Fanfic su attori > Cast Doctor Who
Segui la storia  |       
Autore: AmeliaRose    22/10/2013    3 recensioni
20 Gennaio 2013. Il Regno Unito viene messo in quarantena per colpa di un virus che rende le persone infette affamate di carne umana. Billie Piper, una sopravvissuta, racconterà nel suo diario ciò che le capiterà. Conoscerà nuove persone, proverà nuovi dolori e chissà, magari riuscirà a trovare l'amore durante questa apocalisse.
Genere: Drammatico, Horror, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie Piper, David Tennant
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo' 

 
16 Febbraio 2013
Bolton, Regno Unito.
Ore 21:30
 
Caro diario,
eccomi nuovamente qui assieme a te, felicissima di poterti riaggiornare.
bbene si, ho rischiato veramente il punto di non ritorno. Ma ora ti racconto per filo e per segno quello che è successo a Lostock. Siamo arrivati dopo un mezz'ora buona di auto nel luogo dove i militari ci inviarono la loro richiesta di aiuto, la strada era stranamente sgombra, nessun zombie ci disturbava o rompeva il silenzio paradisiaco che si era creato in quel posto. Il Comandante Eccleston aveva tirato fuori la pistola ugualmente, così per sicurezza. Io e gli altri due Protettori lo abbiamo imitato dopo aver visto una decina di infetti morti davanti all'entrata dell'edificio. Il Comandante disse di tenere gli occhi bene aperti perché non potevano essere stati i due militari a sparare dato che le munizioni che avevano non sarebbero bastate. Entrammo nella struttura e data la scarsa luminosità dovuto alle assi di legno inchiodate alle finestre accendemmo le nostre torce e controllammo ogni stanza prima di dividerci in due gruppi. Il primo gruppo formato da quattro militari sarebbe stato al pian terreno per controllare l'unica porta non sprangata, attenti a non far entrare nessun infetto e per cercare provviste perché in una stanza si trovava una di quelle macchinette da snack da ufficio.
Il secondo gruppo, ovvero io, Jenna, Arthur, il Comandante Eccleston e due militari avremo perlustrato gli altri due piani in cerca dei soldati e di altre provviste necessarie sperando anche di trovare dei farmaci che ci potessero servire in un futuro non troppo lontano.  
Salimmo le scale in silenzio e una volta arrivati al secondo piano cominciammo a perlustrare l'intera area. Nelle due stanze che perlustrai trovai delle borse con delle pastiglie contenente della penicillina e le misi in tasca. Poi il panico, sentì dei spari e corsi fuori dalla stanza e vidi Arthur che sparava a uno zombie, un unico colpo in mezzo agli occhi. Quando abbassò la pistola mi guardò, era senza espressione. Quando ci raggiunse Eccleston e vide quello che Arthur aveva fatto gli diede una pacca sulla spalla e disse solo un "Vedrai, in futuro sarà più facile sparare a questi infetti".
Cercai anch'io di consolarlo, in fondo sarebbe toccato anche lui di far togliere la vita a qualcuno, infetto o "umano" che sia. Una volta che Arthur si riprese salimmo all'ultimo piano. Trovammo due stanze e una grande stanza in centro chiusa però da un'alta e larga  porta di metallo. Il Comandante Eccleston dopo cinque secondi di esitazione bussò.
Dopo un breve silenzio sentimmo tutti un debole "Chi va là?", in quel momento Jenna alzò lo sguardo stupita verso la porta. Era la voce dell'uomo che amava? Eccleston si identificò specificando che non c'era nessun infetto tra noi e la porta si aprì rivelando un uomo alto, snello dallo sguardo da "birbantello"*, due occhi nocciola e un taglio di capelli classico con la riga di lato. Non avrà avuto più di trent'anni. Ci fece entrare e quando vide Jenna la strinse forte a sé e una volta staccati si presentò, Matt Smith.
Ci fece cenno di seguirlo, ci disse che ci avrebbe portato dal suo compagno. Non avrei mai immaginato che dietro a una porta del genere ci fosse un lungo corridoio con diverse piccole stanze sia a destra che a sinistra.
Matt ci spiegò che la struttura era una casa farmaceutica indipendente nata un anno fa, avevano costruito diverse stanze dove avrebbero sperimentato diversi vaccini e ci raccontò che avevano trovato dei diari dove dei medici spiegavano che stavano cercando di creare un vaccino contro questa "malattia" che stava infestando la maggior parte della popolazione britannica ma senza successo. Nell'ultima pagina scrissero che si sarebbero trasferiti in una struttura più grande e che non smetteranno di cercare una cura per i due problemi ovvero, cercare una cura per guarire gli infetti e un vaccino per i "sani" per evitare che possano prenderlo in qualsiasi modo visto che non sanno ancora come si trasmette.
Arrivati  nella stanza dove lui e il suo compagno avevano passato la notte trovammo l'uomo che si presentò come David Tennant. L'uomo mi colpì subito. Più basso di Matt, snello, occhi nocciola, viso perfetto e capelli che qualsiasi donna vorrebbe accarezzare. Eccleston dopo aver stretto la mano a Tennant chiese come era possibile che ci siano così morti davanti alla struttura e spiegarono che durante la notte un camion passò davanti con i fanali accesi e si fermò quando il guidatore notò gli  infetti, uscirono degli uomini dal retro del camion e cominciarono a sparare verso di loro. Per quanto li riguardava, potevano essere delle persone che amavano fare questo tipo di cose. Il Comandate dopo aver appreso questo chiese a me e a Jenna di girarci perché i due militari dovevano spogliarsi, voleva essere sicuro che nessuno dei due fosse stato morso e l'unico modo per verificarlo era questo. Obbedimmo, ci girammo e dopo cinque minuti ci informarono che erano puliti.
Jenna a quella notizia sorrise, chi non lo avrebbe fatto? Quando i due soldati furono pronti, scendemmo e ritornammo dal primo gruppo. Avevano trovato altre provviste e anche loro in varie borse dimenticate qua avevano trovato dei farmaci utili. In totale avevamo riempito due sacchi con cibo e pochi farmaci. Dopo aver controllato la strada uscimmo ma senza abbassare le armi, David camminava vicino a me e dal suo sguardo si capiva benissimo che era felice di poter uscire dal quel posto buio e piccolo.
Ma qui siamo nella vita reale e in un apocalisse non sarà mai tutto rose e fiori. Raggiungemmo la jeep senza problemi, caricammo le buste e da dietro un cassonetto vicino alla struttura farmaceutica uscirono un paio di zombie. In quel momento caro diario, il mio cervello si spense. Il mio cuore batteva più velocemente e mi faceva male per quanto battesse, vedevo i miei "colleghi" aprire bocca ma non sentivo nessun suono, non sentivo nemmeno i rumori degli spari e delle pallottole che andavano a segno uccidendo quei zombie. Quando vidi uno zombie venire verso di me il mio corpo si mosse da solo, il braccio si alzò e sparai in testa a quell'uomo infetto. Senti qualcuno prendermi per mano e trascinarmi lontano da quel punto, Jenna mi superò e sparò verso di loro.
Alla fine ritornai me stessa, il cuore smise di battermi così forte da farmi male e a risentire i suoni e scoprì che la persona che mi aveva trascinato era David. Cercai Arthur e lo trovai salvo e senza morsi e mi avvicinai a lui sperando di non bloccarmi nuovamente e di proteggerlo. Eccleston uccise l'ultimo zombie in vista e ci intimò di salire immediatamente sulla jeep che saremmo partiti subito prima che altri di loro vengano a rovinarci la festa. Salimmo tutti sulla jeep tranne un soldato, Eccleston che nel frattempo era salito scese e gli andò vicino. Non sentì quello che si dicevano, ero troppo lontana ma vidi che si tirava su la manica e la mostrò a lui.
Vidi del sangue e capì, era stato morso. Ma com'era possibile poi, lui che era abituato a sparare e a non farsi toccare dai nemici? In quel momento vidi un'altro Eccleston, il suo viso non lo scorderò mai, così freddo, distante. Prese la pistola e disse qualcosa, il soldato chiuse gli occhi e sorrise e in quel momento il Comandante sparò in testa al soldato.
Guardò il suo cadavere per pochi secondi e tornò da noi.  Partimmo e nessuno disse niente, eravamo tutti stupiti da quello che era successo, non eravamo pronti per questo, nessuno lo era.
Arrivammo alla base verso l'ora di pranzo, Karen e Catherine aspettavano i loro mariti con ansia e appena li videro tirarono un lungo sospiro di sollievo e li riabbracciarono.
Passai l'intero pomeriggio ad addestrarmi con la pistola, non dovrà più accadere una cosa del genere, MAI PIU
Ora caro diario, me ne vado a letto, sono stanchissima.
Spero di aggiornarti presto. 
 
Tua 
Billie

Scusate per la faccia da birbantello ma quella è stata la mia prima impressione su di lui, non è un offesa, che sia chiaro.

Angolo Autrice:
Ed eccoci con il nuovo capitolo, capitolo più lungo dei precedenti.
Mi scuso per il ritardo ma tra febbre, sistemare casa e altro ho avuto molto poco tempo.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto ^-^
A presto.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: AmeliaRose