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Autore: Eris_Elly    18/10/2013    1 recensioni
- L'amore? Due cuori che si tengono per mano, tremando senza paura, due sguardi che abbracciano lo stesso orizzonte, due bocche senza parole, dove un bacio rende eterno un istante.
Britannia,anno 1732
La giovane C.c,dama di compagnia della sorella minore dell'imperatore,in un ballo a corte,incontra chi non avrebbe mai immaginato di incontrare.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: C.C., Euphemia li Britannia, Kururugi Suzaku, Lelouch Lamperouge
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Qualunque cosa ci avesse deciso il destino,m'immaginavo sdraito vicino a lei,alla fine di ogni giornata.


















Non era una mia abitudine.

Quanto disagio.Era proprio una situazione...

Per fortuna che era finito tutto.

Adesso mi trovavo nell'immenso salotto con il camino acceso. Avrei giurato di avere le guance rosse per tutta la serata.

-Eccoci,scusate il ritardo vostra altezza.-le porte si aprirono lentamente ed entrarono due figure alte e slanciate,molto sicure.

Era due dee.

La principessa Cornelia era in splendida forma e la principessa Euphemia era sempre più bella.

Io non ero niente in confronto a loro.

Adesso capivo perchè erano così amate dal popolo.

E in effetti non potevo nascondere la mia ammirazione segreta.

Una volta entrate,fecero un solenne inchino.-Vi prego,questa storia è durata fin troppo.-rise sonoramente.

-Come state fratello mio?-Euphemia si avvicinò,baciandogli la mano.

-In splendida forma.-ancora quel sorriso.

Dopo un po si girarono verso la mia direzione. Ma non guardarono me,forse non avevano nemmeno notato la mia presenza.

Si rivolgevano a Nunnaly.

-Era da tanto tempo che non passavo un po di tempo col nostro re.-sorrise,alzandosi e abbracciando le due sorelle.

Il pendolo antico,che era situato sopra un mobile cinese,suonò le undici.

Cornelia sembrava nervosa,diede un ultimo saluto a tutti e si ritirò.-Ho delle faccende da sbrigare. Gli altri mi aspettano,a presto.-
                                                                          
                                                                       * * *




E così,mi ritrovai a camminare per quel suolo verde,il vento notturno mi accarezzava la pelle. I miei capelli ribelli andavano e venivano sul mio viso,furiosi.

Alzai lentamente la testa ed ebbi uno shock.

Il cielo era indescrivibile. Era pieno di stelle,di galassie semmai,avevo voglia di esagerare. L'astronomia mi è sempre appassionata.

Il suo colore era così intenso da far paura.

Quel cielo,era pieno di vita.

Respirai profondamente,i miei polmoni furono beati in quel momento.

-Deduco che non abbiate sonno.-ancora quella magnifica voce.

Lo ebbi difronte.

Da dove era apparso? Eppure avevo chiuso gli occhi... Solo per due secondi.

-No,non molto.-stranamente fui timorosa nei suoi confronti.-Già,neanche io.-disse beffardo e si sedette sull'erba.

-Sedetevi,ve ne prego. Non abbiate paura.-

Non avevo affatto paura,ma forse non capiva la gravità della situazione.

O forse ero io che mi facevo troppi problemi.

Feci come aveva detto.Ma a una certa distanza.

Non sono così sfacciata.

Sapevo qual'era il mio posto.

-Come sta andando il suo lavoro?-mi chiese a un certo punto,dopo un minuto di silenzio imbarazzante.

Come mai quella domanda? Cosa voleva farne del mio lavoro?

Lui aveva altri compiti importante che occuparsi dei miei problemi.

-Direi bene.-il vento incominciò ad agitarsi e piano piano,le montagne che facevano da sfondo al paesaggio,scomparvero.

Si alzò e mi tese la mano.-Meglio se rientriamo,non vorrei che vi venisse un malore.-

-Perchè...-abbassai il capo.-Perchè quella lettera?-ora o mai più.

Il suo volto si dipinse in un'espressione confusa. Come poteva dimenticarlo?

Poi riprese padronanza di se.-Mi sembra che io via abbia detto tutto.-ancora quel sorriso beffardo,ma dannatamente splendido.

Persi il controllo,mi alzai furiosa,i miei occhi erano pieni di rabbia apparente.-E' uno scherzo?-

-Nulla del genere.-una piccola risata.

-Mi sembra di sì,visto che state ridendo.-le risa aumentarono. Odiavo la gente quando mi rideva in faccia. Volevo solo che parlasse,niente di più.

-Non è assolutamente mia intenzione prendervi in giro. Come potete pensare questo?-

Si avvicinò pericolosamente.

Avrei tanto voluto allontanarlo,ma qualcosa me lo impediva.

Perchè i miei occhi cercavano i suoi?

Ebbi una lotta interna con me stessa.

"Andiamo,datti un contegno."

-Voi... Avete il cuore di pietra.-sputai quelle parole con sincerità,ma me ne pentii subito.

Bene,C.C.

La forca ti aspetta.

Stranamente continuò a fissarmi,prese lentamente la mia mano e se la portò al petto.

Non capivo cosa stava facendo.

-Secondo voi le pietre vanno così veloci?-

Mio Dio,il suo cuore batteva veloce,fin troppo.

Lo sentivo chiaramente.

I miei occhi non capivano il perchè di quel gesto così confidenziale.

Ritirai la mano con malinconia.

Il suo petto era così...

Basta! Non puoi permetterti di fare fantasie con il tuo re,diamine.

-Scusate,è giunta l'ora per me di ritirarmi.-feci un inchino.-Vi auguro buonanotte.-e me ne andai,dandogli le spalle.

Era giusto così. Non poteva esserci niente.

Le nostre convenzioni sociali non lo permettono e non lo permetteranno mai.

In lontananza sentì un mormorio.-Buonanotte anche a voi.-

                                                                     * * *






Mi richiusi la porta alle spalle e sospirai.

E' andata così.

Non avevo mai incontrato un uomo così testardo.

Così ostile nei suoi ideali.

Era questo,il tipo di uomo che mi farebbe... Beh,mi farebbe emozionare. Che sciocca che sono.

Mi tolsi il soprabito e mi misi a letto.

Quella coperta era fredda come quella situazione.

Fatto sta che avevo ragione. Poteva avere quante donne voleva e io non ero di certo un pupazzo da usare e gettare.

No signore.

Non mi farò raggirare.

Hai la mia parola.
































*Angolo autrice*
Ecco il capitolo richiesto,vi prego non uccidetemi se non vi piace,sto facendo uno schema per capirci qualcosa anch'io e vi giuro che sono piena d'idee e non so quali scrivere:3

-Ritornando alla storia-

C.C si sente parecchio a disagio,insomma in una stanza con tutti i reali e lei è soltanto una dama di compagnia. Io mi sentirei molto nervosa e poi mentre sto facendo una camminata mi appare il re in persona... Chi non avrebbe un infarto?

Con questo vi lascio e alla prossima:*
  
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