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Autore: telesette    20/10/2013    5 recensioni
Harry si passò mentalmente una mano sulla nuca.
Non era certo facile porre una questione del genere proprio con lei, soprattutto perché si trattava di un argomento un tantino... scottante!
Genere: Demenziale, Generale, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Harry Potter e il Cazziatone di Fuoco

( immagini tratte da internet )

Harry era visibilmente in ansia quel giorno.
Aveva detto a Hermione che doveva assolutamente parlare con lei, perciò le aveva dato appuntamento in riva al lago, tuttavia lei tardava ad arrivare. Mentre aspettava, le mani in tasca e brontolando nervosamente tra sé, Harry temeva che l'amica avesse deciso di dargli buca. Pure se Hermione non era tipo da fare scherzi del genere, per come era agitato, Harry non se la sentiva di escludere qualsiasi eventualità.
Ad un tratto, Hermione si presentò sul luogo dell'appuntamento.

- Finalmente - esclamò Harry spazientito. - Che fine ha fatto il tuo giratempo? Stavo mettendo radici qui, a furia di aspettarti...
- Harry, per favore, non mettertici anche tu adesso - ribatté Hermione stizzita. - Già è tanto se riesco a trovare i bigodini, quando mi arriccio i capelli, figurati il resto!
- Un po' d'ordine no, eh?
- Uffaaa, nel prossimo libro avremo pure quello della Fenice... Che vuoi di più?
- Che tu sia puntuale agli appuntamenti, magari - tagliò corto l'altro con stizza. - E non venirmi a raccontare che è perché stavi leggendo qualche libro: non esiste UN libro in tutta la biblioteca di Hogwarts che non abbia i segni del tuo smalto per unghie sulle pagine!
- Esagerato, gli Harmony Magic non li ho mai nemmeno toccati...
- Solo perché sono gli unici che tutte le ragazze della scuola prendono regolarmente in prestito!

Hermione sbuffò.
Evidentemente Harry ci teneva a sottolineare i suoi "polverosi" gusti in fatto di libri. Quando ci si metteva a criticarla, incredibile ma vero, sapeva essere addirittura peggio di Ron. Tuttavia Hermione non aveva certo tempo né voglia di stare lì a discutere per simili scemenze.

- Harry, sbaglio o mi hai fatta venire qui perché dovevi parlarmi con urgenza?
- Sì... No, cioé... Sì, ti devo parlare!
- Va bene - annuì lei. - Di cosa?
- Come ?!?
- Di cosa mi devi parlare?
- Perché, non te l'ho detto?

Hermione lo guardò un tantino perplessa, quasi si stesse chiedendo se l'altro avesse intenzione di prenderla in giro o meno; tuttavia, conoscendo come era fatto Harry, sapeva già quanta pazienza occorreva mostrare con lui il più delle volte.

- Se me lo avessi detto, non te lo starei chiedendo - sottolineò. - Il fatto che te lo stia chiedendo, a meno di non essere diventata completamente cretina, vuol dire semplicemente che non me lo hai ancora detto... o non ho sentito io, insomma, fai conto che ti ascolto adesso!
- Okay, va bene, ascolta...
- Hm?

Harry si passò mentalmente una mano sulla nuca.
Non era certo facile porre una questione del genere proprio con lei, soprattutto perché si trattava di un argomento un tantino... scottante!

- Ehm, Hermione...
- Sì ?
- No, cioé, come dire... Hai presente, vero?
- Che cosa?
- Una cosa che... che non è una cosa, ma è come se fosse una cosa, perché... Perché si cosa, giusto?
- Harry, ma sei ubriaco!
- No, aspetta, mi spiego meglio, dunque: una cosa, quella cosa, intesa come cosa che, se si cosa, "da cosa nasce cosa"...
- Harry, sei... Sei stressato per il torneo, giusto?
- Veramente...
- E' così, giusto?

Povero Harry!
Il solo pensiero di affrontare la questione direttamente, dopo aver letto tutte quelle fanfiction a rating rosso su Hermione, lo imbarazzava terribilmente. Tuttavia, come tipico della sua natura maschile, il dubbio su certe cose necessitava assolutamente una conferma.

- Hermione, sei... Sì insomma, giusto per sapere, sei sicura di essere vergine?

Hermione non riusciva a credere alle proprie orecchie.
Che Harry avesse sniffàto o meno della cocaina, per una simile domanda, era ovvio che stesse fuori ma di brutto. D'istinto avrebbe voluto mollargli uno schiaffo ma tale era la sorpresa, di udire una cosa simile dalla sua bocca, che quasi non era più nemmeno in grado di parlare.
Chi era costui veramente?
Quale libidinoso essere pervertito aveva assunto le sembianze del suo amico Harry?
Hermione non poteva neppure pensare che il "vero" Harry Potter potesse mai rivolgerle una simile domanda.
Data l'espressione che aveva, Harry si rese conto che FORSE avrebbe fatto meglio ad impostare la domanda in maniera diversa. Forse doveva sì essere un po' meno esplicito ma, a conti fatti, in quale altro modo avrebbe potuto chiederglielo?
O forse, e decisamente migliore come soluzione, poteva farsi una bella porzione di cavoli propri.
Invece no!
Doveva, per forza, togliersi il dubbio che le fanfiction su Hermione gli avevano fatto sorgere spontaneo.

- Hermione - sussurrò Harry. - Hermione, per favore, lascia che ti spieghi...
- Zitto, sta zitto... Per l'amor del cielo, zitto, non provarti a dire una sola parola!
- Il fatto è che ne parlano tutti, dappertutto, c'è tipo una sfilza di descrizioni accurate sulla forma della tua...

Le mani premute contro la bocca, rossa in volto dalla vergogna, Hermione muggì qualcosa di incomprensibile. Harry tuttavia, pur nella sua bonaria ingenuità, ormai era lanciato in quarta e la lingua scivolava da sé peggio dell'acceleratore.

- Hermione, te lo giuro, non lo dico io!
- Ti ho appena detto di stare zitto - gemette lei.
- Ma hai dato un'occhiata in giro: storie sulla tua prima volta, su dove ti piace farlo, come ti piace, con chi...
- Harry, tu stai male, dico davvero, hai bisogno di farti curare ma da uno bravo!
- Ma il piercing - urlò Harry. - No, dico: c'è chi se lo fa al sopracciglio, sull'ombelico, al capezzolo anche, ma non posso credere che tu... Un momento, ma te lo sei fatta fare davvero lì sotto?

Era troppo!
Ormai fuori di sé, Hermione gli voltò le spalle, incazzata come una iena.
Priva ormai di qualsivoglia autocontrollo, solo a sentirsi dire simili oscenità, l'unica cosa che voleva era andarsene il più lontano possibile. Harry provò naturalmente a calmarla ma, come ebbe aperto bocca per l'ennesima volta, la ragazza esplose definitivamente.

- Basta, adesso - sbraitò lei. - Sei solo un... uno zozzo maiale lurido depravato schifoso che... Non osare avvicinarti, non toccarmi sai, non mi devi toccare!
- Ma dicono anche che sei lesbica...
- PORCO !!!

E con l'ultima definitiva alzata di spalle, Hermione si allontanò in fretta dal lago, lanciando mille accidenti a destra e a manca.
Harry rimase lì, immobile come un fesso, rimuginando su come aveva finito per ritrovarsi in quella cavolo di situazione.

- Dannato telesette - mormorò. - Ogni volta che compaio su una tua fanfiction, faccio sempre delle gran figure di merda... Ma quelle mani, invece di usarle per scrivere, perché non te le cacci in qualche altro posto, eh ?!?

E su questo dubbio amletico, risalente ormai fino alla notte dei tempi, a Harry non rimase altro che consolarsi con la bacchetta e qualche incantesimo che non-può-essere-nominato.
Che dire invece, di tutto il resto?
Fantasia, perversione, immaginazione...
Tutto può essere, per carità, solo provate a spiegarlo voi a Hermione o a chiunque altro.
Se ci riuscite, s'intende!

 

FINE ?!?

   
 
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