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Autore: Holly 8    21/10/2013    3 recensioni
Prologo
Il demone mi teneva per la gola e il mio corpo era bloccato contro il muro,I suoi occhi erano fissi nei miei!Sapevo cosa mi aspettava in fondo me l'ero cercata volevo solo vendicarmi. Ma la vendetta non porta mai a una buona soluzione!La vendetta non cancella il dolore non riporta in dietro le persone che ami,ti lascia soltanto quel ’enorme vuoto che non si colmerà mai.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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                                                       **********Dean********
Bobby aveva ragione era giunto il momento di mettere da parte l’orgoglio e fare quella telefonata. Non avevo altra scelta. Feci un respiro profondo e presi il telefono dalla tasca dei jeans, quando una fitta al braccio mi tolse il respiro tanto che dovetti appoggiarmi alla scrivania per non cadere. Dio se faceva male. E non accennava a fermarsi. Qualcuno si avvicino alla scrivania e mi appoggio una mano sulla spalla per farmi voltare. Era Castiel. “Castiel tutto questo lo ha provato anche lei..” “Mentre ero laggiù?” Il volto di Castiel era cambiato era come se avesse iniziato a provare sentimenti che non aveva mia provato prima. “In modo un po’ diverso ma si.” Adesso iniziavo a capire che cosa ha significato per lei vedere è sentire. In tutto quel dolore c’era speranza di sapere che tutto ero reale che io fossi reale. Iniziai ha scorrere l’elenco della rubrica fino ad arrivare alla D e esitai ancora qualche secondo poi schiaccia il tasto della chiamata. Uno due tre squilli e poi la sua voce. “Che cos’hai fatto?” Possibile che fossi così prevedibile anche per uno che conoscevo appena. “Ciao! Si ma in effetti avrei da ridire su questo!” Non mi piaceva essere accusato di qualcosa che non potevo prevedere. “Senti Winchester!Lascai perdere i convenevoli!” “Cosa vuoi?” Non era amichevole il ragazzo. Non che a me stesse particolarmente simpatico, anzi a pensarci bene non lo sopportavo! “Ok..” “Si tratta di Ellie!” Come pronunciai il suo nome la chiamata si interruppe! Be quando si dice che basta una sola parola per avere l’attenzione di tutti. Mi voltai in modo che potessi vedere i loro volti. “Credo che sarà qui tra poco!” Il problema sarebbe stato spiegare a Dylan in meno possibile dandogli la spiegazione migliore. Quindi il discorso inferno era fuori discussione. “Ok ci serve un discorso che sia semplice convincente e il meno dettagliato possibile!” “Sam idee?”  Guadi Sam dritto negli occhi avevo bisogno che mi reggesse il gioco e doveva farlo alla sua maniera ossia con lo sguardo da cucciolo bastonato. “Gli diciamo la verità omettendo i particolari e cercherò di essere convincente!” Non mi bastava che provasse doveva riuscirci. Dopo qualche minuto sentii una macchina fermarsi nel cortile di casa. Sapevo benissimo chi era. “Ok ragazzi si va in scena!” Busso alla porta e Bobby andò ad aprire: “Ciao ragazzo!” e Dylan entro. “Ciao Bobby!” Ok era effettivo non lo potevo vedere ma dovevo controllarmi. Entrati nel salotto Dylan punto dritto verso di me. Lui non si era accorto di Castiel che aveva iniziato a studiarlo piegando la testa da un lato. “Lei dov’è?” Certo che non sapeva dove stava l’educazione. Feci un mezzo sorriso e gli risposi: “Non è qui!” Mi si scagliò addosso prendendomi per il colletto della camicia e spingendomi contro il muro. “Cosa gli hai fatto?” Ok forse il piano sarebbe andato a farsi benedire: “Un demone l’ha rapita!” Sam si frappose fra me e lui tanto che fu costretto a mollare la presa. Ma il genio della situazione non aveva ancora finito. “Tu gli stai rovinando la vita!” “E la cosa più assurda e che lei non se ne accorge nemmeno!” Ora stava esagerando e io non potevo sopportarlo. “Ora stammi bene ha sentire ragazzino!” “Qui non si tratta ne di te ne di me!” “Tu sei furioso con lei perché ha scelto me e Sam e non te!” Il suo volto cambio sapeva che avevo ragione e quando la gente ti sbatte la verità in faccia senza che tu gli abbia chiesto il permesso faceva male. “Vai all’inferno Dean!” Quella frase se fosse stata detta qualche mese fa avrebbe fatto più effetto ma ora era di verso: “Già fatto!” Sam e Bobby mi guardarono con gli occhi spalancati, e addio al piano a. Il problema era che non aveva un paino b al momento. E fu Sam a prendere in mano la situazione. “Senti so che avete delle divergenza!” “Ma ci serve il tuoi aiuto, c’è lo poi dare?”  Dylan posava gli occhi prima su Sam e poi si di me, forse cercava la fregatura ma se voleva che lei tornasse a casa doveva accettare. “Ok d’accordo.” Castiel non aveva mai smesso di fissa Dylan da quando era entrato il che mi faceva pensare che non era un buon segno. “Castiel!” “Vai noi ti raggiungiamo tra un’ora!” L’angelo si voltò di nuovo verso Dylan e poi torno a guadare me. “Dean!” “Tieni quel ragazzo lontano da lei!” “C’è qualcosa di strano in lui!” Ecco questa era una cosa che non volevo sentire! Se Castiel non si fidava non era un buon segno. “Fantastico!” “Ve bene ma adesso vai!” A Dylan le parole di Castiel non erano sfuggite ma sembrava non l’avessero scalfito. E nemmeno il fatto che fosse svanito nel nulla lasciando il classico spostamento d’aria. “Non chiedere e meglio per te!” Era giunto il momento di illustrare il piano. “Ok entriamo tutti insieme e poi ci dividiamo in due gruppi! Dylan, Sam e Bobby io vado con Castiel!” Sam e Bobby fecero cenno di si con la testa ma qualcuno sembrava non essere d’accordo. “Scordatelo io vengo con te!” Se stava cercando di farmi infuriare ci stava riuscendo benissimo. Ma fu Bobby a perdere le staffe per primo.  “Non stiamo giocando alla lotteria!” “Si tratta di mia figlia!” “Non è un premio in palio  chiaro!” “Quindi o accetti la cosa o te ne vai!” “ A te la scelta!” Io ancora non riesco a capire come faceva a sopportalo insomma si comportava come un bambino a cui avevano tolto il suo giocattolo preferito. Wow più chiaro di così non si può essere! Non si aspettava la reazione di Bobby quindi non poté fare altro che accettare. Saremmo andati con due auto e ben armati non sapevamo quanti erano anche se Castiel ci aveva detto che erano parecchi. Ma non erano loro a preoccuparmi era Alastair a preoccuparmi. Anche con Castiel al seguito lui era troppo potente per noi. E se fosse rimasto la ad aspettarci sarebbe stato difficile uscirne tutti quanti vivi. Stavo sistemando i fucili e i proiettili nelle secca quando un dolore mi squarcio il petto. Alastair aveva ricominciato e ci stava andando giù pesante e noi non avevamo più tempo. Cercavo di controllare il respiro non volevo che Bobby si accorgesse che le cose stavano precipitando. Il dolere passo alle gambe e alle braccia era diventato insopportabile. E Sam si rese conto che qualcosa non andava. “Dean..” “Dean Hey!” “Dean!” La sua faccia non aveva una bella espressione segno che la mia era peggio! E Bobby subito dietro di lui capì che la situazione non era delle migliori. “O maledizione!” “Forza andiamo!” Ma Dylan ci si parò davanti e non aveva intenzione di lasciarci passare. “Ok ora basta!” “Dovete spiegarmi che succede!” Ma Bobby era di altro avviso. “Levati di mezzo idiota!” “Non è il momento delle confessioni!” Ma niente da fare “Si Be io non mi muovo!” Ha fantastico ecco che ci riprovava. “Senti genio!” “Se non ci muoviamo riporteremo indietro un cadavere!” Ma ancora non si spostava. “Tu come fai a sapere che non sia già morta?” Voleva sapere la verità accomodati. “Perché se fosse morta tu avresti un proiettile in testa!” “ E fidati non sto scherzando!” “ Adesso spostati prima che cambi idea!” Dal suo sguardo capì che mi aveva creduto. Caricammo le sacche in auto e andai da Bobby. “Bobby!” “Tieni d’occhio Dylan!” “Castiel ha detto che ha qualcosa di strano!” Non sembrava sorpreso. “Va bene!” “ A Dean!” “Non fare niente di stupido!” Avevo sentito questa frase un milione di volte e mi spuntò un sorriso “Oggi no!”  E andai verso l’Impala con la frema intenzione di riportare L’amore della mia vita a casa!
   
 
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