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Autore: Scarl_Bloom 94    23/10/2013    5 recensioni
STORIA IN FASE DI REVISIONE.
Fëawen è la figlia minore di Re Elrond. E' una mezzelfa, ma all'inizio della storia ancora non lo sa, sa solo che in lei c'è qualcosa di diverso rispetto agli altri elfi. Desiderosa di fare mille avventure e combattere contro nemici pericolosi, farà di tutto per entrare a far parte della Compagnia. L'incontro con un giovane principe elfo però cambierà la sua vita e le farà capire cosa significa amare.
Tratto dal 1 capitolo...
Durante la caduta rimasi con gli occhi chiusi. All’improvviso però invece di sentire sotto di me la terra, sentì delle braccia possenti tenermi. Aprì piano piano gli occhi, mi ero messa un po’ di paura, lo dovevo ammettere.
"Cosa vedono i miei occhi… Una dolce fanciulla che dal cielo è caduta fra le mie braccia"
Disse l’elfo biondo che mi teneva in braccio.
Appena incontrai i suoi occhi blu, non riuscì a proferire parola. Notai che un piccolo sorrisetto aveva preso forma sulle sue labbra. Era bello, maledettamente bello.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 24 –  “Elwen”


                                                                        
Rimasi immobile mentre Legolas stringeva le mie mani nelle sue. Mi tuffai nel blu dei suoi occhi e non riuscì più a reagire. Sentì una scossa lungo la schiena. Dei brividi pervasero il mio corpo. All’improvviso persi le mie forze. Non riuscivo a staccarmi da quel suo sguardo intenso e meraviglioso.
 
<< Scusami >> Riuscì a dire a stento << Non so cosa mi sia preso. >>
 
<< Non preoccuparti >> Disse lasciando le mie mani << Andiamo a cenare, adesso. >>
 
Annui abbassando il viso. Ero troppo imbarazzata per guardarlo negli occhi. Quella mia scenata era stata ridicola. Lo conoscevo da appena un giorno, come potevo prendere che mi raccontasse della sua vita privata? Ero davvero incorreggibile. Percorremmo il lungo corridoio camminando fianco a fianco. Non parlai per tutto il tragitto, mi sentivo troppo stupida. Non capivo il motivo di quella mia reazione, c’era qualcosa di veramente strano in me e ogni volta che l’Elfo mi stava accanto, la mia stranezza aumentava.
 
 
 
*
Fëawen, quanto sei indifesa. Non era mia intenzione farti del male, ma per il momento è meglio che tu non sappia che fra noi due c’era amore. Ma cosa sto dicendo? C’è ancora amore, un amore grande e puro e che non andrà mai via. Ci sono delle cose però che devono andare per il loro verso e non c’è niente che si possa fare. Spero solo non farti soffrire come sto soffrendo io adesso, camminando fianco a te senza poterti toccare o anche solo sfiorare.*
 
 
Legolas sembrava pensieroso. Forse stava ripensando alla scena di poco fa. Sprofondai di nuovo nell’abissale imbarazzo. Non avevo nessuna giustificazione per come mi ero comportata. Sembravo una bambina di due anni a cui veniva rubato il giocattolo preferito da un’altra bambina. Tirai su un sospiro profondo. Ero stanca morta, avrei preferito di gran lunga rimanere nella mia camera a riposare. Avevo anche tanta fame però.
 
Appena entrammo nella sala tutti si voltarono verso noi due. Mi sentì nuovamente a disagio. Poi come vidi Eowyn dirigersi verso di noi e precisamente verso Legolas sentì una morsa allo stomaco. Rimasi lì ad osservarli mentre la ragazza lo abbracciava. Cercai di cambiare direzione dello sguardo e tornai a tutti gli altri. Con mio grande stupore e imbarazzo anche loro stavano guardando proprio me. Ero il centro dell’attenzione in pratica. Per fortuna arrivò a salvarmi qualcuno.
 
<< Scusami, prima non mi sono presentata >> Disse avvicinandosi << Sono Arwen. >>
 
<< Piacere, io sono…. >> Mi bloccai di colpo poiché mi ricordai che non sapevo quale fosse il mio nome.
 
<< Bisogna trovarle un nuovo nome per adesso >> Intervenne il vecchietto col bastone.
 
<< Come ti piacerebbe chiamarti? >> Mi domandò Arwen trascinandomi con se per sedermi al tavolo.
 
<< Ecco, non saprei >> Risposi imbarazzata << Datemelo voi un nome. >>
 
<< Da chi di noi lo vorresti? >> Chiese l’Uomo dagli occhi azzurri accanto ad Arwen.
 
Alzai lentamente il viso. Guardai per un attimo l’Uomo e dopo aver recepito la sua frase mi voltai per cercare l’Elfo. Era seduto accanto ad Eowyn e aveva gli occhi fissi su di me. Riabbassai gli occhi imbarazzata e arrossì. Poi li rialzai e incontrai di nuovo il suo sguardo celestiale.
 
<< Legolas >> Dissi alla fine armandomi di coraggio << voglio che sia tu a trovarmi un nome. >>
 
L’Elfo non sapeva cosa dire. Lo avevo colto alla sprovvista. Era molto imbarazzato e cominciò a balbettare non so cosa. Le sue guancie arrossirono improvvisamente e vedendolo in quello stato sorrisi. Era così dolce, sembrava un bambino indifeso. Eowyn aveva uno sguardo assassino, mi stava sbranando con gli occhi.  Non capivo il perché di tutto quel disprezzo nei miei confronti.
 
<< Elwen >> Disse d’un tratto << Ti piace? >>
 
<< Si >> Sorrisi << Molto. >>
 
Sentì delle risate soffocate da parte di Arwen e Aragorn. Non capivo perché stessero ridendo in quel modo insano. Mi voltai verso di loro e li beccai con la mano a coprirsi la bocca mentre cercavano di trattenere una risata. Erano rossissimi in viso e quasi stavano per mettersi a piangere dal troppo ridere.
 
<< Legolas >> lo chiamai di nuovo << cosa significa Elwen? >>
 
 

*Accidenti e adesso cosa le dico? Che stupido che sono stato! Potevo dirle un nome qualsiasi a caso. Invece mi sono lasciato trasportare dai sentimenti che provo verso di lei…. ed eccomi qui, come un emerito stolto a fissarla senza sapere cosa diavolo dire!*
 

 
L’Elfo non rispondeva. Sembrava si fosse incantato. Eowyn prese a sventolargli la mano di fronte al viso. Legolas sussultò di colpo e tutti scoppiammo a ridere. Era veramente buffo.
Cominciammo a mangiare e dimenticai di chiedergli il significato del nome che mi aveva dato. Solo durante la cena me lo ricordai. Non era però il momento adatto per ridomandarglielo, non volevo essere troppo pesante. Anche perché successe una cosa che mi fece rimanere nuovamente di sasso. Eowyn afferrò la mano di Legolas e prima di finire la cena si allontanarono insieme. Li seguì con lo sguardo fino all’uscita della sala. Inspiegabilmente il cuore iniziò a farmi male.
 
 


Eowyn mi prese per mano e dopo aver lasciato la sala ci fermammo a parlare su un terrazzo lì vicino. Aveva qualcosa di importante da dirmi. E sapevo anche di cosa si trattasse, ma speravo con tutto il cuore di sbagliarmi.
 
<< Legolas io ti amo >> Disse all’improvviso lasciandomi di stucco.
 
<< Eowyn io.. >> Non sapevo cosa dirle, non volevo ferire i suoi sentimenti.
 
<< Aspetta, fammi finire >> mi interruppe lei << Lo so che provi ancora qualcosa per lei, ma per favore, dammi un’opportunità. 
Fëawen non potrà mai farti felice, io invece si. >>
 
Non volevo ferirla e per questo motivo decisi di darle una possibilità per farsi amare da me. Sentivo che il mio cuore sarebbe appartenuto per sempre a
Fëawen, ma forse non era destino che noi due stessimo insieme. Per provare a dimenticarla una volta per tutte decisi di affidare il mio cuore ad un’altra donna. Non riuscì a capire il perché non appena risposi “Ti darò un’opportunità, Eowyn” sentì una fitta al cuore. La ragazza mi abbracciò e mi strinse a se e mentre la avvolgevo fra le mie braccia mi venne davanti il viso di Fëawen.
 
<< Sono così felice ! >> Disse al settimo cielo << andiamo a dirlo agli altri. >>
 
<< No, aspetta >> La afferrai da un braccio << non mi sembra il caso. >>
 
<< E perché mai? Non starai mica pensando ancora a lei, vero? >> Divenne triste di colpo e cercai un modo per dirle che si stava sbagliando.
 
<< E’ che non mi piace parlare della mia vita privata con gli altri, sono fatto così >> mi giustificai sperando che lei abboccasse.
 
Eowyn annuì mettendo su un mezzo sorriso. Tornammo da tutti gli altri. E finalmente rincontrai gli occhi del mio cuore.
 
 
 

Rientrarono nella sala e ne fui subito contenta. Appena lo vidi sorrisi di colpo. Durante la serata però successe qualcosa di veramente inaspettato. Eowyn ad un certo punto si alzò dalla sedia e chiese tutti di fare silenzio.
 
<< Eowyn che stai facendo? >>  l’Elfo cercò di richiamarla, ma invano.
 
<< Volevo dire a tutti voi che io e Legolas ci siamo fidanzati ! >> Annunciò piena di entusiasmo.
 
Spalancai gli occhi al sentire quella notizia. Il mio cuore si fermò e rimasi senza parole. Solo il Re applaudì, tutti gli altri erano rimasti troppo scossi per dire o fare qualcosa. E nel momento in cui Eowyn diede un bacio all’Elfo sulle labbra, non riuscì più a trattenermi. Mi alzai di scatto e scappai via dalla sala. Sentivo di aver fatto l’ennesima stupidata di quel giorno, ma non ero riuscita a controllarmi.
 
 
 
Mi sentivo veramente un idiota. L’avevo ferita. Quel momento per lei era molto difficile. Aveva perso la memoria, non sapeva più chi fosse, ed io invece di starle accanto le stavo procurando altro dolore e confusione. Si ricordava ancora di me. In un modo o nell’altro l’amore che provava nei miei confronti era ancora vivo in lei. E allora capì che un amore come il nostro non poteva essere distrutto, non poteva essere dimenticato. Non si può dimenticare ciò che si ama.
Non feci in tempo a voltarmi verso la porta che mi arrivò un pugno in pieno viso. Mi portai una mano sulla bocca. Alzai lo sguardo e vidi Aragorn davanti a me.
 
<< Si può sapere cosa diavolo hai in quella testaccia da Elfo??! >> Mi urlò contro furioso.
 
<< Calmati adesso, Aragorn >> Arwen cercò di tranquillizzarlo.
 
<< Calmati un corno! >> Ribadì il mio migliore amico << non puoi prenderti gioco dei suoi sentimenti in questo modo, è mia sorella! >> Cercò di colpirmi ancora, ma riuscì a schivarlo.
 
A mettere fine a quella rissa ci pensò Gandalf. Diede un colpo sulla testa ad Aragorn e poi lo diede a me. Me lo meritavo in fin dei conti.
 
<< E adesso smettetela di fare i bambini e lasciatemi andare dalla mia 
Fëawen >> Disse il mago per poi dirigersi verso la porta << E comunque lei si ricorda di te, questo ormai è certo. >>
 
Gandalf si era rivolto a me. Disse quella frase e poi uscì dalla sala. Volevo andare insieme a lui, ma preferì evitare di far infuriare ancora Aragorn.
 
 

Mi rinchiusi nella mia stanza e mi buttai sul letto. Inaspettatamente dai miei occhi iniziarono ad uscire delle lacrime. Portai una mano ad asciugarmi il viso e all’improvviso sentì dei colpetti alla porta. Non volevo rispondere perché credevo fosse l’Elfo. Dopo qualche minuto entrò il vecchietto barbuto.
 
<< piccola mia, non piangere >> Disse entrando e avvicinandosi a me.
 
<< Oh sei tu, vecchietto >> ero felice di rivederlo.
 
<< chiamami Gandalf, per favore >> Proseguì sorridendo << posso parlarti? >>
 
<< Certo >> Risposi asciugandomi ancora una volta il viso.
 
<< lascia perdere il Principe per un attimo, sono cose che poi si aggiusteranno queste. E’ inutile versare altre lacrime >> Disse Gandalf come se stesse raccontando una barzelletta << E arriviamo al dunque. Prima che tu perdessi la memoria, eri in possesso di alcuni poteri. E questi poteri ti avrebbero aiutata per sconfiggere un nemico potente e pericoloso. Un Nazgul. >>
 
<< mi stai prendendo in giro, vero? >> domandai scioccata.
 
<< No, piccola mia >> Rispose quello continuando il suo racconto << Ecco adesso ci troviamo in un bel pasticcio, perché tu eri l’unica che potevi distruggerlo. Eri nata con questo unico scopo. >>
 
<< ma se io non so nemmeno maneggiare una spada, come potrei uccidere questo Nazgul? >> Ero veramente esterrefatta.
 
<< dobbiamo trovare il modo, mia cara >> proseguì lo stregone prendendo la mia mano.
 
<< Questa è veramente una scocciatura >> sbuffai << Ma per lo meno smetterò di pensare a … >> mi fermai prima di pronunciare il nome dell’Elfo << niente. >>
 
<< Bene, ti prometto che appena troverò un modo correrò subito da te per informarti >> mi rassicurò Gandalf per poi darmi un piccolo bacio sulla fronte.
 
<< Sai, sento di conoscerti >> Dissi d’un tratto << il mio cuore sente di conoscerti. >>
 
<< Ne sono felice >> rispose il mago sorridendo << e adesso dormi, domani dobbiamo partire all’alba. >>
 
<< E dove andiamo? >> domandai curiosa.
 
<< Da un mio vecchio amico >> si diresse verso la porta << andiamo da quel traditore di Saruman. >>
 
 


Era notte fonda e non riuscivo a chiudere occhio. Decisi di alzarmi e andare da 
Fëawen per vedere come stava. Come arrivai davanti alla sua porta mi fermai. Non sapevo cosa fare, se bussare e svegliarla oppure entrare di mia iniziativa.
Alla fine decisi di entrare facendo molta attenzione a non svegliarla. Dormiva serena nel suo letto. Sembrava un angelo. Mi avvicinavo lentamente facendo molta attenzione a dove mettevo i piedi. Quando la raggiunsi, allungai lentamente la mano per accarezzarla. Avevo paura che sparisse all’improvviso per quanto fosse bella.
 
<< Lo sai perché ti ho dato il nome di Elwen? >> Dissi a bassa voce accarezzandola << Perché in Elfico significa “cuore” >>  proseguì avvicinandomi al suo viso << e tu sei il mio cuore. >>
 
Mi chinai per darle un piccolo bacio sulla guancia. Dopodichè mi rialzai e uscì dalla stanza per tornare nella mia. Appena chiusi la porta della sua camera, rimasi lì per qualche momento appoggiato con la schiena. Chiusi gli occhi per ricordarla nella mia mente.
 
<< Legolas? >> sentì dire all’improvviso << sei tu? >>
 
Mi voltai stupito e vidi davanti a me Aragorn << che ci fai tu qui? >>
 
<< Ero venuto a vedere come stava mia sorella >> rispose abbassando gli occhi << ti chiedo scusa per prima, ero infuriato. >>
 
<< No, lascia stare, sono stato un idiota >> Lo tranquillizzai io portandomi una mano fra i capelli.
 
<< E adesso, cosa pensi di fare? >> domandò il mio amico avvicinandosi.
 
<< Non lo so, credo sia meglio concentrarsi su altre cose per il momento >> risposi alzando lo sguardo al soffitto << come salvare la Terra di Mezzo ad esempio. >>
 
<< Già, hai ragione . >>
 
Il mattino seguente, all’alba eravamo già pronti per partire. Io aspettavo impaziente l’arrivo di
Fëawen. Appena la vidi mi si illuminò il volto.  Poi guardai alla mia destra e vidi Eowyn. Mi stava dicendo delle cose, ma non riuscivo a sentirla.
 
<< Ti aspetterò, stai attento, hai capito? >> concluse la ragazza.
 
<< Si, si, ho capito >> risposi per togliermela dai piedi.
 
Salimmo ognuno sul proprio cavallo.
Fëawen aveva paura di salire sul proprio e quindi pensai di dirle che poteva salire insieme a me. Non rispose subito, mi guardò per qualche secondo. Dopo però accettò e l’aiutai a salire.
 
<< Torneremo presto >> Disse il Re per poi tirare le briglie del proprio cavallo.
 
Iniziammo a cavalcare verso Isengard. Il regno di Saruman era stato annientato dagli Ent, creature a metà strada tra alberi e uomini. E in questo momento lo stregone si trovava rinchiuso nella sua torre,come ci aveva raccontato Gandalf. Dovevamo chiedergli un paio di cosette.
Tenevo
Fëawen davanti a me e la stringevo fra le mie braccia. Il suo profumo mi stordiva. Avrei voluto prenderla e baciarla lì, davanti a tutti, come se niente fosse.
 
<< E allora? >> sentì dire all’improvviso da 
Fëawen  << cosa significa che sono il tuo cuore? >>
 
 
 
 
SAAAAAAAALVE SALVINOOOOO :D
 
U.U Eccomi con il nuovo capy. Nuovo e diverso. Ho inserito i pensieri del nostro caro Leggy! Non so se ho fatto una cazzata oppure no, comunque mi piacerebbe sapere la vostra opinione! :D
Vi prego recensite ragazzuoleeee xD vi suppplico!...ok va bene basta XD
Comunque, diamo il benvenuto alla nuova arrivata ! :
Ilaconca1992 !!

E ringrazio le mie care e affezionate lettrici ^^
Anche quelle silenziose ^.^
In più di 100 visualizzazioni a capitolo solo 7 recensioni T.T !
Ma okkk, sono sicura che prima o poi parlerete u.u la speranza è sempre l’ultima a morire.
Ma è anche vero che chi di speranza vive, disperato muore!.... .o.
 
Meglio non andare avanti con queste bazzecole !  
 
Baci.
Scarl.
   
 
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