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Autore: needlukeshug    23/10/2013    8 recensioni
‘Non dovremmo farlo, Luke’ sussurro mentre il suo respiro affannato riscalda il mio collo.
‘Lascia che io lotti per te, Carol’ la sua mano intreccia la mia e so che nessuno potrà dividerci.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questo capitolo lo dedico a tutte voi,
a tutte quelle che mi hanno incoraggiato a continuare,
a tutte quelle che hanno recensito,
a quelle che leggono in silenzio facendosi filmini su Luke e Carol,
vi amo tutte.
"It's too late to apologize, too late."
-OneRepublic.

S
arah mi guarda non sapendo che cosa dire, inerme, è la prima volta che è incapace di consolarmi. In quel momento avrei picchiato qualcuno, avrei picchiato anche lei. Non perché la odiassi, semplicemente perché stava zitta, mi nascondeva qualcosa o anche perché mi andava. Era stata l'ultima persona ad aver visto Luke e lo ha lasciato andare senza fermarlo, sapendo che sarei morta senza di lui, che cosa stava pensando?
"Voglio andare via da qui." dico con uno sguardo fulminante, forse è questo il motivo per cui tiene lo sguardo basso.
"Ti capisco" aggiunge sconsolata "se non vuoi stare più qui, okay." mi guarda un attimo e poi riabbassa gli occhi non riuscendo a sostenere i miei, che sprigionano dolore e odio contemporaneamente.
"No, voglio venga anche tu con me." si gira a questa affermazione e questa volta mi fissa senza voltarsi.
"Da Ashton? Non se ne parla." questa volta è lei quella insicura di se stessa, si tortura le mani sudate.
"No, la prossima settimana, Io, Ashton, Calum e Emily andiamo nella nostra casa delle vacanze." affermo sicura.
"Ma tu odi quel posto."
"Da piccola mi piaceva andarci, poi quando Ashton ha portato Luke, Michael, Cassidy e Luke ho pensato fosse solo un posto in cui fare sesso e canne e quindi non mi è piaciuto più,"
 
"Guarda che ci andavo anch'io quando "stavo" con tuo fratello" mi ricorda.
"Appunto, tutti sanno che sei una troia." ridiamo e quando si alza per abbracciarmi, mi scanso. Diventa pallida e inizia a fissare un punto fisso, odio vederla così ma non riesco, non riesco a starle vicina.
"Vado a comprare qualcosa da mangiare, torno subito." Sarah neanche annuisce, mi guarda solamente uscire da casa sua.

E non è vero che sarei tornata subito, non voglio stare lì, non per Sarah ma perché quella casa e tutto quello che è successo lì mi stanno mangiando via.
Sono incazzata con me stessa per aver creduto a quella scenata di Luke.
‘sai perché te lo chiedo? Perché io mi sono svegliato, e tu non c’eri. E ho pensato, se mi svegliassi ogni mattina senza di lei? Come farei? Tu sei l’unica persona che mi è rimasta e cercarti ma non trovarti mi fa star male perciò non andare, non andare mai via'
E' questo quello che mi ha detto Luke quella mattina, mi ha fatto credere di essere debole, di aver bisogno di me.
Mi ha fatto credere che svegliarsi senza di me fosse la peggior tortura a cui potesse essere sottoposto.
Mi chiedo perché, perché Carol gli hai creduto?
Perché te ne sei innamorata e anche se adesso vuoi ucciderlo, desideri solo lui.
Lui, i suoi baci, la sua voce, i suoi abbracci, desidero solo lui.

All'entrata del supermercato noto un tipo strano con dei capelli fucsia e una ragazza al fianco con una chioma nera e una giacca in pelle.
Il ragazzo si gira verso di me.
Non può essere, non può essere lui.
Non può essere "Michael.". Sussurro.
Mi saluta e mi chiede di venire verso di lui. Riluttante mi avvicino a lui e a sua sorella.
Cassidy, è così bella.
Ha degli occhi e delle labbra con cui potrebbe avere chiunque.
Scommetto che quando Luke la rivedrà, si riaccenderà la fiamma che c'era una volta tra loro.
Anche con quel viso bianco e quell'espressione scavata dalla stanchezza è tremendamente bella.
Inizio a sentirmi a disagio.
"Siamo tornati in città!" dice Michael dopo un lungo silenzio.
"L'ho visto" anche se avrei voluto essere accogliente, le parole escono più acide di quanto avessi immaginato.
"Dovremmo vederci tutti insieme, tutta la vecchia comitiva." continua Michael mentre Cassidy non pronuncia parola e sembra in un mondo tutto suo.
"No." rispondo subito.
Clifford non mi chiede perché, mi guarda come se aspettasse che spiegassi da sola il motivo.
"Io, Calum, Ashton e Sarah andiamo nella casa delle vacanze."  rispondo sicura.
"Bene, allora vedrò Luke, sai dov'è?" subito Cassidy si volta verso di me degnandomi di uno sguardo, aspettando con ansia la risposta.
"L'altro giorno ha detto di aver affittato una casa ma penso sia ancora nella vecchia casa Hemmings." senza dare il tempo a Michael di rispondere, la sorella lo afferra con un braccio e lo porta via da me. Clifford mi sorride e lo saluto con un cenno con la mano.
Che cosa ha in mente quella pazza di Cassidy?
Luke è mio.
Ah no, non lo è più, scordato.

LUKE POV.
Casa mia sembra deserta senza i miei fratelli che giocano alla play, che litigano, senza mia madre che cucina cantando le sue canzoni preferite. 
Mi manca terribilmente la mia famiglia.
E pensare che se la droga e la brutta gente non avessero fatto parte della mia vita, avrei ancora vissuto qui con loro e, invece, ci siamo trasferiti in quella maledetta casa al lago, lasciando i miei amici e Sydney che amavo e amo.
La vita lì mi stava portando alla depressione, mi stava portando al suicidio. 
Mia madre non mi parlava più e i miei fratelli non litigavano più per quale film vedere. Così ho deciso di tornare a Sydney.

"Luke, se tu esci da questa casa, non sarai più mio figlio." grida mia madre in preda al panico, con le lacrime che le rigano il viso e con una voce debole, come se stesse per cadere da un momento all'altro.
Per quanto la amassi, non riesco più a vivere in questa casa, lontano dai miei amici, da tutto, devo andare via, anche se a Sydney dovessi tornare dalla zia June che odio, anche se dovessi vivere sotto i ponti.
"Bene, allora dimenticami. Da oggi non sono più tuo figlio." silenzio, interrotto dalla porta che chiudo violentamente alle mie spalle.
Prendo il treno e torno nella mia città, Sydney.


A che cosa stavo pensando quando ho lasciato mia madre? Tornerei ben volentieri da lei, ora, ma non sono sicuro che mi accetti, dopo un anno che non mi vede.
Suona il campanello.
Oh Signore, anche se ti ho sempre insultato e ignorato, dammi in questo momento la mia Carol.
"Amico mio!"  per Michael Clifford, il ragazzo che mi ha costretto a rinunciare a tutto, quello è esattamente il cattivo momento per presentarsi dopo anni da me chiamandomi amico.
Lo avrei preso volentieri a pugni, ma poi, quando vedo Cassidy, per qualche motivo, non lo faccio.
Li lascio entrare a casa mia e mentre loro siedono sul divano, io sto in piedi, in ansia.
"Non ho i tuoi soldi e i tuoi amici mi hanno già picchiato per questo." affermo con voce dura.
"Non sono tornato per i miei soldi ma per altro." dice guardandomi dritto negli occhi.
"Non dirmi perché ti mancavo, tu e il tuo ego state bene insieme da soli" Michael ride ironicamente a quest'affermazione, ma non ci trovo nulla di divertente.
Cassidy, invece, sta zitta chiusa nella sua giacca. La guardo un attimo, e poi passo al fratello.
Avrei voluto abbracciarla, era da troppo tempo che non la vedevo.
"E in ogni caso non ho bisogno della roba, non più." 
"Ah sì? Allora potresti ridarmi tutte le cose che non riesci a pagarmi, tipo la..."
"Te la ridarò, aspetto solo che le acque si calmino."
"Non manderò i miei uomini a picchiarti, stai al sicuro, adesso che sono ritornato."
"Non per me, per Carol."
 il sorriso e il suono della dolce risata di Carol si fanno lentamente spazio nei miei pensieri e sorrido spontanemante, rendendomi conto di aver un dannato bisogno di lei.
Con la coda degli occhi noto Cassidy fissarmi.
Sarà la volta buona che dica qualcosa? Con me non è mai stata silenziosa.
"Beh, peccato che tu ti sia innamorato di lei, Hemmings." dice sorprendendo non solo me, ma anche Michael, che la guardiamo sorpresi. Le sue parole escono taglienti, come lame di un coltello.
"Che cosa vuoi dire?" chiedo con voce debole.
"Beh" noto un mezzo sorriso mentre parla "lei, Calum, Ashton e Dio sa solo chi altro ancora andranno nella casa delle vacanze Irwin, e noi due sappiamo che cosa succede spesso in quella casa, vero, Hemmings?" chiede retoricamente alludendo a quella notte in cui io e Cassidy abbiamo fatto l'amore. O forse era soltanto sesso.
E comunque, certo che lo so, ma non le rispondo.
"Hai notato che tutti ti dimenticano?" a questa affermazione di Michael, sbotto.
"Ah certo, sei ritornato per farmi diventare uno dei tuoi amici che va in giro a picchiare la gente? Ho già smesso di esserlo. Non sarò mai più tuo amico, mi fai schifo tu e il tuo modo di far sentire inutili le persone. Ora, per carità di Dio, dimmi che sei venuto a fare qui." gli urlo.
"Non siamo ritornati per farti del male, Luke." risponde Michael voltandosi verso la sorella come se aspettasse che dicesse qualcosa.
Cassidy sembra pensarci un po' su e poi mi guarda con quegli occhi che non sono mai riuscito a leggere.
"Siamo tornati perché.." si ferma e con una mano si tocca quei capelli che amo accarezzare.
"Perché ti amo, Hemmings. Ti amo ancora."
Che cosa?

"Have you noticed that everyone forgets you?"

ALLORA VOGLIO DIRVI TRE COSE: LA PRIMA.
GRAZIE DI TUTTO, MA COME AVETE VISTO ALL'INIZIO, AVETE CAPITO QUANTO VE NE SONO GRATA.
LA SECONDA:
IL CAPITOLO PRONTO SI E' CANCELLATO E QUINDI E' MOLTO PROBABILE CHE QUESTA "COPIA" SIA USCITA UNA CAGATA.
LA TERZA:

FINALMENTE SONO ENTRATI IN SCENA I DUE PERSONAGGI CHE MORIVO DALLA VOGLIA DI PRESENTARE: MICHAEL E LA SORELLINA CASSIDY. CHE COSA NE PENSATE? E CHE COSA PENSATE DI CASSUKE? IO PERSONALMENTE, LI ADORO. BEN PRESTO DESCRIVERO' MEGLIO CASSIDY ANCHE SE GIA' VI SARETE FATTI UNA BELLA IDEA DI COME SIA FATTA, MI RITROVO IN LEI, PERCHE' E' UNA RAGAZZA FORTE, TIPO LA AMO, AMO QUESTO PERSONAGGIO QUINDI POSSIBILE CHE CI SIA QUALCHE COLPO DI SCENA.

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PERFETTA, QUESTA E' CASSIDY SECONDO LA MIA IMMAGINAZIONE. CHIARAMENTE SOGNO DI ESSERE COSI' BELLA. 
IN OGNI CASO, VI AMO, VVB E LASCIATEMI QUALCHE RECENSIONE PER FARMI CAPIRE COSA NE PENSATE.

 
  
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