Problemi
di fumo (e cuore)
Boh, diciamo che sono presa bene e che non ho sonno.
Quindi scrivo gayaggiate idiote.
(Spero vi piaccia!)
“Perché
fumi?”
Una
scrollata di spalle.
Perché, davvero, Zayn non
lo sa.
Sa che gli piace, questo sì.
Sa che ogni mattina deve fumare almeno una sigaretta prima
di entrare in aula e almeno un’altra chiuso nei bagni;
sì, sa anche questo.
Ma, sostanzialmente, quando qualcuno gli chiede il motivo
per cui fuma, Zayn non sa cosa rispondere.
“Perché
fumi?”
“Boh?”
Lo fa stare bene.
Ecco, fumare lo fa star bene.
Lo fa sentire libero, immateriale; lo fa sentire fatto di
fumo nero, così che possa volare via da quella
realtà che gli sta stretta e che
gli fa venire il voltastomaco.
Fumare gli fa crescere le ali sulle labbra, sì, ma non fuma
per questo.
Ne è sicuro.
“Perché
fumi?”
“Bella giornata, eh?”
La nicotina gli piace?
No, gli piace il fuoco.
Gli piace la scintilla rossa, unica nota di colore nelle sue
giornate grigie, unico sospiro caldo nella neve.
Copre quella scintilla con una mano, per proteggerla dai
pericoli e dal vento; la fissa, la ammira, desidera trasformarsi in una
piccola
fiamma.
Ma no, non fuma nemmeno per questo.
“Perché
fumi?”
“Perché respiri?”
C’è abituato.
Ecco, fumare è diventato un istinto, non lo fa nemmeno
più
di proposito.
Gesto involontario; track,
accendino preso dalla tasca, track,
accendino che viene fatto scattare con il pollice, track,
sigaretta che viene accesa, track, nuvole
di fumo nero che fuggono dalle labbra screpolate.
Le altre persone respirano ossigeno, Zayn respira tabacco.
“Perché
fumi?”
“Perché la radice di settantadue
è nove.”
“Eh?”
“Chiupa, Nì.”
Non ha senso.
Fumare non ha senso.
È solo un’altra cosa irrazionale che scandisce la
sua vita
irrazionale.
A Zayn piacciono le cose irrazionali, altrimenti non avrebbe
un migliore amico strambo come Niall Horan o un compagno di banco bello
come
Liam Payne.
Ha pensato sul serio una frase con bello e
Liam Payne vicini?
Irrazionale.
“Perché
fumi?”
“Perché non è vietato dalla
legge.”
“Zay, se fosse vietato fumeresti
comunque.”
“Già.”
Forse non è troppo
irrazionale dire che Liam Payne sia bello.
Zayn lo ha fissato per tutta l’ora di inglese e,
d’accordo, è bello.
Incredibilmente bello.
Però questo non vuol dire nulla, assolutamente.
Mica è un reato pensare che una persona del tuo stesso sesso
è bella. No?
La religione di Zayn – e non solo la sua – la
vieta, ma è un
dettaglio.
Anche gli occhi luminosi di Liam sono dettagli. E le labbra
rosee, le guance che si imbarazzano subito, i capelli corti, le
magliette e le
tute da ginnastica.
Liam è tutto un dettaglio.
Un dettaglio incredibilmente attraente.
“Perché
fumi?”
“I cazzi tuoi, mai?”
“Preferisco quelli degli altri.”
“Lou, sei pessimo.”
Un altro ragazzo senza senso
è Louis Tomlinson.
Risata che coinvolge, sorriso bene in mostra, sale alla sua
stessa fermata del bus.
È così gay che anche
l’omosessualità impallidisce al suo
confronto ed è innamorato di un ricciolino più
piccolo di lui, e Zayn davvero
non sa perché stia pensando a Louis.
Forse per non pensare a Liam?
Liam che gli chiede scusa,
hai una penna in più? e Zayn che gli risponde no, ma se vuoi puoi scrivere con il mio sangue.
Beh, in realtà gli dà la sua penna blu
– ché tanto
rimarrebbe inutilizzata nel portapenne, visto che Zayn scrive sempre
con quella
nera – ma pensa seriamente per un nanosecondo scarso di
rispondergli in quel
modo.
È ufficiale, Zayn Malik pensa cose irrazionali.
Ma le labbra sottili di Liam sono irrazionali? Perché Zayn
sta pensando a quelle, adesso.
“Perché
fumi?”
“Perché altrimenti lo amerei.”
E Zayn lo
ha capito.
Non ci voleva granché a farlo, se vogliamo dire la
verità.
Però – sempre se vogliamo dire la
verità – lo aveva capito
già da tempo; e preferiva di gran lunga fare finta di non
saperlo.
Perché a Zayn non piace amare. Lo sa, Zayn, che
l’amore fa
male.
Fa più male di un pacchetto di sigarette intero di prima
mattina.
E allora, Zayn, per non amare Liam Payne, fuma.
“Perché
fumi?”
“Perché ho voglia di baciarti.”
Gli occhi di Liam schizzano fuori
dalle orbite; Zayn, per
caso, ha già detto di essere irrazionale?
“Scusa” borbotta, arrossendo. “Dimentica
quello che ho
detto” si gira in fretta, la tracolla in spalla e la
sigaretta tra le dita,
incominciando a correre perché – dannazione
– ha perso l’autobus per rimanere a
parlare con Liam davanti alla scuola e casa sua non è tanto
vicina.
“Allora baciami!”
E Liam lo urla, perché Zayn è lontano e le gambe
tremano
troppo per seguirlo.
E Zayn si volta verso di lui – in realtà non
è l’unico,
visto che lo ha sentito anche una donna che porta a spasso un cane, tre
ragazzi, un uomo che tiene per mano una bambina e una ragazza in
bicicletta;
Liam si sente improvvisamente osservato da troppi sguardi.
“C-cosa?” balbetta Zayn, ha sentito male, ha sentito male per forza.
“Baciami” ripete Liam, le guance così
rosse che potrebbero
prendere fuoco da un momento all’altro, il cuore che batte
così forte che sente
già il principio di un infarto.
Le converse di Zayn si muovono veloci, perché se Liam gli ha
detto di baciarlo lui deve farlo, giusto? Dopotutto glielo ha detto lui.
Allora arriva davanti a lui, si china di poco in avanti e
appoggia la sua bocca sopra quella di Liam.
Liam gli posa una mano dietro alla testa per baciarlo
meglio, l’altra mano contro il suo fianco, e Zayn annaspa con
le farfalle nello
stomaco.
“Perché
non fumi
più, Zayn?”