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Autore: telesette    19/10/2013    0 recensioni
Mentre le Guerre Oscure incombono per piegare e assoggettare le genti di Drakan al perfido Navaros, i due leggendari eroi dell'Ordine della Fiamma, il Cavaliere Heron e il Dragone Arokh, combattono contro l'Alleanza Nera per riportare la pace. Si avvicina il momento della Battaglia Finale e i protagonisti di questo scontro andranno incontro al loro destino...
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
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Pur immaginando quello che lo attendeva aldilà del lago e delle montagne circostanti, Heron non era tuttavia preparato ad un simile spettacolo. Davanti a lui, l'immensa distesa pianeggiante era pressoché sommersa da orde inferocite ed ogni genere di creature mostruose: i Grull e i Wartok erano dappertutto, brandendo le loro mazze chiodate e le grosse asce arrugginite; da dove si trovava, Heron poteva vedere quella enorme maramaglia brulicante come un'orribile onda nera pronta a lanciarsi in avanti da un momento all'altro; qua e là, le enormi teste dei troll svettavano come gigantesche verruche purulente; ovunque Heron guardasse, non vedeva altro che esseri assetati di sangue e ansiosi di pascersi con carne umana...
Il Cavaliere deglutì.
Dietro quell'orda infernale, dominante l'intera valle con le sue tre nere teste squamose e l'immenso torace rivestito di scaglie, Navaros annunciava al mondo la sua potenza, vomitando ovunque grossi getti di fuoco.
Ormai non aveva più nulla di umano.
Solo contro praticamente l'intero esercito del male, Heron pareva non avere alcuna possibilità. La spada runica vibrò nella sua mano, emanando una lucentezza a dir poco sovrannaturale, e nello stesso momento Heron comprese la vera natura del suo potere.
La luce emanata da Bourne, la spada creata dai Saggi di Drakan, non sfuggì all'occhio attento di Navaros. Malgrado fosse ancora parecchio distante, infatti, l'oscuro comandante dell'Alleanza Nera percepì chiaramente la presenza del Cavaliere nascosto. Troppe volte lui ed Heron avevano combattuto insieme, fianco a fianco in passato e uno di fronte all'altro dopo, perciò era palese che nessun altro potesse emanare la stessa aura né tantomeno lo spirito combattivo dell'eroe più coraggioso ( o incosciente! ) che le Guerre Oscure abbiano mai conosciuto.
Le teste di Navaros sorrisero crudelmente, già pregustando la soddisfazione di veder cadere l'odiato Heron una volta per tutte, e il loro ruggito assunse tosto la forma di un ordine chiaro e perentorio per le truppe in attesa.

- Uccidetelo!

Non appena Navaros ebbe pronunciato quell'ordine, l'intera orda si riversò addosso ad Heron come una sorta di enorme muro compatto. Se Arokh si fosse trovato lì al suo fianco, certo non gli sarebbe stato difficile aprire vuoti nelle fila nemiche.
Questa volta, però, Heron era solo.
La sola forza di cui disponeva risiedeva ora nei muscoli delle sue braccia... e nelle virtù della lama incantata tra le sue mani.
Un Wartock gli fu addosso, levando l'ascia verso l'alto come per decapitarlo, ed Heron strinse Bourne tra le dita con maggior decisione. L'ascia del Wartock lo ferì leggermente alla spalla ma, come Heron squarciò il petto della creatura con un unico colpo, il potere dell'arma magica non tardò a manifestarsi.
Le rune impresse sulla lama, oltre a renderla indistruttibile, avevano anche il compito di risucchiare tutta l'energia vitale presente nell'aria per restituirla al suo possessore.
Ogni volta che Heron sferrava un colpo mortale, e che i mostri cadevano giù stecchiti uno dietro l'altro, il sangue andava magicamente a risanare il corpo di Heron e ad infondergli sempre nuova energia
.
Sebbene da solo, grazie al potere di Bourne, Heron seminò una formidabile scia di morte. Le truppe di Navaros non riuscivano ad ucciderlo e, man mano che questi si faceva largo nel muro di corpi, l'oscuro dragone tricipite si rese conto di doverlo annientare personalmente.
Spingendo mortalmente da parte i suoi inutili soldati, con una singola zampata, Navaros si ritrovò dunque ad attendere che Heron venisse proprio incontro alle sue immense fauci.

- Sei un pazzo, Heron - esclamò Navaros. - Qualunque diavolerìa ti abbiano dato i Maghi dell'Ordine, non riuscirai neppure a scalfire il mio nuovo corpo... Io sono immortale!
- Tu non hai neppure il diritto di esistere, maledetto - urlò Heron di rimando, correndo incontro a Navaros con l'arma in pugno. - In questa spada c'è la punizione del cielo, la stessa che gli dei hanno stabilito per te!
- Gli dei, dici ?!? - la risata di Navaros era quasi più spaventosa di tutto l'insieme. - Povero sciocco, io prenderò il posto degli dei e l'Ordine finirà nella polvere, è scritto!
- MAI !!!

Heron spiccò un leggendario balzo verso l'alto, la spada ben alta sopra la testa, e nel contempo Navaros emise un getto di fuoco per distruggere il suo corpo a mezz'aria.
Nessuno sa cosa accadde con precisione.
Che la crudeltà di Navaros o l'immensa volontà di Heron, quale di queste fosse più forte, fatto sta che lo scontro non ebbe alcun esito positivo per nessuno dei contendenti.
Al termine della battaglia, infatti, il corpo di Heron non esisteva più ( certo consumato dalle fiamme che lo avevano avvolto ); e ciò che restava di Navaros giaceva immobile, con la spada Bourne profondamente conficcata nel petto.
Con la morte del loro invicibile comandante supremo, prese dal panico, le orde infernali abbandonarono i neri vessilli sul campo di battaglia e si diedero alla fuga, nascondendosi in grotte e caverne disseminate lungo tutta la vallata. Quando di lì a poco giunsero sul luogo, i Cavalieri dell'Ordine si resero conto che c'era ben poco che potessero fare.
Navaros era morto.
Lord Heron non esisteva più.
Con la fine dei loro due più grandi protagonisti, le Guerre Oscure erano finalmente giunte al termine. Ciò che rimaneva ormai, tra lo stupore e l'amarezza generale, rappresentava infatti la definitiva caduta dell'Ordine e degli ultimi Cavalieri sopravvissuti.

***

Quando finalmente riprese conoscenza, dimodoché potesse assistervi con i suoi stessi occhi, Arokh quasi non riusciva ad accettare la realtà che gli si presentava davanti. Il suo cuore era gonfio di dolore, tanto per la triste sorte di Heron che per il rimorso di non aver potuto combattere l'ultima battaglia al suo fianco.
Ma il vero problema era un altro!
Il tradimento di Navaros aveva gettato onta e disonore, non solo sugli esseri umani, ma anche e soprattutto sulla stirpe degli Antichi Dragoni discendenti dalla divina Mala-Shae.
Non potendo riparare in alcun modo a ciò che era stato, sconvolti e profondamente scossi dalla vergogna, tutti i Draghi superstiti decisero che non avrebbero mai più combattuto per nessuna causa. Anche Arokh si disse d'accordo con tale decisione: ora che il suo compagno era morto, non aveva più alcuna causa da perseguire; tutti i Dragoni dell'Ordine sopravvissuti, non potendo sciogliere il Vincolo coi loro Cavalieri, avevano solo un modo per separarsi da loro... quello di ritirarsi volontariamente in un sonno artificiale che non poteva essere interrotto.
Arokh stesso decise di unirsi alla volontà dei suoi fratelli, ritirandosi anch'egli nelle viscere della montagna, e fu così che gli ultimi Draghi Antichi si congedarono dalla razza umana e dal mondo per sprofondare in ciò che le cronache avrebbero in seguito definito il Sonno dei Saggi.
Da allora, e per tutti i secoli successivi, la storia dell'Ordine cadde nel dimenticatoio.
Ciò che un tempo doveva servire a proteggere la pace e la giustizia, e proprio a causa dei suoi stessi fondatori, non aveva più ragione di esistere.
Gli uomini avrebbero continuato a combattere.
Le guerre avrebbero lasciato il posto ad altre guerre.
Ciononostante, nel cuore e nella mente, le leggende dell'Ordine e dei suoi Cavalieri avrebbero sempre mantenuto accesa la fiamma della speranza...
In attesa del loro ritorno!

FINE

 

Angolo dell'Autore:
E con la morte di Heron, la storia delle Guerre Oscure termina dunque qui. Spero che la mia versione, per quanto semplice e riduttiva, sia riuscita nell'intento di affascinarvi nell'approfondire un po' meglio la storia dietro questo bellissimo gioco. DRAKAN è decisamente un titolo un po' vecchiotto, se paragonato alle grandi saghe fantasy che sono uscite nel frattempo, eppure riesce ancora ad appassionarmi come quando l'ho scoperto. Se, come me, siete curiosi/e di vedere altre avventure su Arokh e i Dragoni dell'Ordine, fatemelo sapere.
^__^ A presto dunque!

DADO

   
 
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