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Autore: _E r i e    18/10/2013    0 recensioni
| Fic a quattro mani scritta da Hazel e Bloody Alice | Yuuichi/Taiyou per il Taiichi day ♥ | song-fic, oneshot |
Yuuichi non si alzò nemmeno quando sentì bussare alla porta, sapendo perfettamente che Taiyou aveva dimenticato le chiavi a casa. « Chi è? » rispose solo, sistemandosi meglio sul divano « La tua anima gemella. »
« Da quando in qua la pizza parla? »
 
Genere: Fluff, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Taiyou Anemiya, Tsurugi Yuuichi
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Idea originale di _helianthus e Bloody Alice
 
Autrici: Hazel & Alicchan
Titolo: maybe one day it will happen
Sottotitolo: so let it be
Genere: sentimentale, fluff, song fic, triste (?)
Avvertimenti: possibile OOC.
Parole: 1.610 (Word)
Pairing: shonen-ai. Tsurugi Yuuichi/Amemiya Taiyou per il Taiichi day ♥
Timeline: dopo InaIre Go - Chrono Stone
Note: inizialmente la storia doveva essere una fic a quattro mani di Caty (_helianthus) e Alicchan, infatti la parte iniziale della fic è stata scritta da loro due.
Note2: in questa fic Taiyou ha sedici anni, Yuuichi venti – non sapendo la loro età precisa, abbiamo usato un headcanon comune.
 
Disclaimers: i personaggi protagonisti in questa fan fiction non ci appartengono, sono di proprietà della Level-5; questa storia non è a scopo di lucro. La canzone presente nella fic è “Let it be” dei Beatles (ovvero: come gLee5 può influenzare le tue fic).
Warning: chiunque plagerà questa fan fiction verrà privato della gioia di poter mangiare pizza per tutta la vita (?). Vi vogliamo bene.
 





 

 





 
aybe one day it will happen
{so et it be.}
Edited by Alicchan and Hazel ©
 

 
 
When the broken harted people
living in the world agree
There will be an answer, let it be
 
 
Yuuichi sfogliò le ultime pagine del romanzo che teneva tra le mani, appoggiandosi al cuscino arancione accanto a lui.
Era un libro fondamentalmente noioso: nonostante fosse scritto in modo particolarmente bello, il ragazzo aveva trovato la trama davvero scontata. Ma dopotutto, portare un po' di vera novità in un campo vasto come quello doveva essere difficile, e poi Yuuichi non si curava poi così tanto di calzare alla perfezione nel ruolo di critico.
Si voltò a pancia in giù, lasciando che il libro scivolasse dalla sue mani e cadesse prima sul divano e poi definitivamente a terra, sul morbido tappeto comprato da pochi giorni.
Premette il volto contro il cuscino arancione, respirando a fondo l'odore di cui era ancora impregnato. Quel cuscino era appartenuto a Taiyou, un tempo. E si sentiva.
Molti mobili in casa sua si caratterizzavano per decori o sfumature arancioni, Yuuichi adorava quel colore: non era né tipico del sole, né del fuoco, ma ne era una specie di fusione. Il sole, il giallo, fondeva con il fuoco, il rosso, per dare vita all'arancione. L'arancione non era il colore di nessun elemento naturale particolare. Gli ricordava le arance, con quel sapore frizzantino.
Si mise a ridere. Nei suoi pensieri aveva appena descritto alla perfezione Taiyou: luce sicura del sole, fiamma calma del fuoco, e sapore irrequieto di arancia.
Si annoiava davvero molto, considerando che aveva appena paragonato la persona che amava con una stella, il fuoco e un frutto. E non lo vedeva da sole ventiquattro ore, o forse meno.
Sarebbe certamente impazzito. Rotolò su un fianco, e cadde di schiena sul tappeto. Si strofinò ancora gli occhi, nella speranza di riaprirli e trovare Taiyou lì, in piedi e pieno di energie per trascinarlo fuori casa a fare qualcosa di diverso dal dormire sul divano, o qualsiasi altra attività per la quale non era richiesto alcuno sforzo fisico.
Yuuichi pensò fosse strano.
Di solito non si annoiava facilmente, piuttosto quello era Taiyou, ma in quella mattinata il tempo sembrava non passare mai. Afferrò con la mano destra il cuscino arancione cadente sul divano, stringendolo al petto, mentre ripensava al loro ultimo dialogo avvenuto il giorno prima.
Inspirò ancora il profumo del cuscino colorato, cercando di provare tutte le sensazioni che provava abbracciando anche il ragazzo.
« Ti regalo questo: se ti sentirai solo lo abbraccerai e sarà come abbracciare me! »
Impossibile. I ricordi che aveva di lui non erano di certo abbastanza nitidi e forti per sostituire la vera sensazione che provava stringendolo tra le braccia.
Nemmeno la sua voce, nei suoi pensieri, corrispondeva a quella reale.
Non era monotona come la ricordava, era molto più incostante, era più allegra, meno grave, un pochino più calda, non così fredda, sicuramente più dolce ma non così acuta.
Yuuichi non si alzò nemmeno quando sentì bussare alla porta, sapendo perfettamente che Taiyou aveva dimenticato le chiavi a casa. « Chi è? » rispose solo, sistemandosi meglio sul divano « La tua anima gemella. »
« Da quando in qua la pizza parla? »
 
 
And when the night is cloudy
There is still a light that shines on me
Shines until tomorrow, let it be
 
 
« Pizza? »
La voce gli giunse inizialmente ovattata, poi aprì gli occhi e si ritrovò di fronte il viso confuso di Taiyou, che borbottò un « Parli nel sonno. » mentre tentava di trattenere una risata.
Yuuichi si mise seduto e si accorse che no, decisamente non era in un qualche appartamento in centro città e non c’erano libri o divani o cuscini arancioni –di arancione nella sua candida stanza d’ospedale c’era solo la gru origami che Amemiya aveva fatto per lui.
Provò a muovere le gambe, e nonostante ci riuscisse gli sembravano comunque ancora terribilmente pesanti.
Sbuffò, poi si voltò verso il ragazzo accanto a lui e si sporse leggermente per baciarlo « Mi capita spesso in queste ultime settimane. Di parlare nel sonno, intendo. » mormorò, stiracchiandosi « Vorrei che questo mese passasse immediatamente. » aggiunse, pensieroso, mentre Taiyou lo osservava in silenzio « Vorrei poter uscire da questo ospedale una volta per tutte e subito. Invece devo aspettare ».
Taiyou gli sorrise « È frustrante, lo so. » gli disse, comprensivo « Però c’è un motivo se devi attendere, perciò lascia che ciò che deve accadere accada con calma, senza fretta. » sussurrò prendendogli la mano e facendo intrecciare le loro dita.
« E come te ne esci con frasi simili? » chiese Yuuichi, ridacchiando. Taiyou gli sorrise « Pensavo. A let it be. È una canzone dei Beatles, sai? »
« Sì, lo so. In questi giorni sei un po’ fissato con i Beatles. » rispose, e sospirò « Anche quando me ne andrò da qui, dovrò comunque aspettare ancora prima di uscire normalmente come fanno tutti gli altri. Avevo in mente di uscire, magari di andare al lunapark con te, invece no ».
« Non importa. » fece l’altro « Abbiamo un sacco di tempo. E visto che non potrai subito uscire, verrò io da te, e magari poterò dei fogli per fare gli origami ».
Lo sguardo di Yuuichi si posò sull’oggetto di carta arancione appoggiato al comodino « Se mi insegni a fare la gru posso aiutarti a finire quello che hai iniziato. » mormorò, alludendo al fatto che Taiyou si era messo in testa di fare mille origami di gru. Amemiya ridacchiò « Potresti, anche se ad essere sinceri non sei un asso a piegare la carta. » disse il sedicenne « Tu potresti limitarti a fare la pizza ».
« Intendi dire che hai già rinunciato a farmi da insegnante? Sei crudele. » scherzò, stringendo un po’ di più le loro mani « Quindi » disse poi « passeremo una giornata intera a mangiare pizza e cercare scatole in cui riporre origami? »
« No, potremmo leggere un libro. » propose Amemiya « Potremmo leggere Kafka. » azzardò, e il fidanzato rispose con una smorfia.
L’altro rise « Oppure potremmo guardare un film. E probabilmente arriverà anche tuo fratello ».
« Non credo, Kyousuke ormai è completamente preso dalla sua nuova cotta ».
Il sedicenne scosse la testa « Tuo fratello farebbe di tutto pur di non lasciarci troppo tempo da soli. Ma in ogni caso, mi farò venire in mente qualcosa per farlo andare via. » sussurrò pensieroso « Potrei rovesciargli del ghiaccio nella maglia, o disseminare la sua stanza di biglie. » ipotizzò, e tirò fuori un sacco di altre idee, mentre Yuuichi replicava con deboli « Spero tu stia scherzando. » « Guarda che è pur sempre mio fratello, poverino ».
« Sì, ma poi per farmi perdonare gli regalerò un origami. O gli farò una torta all’amaretto ».
« A Kyousuke non piacciono gli amaretti ».
« Irrilevante, conta il pensiero. » borbottò in risposta il sedicenne, poi sussultò appena quando sentì la mano di Tsurugi che lo lasciava « Davvero te ne andrai a studiare all’estero? » chiese il ventenne, sovrappensiero « Insomma, passeremo solo una giornata insieme fuori da qui … ».
Taiyou si alzò « Sì. » disse subito « Ma è solo per poco. Insomma, non starò via molto, in fin dei conti ». Yuuichi annuì, quasi assente.
Si chiese come sarebbe stato senza Taiyou, si chiese se avrebbe sentito quel vuoto e quella sensazione di noia ed incompletezza che aveva percepito nel sogno.
Si chiese come sarebbe stato non trovarsi Taiyou che bussava alla porta di casa sua con la pizza.
Vide il compagno che si avvicinava alla finestra « Sono certo che non ce ne accorgeremo nemmeno. E poi, se proprio non vuoi accettare il fatto che resteremo lontani … puoi pensare che alla fine è tutta un’illusione. » esclamò, voltandosi.
« Un’illusione? » ripeté Yuuichi, mentre Amemiya si avvicinava di nuovo al letto « Sì. » rispose l’altro « Secondo un filosofo greco di nome Parmenide, ogni cosa, anche il tempo, è illusione di sensi. Quindi prova a pensare: quando uscirai da qui e io ti verrò a trovare a casa, prima di partire, passeremo tutto il giorno assieme. » iniziò il sedicenne, e Yuuichi lo osservò « E tutta la notte. » mormorò, al che Amemiya arrossì e annuì impercettibilmente « Passeremo tutta la notte a guardare le stelle. » Tsurugi arricciò il naso un po’ contrario, ma il minore lo ignorò continuando a parlare
« … Se tutto è un’illusione di sensi, come dice Parmenide, la notte non finirà mai e noi continueremo a guardare le stelle, circondati da origami, mentre mangiamo la pizza. Saremo noi e le stelle, con la pizza che non finisce e l’alba che non arriva … ».
« Mi piace questo modo di vedere le cose. » sentenziò Tsurugi « Ma si tratta pur sempre di un anno e mezzo lontano da te, comunque la si guardi ».
Taiyou sorrise, cercando di non sembrare troppo triste, appoggiò una mano sulla guancia del fidanzato e restò a guardarlo, restando in silenzio per alcuni istanti.
Si alzò solo quando l’orario delle visite era finito. Baciò Yuuichi a fior di labbra, poi gli sussurrò « Pensa anche a questo: magari un giorno inventeranno un modo per fermare il tempo, e allora potremo davvero restare per sempre insieme e guardare le stelle. » Yuuichi sorrise senza dire nulla, l’altro continuò « Magari un giorno potrebbe accadere. Per ora, però … »
« … Lasciamo che sia ».
 
 
I wake up to the sound of music
Mother Mary comes to me
Speaking words of wisdom, let it be
 

Let it be, let it be, let it be, let it be
There will be an answer, let it be.





 





 
/Angolo di 18°10' (?)/
Felice Taiichi day a tutti gente! çwç *Hazel ed Alicchan spargono fiori e muffins e caramelle everywhere*.
Non avete idea di quanti ripensamenti abbiamo avuto per questa fic. All'inizio doveva essere una fic a rating rosso, ma poi abbiamo capito che non faceva per noi (e poi io non so scrivere fic a R18 in italiano NdHazel), poi ci è venuta in mente un'idea angst, ma Alicchan non ama l'angst e poi per festeggiare la Taiichi day è necessaria una fanfiction fluff
Questa storia ci è parsa un filo sbucata dal nulla (?), ma sarà l'effetto delle slice of life.
Avremmo voluto scrivere anche di più, ma l'ispirazione ci ha lasciate, e poi probabilmente più lunga e con questo ritmo di narrazione sarebbe diventata anche noiosa ad un certo punto. È solo che la canzone dei Beatles mette addosso una calma incredibile e quindi siamo andate alla velocità di una lumaca con l'artrite (what). 
Tra l'altro, una certa autrice *indicano Hazel random* si chiede ancora perchè le fic per le pairing day le vengono sempre fuori con un ritmo incredibilmente soporifero. Sarà che contenere i feels fa questo effetto (persona random: Alicchan invece non sa controllarsi ~ *fischiett*).
Lavorare insieme per noi è stata una gioia, nonostante i chilometri che ci separano, e speriamo che la fic vi sia piaciuta
Vi auguriamo di trascorrere felicemente il resto di questo bellissimo day ~
Goodbye,
Hazel & Alicchan ~

 
  
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