oOFireFlyOo: Grazie!!!! ^^
17. Fear
(Dio/Kakyoin)
Inutile.
Si era
perso.
Kakyoin
era sicuro di
ricordare la strada dell’albergo, ma a quanto pare, quelle
viuzze tutte uguali
avevano avuto la meglio sul suo senso dell’orientamento
abbastanza discreto.
I
suoi genitori
sarebbero stati in pensiero per lui.
Doveva
tornare al più
presto in albergo.
-Mi
scusi?- disse ad
un signore che passava di là. L’uomo si
girò. Kakyoin non disse altro.
Aveva
incrociato lo
sguardo con un uomo biondo poco distante da lui.
L’uomo
lo guardò.
Kakyoin
fu rapito dal
suo viso pallido e dai suoi occhi rossi come il sangue.
Incantato
lo seguì in
un vicolo.
-Come
ti chiami,
ragazzo?- Kakyoin sussultò all’udire la voce dolce
e sensuale dell’altro.
Quella
persona,
ammesso che fosse un essere umano, lo terrorizzava. Eppure, non poteva
andarsene da lì.
Le
gambe tremavano e
non volevano saperne di rispondere ai suoi comandi. Doveva fuggire.
Perché?
Perché
si era ficcato
in quel guaio?
Lo
sentiva.
Quell’uomo era pericoloso.
-Non
devi avere paura
di me. Voglio essere tuo amico.-
Kakyoin
si sentì
sollevato.
Era
felice.
Felice
di poter
continuare a vivere.
L’uomo
gli si
avvicinò e gli accarezzò la fronte.
-Ugh!-
Kakyoin sentì
qualcosa penetrare nella sua carne.
Era
il germoglio di
carne di Dio. Ma questo lui l’avrebbe scoperto solo
più avanti.
Fece
per cadere ma
l’uomo, Dio, l’afferrò.
-Finchè
starai con
me, non dovrai temere niente.-
Kakyoin
annuì. Ogni
parola del vampiro lo rapiva. Tra le sue braccia si sentiva felice,
appagato.
-Come
ti chiami?-
-Noriaki
Kakyoin.-
rispose con un filo di voce.
Dio
sorrise.
-Vieni
con me,
Noriaki Kakyoin.-
-Si,
vostra
eccellenza.-