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Autore: SuperWiki    19/10/2013    5 recensioni
Amy cerca di conquistare Sonic (come sempre), stavolta usando i trucchi di un manuale d'amore... Ma riuscirà nel suo intento o ogni suo tentativo sarà un buco nell'acqua? Bè, non ve lo posso mica dire io, leggete per scoprirlo! Pff, che pigroni!
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amy Rose, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Vita di un riccio corridore (e dintorni)'
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Come conquistare un uomo in 10 passi
 
Capitolo 29
 
Sorprendere il vostro uomo
 
“Una sorpresa inaspettata può migliorare le cose in un rapporto sentimentale. Non devono essere solo gli uomini a fare regali alle donne, a volte invertire i ruoli può rivelarsi provvidenziale. Fate un tentativo, escogitate un piano infallibile e le vostre attese saranno sicuramente soddisfatte... ”
 
In realtà...
 
Persino i sassi sapevano che Sonic odiava stare fermo, se non per dormire o fare una pennichella. Immaginatevi quindi quanto potesse essere odioso per lui dover stare immobile su un letto e non poter uscire a causa di un trauma cranico provocato da una ragazza con un martello altrettanto traumatico. Nemmeno i chili-dog riuscivano a risollevargli il morale, cosa molto grave.
 
-Eddai Sonic, devi sopportare solo questo giorno, e poi riprenderai a correre più veloce di prima!- Miles provò a tirarlo su, senza riuscirci.
-Tails, tra un po’ impazzisco se non prendo aria fresca!- Si lamentò il riccio mentre si toccava la benda che fasciava la sua fronte.
-Andiamo, ce la farai benissimo! Hai dovuto affrontare problemi peggiori di tre giorni di convalescenza, questo è niente al confronto- Disse la volpe alzando gli occhi al cielo.
-Parla per te, amico- Fece il porcospino senza riuscire a nascondere il suo volto riconoscente.
 
Infatti Tails era stato accanto a lui in quei due giorni, e non lo avrebbe mai ringraziato abbastanza da averlo sopportato durante i suoi deliri dovuti all’astinenza di adrenalina.
 
-Sonic, io ora devo prendere il Tornado. Dovrei tornare oggi pomeriggio- Disse Tails mentre si allontanava.
-Per quale motivo te ne vai? E perché non mi hai detto niente?- Domandò a raffica Sonic.
-Devo prendere delle apparecchiature da laboratorio- Fece la volpe con nonchalance – E poi andiamo, sei perfettamente in grado di cavartela da solo. I chili-dog sono alla tua destra, e nel primo cassetto c’è un lettore MP3 se ti annoi. Altrimenti guarda la TV-
-Sei crudele- Disse Sonic con la faccia da cane bastonato.
-Già, un vero mostro dal cuore di pietra- Rispose Tails con ironia –Ci vediamo dopo- E chiuse la porta.
 
Sonic guardò apatico la televisione fino all’ora di pranzo, dopodiché spazzolò i suoi chili dog. Insomma, tutto procedette senza intoppi, una giornata normale. Noiosa, ma normale. Si stava ascoltando qualche canzone con le cuffie, quando sentì al piano di sotto il rumore di una porta che si apriva. Fin qui nulla di strano, ma di solito Tails annunciava il suo rientro a squarciagola, mentre stavolta non si sentiva nessun altro rumore se non quello della porta che si chiudeva molto silenziosamente.
 
-Qui qualcosa non quadra- Pensò il riccio, e aveva proprio ragione.
 
Infatti, spento il lettore musicale, udì chiaramente un fruscio di vestiti, come se l’intruso si stesse svestendo. Alzandosi dal letto Sonic si grattò la testa un po’ sbigottito.
 
-Ricapitoliamo tutto. Al piano di sotto con molte probabilità c’è un ladro, e invece di rubare si spoglia? Forse ho mangiato troppi chili dog...-
 
Ma non fece in tempo a riflettere che sentì il “ladro” salire le scale. Che stava venendo verso la sua stanza? A giudicare dal rumore dei passi sì, ma Sonic non era di certo un tipo che si spaventava facilmente. Non aveva idea del perché un intruso era entrato a casa sua (e a quanto pare aveva persino una copia delle chiavi d’ingresso), ma di certo non avrebbe avuto vita facile. Quando la porta si aprì, gli occhi del riccio si spalancarono dallo stupore. Si sarebbe aspettato un ladro munito di piede di porco, un delinquente, ma di certo non LEI.
                                             
-Ciao, Sonic-
 
Davanti a lui c’era Amy, ma vestita con un completino intimo rosso decisamente provocante e con una voce moooolto sensuale. La mascella del porcospino cadde sul pavimento e cominciò a sudare manco fosse in mezzo a un deserto. Amy aveva sul volto uno sguardo di soddisfazione: a quanto pare il suo piano stava procedendo come previsto.
 
-Scusami per il tuo bernoccolo, sono stata una ragazzina molto cattiva! Mi potrai mai perdonare?-
-Gah gah gah...- Il povero Sonic aveva la gola talmente secca che non riusciva a parlare, e Amy di certo non era d’aiuto.
-Oh, ma che stupida. Certo che mi perdonerai, dopo quello che ti farò...-
 
E dopo aver finito di parlare, si avvicinò verso Sonic con fare... Minaccioso? Per Il riccio blu sembrava proprio di sì, e non aveva tutti i torti nel pensarlo. Nel suo cervello c’erano il caos e l’anarchia più totale: una parte del suo cervello diceva di avvicinarsi verso di lei, mentre l’altra gli urlava di scappare dalla finestra e di correre all’impazzata senza guardarsi indietro. Preso dal panico, Sonic fece in quel momento la cosa più stupida che si potesse mai immaginare: sbattè la testa sul muro, lasciando delle crepe sulla parete, e svenne. Amy rimase un po’ turbata nel vedere il porcospino in quello stato, ma fu questione di un attimo.
 
-Bè, non è quello che mi aspettavo, ma almeno posso guardare Sonic dormire! Evvai!-
 
Qualche ora dopo, mentre Tails gli bendava la testa con una fascia più grande, dato che la precedente era troppo piccola per due bernoccoli (soprannominati Scemo e Più Scemo), Sonic non diceva una sola parola, troppo incacchiato per parlare.
 
-Sonic, mi vuoi spiegare perché diavolo tu hai un altrobernoccolo in testa, del rossetto sulla faccia e il muro è mezzo distrutto?- Domandò Tails che non aveva la minima idea di cosa era successo.
-Non te lo dirò mai, Tails- Fu la risposta del riccio. Ciò che era successo prima non lo doveva sapere nessuno, nemmeno il suo migliore amico.
-Come vuoi tu- La volpe smise di parlare per concentrarsi a fasciare il suo amico, ma per sfortuna di Sonic poco dopo continuò.
- Ma dovrai restare altri due giorni a letto. È per il tuo bene, fidati- Nel sentire quelle parole l’occhio del porcospino ebbe un tic nervoso.
-Altri... Due giorni?- Sillabò del tutto fuori di sé. Intuendo il pericolo, Miles ritenne conveniente andarsene.
-Ehm... Io vado, ho delle cose da fare...- E senza aspettare una risposta, se ne andò in fretta e furia, evitando il peggio..
 
Tre secondi dopo tutta Mobius, e forse anche i pianeti circostanti, udirono l’urlo di rabbia di Sonic squarciare l’aria.
 
Sonic è decisamente uno che deve pensare prima di agire. E che deve badare di più alla sua testa.
 

Ed ecco a voi il quinto capitolo. Sopreso di vederlo di sabato? Bè, non fateci l'abitudine!

Cervello: Già, non sia mai SuperWiki diventi una persona laboriosa!
Io: Piuttosto, è una mia impressione, o Sonic sviene un po' troppo spesso?
Cervello: E io che ne so? Sei tu che scrivi le storie!
Io: Sì, ma tu le inventi. Non provare a fare lo scaricabarile con me!
Cervello: Pensa invece a difendere la tua mascolinità: un sacco di gente ti ha scambiato per femmina!
Io: Cosa, ma io, non può essere che... BUAHAHAHAHAHAHAHAH! (piange)
Cervello: Dopo questa scena vengono i dubbi anche a me.
Io: Chiudi quella boccaccia, cervello! Comunque, il sesto capitolo uscirà domenica prossima (oggi è stata una RARISSIMA eccezione), nel frattempo vi auguro un fantastico weekend. Ciao ciao!
Cervello: E ricordate: entrare nelle case altrui è reato!
 
  
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