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Autore: delusjone    18/10/2013    1 recensioni
Adesso lei è fottuta, perchè si è innamorata.
Sa che non potrà mai averlo, ma fa finta di niente continuando a distruggersi per sua stessa mano.
Harry.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Lei non riesce a capire il sentimento che prova per lui, sa solo che quando lo ascolta, quando lo vede o semplicemente lo pensa sente lo stomaco in subbuglio, gli occhi cominciano a pizzicare e a riempirsi di lacrime quando il triste scontro con la realtà le fa capire che lui non è lì, con lei. Lui è altrove. Lui non sa che esiste.
Và via. Non ho bisogno di te. Vorrebbe dirgli, e invece si crogiola nella deliziosa immaginazione di lui vicino, al suo fianco, se lo immagina fra i banchi di scuola, nel letto, abbracciato a lei, quando esce, quando cammina, persino quando si lava, nella vasca insieme a lei oppure mentre la osserva. Mentre osserva tutti quei segni che porta sulla pancia, eppure non si sognerebbe mai di farsi vedere nuda di fronte a quella creatura così bella.
Lui è stronzo. Ma maledettamente dolce.
La illude. E’ come se la facesse sentire importante, come se la illudesse che in un modo o nell’altro si troveranno, un giorno.
La catapulta in un’altra dimensione, dove riesce a sentire le sue labbra su di lei, le sue mani sul suo corpo e riesce ad affogare nei suoi occhi. Poi, con una violenza atroce, la sbatte con forza nella realtà. Ma lei è ancora lì. Distrutta, annientata, giorno dopo giorno. Sorriso dopo sorriso.
Non riesce a spiegare ciò che sente. Lo odia. Lo ama. Cosa prova?
Perché si sente così quando vede una sua foto o ascolta la sua voce roca?
Lei non vuole il famoso, ricco, bellissimo cantante.
Lei vuole Harry.
E chi dice che l’ha notato solo perché è famoso si sbaglia, si sbaglia di grosso. Perché, lei, lo avrebbe notato anche se, un giorno, in una fredda e grigia mattina d’inverno, entrando in un bar lui fosse stato dietro al bancone a chiederle cosa prendesse. Si sarebbe scontrata con quelle due gemme, paratesi davanti agli occhi e, imbarazzata avrebbe chiesto il solito cappuccino. Oppure, in qualsiasi altro luogo l’avrebbe incontrato, lei, lei se ne sarebbe accorta e avrebbe provato le stesse cose. Non per il cantante. Per Harry.
Lei non vuole soggiornare negli hotel più lussuosi del mondo. Le basterebbe solo lui, un letto e un tetto sopra la testa per essere felice.
Le basterebbe sentirlo canticchiare mentre si veste, mentre si lava oppure mentre si cimenta a cucinare sculettando a destra e a manca.
Le basterebbe, al mattino, sentire il suono della sua voce, oppure la sua risata, per iniziare nel modo migliore la giornata.
Oppure, nelle grigie e cupe mattine d’inverno, starsene sotto le coperte abbracciati, i piedi freddi, le gambe intrecciate. Il rumore della pioggia che picchietta sui vetri e il battito dei loro cuori. Senza aver bisogno di parlare tanto perché il loro silenzio parlerebbe già da se.
Vorrebbe provare a renderlo felice. Nient’altro.
Non vuole nessun altro che non sia lui. Vuole restare sola continuando a torturarsi, a immaginarselo lì di fianco a lei.
Le è entrato sotto la pelle, nell’anima, nel cuore, domina la sua fragile psiche.
Ha un potere assoluto su di lei.
Le è troppo vicino ma allo stesso tempo troppo lontano.
La illude costantemente.
Quando piange se lo immagina lì ad asciugarle le lacrime una ad una.
Quando ride se lo immagina lì a ridere con lei.
Quando vede o sente qualcosa di divertente pensa subito di raccontargliela.
Ha smesso di vivere, o forse non l’ha mai fatto per davvero. Ma da quando lui è entrato nella sua vita, oh, da quando c’è lui, lei si sente viva, morta. Fragile, indistruttibile.
La fa vivere. La fa morire. La confonde maledettamente.
La distrugge. La fa rinascere per poi distruggerla ancora. Illuderla ancora. E lei lo sa, sa che lui simboleggia il pericolo. Vede la scritta nei cuoi occhi, la vede nitida, chiara, mentre lampeggia in rosso fiammante. La legge. Lei sa leggere benissimo, ma fa finta di essere analfabeta.
Davanti a lui, lei è niente.
Un pugno. Uno schiaffo.
Lui le fa mancare il respiro, non la fa ragionare. La manipola, da bravo burattinaio qual è.
La persona sbagliata.
Lui non è solo la persona sbagliata. Lui è tutto e allo stesso tempo niente.
Lui è impossibile, inconcepibile, come il suo sentimento.
Lui è come la pioggia su Londra.
Lui è come l’inverno.
Lui è quell’abbraccio che ti riscalda il cuore.
Lui è quella parola, quella frase tanto aspettata.
Lui è quella sensazione che si ha dopo aver consegnato un compito con la consapevolezza di aver dato tutte le risposte giuste.
Lui è il sorriso dopo le lacrime.
Lui è come lo stare nel letto mentre fuori diluvia.
Lui è il freddo, il caldo.
Lui è il bene, il male.
Lui è un segreto.
Lui è la tortura.
Lui è quella persona per la quale morirebbe senza pensarci due volte.
Per lui darebbe la vita, e questo nessuno lo sa.
Colpa dei suoi occhi verdi che la incatenano lì a pensarlo, a scrivergli, a scrivere di lui.
Colpa dei suoi ricci che le aggrovigliano i pensieri e commetterebbe pazzie per poterli sfiorare anche solo una volta.
Colpa delle sue labbra.
Delle sue mani.
Del modo che ha di camminare.
Di parlare.
Di essere.
Colpa sua, che l’ha fatta innamorare. E adesso, lei è fottuta, spacciata, sola.
No, c’è lui con lei.
Ma adesso, dov’è?
In questo libro?
Nella tastiera del pc?
Nelle numerose cartelle che ha di lui?
Nelle foto? Nei poster? Nelle lettere?
Dov’è?
Lui è il suo angelo, il suo demone.
Quando guarda nei suoi occhi vorrebbe solo poter morire, affogata in quel verde che tanto ama. Perché infondo lei lo sa. Sa che mai e poi mai lui sarà lì, con lei. Allora, perché non morire per mano sua che continuare a sopravvivere?
E’ innamorata di due occhi che non la guarderanno mai.
Due mani che non la toccheranno mai.
Di labbra che non la baceranno mai. Non cureranno mai le sue ferite.
Di una creatura che non avrà mai.
Ma lei continua ad ignorare ciò. Continua a sperarci mentre si spegne tra le sue dita, tra i suoi ricci e affoga nei suoi occhi.
C’è una morte migliore di questa?
Morire per mano sua, per mano di chi si ha amato così tanto fino a farsi uccidere”
 
 
Spazio autrice.
Salvez,
mi scuso per qualsiasi errore, cavolata scritta sopra, sono stata travolta dall’ispirazione dopo aver letto una cosa del genere su efp.
E’ la prima volta che mi cimento nello scrivere quel che provo per Harry, siate buoni.
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, una piccola recensione è ben accettata.
Un bacio, L. x
   
 
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