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Autore: Dalmar90    20/10/2013    3 recensioni
Ghena è cresciuta in una famiglia che gli dava molto affetto.
Già alla tenera età di sette anni ha iniziato a conoscere la fame e la sofferenza, ma proprio quando è in fin di vita il grande Maestro Orup la trova e la salva, dandogli una nuova vita piena di speranza e di felicità. Ma non tutto dura per sempre, infatti il passato ritorna.
Il destino sarà ancora una volta così crudele con lei? Magari no, ma forse sì …
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La neve si stava sciogliendo, gli alberi non erano del tutto spogli, incominciavano a vestirsi. Si intravedeva già qualche riccio spuntare dalla propria tana. Faceva ancora freddo, e Ghena aveva dovuto soffiare sulle proprie mani per scaldarsele almeno un po’.Non ci voleva molto per capire che qualcuno la stava seguendo. Ghena percepiva tutto, era stata addestrata dal grande Maestro Orup, sapeva molte cose, in fin dei conti il bosco era stata la sua seconda casa.
La ragazza era alta, di carnagione chiara, magra, i suoi capelli neri erano avvolti in una treccia all’indietro, occhi verdi, il naso un po’ a punta e la sua bocca carnosa color rosa spiccava sul suo viso bianco. Indossava un mantello nero fino ai piedi, di solito teneva sempre il cappuccio per nascondersi agli occhi degli altri. Sotto indossava dei pantaloni conficcati dentro gli stivali, anch’essi neri, e una maglietta aderente color bianco sporco e sopra una di lana, giusto perché faceva freddo, nei  periodi caldi si vestiva in tutt’altro modo. Come armi aveva due pugnali, una spada e un arco con frecce. Nei viaggi era accompagnata  dal suo cavallo Nerifil.
 Si faceva sentire troppo, passi troppo pesanti, e i piedi valgono tutto in queste circostanze. Ghena sapeva che era un principiante da come si muoveva e dunque stava percorrendo una strada senza sentiero e più lunga, sfruttando l’occasione per fargli perdere l’orientamento e quindi aggredirlo quando meno se lo aspettasse. Non era stato difficile far cadere nella trappola il topo. Era davanti a lei, doveva essere un uomo, leggermente più alto, non molto robusto, il viso non si vedeva sia perché era buio ma anche perché il suo volto era ricoperto dal cappuccio, proprio come Ghena. “Il modo in cui sta camminando verso di me, è così famigliare…” pensò.


 

                                                    #Ricordi-Addestramenti del Maestro 
 “Io da grande sarò un forte guerriero e camminerò con fierezza, a testa alta, nessuno potrà mai battermi”
  “Prima di dire ste cose fatti sotto, femminuccia!”
                                                                      #

“Ma certo è…!” aveva pensato Ghena
“A cosa stai pensando, dolce fanciulla?”
“Sto pensando se sai ancora batterti come una volta, femminuccia.”
“Ghena?”
“Yjor?”
I due si erano abbracciati fraternamente “Ma si può sapere dove diamine eri finita?”
“Ho voluto viaggiare un po’.Piuttosto tu, perché mi seguivi?”
“In realtà non pensavo fossi tu, pensavo fossi una ragazza indifesa. Grazie a Enimit(1) ti ho trovata, perché ti devo dire alcune cose importanti, il grande Maestro Orup mi ha incaricato di cercarti e di comunicartele il più presto possibile.”
“Più avanti c’è una taverna, proseguiamo, però non parlare fino a quando non siamo al sicuro.”

                                                                                      -Alla taverna-

I due ragazzi erano entrati nella taverna, era piena di gente e la maggior parte di uomini ubriachi, c’era molta confusione e movimento, ma ottima musica per rendere tutto più allegro. Tutti si fermavano a guardare Ghena mentre passava con sguardo curioso, lei ci era abituata e quindi faceva finta di niente, ma Yjor era preoccupato.
“Allora, io e il mio amico mangiamo e prendiamo una stanza per una notte, quant’è il costo?” aveva detto Ghena appoggiandosi sul bancone con un braccio.
“Cinque Trift(2). Per il cibo ecco qua, per la stanza dovete salire sopra e poi andate avanti fino all’ultima porta in fondo al corridoio.” Aveva detto il locandiere.
“Grazie.”
Appena finito di mangiare, i due amici andarono nella camera, era fatta di legno come tutta la struttura e c’era un letto fatto di paglia con due coperte, con due bacinelle  e una brocca d’acqua.
“Ci toccherà dormire assieme Yjor.”aveva detto la ragazza ridendo.
“Fa niente, faremo come quando eravamo piccoli col Maestro Orup. Comunque volevo dirti per quale motivo ti ho cercata. Tutto è iniziato qualche mese fa e…”
“Shhhhhh!!!” lo aveva zittito mettendogli una mano sulla bocca, con l’altra mano invece la teneva sul pugnale.
“Ma perché?” troppo tardi, Ghena era già saltata dalla finestra. “Per Enimit! Quella ragazza è proprio pazza!!” disse Yjor guardando giù di sotto, “Già sparita. E ora dove sarà?”
“Sono qui”
“Ma come hai fatto? Non ti ho sentito nemmeno arrivare! Cioè eri lì poi sei andata là e ora sei qui, amica mia mi spaventi e-e-e poi chi è quello?”
“Quante domande. Questo deve essere quello che ti ha seguito per tutto il viaggio fin da quando sei partito ad ora, per questo volevo venire qui così non sarebbe stato difficile trovarlo, infatti è entrato qui nella taverna appena dopo di noi. Sei poco furbo ragazzo.”
“Tu non sai con chi hai a che fare!” aveva detto l’inseguitore
“Di cosa stai parlando? Non pensare che io abbia paura di te!” aveva detto Ghena ridendo fortemente.
“Non sono io di cui devi aver paura, io sono un loro umilissimo servo, ma loro sono molto potenti.”
“Ecco di cosa ti dovevo parlare, ma mi hai interrotto!”
“Yjor  se sai tutto, di questo ce ne possiamo anche sbarazzare.”
Ghena prese il pugnale con rapidità e fece un taglio alla gola a sangue freddo. Il poveretto non si accorse di nulla. Yjor era leggermente disgustato “Ghena è sempre così calma quando fa queste cose” aveva pensato mentre la ragazza puliva l’arma.
“Bene e ora portiamolo nel bosco, dobbiamo trasportarlo dall’altra stanza che c’è una scala, scenderemo e appena entrati nel bosco lo spoglieremo e bruceremo i vestiti, dopo di che lo butteremo nel fiume. Da quel che ho capito è una cosa seria e se viene scoperto che lo abbiamo ammazzato può darsi che ci pedinino con molti più uomini”  aveva detto Ghena
Appena finito ritornarono alla taverna, lei continuava ad indossare il suo mantello e col viso coperto, non l’aveva tolto per tutto il tempo.
Avevano raggiunto la stanza.
“Ghena, ti devo dire una cosa importante poi possiamo parlare di altro ma questa è una faccenda seria.”
“Dimmi tutto Yjor!”
“Stavo dicendo, tutto è iniziato qualche mese fa, il Maestro Orup ha scoperto che alcuni ti danno la caccia, ti cercano Ghena. Danno una ricompensa a chi ti trova, il Maestro non mi ha detto per quale motivo, credo che non lo sappia neppure lui. Mi ha ordinato di cercarti e di avvisarti, per fortuna questi mesi eri via in terre lontane e sei tornata qualche giorno fa, e ringraziamo Enimit che ti ho trovata! Ma tu ora devi cambiare nome, perché se ti trovano sei spacciata.”
Ghena era seduta dall’altra parte del letto e Yjor era in piedi girato di spalle, la ragazza aveva tolto il mantello, lui si era girato proprio in quel momento e la vede in faccia.
“Ghena, sei bellissima.”
“Grazie Yjor…” gli erano diventate le gote leggermente rosate “Da domani mi chiamerò Yesim. Direi di fare così, proseguiremo fino alla città di Inau dista a un giorno da qui, dopo di che ci separeremo e tu andrai ad avvisare il Maestro e io andrò a Ralipt, voglio scoprire di più su questa faccenda. Quindi andiamo a dormire, abbiamo tutto il giorno per raccontarci cosa è successo negli ultimi anni”
“Va bene Ghena, buona notte.”
“Buona notte”

                                                                                     La mattina successiva…


“Svegliati dormiglione che non sei altro!” aveva detto Ghena scuotendo il suo vecchio amico.
“Si un momento!” gli aveva risposto Yjor ancora con gli occhi socchiusi.
“Sei sempre il solito, credo che non cambierai mai.”
“Hai ragione!”
Il sole stava appena sorgendo, “che spettacolo!” aveva pensato Ghena ormai diventata Yesim.
I due ragazzi avevano preso provviste e appena rinfrescati erano saliti sui cavalli per viaggiare fino a destinazione, avevano calcolato che se tutto fosse andato bene sarebbero arrivati verso sera.
Infatti era andato tutto per il meglio, i due avevano chiacchierato  tutto il giorno.
“Ti ricordi quando hai fatto cadere tutti i vestiti nel fango conciandoli come solo Enimet sa? Mi ricordo che Greta era talmente furiosa che al posto di essere rossa era diventata viola!”
“ E come posso non ricordare? È stata terribile la punizione!” aveva risposto Yjor ridendo.
“Stanno tutti bene?”
“Sì, pure Rafo il tuo cagnone, i bambini più piccoli si divertono con lui è così coccolone! Però si vede che gli manchi, si mette sempre davanti alla porta della tua vecchia stanza…”
 A Ghena gli era diventato il volto leggermente triste.
“Yjor, il fiume! Prendi dell’acqua e aspettami lì, io vado a cercare qualche animaletto da mangiare.”

                                                                 
                                                                                    -Nel bosco-



Ghena quando poteva cavalcare da sola si scioglieva i capelli e li lasciava domare al vento,  anch’essi ribelli come lei. Aveva notato un coniglio e mentre Nerilif andava, lei aveva preso il suo arco e con un colpo secco la freccia era andata a prendere l’animaletto in pieno. Da un albero un giovane ragazzo la stava spiando affascinato, così aveva fischiato, il cavallo si era spaventato e alzandosi aveva fatto cadere Ghena.
“Ma che diamine! Neeeeriliiff!!!”
“Perfetto!” aveva pensato il ragazzo.
Era comparso un giovane che gli aveva dato la mano in segno di aiuto, era bello, alto, robusto , aveva gli occhi verdi-marroni , bocca non troppo piccola e nemmeno troppo grande, insomma perfetta.
“Ma tu chi sei??” gli aveva chiesto Ghena affascinata.
“Io sono….”
(1)Enimit è una divinità (inventata)
(2) Trift è la moneta che si usa nel mondo Zirem.



Allora, salve lettori!Spero vi sia piaciuta la mia storia, l'ho inventata io e perdonatemi se trovate degli errori grammaticali, ma sono alle prime armi hahaha! Ho già in mente come si svolgerà il tutto e penso (e spero) che ci sarà la continuazione e quindi una seconda stagione, lo so è presto per dire questo ma bisogna avere le idee chiare o no?! È importante che fate le recensioni, così posso sapere se vi piace oppure sapere dove sbaglio.
Grazie ancora e....al prossimo capitolo che spero di pubblicare presto!!

  
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