Ecco il capitolo, spero vhe vi piaccia :) pensavate che mi ero dimenticata della storia XD e invece!! ;) (grazie per la pazienza, scusate se ci sono tanti errori, spero di no, se avete da chiedere,commentare,coreggere, ecc... fatelo senza problemi ;D) Buona lettura :3
( i veri nomi dei Titani: Garfield Logan = Beast Boy (Bibi) Rachel Roth = Raven (Corvina)
Richard Grayson (detto anche Dick) = Robin/ Nightwing Koryand’r (Kory)= Starfaier (Stellarubia) :D )
Raven sgranò gli occhi e cercò di persuaderlo: “La prego! Non la apra, è tutta in disordine! Che ne dice invece di parlarne fuori per l’affitto?” e accennò a una sottospecie di sorriso, il signor Jackson la squadrò e disse: “E’ inutile che cerca di adescarmi mia cara, anche se siete un buon bocconcino, siete troppo inquietante quando sorridete, e poi le ho già detto signorina Roth che sono sposato…” aprì la porta,
Raven rimase impietrita e scandalizzata, non era proprio quello che voleva fare , ma per fortuna Garfield non c’era più e il signore Jackson disse : “Bah, non mi pare tanto in disordine, adesso devo andare a finire i miei controlli e si ricordi, signorina Roth: il prossimo pagamento sarà aumentato, le auguro buona giornata” se ne uscì dalla porta sbattendo.
Raven sospirò e disse ad alta voce, incrociando le braccia: “ Adesso puoi uscire” Gar si calò dal soffitto con una ragnatela poi, giunto a terra, hai piedi di Raven si trasformò in umano e disse : “Quello è tutto fumato! Ascoltami Rae, per prima cosa quell’essere nuota nei soldi ed è un spilorcio, e come seconda cosa non sei per niente inquietante anzi è il più bello del mondo…” Raven distolse lo sguardo da lui e guardò il pavimento e disse: “Gar non ricominciare, sai che non posso.” Garfield sbuffò e disse: “Senti, non voglio litigare, voglio solo che vieni con me… qui è pericoloso per me come lo è per te, lo sai che non vuoi restare qui con quello spilorcio! Sai bene che ogni singolo giorno che sei qui soffri e fai sempre più fatica a controllare i tuoi poteri, l’ho notato quando hai cercato di sedurre quell’uomo, ti prego vieni via con me.”
Raven lo guardò ma i suoi occhi azzurri\ violacei erano diventati neri e una strana aura si era formata intorno a lei, poi con voce disumana urlò: “Non stavo seducendo nessuno, e adesso vattene, credi che abbia paura di quei robottini e di voi umani, quando io in un solo istante potrei condannare il genere umano alla sofferenza eterna, io figlia del grande TRIGon…” Raven di colpo si attrappò la bocca con le mani e l’aura che era intorno a lei svanì e gli occhi ritornarono violacei e disse cadendo sulle sue ginocchia: “Mi, mi dispiace… io… sono un mostro… e non merito neanche di esistere, eppure mi è toccato, non sono stata io a decidere di continuare a vivere, e di avere questa discendenza. Adesso ogni giorno combatto per non liberare la mia parte demoniaca, ma non so quanto potrò durare ancora, ogni giorno l’ansia mi assale e quando vedo che …” Raven iniziò a piangere e a tremare: “uno di noi, magari anche che ho cosciuto viene catturato, la rabbia e la paura mi divora! Oh Gar, perché sono fatta così sbagliata? Ti prego vattene. Se non vuoi morire anche tu…” Garfield si avvicinò e gli alzò il viso e disse sorridendo: “Tu non sei sbagliata è il mondo che lo è.” Raven gli sorrise e si gettò tra le sue braccia singhiozzando una frase: “Grazie Garfield”.
Non disse niente, e si concentrò in quell’abbraccio perché sapeva che lei non se ne sarebbe andata da li, perché se fosse ritornata alla torre con lui, molto probabilmente si sarebbe di nuovo innamorata, e si sarebbe lasciata alle emozioni e avrebbe ucciso sia lei e lui.