Serie TV > Agente speciale Sue Thomas
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Autore: vale89vd    22/10/2013    1 recensioni
Erano passate solo poche ore da quando aveva deciso di restare a Washington DC, anche se nessuno ancora lo sapeva. E tutto le sembrava così surreale. I pensieri di Sue in un giorno così importante, che le avrebbe cambiato la vita. Da quel giorno in poi, chissà come poteva proseguire la sua bellissima storia, la sua vita!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jack Hudson, Sue Thomas, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il mattino seguente, Sue correva trafelata per arrivare in ufficio in tempo…
Aveva fatto tardi con Lucy, ieri sera, e era andata a letto alle 2. Quando Sue si era svegliata quel mattino, Lucy, stranamente era già uscita, lasciandole un biglietto sulla porta d‘ingresso.

-------       Buondì,
                Esco presto per preparare qualcosa in ufficio per il tuo GOODBYE/WELCOME BACK PARTY!
                Avviso io tutti della tua non partenza, tranquilla!
                Dormi pure e ci vediamo dopo a lavoro,
                un bacio
                Lucy
 
                P.S. che bello, sei ancora qui! <3
 
Aveva sorriso, felice, leggendo quel biglietto.
 
Ora, stava correndo su per le scale che la portavano al suo ufficio: dopo aver avvisato mamma e papà, i suoi fratelli, Charlie e Troy, non le era nemmeno rimasto il tempo per fare jogging mattutino, che adorava.
 
“Eccomi finalmente”pensò.
Proprio in quel momento, si scontrò con la persona con gli occhi più belli del pianeta.
“Smettila di pensare a lui, Sue, tanto a lui non sarà cambiato nulla se tu rimani a Washington!”
 
«Oh ciao» disse Jack, voltandosi verso di lei.
«Ciao»
«Hai fatto le scale?»
«Ecco , niente jogging stamattina, così almeno ho fatto le scale» “Vedi nemmeno nomina il fatto che sono rimasta, conferma tutto ciò che pensavo!” aggiunse la sua vocina interiore.
«Ohh, oh senti io dovrei dirti una cosa»
 
“Oddio” Pensò Sue in un lampo “e ora?”
 
Cercava di sembrare tranquilla, quindi chiese « Davvero? Dimmi, che cosa?»
«Ecco sulla tua partenza, e sul fatto che ci lasci…»
 
“Non dirmi che…”
Allora Sue si affrettò a dire: «Oh si, credo che…»
 
«Prima che tu vada oltre» interruppe Jack « posso dirti quello che avevo in mente di dirti??» e si ferma.
 
“E’ uno sguardo teso il suo?? Ansia? Non riesco a capire.. se solo potessi sentire il suo tono di voce…” pensò Sue mentre annuiva. Con un po’ di agitazione disse «Ok…»
Fissò Jack con attenzione, per capire ogni singola parola di ciò che stava per dire, anche se il suo cuore le pulsava a mille…. Rimaneva sempre stupita dell’effetto che Jack le faceva, ogni volta, e non se lo spiegava… anche se, in fondo al cuore, sapeva il motivo di tutto ciò, l’ansia, l’agitazione, i battiti del suo cuore…
 
«Ehm, ecco io ci ho pensato su tutta la notte…»
 
“Sta tentennando o  i miei occhi si sbagliano??”Ora Sue era ancora più agitata.
«E ora non voglio che tu vada via senza sapere quello che ho dentro… »
 
“Oh, cielo, potrei svenire… oh e poi Lucy mi sentirà! Scommetto che il fatto che lui non sappia nulla, non sia solo un caso…”
 
«Ora, lo so che questa è veramente un’occasione unica per te, e credimi, io non vorrei mai intralciare la tua carriera » Jack fece una breve pausa «Ma voglio che tu sappia che, ecco, io vorrei che restassi»
 
Ora Sue si morse leggermente il labbro pensando “davvero?? Ti prego, fa che sia vero!”
«Ci mancherai qui a tutti noi, e anche io sentirò la tua mancanza, molto, moltissimo. Io volevo solo dirti questo» concluse Jack. Finalmente era riuscito a dirle ciò che pensava, almeno in parte: infatti quel pensiero era riuscito ad esprimerlo a fatica ma il vuoto che la notte prima lo aveva pervaso, al solo pensiero della partenza di Sue, la sua Sue, la ragazza che piano piano, le aveva rubato il cuore, NO.

QUELLO NO.


E Jack si ripeteva che ormai il treno era passato e lei stava per andarsene. Pensava anche di meritare tutto questo, di perderla, di non rivederla tutti i giorni: in fondo, aveva aspettato troppo. Il tempo era passato, come mille occasioni: il giorno del suo piccolo infarto (pure Allie si era messa tra loro, cavoli, troppe volte), il ballo di beneficienza all’asta degli scapoli (avrebbe voluto stringerla tra le sue braccia per l’eternità), la missione sotto copertura, il bacio (che stupido commento aveva fatto dopo quel momento perfetto, che ancora conservava, geloso, nel cuore).
Altri mille piccoli dettagli e momenti che potrebbe descrivere per ore e che non aveva saputo interpretare nel modo giusto all’inizio, negando ciò che provava per lei, o poi, pensando di rovinare il suo rapporto con Sue, se lo avesse rifiutato, ed infine David!
 
Ed ora, lei era davanti a lui, nel suo ultimo giorno di ufficio con loro, e l’unica cosa che voleva fare, dopo questo discorso, era prendere il suo dolce viso e baciarla come aveva sempre sognato per mesi di rifare. Quel bacio avrebbe spiegato meglio di centinaia di parole ciò che provava per lei. Non ci sarebbe stato dubbio alcuno sui suoi sentimenti, con quel bacio.
LA SUPPLICA DI RESTARE, CON LUI. LI’, PER SEMPRE ED INSIEME.
 
 
Dopo questo fiume veloce di pensieri concluse tra sé e sé “T-r-o-p-p-o-t-a-r-d-i-c-a-r-o. Il treno sta per lasciare la stazione e tu sei un imbecille. Però, almeno saprà che mi mancherà. O cielo, Dio solo sa quanto mi mancherà”.
 
Il suo torbido pensiero fu distolto, proprio da lei, che ignara di tutto quel fiume di pensieri nella mente di Jack, aveva letto dalle sue labbra, così belle e sensuali da ammirare, tutto ciò che le aveva detto.
Sue, agitata, stava per ribattere, felice di quel momento  : «EEEEhhh…» . quando il suo sguardo si posò dietro le spalle di Jack.
 
Myles. Ovvio, mancava solo lui a rovinare quel momento tanto importante.
In gran velocità, Myles raggiunse Sue e Jack «Oh, vi stavo giusto cercando, c’hanno assegnato un nuovo caso, mi chiedevo se potevate interrogare una donna ad Alexandria lunedì mattina, vi aspetta alle undici in punto».
 
Sue deglutì a forza, cercando di capire la parlantina veloce del suo collega.
«Chiederò a Bobby di venire, Sue non ci sarà, lunedì lei andrà a New York»
Guardando velocemente Sue, Myles disse dubbioso: «Hai cambiato di nuovo idea?»
 
«Ehm, no affatto…» a Sue non rimase che dire questo, visto che non aveva avuto il tempo di spiegare a Jack la situazione.
E dallo sguardo confuso di Jack, Sue e Myles ebbero la conferma che Jack era all’oscuro degli ultimi cambiamenti!
«Che cosa???» chiese Jack perplesso.
 
E in quel momento, Myles si dileguò, capendo che forse era meglio levare le ancore e lasciare i due colleghi da soli. “Chissà che sia la volta buona” rifletté il filetto DOC statunitense.
 
Sue orai aveva perso le parole. “Che mattinata impegnativa”. Allora semplicemente, si sporse un po’ per far notare a Jack, che la imitò, lo striscione appeso nel loro ufficio.
 
«Ho deciso di restare» disse con un sorriso, voltandosi verso Jack.
 
«EHI GUARDATE CHI C’E’!!» disse Tara.
Ed un coro festante si alzò nell’ufficio.
 
Sue si affrettò a spiegare, forse giustificandosi un po’: «Evidentemente Lucy aveva già dato al notizia a tutti.. tranne che a te. Vedi nella vita, ci sono cose più importanti della carriera, e sono quasi tutte in questa stanza»
 
“SOPRATTUTTO TE.” Aggiunse solo tra i suoi pensieri.
 
«Ora, che cosa mi stavi dicendo prima nel corridoio » sorrise Sue, sperando di stemperare la sua tensione e la sua emozione, lanciando questa battuta.
 
«Solo ben tornata…»disse Jack con uno dei suoi più bei sorrisi.
 
Questa frase le sciolse il cuore, dandole speranza… “Forse…”
 
«E anche tu, bello» concluse Jack, accarezzando il suo amico peloso.
Dentro al suo cuore, Jack stava impazzendo di gioia, non poteva credere a ciò che stava accadendo.
 
SUE.
RIMANE.
QUI.
 
Forse la dea della fortuna di Jack si era tolta la benda dagli occhi e aveva deciso di dargli una seconda possibilità.
Forse per Jack il treno non era ancora partito e in fondo Sue scesa dal treno prima di partire.
 
DESTINO?
CASUALITA’?
FORTUNA?

 
Forse Sue e Jack potrebbero incontrarsi proprio lì, sulla banchina di quella stazione. Potrebbero ripartire entrambi con un treno diverso.
 
Magari nella stessa direzione.
Magari sullo stesso treno.
Magari, insieme.
 
 
Mentre Jack condivideva la ciambella con Sue, aveva un unico pensiero nella mente.
“Questa volta, tu, JACKSON SAMUEL HUDSON, non lascerai volare via questa seconda possibilità. Non lascerai volare via la tua Sue. Costi quel che costi.”
 
                                                                                 --------- 0 ------------------ 0 -------------
 
 
 
P.S. Grazie a chi continua a leggere questa ff, non so come stia venendo sinceramente, ho molti dubbi… ma essendo la mia prima ff, e volendo un finale per la mia coppia preferita, tenterò! Scrivo di getto, chissà !
 Grazie! A presto il prossimo capitolo!
E SCUSATE, ma la storia del filetto DOC non potevo non metterlo, mi ha divertita troppo quella puntata! :D
  
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