Giulia era affascinata, aprì bocca per dire “Sì, la prendo!”, quando, prima ancora che riuscisse a parlare, delle urla, provenienti dal pianerottolo, raggiunsero la stanza da letto in cui si trovavano lei e Pablo. Non riuscì a capire bene cosa stessero dicendo i due uomini, le uniche parole in spagnolo che riuscì a capire e a tradurre mentalmente furono “stronzo”, “vaffanculo” e “sei una testa di cazzo”, poi il tutto fu interrotto da un suono di vetri rotti. Giulia si voltò di scatto a guardare Pablo con aria alquanto terrorizzata e quando incrociò i suoi occhi, captò rassegnazione e rabbia nel suo sguardo. Lui sorrise flebilmente e poi le disse di non preoccuparsi, erano i due fratelli dell’appartamento di fronte che ogni tanto scoppiavano in delle furiose liti, ma che di solito potevano essere considerati dei vicini di casa modello.