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Autore: Sasha Fierce    22/10/2013    0 recensioni
Sono sempre stata diversa.
Mi nascondevo.
Un giorno peró,tutta la mia vita é cambiata.
Per salvare la persona che amo,sono finita intrappolata.
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Il suo sguardo in queste situazioni mi dà sempre fastidio.
Mi stendo sul lettino da visita e osservò il soffitto.Vengo accecata dalle luci e l'odore di disinfettante mi fa venire la nausea.
Alexander ha deciso di togliermi la collana,solo per questa volta,tanto per non farmi morire dalla paura.
Volto la testa verso il dottore che deve visitarmi,in tempo per vederlo prendere la siringa dell'anestesia,che a poco serve.
Sono sottoposta a queste visite 3 volte a settimana.Mi addormentano per 6 ore così da poter studiare come funziona il mio corpo e poi finita la visita mi aspettano 3 ore di convalescenza per riabituare il mio organismo agli stimoli,ma soprattuto per riabituare il mio naso ai nauseabondi odori a cui viene sottoposto.
Il dottore si avvicina con la siringa al mio braccio e infilato l'ago mi dice di contare fino a 1 partendo da 10.
Inizio la mia conta e arrivata al tre mi volto verso lo specchio,sapenso che Alexander è li dietro.Finito di contare i miei occhi si fanno pesanti e cado in un sonno profondo.
Durante queste visite non dormo davvero,ma sogno comunque.
Inizio a sognare:sono davanti a una porta,o più esattamente sono dietro a una porta,chiusa in una stanza buia.Con la vista svillupata riesco a vedere un letto,è completamente blu e mi ci stendo sopra.Sento il calore penetrarmi nella pelle e poi sento l'odore di Alexander.Il suo odore ricopre tutto il letto e anche allontanandomi mi sento l'odore addosso.
Tento di Aprire la porta,ma inutilmente.Provo diverse volte ad aprirla e all'ennesima volta in cui spingo la maniglia giù sento la voce di Alexander.Sento la sua voce che parla da dietro la porta.Avvicino l'orecchio alla superfice per sentirlo meglio.
Dice qualcosa di incomprensibile persino al mio udito.Tento ancora una volta di aprire la porta,ma non ci riesco.
Cosa starà mai dicendo Alexander?Non riesco a non pensarci.
Mi acuccio su me stessa,stringendomi in un angolo della stanza e inizio a piangere.Non capisco il motivo del mio pianto,visto che da diverso tempo riesco a controllare gli impulsi,ma non riesco a smettere.
Continuo a piangere senza motivo,fino a quando la porta si apre e i miei occhi vedono di nuovo la luce accecante.
Mi risveglio in ospedale,nella solita stanza del risveglio e accanto a me vedo Alexander che mi stringe la mano.
Tento di alzarmi sugli avambracci,ma le mie braccia sono ancora addormentate.
-Alexander…-Vedo i suoi occhi fare capolino dalle lenzuola del letto e noto che sta piangendo.
Ma perché sta piangendo?
Prima di poter dire qualcosa,mi ritrovo soffocata da un abbraccio.Sento le braccia di Alexander stringermi e con uno sforzo muovo il braccio per toccare il suo.
-Alexander…calmati.-Sento la mia voce strozzata,e Alexander continua a piangere e a stringere disperato.
Mi sento totalmente confusa,ma riesco a mettere insireme qualche parole e darle un senso.-Alexander calmati.Perchè piangi così?-gli chiedo.
-Jordan tu,tu non ti svegliavi più.Sei rimasta addormentata per 3 giorni,credevo non ti saresti più svegliata.-mi risponde.Mi allontana quel poco che basta per guardarmi negli occhi così sorrido.
Si è preoccupato così per me?Nessuno lo ha mai fatto o lo farebbe,ma Alexander lo ha fatto.Sento i miei occhi pizzicare e sorrido cadendo tra le lacrime.
-Alexander,mi dispiace averti fatto stare male.-gli dico tra i singhiozzi e stringendolo sempre di più a me.-Mi dispiace e non solo per questo,ma per tutto,per non averti mai detto la verità,per averti rifiutato e trattato male.Alexander io ti amo e non voglio farti stare male.-Continuo a piangetree e mi sento sollevata di averglielo detto finalmente.
Sono felice di poter stare abbracciata a lui.
Rimaniamo abbracciati così finchè non arriva il dottore a dirmi che posso tornare a casa.
  
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