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Autore: _ M i r a i _    19/10/2013    3 recensioni
Mi avvicino cautamente, come per paura che mi sentissi e ti svegliassi, anche se so benissimo che non puoi sentirmi, vedermi o toccarmi, ma è più forte di me. Come se avessi paura che ti rompa al solo guardarti.
Spero di avervi incuriositi...
Genere: Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hayden Frost/Atsuya Fubuki, Shawn/Shirou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È inverno.

 La tua stanza è buia e silenziosa, non si sente alcun rumore a parte il tuo respiro, appena percettibile.
La stanza è pulita e ordinata; non sei per niente cambiato da quando eravamo piccoli: la tua parte di stanza era sempre in ordine, invece la mia -da perfetto casinista che sono- era l’esatto opposto, sembrava quasi che il disordine avesse preso e fosse direttamente venuto a vivere da me.

Vedo appoggiata su una sedia la divisa della squadra nazionale. Ci sei arrivato e hai vinto anche senza di me, sei stato bravo Shirou.
Mi ricordo di quando giocavamo a calcio, cercando di migliorare sempre di più le nostre tecniche e il nostro gioco. Aspiravamo ad essere perfetti, ricordi?
Certo che ricordi, è per questo che sei entrato in crisi, per colpa mia e per la mia smania della perfezione. Ti sei creato inconsciamente un alter-ego uguale a me e pensavi che fossi io ad interagire nel tuo corpo, isolandoti e facendo conoscere solo la “mia” parte di te.
Ma hai reagito, grazie agli splendidi compagni di squadra e amici che ti hanno aiutato e fatto tornare il sorriso. Quel sorriso che a me piaceva tanto.

E che ora posso vedere solo da lontano.

Mi avvicino cautamente, come per paura che mi sentissi e ti svegliassi, anche se so benissimo che non puoi sentirmi, vedermi o toccarmi, ma è più forte di me. Come se avessi paura che ti rompa al solo guardarti.
Fuori dalla finestra della camera da letto si possono vedere candidi fiocchi di neve scendere lentamente, senza emettere il minimo suono.
Sei avvolto dentro alle coperte candide e pesanti, da cui spunta fuori solo il tuo viso; non ricordo come ci si sente ad avere freddo, ma so che in questo momento non c’è l’hai.
 La tua pelle, di solito pallida, ora è più colorita. La tua bocca accenna ad un sorriso rilassato e i tuoi capelli sono leggermente scompigliati qua e là sul cuscino. I tuoi occhi sono chiusi, ma ricordo perfettamente il loro colore grigio-azzurro.

Resto per un po’ immobile a guardarti, sereno e in pace.

Poi, però, il tuo sorriso si trasforma in un’espressione triste e nervosa. Inizi a sudare; stai avendo un incubo.
-A-Atsuya… mamma, p-papà… no…!- dici, quasi un sussurro.
Ho capito. Stai ricordando il giorno dell’incidente, la valanga e io, mamma e papà. Non voglio che tu sia triste, Shirou.
Appoggio la mia mano sulla tua fronte; tu non mi percepisci, ma io sì. Riesco solo a toccarti, ma immagino che ora scotti da morire visto che sei diventato tutto rosso.
Decido di apparirti in sogno, per calmarti.
 


Ti vedo davanti alla macchina, a piangere.
Hai qualche graffio in faccia e le lacrime vanno sulle ferite e ti fanno singhiozzare ancora di più di dolore.
Mi avvicino lentamente fino a che non ti sono dietro. Ti appoggio una mano sulla spalla.
-Shirou, perché piangi? Io sono qui…-
Ti volti con ancora le lacrime che scendono per le guance arrossate, come gli occhi. Mi guardi e resti stupito nel vedermi.
-Atsuya…!-
Ti rimetti a piangere e mi salti addosso buttandomi le braccia al collo; mi stringi forte per paura che io vada via.
Stavolta riesco a sentire bene il calore che emani dal corpo e dal viso, da cui scendono lacrime che vanno a finire sulla mia spalla.
Rimaniamo così, immersi nel bianco della neve…
 


Esco dal tuo sogno e vedo il tuo volto. Il sorriso ti è tornato e dall’occhio destro è scesa una piccola lacrima di felicità, che va sul cuscino, che la assorbe piano piano.
Ti guardo e sorrido anche io. Se potessi piangere avrei le lacrime agli occhi, ma non posso purtroppo.
Ora devo andare, ma tornerò, per starti vicino e guardare il tuo sorriso da lontano fisicamente, ma vicino col cuore.
 


Proteggerti: questo è il mio compito.
E lo sarà per sempre.



 
 
 
 
 
Angolino dell’autrice che non smette di scrivere fluff e non lascia in pace manco i Fubuki :3
Buongiorno! E se non ci dovessimo rivedere, buon pomeriggio, buonasera e buonanotte! [cit. film di cui non ricordo il titolo, una roba tipo Norman o giù di lì]
Tutti: sì, al secchio!
Cattivi! U_U
Allora, spero che la storia sia piaciuta e che qualche pomodoro (?) mi lasci una recensione!
Pomodorochestaleggendolaff: manco se mi paghi!
ormai non ci può fidare manco dei pomodori!
Grazie ancora a chi he letto e/o recensirà la fic. Ci vediamo ai miei prossimi lavori! *coff MinaMana coff* spoiler mio! (?) Frappè all’avocado! (???)
Bye bye! Lula

 

 
  
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