MIDNIGHT-
we are in 2008
cap.
6
(seconda parte)
-ire??-bill
guardava sbalordito.
“che cavolo ci fa qua??”
Il moro era un po’ stordito,il sentimento e la preoccupazione che c’era da parte sua
per quella ragazza era nata cosi,tutto a un tratto.. da un semplice ballo.. da
un semplice bacio..
-...sniff
…no.. è…tuo.. tuo fratello.. oh.. c.. chi sei?-la bionda si accorse più tardi
della persona alle spalle del 18enne.
-piacere..
Edward..- l’attenzione di quest’ultimo ragazzo non
era da meno di bill verso Irene,anche lei con le idee un po’ confuse..
-ESCI!!-
l’urlo che fece bill la fece raggelare,ma poi capì che bill tentava di
comunicarle qualcosa con il labiale.
Comprese le parole –PERICOLO- e
–CHIAMA TOM-
Detto fatto,il
piede stava scattando avanti ma poi capì.. che avrebbe fatto edward a bill se li avesse lasciati soli??ma d’altronde,lei
da sola avrebbe solo peggiorato la situazione.. si, sarebbe stato più logico
andare dal fratello e chiedere il suo aiuto.. nonostante l’accaduto.. doveva
farlo.. per bill.
Prima di andare per la sua strada
tentò di capire e di tradurre l’espressione sul viso di Bill,era
un misto di paura,emozione,terrore e ansia.. ma.. non solo.. sembrava anche
euforico e.. voglioso.
-io..io vado..- o almeno i
piani erano quelli,ma quando si sente circondare la vita da un braccio di edward un gemito le sfuggì.
-no..
aspetta un attimo-
La paura si disegnò sul volto di
bill,che cazzo le voleva fare??
Poteva violentarlo,picchiarlo,pestarlo a sangue ma a lei non doveva torcere un
capello…!!!
Ne a lei ne a tom..
..ovvio..
Ma ancora una volta avevano
sbagliato,non andò come avevano pensato,edward la circondò con entrambe le braccia,e le bloccò le
mani (( e che cazzo n’altra volta ))
Le avvicinò la bocca al collo,ma si spostò verso l’orecchio e le sussurrò qualcosa,Bill
colse solo un..
Vai da james,e
digli di iniziare..
In quei pochi secondi l’ansia
aumentò ancora di più,la tensione salì alle stelle..
“ quindi era tutto
programmato… che… che cosa vorrà dire…cosa..che mi vuole fare?!?!?..!
Ma si dovette ricredere,alla fine è stato lui e far sdraiare Edward,a
distendersi sopra a lui e a baciarlo con forza..
Ma.. ma..
ma no!!! Cioè zero!! Cioè no!!
Lui non voleva..
adesso no.. però.. dio com’era bello.. sembrava un vampiro.. incapace di
invecchiare.. incapace di imbruttire.. in vani i
difetti cercavano di impossessarsi del giovane dai capelli ambra..
Era.. era
troppo perfetto.
Prima di uscire completamente dalla
stanza,li occhi di cristallo
della ragazza vennero inondati,e il ghiaccio venne frantumato da una
lacrima,che colò incorniciandole il perfetto viso longilineo.
E con uno sguardo,lasciò bill,promettendogli di tornare presto..
-chi è quella?-edward non si volse verso bill ma
continuò a guardare il punto dove la ragazza era poco fa..
-NON
edward alzò la mano e se la
passò sui capelli,dimenandoli.. scuotendoli..
-.. no.. non è lei che
voglio.. io.. se.. se a te piace.. io ..vado..-
mentre riabbassava la mano
sul suo volto comparì un espressione che prima non c’era,delusione si direbbe..
e.. un sorriso. .un sorriso di quelli che fanno le
persone malinconiche pensando ai dolori provati..
quel tipo di sorriso..
bill sperava in un
cambiamento di idee,sperava che si girasse e facesse uno di quei sorrisi
enormi,radiosi,accecanti.. poetici.
ma non accadde.
quando si accorse di essere
rimasto solo nella stanza iniziò a correre nel corridoio dove c’era il castano
che se ne stava andando
-MI ABBANDONI UN’ALTRA
VOLTA???-
BHUM.
una fitta al cuore,ma non
solo a quello di Edward,ma anche a quello di Bill..
questo voleva dire che aveva mentito a tom,a se stesso,alla vita..
-IO NON LO FAREI MAI!!!!-
-E ALLORA TORNA!-bill
abbassò la testa e scivolò a terra,stordito seguì la
forma del muro fino a toccare con il sedere il freddo pavimento di legno..
subito dopo due mani calde lo
presero,una passò al di sotto delle ginocchia,l’altra dietro al collo,e lo
sollevarono.
lo portò in camera e con
una pedata chiuse la porta,con delicatezza lo posò sul letto.
si mise accanto a quel
bimbo,quel piccolo batuffolo,quella piccola goccia con la forza di un uragano.
quella bocca rossa come una
rosa,quegli occhi.. profondi.
ancora puri,ancora in
attesa,di qualcosa di magico.
quelle mani che quando
passavano sul proprio corpo e trovavano tutti i difetti impossibili e visibili
solo ai propri occhi,ma in fondo è sempre cosi.. le persone più belle sono
quelle che si vedono più brutte.. quelle poche persone che con una semplice
lacrima riescono a disperarsi,che con un semplice sorriso vogliono trasmetterti
l’amore.
“dovresti guardare
allo specchio,e scavare dentro te.. riusciresti a
cogliere quelle cose che solo te hai,quei particolare che ti rendono cosi
luminoso/a.. sarà troppo tardi quando aprirai li occhi.. perché probabilmente
ti sarai dimenticato/a di me.. e io sarò sparito/a..”
inaspettatamente
quelle riflessioni provocarono una lacrime che delineò il viso,e portò con se
cosi tanti problemi,all’interno di quella goccia si vedeva un mondo,arrivò alla
bocca e la bagnò,qualcun altro provvède a raccoglierla.
bill l’aveva notata,aveva
notato quel suo punto debole colare giù,percorrere tutto.. e la vide
distruggersi in una bocca assassina che si socchiuse per respirare.
come si fa a rinunciare a
un angelo?
me lo domando sempre
“stellina dei dolori”
Bill se lo spinse sotto,sedendosi sopra la mascolinità di edward..il
quale lo circondò con le braccia,posò la bocca sopra al collo facendo gettare a
bill la testa indietro e sospirando,Edward cominciò a
disegnare con la lingua fantasie astrarre sul suo collo,scostandogli i capelli
morbidi.
Gli fece togliere la maglietta nera
e gli prese il viso tra le mani e posò le proprie labbra su quelle del moro.
Piccoli,teneri,dolci
baci a stampo.. lunghi.. pieni di profumi.. di sogni..
Erano le mani che compivano i Movimenti
più impuri e profondi,erano i gesti che compivano i
passi più grandi,erano i polpastrelli che volevano e volavano..
la mano di bill percorse tutto il
corpo di edward,la spinse sulla schiena pigiandolo a
se,voleva più contatto,scivolò verso i pantaloni e sganciandoli gli levò.
Al contrario le mani di Edward si erano indirizzate più in alto,stavano
percorrendo i pochi muscoli di bill,ripassavano i lineamenti del busto
magro,per arrivare al mento e alla bocca diafana che però era già stata
occupata dalla lingua vogliosa e madida di emozioni.
Ma l’indice insistente di edward s’infiltrò in quella caverna dove venne
accolto dolcemente,si staccò dalla presa del muscolo bagnato nella bocca di
bill,il quale la chiuse bagnando anche li dito.
l’altra mano aveva provveduto a
sfilare i jeans aderenti del moro passionale..
fremevano..
entrambi..
ora erano pelle contro pelle,il calore
s’incontrava e le pelli si pigiavano a vicenda,
i brividi di piacere non mancavano
se uno dei due inarcava la schiena verso il basso o inumidiva le labbra
dell’altro.
E finalmente Edward
aprì le gambe del gemello,e lo guardò chiedendo..
sperando.. cercando una risposta in un paio d’occhi ospitali e caldi, nei quali
chiunque avrebbe desiderato perdersi.
L’incertezza invadeva bill,ma edward fremeva,fremeva e
fremeva.. e lo voleva.
Ma voleva anche rispettare il corpo del suo
amante,e le sue decisioni.
-bill..
dimmi tu..-
-io.. io..
io ho paura..- una lacrima colò dagli occhi scivolando lateralmente e bagnando
il cuscino già umido di sudore e passione.
-no.. farò
piano.. e non..-
-non.. non
è solo quello.. io.. io ho paura che.. che Tomi mi abbandoni..- all’improvviso
il corpo del ragazzo s’irrigidì,si fece freddo..
-non lo farà..
e cercherà di portarti via da me.. ma non ci riuscirà.. e non ti sfiorerà.. e
non ti potrà far male.. perché io sarò con te..- detto questo entrò in bill,il
quale sgranò li occhi sorpresi di questo repentino movimento ,e s’incarnò le
unghie nella mano
- aaaaah…-
Più piano di cosi non poteva fare,bill lo sapeva… ma la prima volta la voleva fare con Tom..
la sua verginità maschile doveva essere del suo gemello perfetto.. non di Edward. Questa era l’unica cosa di cui era certo.
ma il dolore cambiò,e i sospiri di
dolori si tramutarono in orgasmi e piaceri sempre più frequenti e maliziosi,che
facevano godere colui che regnava dentro lui.
Cosi vennero,l’uno
dentro l’altro,e il fuoco bruciò ancora di più,così le parti s’invertirono e fu
bill che entrò violentemente in Edward e lo fece
venire di nuovo in lui.
Le mani del ragazzo/vampiro
palpavano ogni singolo centimetri di quel perfetto
corpo longilineo.
E tutto si concluse in un ultimo
orgasmo,e sfiniti si buttarono uno accanto all’altro.
Finché qualcuno non sbatté i pugni
alla porta..
era James con li altri ragazzi,sentì anche
un mugolio di Tom e un profondo singhiozzo di Irene,il sogno si stava
tramutando in un incubo.
E l’incubo era divenuto realtà nel
momento in cui Edward aveva guardato negli occhi bill
dopo 4 anni.