Lo amavo.
Lo amavo più della mia stessa vita, ma forse non era abbastanza, lui ha scelto mia sorella, lui non ha scelto me.


La sveglia suonò, erano le sette e mezza e tra neanche un'ora e mezza mia sorella e il ragazzo dei mie sogni si sarebbe sposato.
Non glielo avevo mai detto, di amarlo, avevo paura che la nostra amicizia potesse finire; sapevo che non era possibile, ma non glielo dissi comunque.
Mi alzai dal letto e mi diressi verso il mio bagno, cominciai a lavarmi i denti poi la faccia e infine mi tolsi i vestiti ed entrai in doccia.
Feci una doccia gelata, mi volevo svegliare perché la sera prima non avevo dormito molto sempre per il motivo del matrimonio.
Presi la spugna gli misi del bagnoschiuma e cominciai delicatamente ad insaponarmi.
Molti dicono "Il miglior pensatoio è la doccia e il gabinetto" lo penso anche io, ogni volta che entro in doccia mille pensieri mi invadono la testa.
"Perché non gli ho detto di amarlo?" oppure " E se mi ama anche lui?"
Risi malinconicamente, come poteva uno come Minho amarmi? Lui era perfetto, era bellissimo, io era una ragazza di media altezza con un fisico abbastanza in carne, ma non troppo.

Dopo aver finito di farmi la doccia, mi misi l'accapatoio e uscii dal bagno dirigendomi verso la mia piccola camera da letto.
Mi asciugai per bene, mi misi l'intimo e il vestito da damigella per le nozze.
Sì perchè, mia sorella mi voleva come damigella, pur sapendo che amavo tantissimo Minho.
Pensieri come "Stronza" mi fecero rabbrividire dalla rabbia. 
Dopo aver finito di vestirmi, mi piombai direttamente nel box, dove era situata la mia macchina.
Ovviamente ero in ritardo, quindi mi diressi verso la chiesa.
Entrai velocemente in chiesa dove erano tutti seduti, la messa era già cominciata mille pensieri mi invasero per sempre quando sentii la fatidica frase " O taccia per sempre".
-Io sono contraria.- urlai a squarciagola, sapevo di aver rovinato il matrimogno e di rendere infelice mia sorella, ma non potevo vedere Minho che sposava un altra, mi cadde un gocciolina di acqua sulla guancia, una gocciolina che definii una lacrime. Poi mille lacrime mi riempirono il viso, stavo piangendo così tanto che quasi mi mancava il respiro.
Poi, la cosa che non mi sarei mai aspettata accadde: Minho si stava dirigendo verso di me, avevo paura che mi avrebbe urlato addosso un "Stronza" o cose del genere.
Ma non lo fece, anzi mi prese delicatamente la mano e mi trascinò letteralmente fuori dalla chiesa, non una parola, non disse niente, mi portò sulla macchina che Minho e mia sorella avrebbero dovuto usare per andare in luna di miele, ancora niente parole.
Accese la macchina e cominciò a guidare, non sapevo dove mi stava portando, ero impaurita e allo stesso tempo eccitata.
Mi portò in una spiaggia, bella grande, scendemmo dall'auto e cominciammo a camminare verso il mare. 
Lui si fermò, sorrise e cominciò a piangere dicendomi "Stupida, io ti amo, non amo tua sorella ma te."
Dopo di che mi afferrò il braccio e mi spinse su di se, cominciando a baciarmi le labbra in un modo dolce e delizioso. 
Era il mio primo bacio ed ero contenta che era con lui. 
Il mio più grande amore.



Diciamo che questa fan fiction mi è venuta perché ho un fatto un sogno molto simile a questa storia, spero vi sia piaciuta, forse farò anche un sequel, dipende da voi, se vi piace o meno. Ciao ciao, Alice ^^-