. Un suono gutturale, privo di qualsiasi forma di ironia.
-Scomparso, dici? L'amore che provo per te permea tutto il mio corpo, ogni fibra del mio essere.-
-Non capisco, Hayley.-disse-Ti prego...-
-No, Ian. Non pregarmi. Ti amo, come non ho mai amato e come non amerò mai nessuno. Eccetto me stessa. Ho scelto di amare me, prima di qualsiasi altra persona.-
Ian mi guardò per quella che sarebbe stata l'ultima volta. Le sue bellissime guance erano arrossate e completamente bagnate.
"Ti amo, mi dispiace" mimò con le labbra. Infine, andò via.
Quando fui sicura che fosse abbastanza lontano da non vedermi, mi lasciai andare contro il muro di pietra che avevo alle spalle.
Iniziai a piangere.
Ci fu un tuono, e anche il cielo iniziò a piangere insieme a me.
-Millequattrocentosessantuno, Ian-dissi a me stessa.
Chiusi gli occhi e mi lasciai andare.


  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Nephilim332