Personaggi:Voldemort
Tipo di coppia:Nessuna
Contesto: Ai tempi di Tom Riddle/I guerra magica
Genere: Introspettivo, Triste, Malinconico
Rating: Verde
Titolo: La voglia di scendere, la paura di farlo. Diventi matto così. Matto.
Un gesto invisibile e lentissimo.
Io, che non ero stato capace di scendere da questa nave, per salvarmi sono sceso dalla mia vita.
Gradino dopo gradino. E ogni gradino era un desiderio.
Per ogni passo, un desiderio a cui dicevo addio.
Non sono pazzo, fratello. Non siamo pazzi quando troviamo il modo di salvarci. Siamo astuti come animali affamati. Non centra la pazzia. È genio, quello. È geometria. Perfezione. I desideri stavano strappandomi l'anima. Potevo viverli, ma non ci sono riuscito.allora li ho incantati.
[…] Non è pazzia, fratello. È un lavoro di cesello. Ho disarmato la felicità. Ho sfilato via i miei desideri dalla mia vita. Geometria.
Una vita senza amore no vale la pena di essere vissuta.
Io, che non sono stato capace di amare, per salvarmi sono sceso dalla mia vita.
Giù da un treno in corsa. Senza paracadute. E per ogni istante che cadevo, dicevo addio a un desiderio. Non sono capace di amare. Non posso. Neppure me stesso.
Ed è per questo che ho sempre considerato il limite una forza. Per questo che per questo che non l'ho mai capito, di essere pazzo. Non siamo pazzi quando troviamo il modo di salvarci. Siamo astuti come animali affamati. Ma io non ho capito da cosa guardarmi e mi sono ucciso.
I desideri mi stavano strappando l'anima, allora io l'ho lacerata con il vizio. Potevo viverli, ma stavo già morendo. Allora li ho soggiogati. Incantati.
È pazzia, quella. Maniacale, calcolatrice follia. Geometria. È un lavoro di cesello. Ho disarmato la paura. Ho sfilato via la mia vita dai miei desideri, dalle mie debolezze. Geometria.