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Autore: Bluemask    18/10/2013    6 recensioni
Il primo amore di una quindicenne e i ricordi di due padri innamorati come il primo giorno; perché, alla fine, ogni bacio diventa speciale, unico, il primo.
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“Da cosa hai capito di essere innamorato di papà?”
“Da tanti particolari diversi: da come si aggiusta i ricci, da come arrossisce, dagli occhi che brillano quando ride, dal fatto che perde sempre il telecomando per poi ritrovarlo ogni volta sotto il divano” ridacchia, e anche la figlia si scioglie un po’, sorridendo divertita.
“Ma quale è stato il motivo più importante?” insiste, curiosa
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[Larry, ovviamente.]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Primi baci

 

 

 

 

I fell in love next to you,
Burning fires in this room.
It just fits
Light and smooth,
Like my feet in my shoes.

 

 

 

Una ragazza castana è seduta su un divano rosso, un cuscino colorato contro il petto e lo sguardo teso.
Fissa un punto imprecisato tra la televisione e un disegno incorniciato attaccato al muro, un ritratto dei suoi genitori fatto da un amico di vecchia data, così bello che sembrano vivi nella carta.
Resta immobile, la fronte corrucciata, le labbra strette.
Sembra così assorta nei suoi pensieri che Louis – in piedi dietro di lei, appena sceso dalle scale – non sa esattamente se interromperli oppure no; poi si fa avanti, sedendosi accanto a lei e posandole una mano su un ginocchio.
“Tesoro” la chiama dolcemente, inclinando la testa, “c’è qualcosa che non va?”
Lei si riscuote, girandosi verso di lui.
“Niente, papà” replica con una scrollata di spalle.
Louis sorride.
“Sul serio, sto bene” lei alza i pollici con un sorriso, il padre capisce subito che è finto: è la sua bambina – al diavolo chi dice che ha già quindici anni – e lui la conosce meglio di se stesso.
“Cosa succede?” gli accarezza i capelli, Grace sospira.
“Da cosa hai capito di essere innamorato di papà?” si decide a chiedere, il peso sul cuore diventa più leggero.
Alexander e Paige – le sue migliori amiche dalla prima superiore – una volta le hanno chiesto se si confonde a chiamare entrambi i genitori papà.
Grace, in realtà, non si è mai posta il problema.
Certo, all’asilo è stato un po’ strano sentire gli altri bambini raccontare di mamma e papà e anche lei si è sentita un po’ strana; però, quando ha parlato di questo ai suoi genitori, pur con timore che si arrabbiassero, loro le hanno sorriso dicendo che è l’amore l’unica cosa che conta. Grace ha subito capito che è la verità.
In fondo non è importante avere una mamma e un papà, un papà e un papà o una mamma e una mamma, l’importante è che i due si amino davvero.
Forse, però, solo a quindici anni ha pensato davvero all’amore – se così si può chiamare quello che prova per Ben, in realtà è piuttosto confusa.
Allontana quei pensieri e si concentra sul padre, che ormai ha un sorriso enorme e sognante dipinto in volto. “L’ho capito da tanti particolari diversi: da come si aggiusta i ricci, da come arrossisce, dagli occhi che brillano quando ride, dal fatto che perde sempre il telecomando per poi ritrovarlo ogni volta sotto il divano” ridacchia, e anche la figlia si scioglie un po’, sorridendo divertita.
“Ma quale è stato il motivo più importante?” insiste, curiosa.
Louis si morde il labbro inferiore, riflette tra sé. “Beh, se ti raccontassi una storia lo capiresti meglio.”
“Oh, papà!” si lamenta lei, nonostante sia felice, anche se non lo da a vedere: resterebbe ad ascoltare un centinaio di volte tutti i ricordi dei papà fino a impararli a memoria.
“Una volta” incomincia Louis, sorridente, “avevamo finito di cantare sul palco di X-Factor ed eravamo preoccupati di quello che avrebbero detto i giudici: era una delle nostre prime esibizioni, avevamo una paura folle di essere mandati a casa.” Grace gli passa un braccio intorno alla vita, appoggiando la testa sulla sua spalla, e Louis la stringe a sé. “Harry era il più nervoso – come sempre, in realtà – ma si è avvicinato a me e mi ha sussurrato una frase nell’orecchio, con una voce dolcissima” sospira, lei sorride.
“Cosa ti ha sussurrato?” abbassa il tono, come per non spezzare un momento magico.
Non preoccuparti, sei stato incredibile come sempre. E mi ha preso una mano. Non ha fatto nulla di che, però non stavamo ancora insieme e sento ancora i brividi che mi ha provocato.”
Il sorriso di entrambi si espande.
“Mi racconti qualche altra cosa?”
“Uhm” borbotta Louis, pensieroso. “Un giorno, invece, ho trovato nel camerino una rosa bianca con un biglietto sopra dove diceva che era per me da parte di un fan. Harry ha fatto finta di niente, ma è stato smascherato da Niall che lo aveva visto portarla lì. Avresti dovuto vedere la faccia di papà, era completamente rosso e non aveva il coraggio di guardarmi negli occhi!”
Grace scoppia a ridere.
“Timido e impacciato come sempre” continua Louis. “Era – ed è ancora – estremamente adorabile” scuote la testa, poi si illumina di colpo. “Oh, e un altro giorno mi ha visto abbracciato a Liam e, non ti dico, ha fatto una scenata memorabile.”
La ragazza ride di nuovo, questa volta si unisce anche Louis. “Te lo giuro, è stato fantastico, ha tenuto il broncio per mesi!”
“Non è andata esattamente così.”
Grace e Louis sussultano, girandosi insieme verso la porta di casa, dove era entrato Harry pochi secondi prima senza essere sentito, coperto dal suono delle risate; l’uomo si siede vicino a Grace, divertito. “Louis e zio Liam erano letteralmente appiccicati, non capivi davvero dove iniziava uno e finiva l’altro –”
“Stai esagerando” borbotta il castano, che viene ignorato da Harry.
“Papà era il mio ragazzo, Liam uno dei miei migliori amici, mi sono sentito tradito da entrambi” incrocia le braccia al petto.
“Andiamo, non avrei mai potuto tradirti” sbuffa Louis, il riccio gira il capo dalla parte opposta, fintamente offeso, cercando di nascondere un sorriso.
Il più grande ridacchia, tirandogli i capelli. “Amore, dai.”
“Non provare a comprarmi con i tuoi soprannomi!”
“Cosa ti fa pensare che lo voglia fare, piccolo mio?”
Grace li osserva entrambi, sorridendo orgogliosa per avere due genitori che si amano ancora come il primo momento in cui si sono visti, ventuno anni fa.
Le piacerebbe amare una persona come papà Harry ama papà Louis e viceversa, e capisce che le piacerebbe anche che quella persona sia Ben.
“Hai messo il broncio di nuovo? Non ci posso credere!”
“Non ho messo il broncio! E, tanto per la cronaca, non è vero che quella volta ho tenuto il broncio per mesi!”
Il trillo del campanello li interrompe, Grace si alza di scatto.
“Oddio, è Ben” squittisce, aggiustandosi la gonna di jeans – perché si è messa la gonna? È troppo corta, accidenti! E che è quell’orribile camicia azzurra? Ma si è messa anche la matita? Si sarà sbavata? Perché si è truccata?
“Ben?” ripete Louis, spaesato.
“Il ragazzo che le piace, ovviamente.”
“Non mi piace Ben!” esclama Grace, arrossendo.
Il campanello trilla ancora, lei fa un respiro profondo.
“Sei bellissima” esclama Harry, alzandosi in piedi e abbracciandola; Louis le posa un bacio sulla fronte, spingendola verso la porta.
“Non tornare a casa tardi” le raccomanda, Grace annuisce ed esce in fretta.
“La nostra minuscola Grecy sta crescendo” sospira il castano.
“Il suo primo amore” sorride Harry, intenerito.
“A proposito” il più grande schiocca la lingua contro il palato, passando le braccia intorno al collo dell’altro. “Ti ho mai detto che ti amo?”
“Mh, un milione di volte.”
“Allora oggi saranno un milione e uno” gli sussurra sulle labbra. “Ti amo.”
“Ti amo anche io.”
E, mentre l’uomo di trentasette anni con gli occhi verdi bacia l’uomo di trentanove anni con gli occhi azzurri, una ragazza di quindici anni bacia un ragazzo della sua stessa età, le bocche impacciate e i volti rossi.
E, forse, Grace non scorderà mai il primo bacio con Ben, come Harry non scorderà mai il primo bacio ricevuto da Louis e Louis non scorderà mai il primo bacio dato a Harry.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo so, non pubblico niente da una vita e spunto fuori con ‘sta cosa...
(Che titolo orribilmente banale, poi!)
Ultimamente non ho mai tempo per scrivere, ho trovato questa storia abbandonata su world da un mesetto scarso e ho deciso di pubblicarla. Beh, spero che vi possa piacere (o che non vi possa fare troppo schifo, non ha praticamente un senso ;__;).
La frase in corsivo in alto è di “Firefly” una canzone meravigliosa di Sheeran che vi consiglio di ascoltare.
Beh, un bacio x

  
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