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Autore: themusicoftheuniverse    23/10/2013    0 recensioni
"Cos'è per te la magia, Lus?" chiese Al, mentre guardava il cielo notturno. Lucy non distolse lo sguardo da quell'immenso quadro di costellazioni. "Qualcosa che è profondamente mio... Anche a sera quando mi tiro le coperte sulla testa e lascio il mondo fuori, c'è sempre." Al non ci dovette riflettere molto, aveva capito. Era lo stesso per lui. "Un luogo da chiamare casa... Un castello in cui nascondersi."
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Un nuovo anno

Albus Severus Potter entrò nella sala comune all’ora di cena assieme a suo fratello e a sua cugina. Quel giorno sarebbero arrivati nuovi ragazzini per rimpinguare le classi di Hogwarts dopo i laureati dell’anno precedente. Al salutò James e Rose e si andò a sedere con i Serpeverde, così come voleva la regola. Non sapeva bene neanche perché avesse accettato il verdetto del Cappello Parlante senza opporsi e chiedere di entrare nei Grifondoro.
Esattamente due anni prima si era seduto sullo sgabello, gli era stato posizionato il Cappello Parlante sulla testa e ciò che le sue orecchie avevano udito era stato: “Hmm, scelta interessante. Saresti un più che degno erede di Grifondoro, tuttavia per me sei nato Serpeverde”. E l’unica cosa che era riuscito a dire era stato un tremolante: “Va bene”. Si era alzato dallo sgabello e aveva raggiunto gli altri Serpeverde nel loro angolo.
Subito prima di lui era stato il turno di suo fratello James e per lui il verdetto era stato: “Decisamente un Grifondoro!” Per Rose invece il cappello parlante aveva decretato Tassorosso, ma lei aveva gentilmente chiesto al Cappello di smistarla nei Grifondoro e così era stato. Lo sguardo che James gli aveva lanciato subito dopo lo smistamento non prometteva nulla di buono. Quando l’aveva raggiunto fuori dalla sala, prima di andare a coricarsi, gli aveva assestato uno scappellotto sulla testa dicendo: “Sei diventato tutto matto?!” James aveva guardato il fratello con occhi ardenti, da perfetto Grifondoro. Al si era accorto solo in quel momento di quanto aveva fatto bene a scegliere di stare coi Serpeverde. Lui non aveva quegli occhi. I suoi erano verdissimi come alcuni laghi del nord che suo padre l’aveva portato a visitare. Erano fratelli, ma non erano per nulla uguali. “A me va bene così. Lo dirò io a papà e mamma domani.” E così dicendo, Al si era addentrato nei corridoi di Hogwarts che portavano al Sotterraneo di Serpeverde, lasciando da solo James nei corridoi.
Dopo quell’episodio James e Al continuarono a fare i bravi fratelli e assieme a Rose andavano tutti e tre molto d’accordo, tanto che a volte venivano additati come i “tre piccioncini”, ma ultimamente ad Al piaceva passare del tempo anche con quelli della sua Casa, cosa che né suo fratello né sua cugina capivano. Oggi sarebbe arrivata Lily assieme a Hugo e le presupposizioni di Al vennero soddisfatte: entrambi entrarono a far parte dei Grifondoro, con i complimenti del Cappello Parlante.
Ad un certo punto Al si ricordò di quando, nel suo stesso anno da novizio, sullo sgabello di fronte a tutta la sala comune si era seduta una ragazzina dai folti capelli castani e gli occhi cervone. Il suo nome era Lucy Spencer. Non faceva parte di nessuna famiglia conosciuta. Alcuni risolini si alzarono da un gruppetto di Serpeverde con cui Al era sicuro che non avrebbe mai stretto amicizia che dichiaravano che la ragazzina era sicuramente una nata Babbana. Avevano fatto così ogni volta che sullo sgabello si era seduto un ragazzino nato da genitori Babbani. << Oh, ma che bella signorina. Io direi Grifondoro, se sei d’accordo.>> Ci fu un attimo di silenzio, dopo la ragazzina disse:
<< Vorrei essere smistata nei Corvonero, se non è un problema.>> << Corvonero, dici? Hmm, sì, sì. Potrebbe andare anche Corvonero.>>
La ragazzina aveva sorriso ed era scappata verso i Corvonero felice di aver potuto decidere di testa sua.
Era stato un caso isolato, esattamente come un Potter smistato nei Serpeverde, che l’aveva fatto sentire meno solo in qualche modo. Quella Lucy la vedeva ogni tanto nei corridoi, ma non avevano mai avuto l’occasione di conoscersi – non che per Al fosse tanto facile fare amicizia.
Quando lo smistamento si fu concluso tutti mangiarono con le candele che fluttuavano sulle loro teste e poi, una volta che il preside ebbe fatto i suoi soliti annunci di inizio anno, andarono tutti nelle proprie sale comuni a riposarsi e a conoscere i nuovi arrivati.
Al, prima di scendere nella sala comune dei Serpeverde attese i suoi fratelli e i suoi cugini. Si abbracciarono tutti per incoraggiamento e poi si diedero la buonanotte.
Al si diresse da solo verso i sotterranei mentre tutti gli altri camminavano felici verso la Torre dei Grifondoro. Si sentì immensamente solo per un momento. Si fermò e alzò gli occhi alla grande bacheca che racchiudeva le targhe con i nomi dei grandi presidi di Hogwarts. Tra di loro riconobbe subito i suoi due omonimi: Albus Silente e Severus Piton. Rimase a fissarli per alcuni minuti, chiedendosi se un giorno sarebbe diventato anche lui un grande mago come i due presidi. “Due dei più grandi uomini che abbiano mai camminato su questa terra” gli aveva assicurato suo padre svariate volte. Al aveva sempre sperato che fosse di buon auspicio. Forse non era stato neanche un caso che le Case che il Cappello Parlante aveva preso in considerazione per lui fossero Grifondoro e Serpeverde, rifacendosi agli uomini di cui portava i nomi, più che alla sua famiglia. Al sperava con tutto se stesso che fosse davvero così. Continuò la sua camminata fino alla sala comune. Col tempo la parola d’ordine era cambiata e adesso era “Severus” in onore del famoso Serpeverde. Per Al non fu difficile tenere a mente il suo stesso nome.
Rientrando nella Sala Comune dei Serpeverde dopo l’estate, Al prese piena coscienza del fatto che un nuovo anno stava iniziando.
  
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