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Autore: KeyLimner    21/10/2013    0 recensioni
"Numeri.
Soltanto numeri.
I quadrati circolari.
I vortici amari
in cui girano i miei pensieri a vuoto.
Ricalcano i loro passi.
A lungo andare,
le orme si sovrappongono
come i nostri silenzi,
fatti di schemi incomprensibili.
Linguaggi intraducibili.
Frazioni irriducibili
di sogni indivisibili.
Soluzioni inconciliabili.
Passioni inconfondibili.
Ma fraintendibili..."
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Numeri.
Soltanto numeri.
I quadrati circolari.
I vortici amari
in cui girano i miei pensieri a vuoto.
Ricalcano i loro passi.
A lungo andare,
le orme si sovrappongono
come i nostri silenzi,
fatti di schemi incomprensibili.
Linguaggi intraducibili.
Frazioni irriducibili
di sogni indivisibili.
Soluzioni inconciliabili.
Passioni inconfondibili.
Ma fraintendibili.
 
E perdermi.
Per essere venuta a prendere.
Per essere cercata, amata, confortata.
Non solo sussurrata.
Non solo sospirata.
Travisata.
Bestemmiata.
Avvelenata.
 
E stare qui a guardare le anime
inghiottite dalla metropolitana.
Anonima fiumana.
Aspettando un segno del destino,
o di cadere giù con loro.
Aspettare.
Col sottofondo di una musica da immaginare.
Di una radiolina rotta.
Con l’antenna che non prende.
Il segnale che si perde
tra i meandri della stratosfera.
In terra straniera.
Dove nessun pellegrino
la può raggiungere.
 
Aspetta e spera.
Oltre l’orario di ricevimento.
Fuori si gela.
Aspetto dietro questa porta chiusa
Mentre il vento soffia senza tregua.
Mentre l’anima mi muore fra le braccia,
fredde come le tue parole sporche.
E le tue puttane.
Nascoste sotto l’orlo di sottane di carta velina.
Chiedi loro di venire ad asciugare
le tue lacrime rosse.
Ti guarderò vomitare il tuo rancore
da lontano.
(Dammi la mano)
Sorridendo, piangendo.
Vegetando.
Precipitando.
Sopravvivendo.
Appesa a mezzo metro di filo spinato.
 
Pensieri agonizzanti.
Sotto sguardi indifferenti.
Inclementi.
Insolenti.
Incandescenti.
Bruciano i resti,
sepolti sotto terra rivoltata.
Profanata.
Dissacrata.
 
E divertiti
a leggere i miei silenzi lunghi.
Gli sguardi che svaniscono in un campo interminabile.
Sfondato.
È tutta questione di prospettiva
lo sfaldarsi
di questa diapositiva
così viva.
E così morta.
È già sepolta.
E qualcuno la vedrà cambiare.
Gioirà del suo appassire.
 
È calma piatta,
ora che avevo imparato ad amare
i temporali estivi…
  
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