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Autore: sammy91    17/10/2013    1 recensioni
"Heather apri gli occhi! So che la tua vita è stata difficile e so che non ci siamo mai realmente conosciute ma io sono qui da giorni, mesi ormai e credo di conoscerti meglio di qualsiasi altra persona là fuori! Apri gli occhi e fammi rivedere il tuo bellissimo sorriso che ho potuto vedere una volta soltanto. E' stata però la volta in cui ho capito che la mia vita non sarebbe stata più la stessa..."
Genere: Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Heather Morris, Naya Rivera
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Capitolo 5 -"Vite parallele"


-"Papinooo!"-urlò Heather lanciandosi tra le braccia dell'uomo che l'era mancato così tanto negli ultimi anni. 
-"Bella di papà! Ma quanto sei bella? Fatti vedere, ma dov'è finita la mia bambina? -disse Sig.Morris abbracciando la sua piccola grande donna.
-"Papà! Non ci posso credere! Sei davvero tu! Mi sei mancato così tanto"-disse la ragazza cominciando a piangere e concedendo così al proprio dolore di mostrarsi senza paura.
-"Shhh amore non piangere, tranquilla, andrà tutto bene vedrai"-rispose l'uomo cercando di rassicurarla.

Dopo qualche minuto Heather smise di piangere e provò una sensazione strana. Com'era possibile tutto questo? Ma dove si trovava? Cominciò a guardarsi intorno cercando di raccogliere il maggior numero di informazioni che le permettessero di capire. 
Un parco, una strada, un semaforo...
-"Oddio..non dirmi che.. insomma..non sono..."-balbettò la bionda.
-"Hai ancora un bel po' di anni da vivere felice davanti a te piccola, ma solo se lo vorrai tu."-disse il padre.
-"Non capisco, che cosa intendi con quel SOLO SE LO VORRAI?"-chiese lei molto perplessa.
-"Tesoro, vedi.. ci troviamo in questa dimensione senza tempo e senza spazio. Non esistono pensieri nascosti. So quel che pensi e ciò che provi. All'inizio eri felicissima di vedermi ma dopo la tua mente ha cominciato a vagare e a chiedersi che cosa ti abbia permesso di incontrarmi. Pian piano hai cominciato a ricordare e a capire. Hai cercato di sembrare dispiaciuta e sconvolta ma io so che in realtà una parte di te si è sentita sollevata.
-"Ma io non.."-cercò di ribattere ma fu subito fermata dal padre che riprese a parlare.
-"Non c'è bisogno di nessun MA tesoro, io so tutto..Per tutti questi anni ti guardavo e osservavo dall'alto, ho visto come la mia morte ti abbia colpita nel profondo, ti sono stato di fianco anche nel momento in cui, presa dall'amore, sei riuscita a rialzarti e a vivere pienamente. Purtroppo, ho visto anche come quell'amore ti abbia distrutto e non sai quanto mi dispiace di non aver potuto far nulla a proposito. Ti vedevo piangere e soffrire ogni giorno e proprio in quel periodo, in una notte tempestosa tu, tra le lacrime e senza più le forze di andare avanti, mi avevi chiesto un favore, te lo ricordi Heather?- chiese il padre con un tono serio e gli occhi lucidi che cercavano di trattenere quelle lacrime amare.

-"Ti avevo chiesto di prendermi e portarmi da te.."-rispose la ragazza ricordandosi perfettamente quella notta.

"Mi ricordo bene il suono del tuo campanello che segnalò il tuo arrivo, così inaspettato ed invitante da lasciarsi cadere nell'inganno. Mi avevi chiesto un posto in cui stare ed io persa in quell'affascinante incantesimo ti avevo lasciato fare; così tu senza pensarci due volte sei entrato nel mio cuore e l'hai preso in affitto. Ti sei trasferito in fretta e con la stessa te ne sei andato via. Prima però, l'hai distrutto, le pareti rovinate che cadono a pezzi; l'hai reso inabitabile. La ricerca di un nuovo proprietario è deludente. Nessuno vuole un cuore spezzato, tutti cercano quello situato in una zona tranquilla con una bella vista e ovviamente a buon prezzo. Così non mi è rimasta altra scelta e ho deciso di metterlo in ristrutturazione. Non so quanto tempo ci vorrà, quel che so è che non sarà mai più come prima.."

Il diario mi aiutava a sfogarmi. Da quando era morto papà, cercavo di buttare fuori ogni cosa che mi turbava. Ma la scomparsa di Taylor mi distruggeva. Era entrato nella mia vita e  l'aveva resa più bella insegnandomi a fidarmi di lui ma soprattutto insegnandomi ad amare..e poi...scomparse nel nulla..lasciandomi da sola con mille domande su possibili cause di questa fuga. Ero proprio stanca di tutta quella situazione.. Fuori pioveva a dirotto ma questo non mi dispiaceva affatto anzì, decisi di aprire la finestra per sentire meglio il suono forte della pioggia che rifletteva perfettamente il mio stato interiore. Alzai la testa e vidi una stella che si faceva spazio tra le nuvole nere che stavano dimostrando la propria rabia. Sapevo che quella stella era papà e così gli dissi che mi mancava da morire e gli chiesi di portarmi con sè perché io quella vita non la volevo più...


-"Stai bene tesoro?"-chiese il padre alla figlia che se ne stava in silenzio a lottare coi ricordi.
-"Ehi..Sì.. stavo solo.."
-"Ripensando a quella notte, sì lo so.. Ma io ti ho chiesto se stai bene.."-disse l'uomo prendendola per mano.
-"Ma non avevi detto che tu vedi e senti tutto? -gli chiese un po' perplessa.
-"Beh sì, ma volevo che me lo dicessi tu di persona"-rispose Sig.Morris sorridendole.
-"Papà..io..non so, sono così confusa in questo momento.. Non voglio scegliere, voglio poter vivere la mia vita avendoti al mio fianco, voglio poter tornare a casa dal lavoro per raccontarti la mia giornata, voglio festeggiare il Natale con te e con la mamma. Tutti insieme come ai vecchi tempi.."
-"Ma questo non è possibile piccola..mi dispiace"- rispose lui abbracciandola con tutto l'amore che provava.
-"Lo so papi..In questo preciso momento voglio rimanere così, abbracciata e cullata da te come quando ero piccola. Non lasciarmi andare, non ancora."-disse Heather lasciandosi coccolare nelle braccia forti e sicure del padre.

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"Naya! Svegliati dormigliona, è arrivato il momento di tornare a casa"-disse Diana che era tornata all'ospedale dopo essere andata a casa per preparare la stanza degli ospiti per la sua amica.
Naya aprì gli occhi controvoglia. Non aveva nessuna intenzione di tornare a casa. Voleva rimanere lì, voleva esserci, per Heather. Così le venne in mente un'idea..
-"Dì, non mi sento tanto bene..mi gira la testa..puoi chiamare qualcuno? -chiese la mora portandosi la mano alla fronte e cercando di essere convincente agli occhi dell'amica.
-"Oddio Naya, non ti muovere, vado a chiamare subito qualcuno, stai ferma, arrivo subito"-cominciò a balbettare la bionda presa dal panico per poi scomparire nel corridoio dell'ospedale.

"Scusa Dì..ma non avevo altra scelta"-disse tra se la mora soddisfatta della propria performance.


N.A.
Salve! In primis mi dispiace per gli eventuali errori! Poi ringrazio sempre tutti voi che leggete, seguite, commentate..un grazie di cuore. Per quanto riguarda il capitolo, hmm spero che non sia troppo difficile da capire con i vari intrecci,flash back etc.. a volte la mia mente parte e fa dei giri assurdi insomma..Comunque sono sempre disponibile a rispondere a vostre possibili domande, anzì spero davvero di sapere cosa ne pensate quindi aspetto i vostri commenti. A presto!
-Sam.
  
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