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Autore: Archaix_Lemixia    22/10/2013    1 recensioni
Un gatto e il suo padrone... quando tra di loro c'è un legame molto potente riescono a riconoscersi anche dopo "la morte".
"Un grido disperato risuonò nell’aria.
Il tranquillo boschetto di Crepuscopoli trasformato in un capo di battaglia, centinaia di shadow avevano invaso la città dall’eterno tramonto. La missione gli richiedeva di rimanere concentrato, ma quel grido soffocato sembrava quasi essere rivolto nella sua direzione… Corse verso l’animale ferito, che nel tentativo di difendersi aveva consumato le unghie fino all’osso. Giaceva lì, accasciato, un miagolio terrorizzato e costante."
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Organizzazione XIII, Roxas, Sora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Kingdom Hearts, KH 358/2 Days, Kingdom Hearts II
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Roxas era sconvolto da sé stesso:  perché non riusciva a smettere di pensare a quella scena?
Lui bloccato contro il muro, impotente, “spaventato”, ormai pronto a diventare nulla.
Già Nulla. Perché dal nulla era nato e nel Nulla sarebbe tornato.
Non male come prospettiva, in fondo la sua vita non si poteva considerare tale.
Pronto…
…Pronto…
……Pronto…
Poi ad un tratto un lampo rosso e nero…
….una luce accecante e poi… “NOOOOOOOOOO!!!”.
Eppure aveva visto tanti Shadow “morire”, ma non gli avevano mai suscitato nulla, allora perché ora si ritrovava con gli occhi bagnati, raggomitolato sul letto?
Proprio non capiva…
Un rumore di passi lo risvegliò dai suoi pensieri. “Oh no! Sta arrivando qualcuno, non posso farmi vedere così!!” Si asciugo in fretta e furia il viso con la manica sinistra del cappotto e corse sul terrazzo fingendo di essere uscito per una boccata d’aria.
Dalla porta apparve Axel. Aveva ancora i postumi della battaglia tra cui una gamba fasciata e un polso rotto, ma nonostante questo appariva piuttosto in salute.
Sul viso un sorriso amaro sfoggiato apposta per l’occasione. “Ehy Roxy… come stai? ”
Roxas si voltò, tentando di mantenere un atteggiamento distaccato: “Sto bene, grazie alla cure di Vexen, mi sto riprendendo bene… Non credevo di avere un tempo di guarigione così rapido!!” rispose sorridendo.
Ma negli occhi azzurro cielo si vedeva la profonda “sofferenza” che turbava il piccolo Nessuno;
e Axel sa bene quanto Roxas non sappia mentire.
Per questo si avvicinò e lo abbracciò forte facendo sprofondare la sua testolina bionda contro il suo petto.
Il gesto inaspettato sorprese il Custode, facendolo scoppiare a piangere.
Inizialmente il numero VIII era confuso, non ricordava cosa fossero le lacrime, ma poi uno sfuocato ricordo della sua precedente vita, quando ancora si chiamava Lea, riaffiorò nella sua mente.
Di istinto strinse Roxas ancora più a sé.
D’un tratto un pigolio rotto dai singhiozzi ruppe il silenzio. “Axel, ma sigh perché perdo acqua sigh dagli occhi??” “Vedi Roxy, quelle sono lacrime, sono piccole stille salate che escono dagli occhi quando si perde qualcuno di caro.”
Il Nessuno biondo si staccò dall’abbraccio del più grande asciugandosi le lacrime.
“Dai ora andiamo a prendere un bel ghiacciolo salmastro, ti va?” disse Axel con rinnovata energia.
Il più piccolo annuì, seppur non totalmente convinto. La vicinanza e la contagiosa “allegria” dell’amico sarebbe riuscita a tirarlo su di morale.
Axel aprì una varco oscuro che li portò direttamente davanti al negozio. Dopo pochi minuti uscì raggiante con tre ghiaccioli.
“Perché ne hai presi tre?” “Beh due sono per te, per farti stare meglio! So quanto ti piacciono!” rispose il rosso con un sorriso a trentadue denti.
Rientrarono nel varco oscuro e ne uscirono sulla cima del Campanile.
Come loro solito Roxas si sedette al centro e Axel alla sua destra.
Scartarono i ghiaccioli e cominciarono a mangiarli lentamente, davanti a loro si estendeva il panorama di Crepuscopoli al tramonto.
Mentre gustavano il loro meritato gelato, Axel parlava a ruota libera, come al solito, ma questa volta il biondino non sarebbe riuscito a stargli dietro neanche volendo.
I pensieri vorticavano e vorticavano nella sua mente, ma nonostante si sforzasse andavano a finire sempre lì, al piccolo Neko e al suo Heartless, al loro grande coraggio, al loro grande Cuore in contrasto con le loro piccole dimensioni.
Intanto il gelato azzurro tra le sue mani si stava sciogliendo.
Finalmente dopo vari minuti di sproloqui il numero VIII alzò lo sguardo sull’altro Nessuno.
“Oh Roxy, proprio non riesci a scordarli vero?”
“Scusa Axel, ma proprio non ci riesco, non riesco a non pensare che non ci sono più, che non li potrò più vedere... Che ora sono da solo…”
“Ti prego non dire così, Neko lo ha fatto per te, per tenerti in vita. Per far sì che tu sia felice per sempre… Cosa è successo al Roxas che prima non parla e poi inizia a tempestarmi di domande? Non ce la faccio a vederti così! E poi non sei solo… tu hai me…”
“Hai ragione Axel, Neko non vorrebbe vedere il suo padrone ridotto così!!” disse e prese a mangiare il suo gelato (orami mezzo sciolto) con foga.
“Questo è il Roxy che riconosco!! Tieni prendi anche questo!” disse il rosso porgendogli l’altro ghiacciolo ancora incartato.
Dopo qualche minuto di silenzio fu ancora Axel a prendere la parola “Ti ricordi quando mi hai spiegato cosa voleva dire ? Beh penso… di essere stato veramente geloso del piccolo Neko… ma in fondo era proprio un bravo micetto!” disse sorridendo verso l’amico.
In quel momento chi fosse passato sotto il Campanile avrebbe sentito le risate di due amici sinceri.
 
 
 
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      “Ma questo…”
I tre viaggiatori si guardavano intorno leggermente spaesati.
“… è il luogo da dove siamo partiti. Non ci si può più affidare al pilota automatico…” sbuffava spazientito Paperino.
“No, sono stato io!” rispose felice Sora.
 “PERCHE'??!”
“Volevo sapere come stavano i ragazzi…”
“Insomma! Guarda che non stiamo mica facendo un viaggio di piacere!!” sbraitò infuriato il papero con la sua voce quasi incomprensibile. E Sora sapeva bene quanto fosse vero. Quel viaggio lo stavano facendo per ritrovare Riku e il re, per tornare finalmente sulla loro isola…
“Mhhh...non so perché, ma ho un brutto presentimento…” bofonchiò Sora. E aveva ragione, un tizio passò di lì correndo come un pazzo urlando.
“Aiuto! Dei mostri.. Dei mostri in città!!”
Ci risiamo… Altre grida, i tre accorsero per vedere.
“Razza di… che cosa fate alla mia merce!?” le urla provenivano da un botteghino di leccornie, dove alcuni Simili stavano facendo razzia di cibo. Subito i nostri tre eroi si fiondarono per salvare la situazione: Sora si lanciò esuberante al centro della combriccola di Simili e con un affondo di Keyblade fece scomparire una coppia dei nemici. Questi si misero sulla difensiva e crearono un cerchio attorno a lui, stringendosi sempre di più. Sora restò immobile aspettando il momento opportuno, e quando tutti scattarono in avanti balzò in alto e scagliò una Firaga sul mucchio. Paperino dal canto suo si appostò di lato e usò il suo bastone magico come un mirino per scagliare dei blizzard addosso ai Simili.
Pippo invece menava fendenti con il suo scudo, sbattendolo sulle teste dei nemici o usandolo come boomerang.
Quando finalmente non ci fu più traccia di quegli orribili "spettri bianchi", i tre si girarono per vedere il disastro che avevano combinato. Si può dire che il negozio stava meglio prima.
“Tutto bene signora?”
“Che disastro! Ma chi diavolo erano quei… Aspetta! Ma sei tu!”
“Eh?!” Sora la guardò "leggermente" confuso. La vecchina si avvicinò e gli strinse forte la mano: “Grazie per avermi salvata di nuovo!"
"Cosa? Veramente io..."
L'anziana signora si voltò verso il negozio e vi entrò, parlando forte per farsi sentire dagli amici che erano rimasti fuori. 
"Per sdebitarmi vi regalerò dei gelati al sale marin…”
Quando tornò fuori, non poté finire la frase che i tre se ne erano già andati...              
 
 
 “Ma insomma! Cosa vuole questo? Ha sguinzagliato in giro questi strani esseri!!” le grida provenivano da una piazzetta vicino al centro, in cui tre ragazzi stavano tentando di difendersi dagli spettrali nemici.
“AAArgh mollalo quello è il mio giuramento di sangue!!” urlava impazzito il più grande dei tre mente tentava di recuperare il suo berretto, sottrattogli da un Simile dispettoso. Un colpo di Keyblade sfrecciò sulla sua testa rapido come il vento e l’essere si polverizzò all’istante.
“Lascia fare a me!” gridò Sora mentre si gettava agilmente nella mischia, seguito a ruota dal papero e dal bracco. Seifer e gli altri rimasero stupefatti dalla potenza di quei colpi: loro non erano riusciti neanche a sfiorare i nemici, mentre quel ragazzino più piccolo di lui stava facendo in pochi attimi una strage…
Con in agile affondo il Simile davanti a Sora si smaterializzò in un attimo, seguito da altri due inceneriti sotto le Firaga di Paperino. “Attento!” gridò Pippo all’amico e scagliò il suo scudo come un disco contro il nemico dietro di lui, tranciandolo di netto. Quando nella piazza tornò la calma i tre avventurieri si avvicinarono alla banda di Seifer.
“Tutto bene?” chiese Sora felice. Seifer lo squadrò un attimo e rispose distrattamente di sì, poi tornò ad osservarlo e finalmente si ricordò.
“Ma tu sei quello che alla festa mi ha tirato in faccia lo zucchero filato!!!!” gli sbraitò in faccia furioso. Per tutta risposta ricevette un gigantesco punto interrogativo stampato sulla faccia del castano.
“Chi sei?”
“MA COME NON TI RICORDI??”
Improvvisamente alla loro destra si materializzò un varco oscuro da cui uscì un uomo con un cappotto nero come la notte, i cui lunghi capelli blu scuro ricadevano sulle spalle.
“Eccellente”
Sora si voltò di scatto sorpreso: “L’organizzazione XIII!” e sfoderò la Keyblade pronto a combattere. Ogni volta che incontrava quei tizi non ne veniva fuori nulla di buono, aveva imparato a non fidarsi mai di loro e dei loro trucchi.
“Che intenzioni avete stavolta? State dando fastidio alla gente della città!”
Il Nessuno rimase impassibile e non sembrò curarsi della domanda. Fece qualche passo in avanti con aria indifferente. “Non importa. Piuttosto, non avete incontrato un uomo di nome Axel? Sta agendo autonomamente… E ci sta causando dei problemi.”
Il punto interrogativo riapparì ancora più grande sulla faccia del castano: “Axel? E io che ne so?” Ma appena disse quelle parole qualcosa dentro di lui si ruppe.
“Hanno litigato fra amici? “ Chiese titubante Pippo al custode, che si girò per guardarlo con un’aria critica: “Mah, in fin dei conti questa organizzazione XIII non è un granché.”
“Faresti meglio a stare attento. Axel intende trasformarti in un Heartlrss.”
Quelle parole lo colpirono come un macigno, Sora si girò verso il Nobody e fece istintivamente un passo all’indietro Che cosa?! Chi era veramente questo Axel? Perché voleva ciò?
“E perché ci dici di stare attenti? In fondo anche voi siete uguali! Noi vi siamo d’intralcio, no?
“Ti sbagli di grosso, noi abbiamo a cuore la tua incolumità, eroe della Keyblade”
“E come potete, se nemmeno ce l’avete un cuore!”
Il Nessuno si fermò, il labbro inferiore cominciò a tremare, come se ci fosse rimasto male.
“Sei crudele…”
 
Quest’affermazione spiazzò completamente il custode, che si pentì di quello che aveva detto.
“Sei tu quello senza cuore, a dire una cosa del genere…” continuò il Nobody.
Sora guardò per un attimo l’uomo per quello che era, e si chiese se davvero non provassero dei sentimenti, se davvero non possedessero un cuore…
“SORA!!” la voce indecifrabile e squillante di Paperino lo riportò alla realtà. “Non farti imbrogliare! Quello è un Nessuno! In realtà è completamente indifferente!!” Il castano si ridestò dai suoi pensieri si mise di nuovo in posizione di attacco.
“Non sottovalutateci. È vero, noi non abbiamo un cuore. Tuttavia ci restano il ricordi del passato i cui lo avevamo. Sappiamo quali sono i modi per ferirlo, un cuore…”
Dicendo questo alzò un braccio ed aprì un varco oscuro. Si mise il cappuccio in testa e si avviò indifferente verso il portale. “Se trovi Axel fammelo sapere” disse prima di sparire. Sora gli corse subito dietro, ma si bloccò poco dopo sentendo le parole dell’uomo.
“Ah… è meglio che non ti avvicini a questo varco.. Se non vuoi fare la fine di Riku” aggiunse in fine il Nessuno, prima di scomparire.
“No! Aspetta! Che cos’è successo a Riku!?” gridò inutilmente il castano. Nella testa rimbombò una frase: Continua a combattere gli Heartless… Sora…
L’Organizzazione XIII centrava qualcosa con Riku!? Che è successo… Cadde in ginocchio dallo sconforto, fino a quando avrebbe dovuto rincorrere l’albino per i mondi? Sentì una mano appoggiata sulla sua spalla e alzò lo sguardo: era Pippo, che tentava di risollevargli il morale.
Si voltò per vedere se i ragazzi di prima c’erano ancora, ma erano fuggiti. *
Si incamminarono lentamente verso la Gummship con il morale a terra, e fu allora che lo videro: davanti a loro si era piazzato un tenero** gattino dal pelo rosso che li fissava dolcemente. Sora sembrò perdere tutta la tristezza poco fa e sfoderò un piccolo sorriso, si acquattò vicino a lui e lo accarezzò: “Bravo… che bel micetto che sei”.
E per un istante, un solo piccolo istante, qualcosa sembrò affiorare fra i ricordi perduti, e i suoi occhi color del cielo brillarono di una luce diversa. Lo smeraldo incontrò l’oceano degli occhi del suo padrone.
“Neko…”
“Sora che succede?” la voce perforante di Paperino lo scosse dai suoi pensieri e spaventò il gatto, che fuggì via. “Lo conoscevi?” continuò il papero.
“N-no.. non lo conosco…”
“EHI SORA!!!!” un grido attirò la loro attenzione, era Hainer con la sua banda che stava correndo in quella direzione. Stranamente i capelli del ragazzo avevano qualcosa di diverso…
“ACCIDENTI, non potevi arrivare un po’ prima??”
“Perché che è successo?”
“è SUCCESSO DI TUTTO!!”
“…Ti sei fatto la permanente?”
“Ma no!!!”
Olette intervenne per arrivare al punto: “Kairi è la tua ragazza, vero?”
Il ragazzo si bloccò: “Kairi? Come fai a conoscerla?”
“Era venuta qui alla tua ricerca… ma è stata rapita!”
Cosa!? Sora si sentì ribollire dentro dalla rabbia: chiunque avesse osato toccare i suoi amici l’avrebbe pagata cara!!
 
Poco dopo…
Torre dell’orologio: Sora, Paperino e Pippo erano pronti a partire, salutarono i loro amici e accesero i motori. I tre li guardarono scomparire all’orizzonte, ancora confusi dagli ultimi eventi. Quando la Gummship sparì dalla loro vista Hainer tornò a tentare di sistemare alla bell’e meglio i suoi capelli bruciacchiati. Nel farlo notò la vecchietta dei gelati ?scendere? frettolosamente le scale con una busta in mano “Ehi ragazzi! Per caso avete visto dei ragazzini, insieme a un cane e un papero? Prima mi hanno aiutato, così ho portato loro dei ghiaccioli”
Il viso di Pence si illuminò di gioia: “Me spiace, se ne sono appena andati. Se vuole li mangiamo noi!!”
“Sono 1000 munny l’uno”
“Argh”
I tre si divisero equamente il bottino (e il debito) e presero ciascuno in ghiacciolo.
“Ma… ne avanza uno”
La vecchietta dei gelati li guardò sorpresa, poi sorrise.
 
“Si ovvio.
I ragazzini erano due, no?”
 
 
 
 
 
In un angolo della piazzetta, davanti ala torre dell’orologio, un gattino osservava l’orizzonte.
Non importa, pensò NekoAxel. Il mio padrone ha deciso così. Quella volta tu non mi sentisti, mai io ti dissi che ci saremmo incontrati in un'altra vita.
Aspetterò.
 
 
 
Fine


 
 
 
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* = in realtà per chi ha visto il manga ci sono ancora, ma se li avessimo messi ci sarebbe stata la scena in cui Seifer dice “pensaci tu a Kairi” ed è evidente che si è preso una cotta gigantesca. Ma noi non lo mettiamo semplicemente perché KAIRI NON LA VOGLIAMOOOOOOO!!!!!!! XD
Di conseguenza non ci sarà neanche la scena delle palline alla torre del’orologio.
 
** = tenero per modo di dire, visto cos’ha fatto alla Lucertola furtiva e al Blindato.
 
N.B.  da notare che l’ultima frase è come quella fra Axel e Roxas:
“Ci ri incontreremo in un’altra vita”
“Si, aspetterò”
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Angolo delle autrici: Fine. Una parole che all’inizio non ci saremmo mai neanche sognate di scrivere. Per noi una storia era come la vita, continuava, andava avanti, non ci siamo subito rese conto che un giorno o l’altro avremmo dovuto porre questa parola in fondo al capitolo.
Ringraziamo tutte le persone che ci hanno seguito:
Un grazie a JLuna_Diviner, che ci ha seguite con costanza recensendo ogni singolo capitolo (sai, è anche grazie a te che gli iniziali 4 capitoli della fanfic sono diventati 8)
Un grazie a LorenzoTop, le tue critiche costruttive ci sono state di grande aiuto (anche se il discorso della punteggiatura ancora non lo abbiamo capito)…
Un grazie anche a Anima1999 e a Black_Soul che hanno recensito, e naturalmente un grazie a tutti voi che leggete ^^ speriamo di avervi fatto divertire, sognare e magari tenervi col fiato sospeso fino al capitolo successivo (che ammettiamo di non aver pubblicato con molta frequenza).
Detto questo vi salutiamo per l'ultima volta in questa fanfiction, ma sappiate che abbiamo ancora moolte idee e ci rivedremo presto ^^
 
ALLA PROSSIMAAAAAA!!!
*salutano con la mano e scompaiono, un'ultima volta, tra le spire di un varco oscuro*
  
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