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Autore: Pozzione Polisucco    20/10/2013    4 recensioni
Lei: Valerie, due occhi azzurri, azzurri come il cielo infinito in un pomeriggio d’estate, azzurri coma la meraviglia fatta carne, azzurri come il mare più puro, azzurri come il cristallo più lucido.
Lui: Metthew, due occhi verdi, profondi, sensuali, ammalianti, brillanti, luccicanti, seducenti.
Lei: Lingua tagliente, una dura, con problemi in famiglia.
Lui: Lingua tagliente, uno duro, si prende ciò che vuole.
Riuscirà ad avere anche lei?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico
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“Io ho fame” sentii urlare da mio fratello, entrando in casa con le buste delle spesa, abbandonandole vicino all’entrata.
“Tu hai sempre fame” urlo di rimando facendo ridacchiare tutti i presenti. Alza una mano come per chiudere il discorso e si butta a peso morto sul divano, accanto a Desiree.
“Non ci penso nemmeno a cucina, l’unica volta che l’ho fatto ho bruciato il latte” sento urlare Oliver, uscendo dalla cucina, seguito da una Verity annoiata, facendo tornare alla realtà anche la mai cara gemellina.
“Come se non me lo ricordassi” sbuffò facendomi ridacchiare. “Devi solo aiutarmi ad apparecchiare, cazzo. Non ti ho chiesto una tavola allestita di cristalli, devi mettere solo dei bicchiere delle forchette, acqua e coca-cola. Fine” esclamò una Verity esasperata.
“Ma perché devo aiutarti io?” domandò il biondo sedendosi dall’altro lato accanto a mia sorella, che s’irrigidii.
“Sei il primo che ho visto, quanto la fai lunga. Mi aiuterà qualcun altro tranquillo” esclama alzando le braccia al cielo. “Chi vuole aiutarmi ad apparecchiare?” portando le braccia sotto al seno.
Tutti i presenti si voltarono a guardarla, ma nessuno si annunciò nuovo aiutante. Verity spalancò la bocca, facendo cadere la braccia ai fianchi.
“Ma che bei amici, che ho! Davvero molto gentili” esclamò per poi dileguarsi in cucina. Sorrisi.
“Very” urlai.
“Che c’è biondina?” urlò lei di rimando dalla cucina.
“Stasera abbiamo due ospiti in più” annunciai, ricevendo occhiate dai presenti. “Ho invitato Ryan e sua figlia” spiegai portandomi le gambe accanto al sedere sulla poltrona, appoggiandomi con un gomito sul bracciolo. Tempo due secondi che senti un urlo provenire dalla cucina.
“Che cazzo stai dicendo? Quel figo della madonna sta per venire a mangiare a casa mia? Si siederà su una delle mie sedie? Mangerà con una delle mie forchette? Berrà con un dei miei bicchieri?” urlò senza prendere fiato, facendomi spalancare gli occhi divertita. “Quando cazzo volevi dirmelo? Io devo farmi una doccia, truccarmi, vestirmi per bene, non può vedermi così” urlò ancora facendo ridere i ragazzi.
“Volevo dirtelo dopo aver fatto la doccia ma poi ..” iniziai per poi sentii uno sguardo che mi fissava, girai lo sguardo verso Walter, che sorrideva tra il divertito e il malizioso. “Beh, poi .. me ne sono dimenticata, ecco” borbottai, guardandomi le mani.
“Ma poi chi se ne frega, deve solo venire a mangiare, dai. E poi sei vestita bene, e non hai bisogno di trucco” dissi osservando la sua maglietta verde a maniche corti, dei jeans corti chiari, e i suoi capelli sciolti lungo la schiena.
La vidi sbuffare, per poi rifugiarsi di nuovo in cucina, borbottando qualcosa che mi fu incomprensibile da comprendere, facendomi sorridere. Ritornai a guardare la tv, sentendo mio fratello e Oliver chiacchierare di cose a me sconosciute, mi voltai a guardarli, ma incontrai gli occhi del moro che erano su di me, una scarica di adrenalina mi pervase, facendomi rabbrividire. Seduto comodamente sul divano con la testa appoggiata di lato allo schienale, con i capelli scompigliati per colpa del nostro momento incontro riavvicinato, gli occhi chiusi in due fessure, che lo rendeva tremendamente sexy.
“Che cazzo hai sul collo Matt?” domandò il mio amico, portandomi alla realtà, facendomi irrigidire.
“Sei stato con una ragazza è non hai detto niente al tuo migliore amico?” straripò mio fratello, indicando il segno violacee sul collo. Cazzo gli avevo fatto un succhiotto. Il moro boccheggiò qualche secondo, lanciandomi delle occhiate di sbieco.
“Sono stata io” esclamai, facendo spalancare gli occhi a tutti i presenti. Mia sorella che in quel momento aveva staccato gli occhi dal suo film preferito per bere dell’acqua, il suo bicchiere era rimasto a mezz’aria, Oliver seduto accanto a mia sorella mi guardava sbalordito, Walter fissava mio fratello preoccupato della sua reazione a questa situazione, mentre gli occhi di mio fratello era puntati dei miei, seguiva ogni mio movimento, uno sguardo tra il furioso e lo sbalordito.
“Che cavolo stai dicendo, Valerie?” domandò Torn, cercando di avere un tono tranquillo, portando lo sguardo su di me e sul suo amico, che era ancora seduto accanto a lui, divertito dalla situazione che si era creata.
Ma non era preoccupato, prima?
Sarà bipolare.
“Abbiamo siglato una scommessa, che lui ha già perso in partenza” borbottai, allungando un braccio per prendere un bicchiere d’acqua, rivolgendo poi uno sguardo a un moro più che divertito, mi regalò uno dei suoi sorrisi super sexy, e un occhiolino che mi fece ridacchiare. Credeva davvero che con poco sarei caduta ai suoi piedi? Ritirati, fai più figura!
“Una scommessa!” fu il sussurrò di Torn. “Una scommessa” sussurrò nuovamente. “Ma che cavolo avete in mente voi due? Valerie, sei stata legata a Kay in una relazione di solo sesso, e ti ha fatto soffrire, mi vuoi spiegare perché cavolo hai fatto questa scommessa? Vuoi soffrire di nuovo?” sbottò d’un tratto, facendomi sobbalzare.
Cavolo, aveva ragione, non ci avevo pensato proprio, e che Matt mi aveva scombussolata e poi cavolo, con Kay avevo accettato la nostra relazione solo perché io provavo davvero qualcosa per lui, con Matt è solo un gioco per dimostrargli che non sono una delle solite ragazzine con gli ormoni a mille. Ho accettato perché non ci sono sentimenti in mezzo, solo due adolescenti che vogliono divertirsi, niente di più niente di meno.
“Voglio solo fargli provare la delusione che lo porta ad innamorarsi della persona sbagliata, non ci sono sentimenti Torn” spiegai facendo ridacchiare il mio compagno di scommessa, che venne subito fulminato da mio fratello.
“Mi stai dicendo che pomicerete, scoperte per quale dannato motivo?” chiese cercando di mantenere la calma.
“Non sono una puttana Torn. Abbiamo una scommessa solo perché il tuo amico, qui presente crede che visto che lui è attratto da me, lo sia anch’io di lui” dissi divertita.
“Voi siete pazzi, pazzi, pazzi” intervenne Oliver. “Rischiereste di farvi entrambi con questa scommessa di mezzo” esclamò alterato. Lo vidi fare un respiro profondo per poi avvicinarsi a me. “Non voglio che tu soffra di..”
“Non soffrirò. Vogliamo solo divertirci. Fine. Punto.” Sbuffai, facendo annuire Torn e Oliver. “Des, che hai?” domandai a mia sorella che mi fissava sbalordita, ancora con il bicchiere a  metà strada dalle sue labbra. “Ti si è addormentato il braccio?” scherzai, ciò la riportò alla realtà, sbatte più volte le palpebre, la vidi posare il bicchiere sul tavolino davanti al divano, poi sparì al piano di sopra, sparendo dalla mia visuale.
Girai lo sguardo, trovandomi sei occhi puntanti nei miei confusi.
“Che ha?” domandò Oliver, preoccupato.
Non feci in temo a rispondere, che il campanello suonò, facendo spuntare una Verity in salotto che sfrecciò subito al piano di sopra, urlando un “Biondina, fossi in te dormire con un occhio aperto in questi giorni” facendomi scoppiare a ridere seguita dagli altri.
Mi alzai dalla poltrona, intuendo che nessuno dei tre presenti si sarebbe scomodato e mi diressi ad aprire alla porta, dove trovai la piccola Eveline con una maglietta verde chiaro e una gonna bianca, che mi sorrideva felice, e Ryan con dei jeans chiari e una camicia blu, è una giaccia di jeans sopra, e capelli sistemati bene con il gel.
“Ciao Val” mi salutò lui, sorridendomi, porgendomi un bacio sulla guancia, che ricambiai.
“Ciao piccola” salutai la bimba che appena vide i tre ragazzi dietro di me avvicinarsi si nascose dietro la gamba del padre. “Tranquilla, abbaiano ma non mordono. Sono uno più scemo dell’altro” scherzai facendola ridacchiare, e facendo borbottare qualcosa di incomprensibile ai tre. “Entrate pure” dissi facendo un piccolo inchino. Eveline entrò sempre dietro la gamba del padre,  con gli occhi puntanti sui tre scemi.
“Allora lui è Torn, il mio fratellone” dissi indicando il biondo appoggiata alla spalla di Oliver. “Lui è Oliver un mio amico” dissi indicando il mio amico. “E’ lui è Matthew un amico di mio fratello” dissi ancora indicando il moro che era appoggiata alla stirpe della porta che portava alla cucina, ma verso il salotto, con lo sguardo fisso su Ryan che sorrideva. “Poi abbiamo su mia sorella è una mia amica, che sono a cambiarsi” spiegai. “Ragazzi lei è Eveline” presentai loro la piccola che fece spuntare un piccolo sorriso per i tre scemi, sempre nascosta. “E’ lui è Ryan suo padre” presentai infine, facendo sorridere il ragazzo accanto a me. “Io vado a chiamare le altre due, Eveline vieni con me?” chiesi alla piccola, porgendole la mano, mi sorrise e rivolse lo sguardo al padre, che ricambio il gesto.
“Non combinare guai, mi raccomando” l’avviso, portando una mano nei capelli della piccola.
Sbuffai divertita. “Oh, lasciala stare questa povera bambina, da ti porto in camera di mio fratello, lì puoi rompere tutto quello che vuoi” scherzai facendo ridacchiare tutti i presenti, e ricevere uno sguardo sbalordito dal mio fratellone.
“Non ci provare nemm..” iniziò.
“Stavo scherzando Torn” lo interruppi. “Bene noi donne vi lasciamo alle vostre solite chiacchierate, fate i bravi e non combinate guai” dissi scimmiottano le ultime parole di Ryan, facendolo ridacchiare, cui si aggiunse anche il mio amico biondo e mio fratello. Notai che il moro era andato a sedersi dove era prima sul divano intento a fare zapping.
“Simpatica, si” borbottò Torn, seguendo l’amico. “Ehi Ryan vieni amico”
Sentii infine, prima di salire le scale con la piccola Eveline, che sorrideva.
Mi avvicinai alla porta che dovrebbe essere stata di Verity e bussai, non aspettai risposta entrai tranquilla. La trovai indaffarata a progettare la terza guerra mondiale con il suo armadio, almeno lei era riuscita a disfare le valigie.
“Very” la chiamai, senza ricevere risposta. “Very ti devo presentare una persona” a quello parole si girò immediatamente. I suoi occhi si posarono subito sulla piccola, che le sorrise, a cui la mia amica non resistette e ricambio, tranquillizandosi.
“Io sono Verity, un’amica di Valerie” disse piegandosi sulle ginocchia, porgendole la mano.
“Io sono Eveline, un’amica di Valerie” disse stringendogli la mano sorridendogli. “Quindi anche tu sei mia amica?” domandò poi.
Verity sorrise intenerita. “Certo, le amiche di Val sono mie amiche” rispose dolcemente.
“Eve, posso lasciarti un attimo con Very? Dovrei parlare un attimo con mia sorella, dopo te la presento” gli dissi.
La piccola annuii, sorridendo a Very, che le porse una mano.
“Da vieni, mi serve un aiuto per vestirmi, e tu cara amica, hai davvero buon gusto” disse dolce, facendo illuminare gli occhi alla piccola.
“Ti aiuto più che volentieri” disse la piccola.
Sorrisi, e usci dalla camera, dirigendomi nella camera di Desi. Bussai ma non ricevetti risposta, così aprì la porta. Quello che mi ritrovai davanti non mi piacque per niente, trovai mia sorella rannicchiata sul letto a piangere, aprì di più la porta facendo scricchiolare la porta, ciò fece alzare lo sguardo di mia sorella su di me, che appena mi vide si asciugò le lacrime. Senza esitare, mi avvinai al sul letto e mi sedetti davanti a lei asciugandogli le lacrime. Vederla così mi faceva non male, di più.
“Ehi, Desiree cos’è successo? Perché prima sei scappata?” le domandai dolcemente, asciugandogli un'altra lacrima.
“Ho paura” farfugliò tra i singhiozzi, portandosi i capelli che le erano andati avanti dietro l’orecchio.
“Paura, di cosa? Che succede Desi? Non capisco sei scappata all’improvviso” dissi sempre dolcemente accarezzandole un braccio.
“Paura che tu torna come prima” borbottò infine dopo aver fatto un respiro profondo.
Sbattei le palpebre confusa. “Perché dovrei?” domandai.
Incrociò le gambe e si asciugò definitivamente le lacrime, facendo dei respiri profondi cercando di terminare le lacrime.
“Quella scommessa che hai fatto con Matthew” farfugliò. “So che con Kay non era una scommessa, ma lui ti usava a suo piacimento, e tu lo assecondavi solo perché provavi qualcosa per lui, ma con Matt non ci sono sentimenti, ma ho sempre paura che lui proverà a farti del male come te lo ha fatto Kay, e tornerai quella che eri, è che mi eliminerai di nuovo dalla tua vita, ignorandomi” spiegò, tale confessione mi fece piangere, ma anche ridere.
Gli alzai le braccia al collo abbracciandola.
“Sei una scema. Sono stata cattiva, antipatica, è chi più né ha più né metta, certe volte mi stavo antipatica anche da sola” sdrammatizzai facendola ridacchiare sciogliendo l’abbraccio, e facendo posare la sua testa sulle mia gambe, appoggiandomi con la schiena allo schienale del letto. “Sono stata una cattiva sorella, ma ora sono cambiata, sono quella che ero una volta, sarà sembrato che in quei giorni ti odiavo, ma io ti volevo bene comunque, ma ti odiavo perché tu sapevi sempre quell’era la cosa giusta o sbagliata da fare, mi irritava il tuo modo di saperne sempre una più di me. Ma ora come ho detto sono quella che ero una volta, ma con Matt è diverso. Con lui non ci sono sentimenti di nessun tipo, ci divertiamo solo a battibeccare, io non lo sopporto nemmeno, ma lo dico a te perché mi fido, forse, sottolineo forse mi attrae” dissi, facendo scattare in su la testa di mia sorella. “No, non è quello che pensi, è solo attrazione fisica. E’ poi cavolo ho diciassette anni voglio divertimi, è penso di non aver fatto niente di male. Voglio solo fargli provare il dispiacere di innamorarsi di una persona che non ricambia. Solo questo” dissi accarezzandole i capelli, sorridendole. “Pensi che sia una stupida?” le domandai.
Mi sorrise. “Lo sempre pensato, Val” scherzò facendomi ridacchiare. “Ma credo che tu abbia ragione, alcune volte vorrei avere il coraggio che hai tu, con gli uomini. Io sono davvero una povera verginella che si vergogna per ogni cosa” mi disse, con un tono malinconico.
“Devi solo avere più autostima di te stessa, Desi. Sei una bella ragazza, divertente, dolce, romantica, intelligente, sei tutto quello che ogni ragazzo vorrebbe ma non te né accorgi. Prendiamo per esempio Oliver” appena sentii quel nome la sentii irrigidire, ciò mi fece ridacchiare. “Lui ti sbava dietro, ti fissa come ogni ragazza vorrebbe essere fissata dal proprio ragazzo. Con amore, dolcezza. Ma tu non te ne accorgi nemmeno, hai dei prosciutti al posto degli occhi, cavolo! Appena vedi che ti si avvicina più del dovuto, non parlo solo fisicamente, tu ti allontani come se ti avesse scottata, e lo vedo nei suoi occhi il dispiacere, ma si rassegna. Sai quel giorno quando usci di casa perché ero arrabbiata con Torn, ci trovammo al parco e lui mi raccontò tutto. A lui piaci Desi, è non poco” le confessai, sorridendole dolcemente, trovando il suo sguardo sorpreso e le sue guancie colorate. “Dai una possibilità a Oliver, Desi. Gli piaci, me lo ha detto lui, ma lo avrebbe capito chiunque anche quello stupido di Torn.” Dissi infine, continuando ad accarezzarle i capelli.
“Ci proverò” mi rispose sorridendomi raggiante.
Una porta si spalancò facendo entrare Val è la piccola Eve, sorridenti.
Desi sobbalzò dal letto, mettendosi a gambe incrociate sul letto sorridendo le due arrivate.
“Ma siete uguali? Chi è la mia amica Val?” chiese dolcemente Eve, confusa.
Le sorrisi e alzai una mano. “Io sono Val, lei è la mia gemella Desiree”
“Cosa ti è successo? Hai pianto? Sembri un panda”
chiese dolcemente, riferendosi al trucco di Desi tutto colato, è scoppiammo a ridere, seguite dalla piccola.






Sciaoooooooooooo belleee!!
Scusate il ritardo, ma tra compiti interrogazioni non sono riuscita ad aggiornare.
Allora? Avete vistoo???? Ho allungato i capitoliiiii ziiiiiiii :3 ... che ve ne pare? Vi piace?
Avete visto quanto è tenera la nostra piccola Eve? E' la scena di Val è Desi? Okey lo ammetto quando lo scrivevo qualche lacrima è scappata anche a me.
Beh che dire, è l'una di notte è io sono a pezzi. Vi lascio al capitolo.
Spero che vi piaccia e che mi lasciare tanteee taaantee recensioni.
E prima che me ne dimentichi, GRAZIEE A TUTE COLORO CHE HANNO RECENSITO, COLORO CHE L'HANNO AGGIUNTA NELLE PREFERITE/SEGUITE/RICORDATE. GRAZIE, DAVVERO. MI FATE OGNI GIORNO PIE' FELICE! *---------------*

Beh, vado. Notteee a tutteee!
Baci _Poli:) u.u
  
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