Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: justinsgirl    23/10/2013    17 recensioni
«Ma che cazzo fai, parli con gli uccelli adesso?»Justin. Riconosco il suo passo, la sua voce.
«Demi.. Devi guardarmi, quando ti parlo» Dice, e sembra arrabbiato. «E siccome mi hai fatto arrabbiare, adesso mi calmerai anche» Dice facendo combaciare le nostre labbra. Non voglio Justin. «Justin, per favore»Dico ancora sentendo il suo fiato sul collo. «Mi stai rifiutando?» Il mio sguardo parla da solo.
«No Demetria, rifiutare Bieber.. è sbagliato» Dice semplicemente, allontanandosi da me.
Cazzo.
Genere: Comico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4
 




«Papà? Papà?» Dico cercando di soffocare le lacrime che mi creano dei solchi caldi sulle guance. «Piccola, qualche problema?» La sua voce è rassicurante, dolce.
Papà, va tutto male. Guardami.
«Nessun problema, ti chiamavo solo per..» Mi interrompo. «..per avvisarti che mi accompagnano a casa, puoi restare a dormire, a mezzanotte sono a casa» Sussurro, ed attacco. Se solo sapessi papà.
«Demetria, ancora qui a rompere i coglioni?» Justin si avvicina, e si siede accanto a me sul marciapiede. «Pensavo te ne fossi andata» Mormora, mettendo le mani sulle ginocchia.
Io resto in silenzio, come sempre.
«Dio ti ha dato la parola, cazzo, usala ogni tanto» Mi volto per guardarlo. «Justin..» Ho la gola secca, e la mia voce sembra appesa ad un filo. «..mi fai schifo» Mi alzo, raccogliendo tutte le mie forze, ed inizio ad avviarmi verso casa. «Sbagliato piccola» Justin entra in una macchina lì vicino, e sfreccia via.

Casa mia è parecchio lontana da qui, e calcolando che sono solo le 10,45, ho tutto il tempo per arrivare.
Cammino lentamente, guardando questa città che non mi appartiene. Un giorno me ne andrò da qui, penso. Passo da casa di Charlotte, la mia migliore amica dell'asilo, e mi scappa un sorriso. Sono stata stupida, lei adesso è popolare. Restandole amica, avrei potuto esserlo anch'io, e nessuno mi avrebbe presa in giro per le cicatrici che ho addosso.
Finalmente arrivo al cancello di casa mia. Di solito ci è legata la mia bici con una catena, ma stasera non c'è.
Forse l'ha presa papà.

«Papà» Sussurro entrando. Nessuna risposta. Forse sta dormendo.
Mi avvicino alla porta della camera da letto, socchiusa, e lo vedo. E' così bello quando dorme.
Sembra così giovane, dopotutto ha solo quarantacinque anni. E quel letto è troppo grande per lui.
Vado in camera mia, lascio scivolare i piedi fuori da quelle scarpe infernali e riempio l'acqua del bagno. La faccio riscaldare così tanto che ne esce il vapore, ed è una sensazione fantastica. Poi mi chiudo fra le coperte.
Non riesco a dormire. Prendo il mio computer, e controllo le mail.
Di solito non mi caga mai nessuno, ma noto che ce n'è una nuova.

Da: Justin Bieber
Hey Demi, mi dispiace per la tua bici, ha avuto un piccolo.. incidente.

C'è un allegato. La mia bicicletta nuova, rotta, in una discarica. Complimenti, Bieber. In più, mi fa notare le sue doti da stalker. Come ha avuto la mia email?
Chiudo il computer e decido che è meglio dormirci su. Molto meglio, decisamente.


«Signorina Johnson, quando capirà che la scuola non è un gioco?» La Dickens è la cosa più odiosa che la scuola offre. «Ha ragione, signora» Sussurro. «Visto che usi le tue doti vocali per dire cose assurde e senza senso, la prossima volta credo che per te studiare sia la cosa più semplice» Dice in tono aggressivo.
Odio le persone aggressive. Forse è perchè lo sono anch'io, ma non lo faccio mai vedere. Mai.
Odio anche la scuola, e tutto ciò che ne fa parte.
Mi trascino controvoglia fino al mio armadietto, ed aprendolo ci trovo un messaggio.

"In palestra, fra mezz'ora :) x"
Nessuna firma, ma mi viene facile immaginare chi possa essere.
«E.. vedi di non mancare» La sua voce dietro la schiena mi fa venire i brividi.
E' così vicino, che sembra un fantasma. Infatti, quando mi volto, lui non c'è.

«Allora sei venuta» Dice, con il suo sorrisetto idiota. Come ho fatto a venire qui? Perchè?
Con lui ci sono Sean e Ethan, i suoi due amichetti. Annuisco debolmente. 
«Abbiamo una proposta» Si schiarisce la voce. «Vorrai anche giocare al gioco della  piccola santarellina, ma sei solo una puttana innocente» Sussurra schiudendo le labbra. Se le lecca, e le avvicina al mio collo.
La tensione sale, l'adrenalina mi scorre nelle vene. Con uno strattone, lo allontano, e il suo sguardo si infuoca.
«Demetria, ti ho già detto di non farmi arrabbiare» Mi afferra il polso, e lo stringe. «Devi solo fare quello che vog..» Qualcosa ci interrompe.
«Bieber, Johnson. Nel mio ufficio, subito» Preside Marie, sei la mia salvezza.



Hallelujah.
Ragazze mie, oddio, sono felicissima, non potete neanche immaginare jekgbrt
allora, parto col presupposto che non so che dire perchè ho l'adrenalina a mille, e sono davvero felice.
Questo capitolo non mi fa impazzire, è un capitolo di passaggio, e mi serve per introdurre qualcosa che accadrà nel prossimo.
Quindi, se vi ho incuriosite.. bhe aspettate, e avrete tutte le vostre risposte.
Vi amo, davvero.
Grazie per tutte quelle che visualizzano e recensiscono,
e grazie alle 10 che hanno inserito la storia nei preferiti.
Siete il mio orgoglio.
Con amore,
me xx

 

  
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