Ciao a tutti! Questa è la mia prima fic, spero vi piaccia perchè amo la coppia Sasuke e Naruto e ci tenevo che venisse bene, spero di riuscire a rendere come lo intendo io, il loro rapporto. Lasciate commenti, anche critiche e suggerimenti, perchè ho molto da imparare. Ringrazio chiunque legga e anche Eerya che mi ha spinto a iniziare a scrivere ^^
La storia si svolge ai nostri giorni, i ragazzi hanno circa 15-16 anni e le loro storie personali verranno un po' cambiate e adattate alla storia ^^
IL SORRISO DEI SUOI
OCCHI
Era un pomeriggio come tanti nella trafficata città. Il
biondino se ne stava seduto comodamente sulla panchina ombreggiata del parchetto
in cui era solito trascorrere le sue giornate, insieme al suo inseparabile
amico.
“Hei, Naru, che cosa hai intenzione di
fare?”
“Non lo so, Shikamaru, perché devi
sempre farmi queste domande ?! Rilassati amico, non è niente di grave! Anzi mi è
venuta una certa fame” disse il biondo,lanciando un'occhiatina al
moro.
“che ne dici se andiamo a fare uno
spuntino?” sempre il solito, sciocco e superficiale Naruto, eppure si lasciò scappare un sorriso
bonario, guardandolo.
“Va bene, però prima o poi dovrai
pensare alle conseguenze...e se ti dovessero sospendere? Sai a cosa potrebbe comportare questo vero?” gli
lanciò un'occhiata di rimprovero mentre ricordava i fatti della
mattina.
“Sì lo so, lo so. Sempre la solita
lagna. Senti se lo meritava quel bastardo...hai visto come stava trattando quel
ragazzino? Era più piccolo di lui e non si poteva difendere, eppure non si è
fatto scrupoli di pestarlo e di umiliarlo davanti a tutti...non potevo non fare
niente...lui...” i suoi occhi erano diventati lucidi, i suoi pugni stretti a tal
punto da far sbiancare le nocche.
Shikamaru gli diede una pacca sulle spalle. Sapeva, o almeno cercava di capire, quanto era difficile convivere ogni giorno con il fantasma della vita passata. Una vita fatta di tristezza e solitudine. Lo guardò dolcemente.
“Sì, lo so Naruto. Però non voglio che
ti comprometti l'anno per questo. Potevi aiutarlo in un altro modo” disse,
scuotendo la testa.
“Come sempre sei il solito Naruto
casinaro e ottuso” sorrise per scacciare dalla mente dell'amico, quei brutti
pensieri che continuavano a sporcare la limpidità dei suoi occhi azzurri, e non
fece neanche in tempo a capire cosa stava per accadere che si ritrovò a terra
con Naruto addosso che gli faceva
solletico.
“Smettila, Naruto, o giuro che questa
volta non la passi liscia!!! Basta, ho detto BASTA!” urlò con le lacrime agli
occhi.
Nello stesso istante, un altro ragazzo,
li osservava dietro una grossa quercia, ostentando
indifferenza.
Era immobile, la luce del sole gli
colpiva il viso, facendo risaltare la sua carnagione pallida, il vento gli
scuoteva i capelli neri. Niente in lui dava l'impressione che fosse vivo, nessun
sentimento, nessun movimento. Eppure nei suoi occhi, profondi, terribilmente
profondi, si stava scatenano una tempesta.
Avrebbe voluto andare da loro, avrebbe
voluto scherzare e riuscire a ridere, ma sopratutto essere come loro.
Avrebbe voluto specchiarsi in quegli
occhi come il cielo, che da più di un'ora non aveva fatto altro che fissare,
desiderando che fossero rivolti a lui, anche solo per un
istante.
Con la stessa forza, avrebbe voluto
scappare, fuggire il più lontano possibile da quei ragazzi, così felici e
spensierati, una felicità che non gli apparteneva, che gli era stata negata da
sempre, e che aveva sempre disperatamente e segretamente cercato. Ma nessuno
aveva mai colto nei suoi occhi quella preghiera.
Era da ormai un mese che ogni giorno
veniva in quel parchetto, si posizionava su quella quercia e osservava il mondo
dei due ragazzi.
E' quello che aveva sempre fatto nella
sua vita, osservare, lui non si era mai sentito parte di questa terra, non si
era mai sentito vivo.
Eppure qualcosa quel pomeriggio cambiò,
una cosa da nulla, un semplice gesto che per il resto del mondo non significava
niente, ma per Sasuke ,e non solo per lui, segnò l'inizio di un universo
completamente sconosciuto, dove non tutto era o bianco o nero, dove se uno ci
credeva, poteva davvero cambiare le sorti del proprio
destino.
I due ragazzi erano distesi l'uno di
fianco all'altro. Shikamaru teneva le braccia incrociate dietro la testa e si
godeva la brezza pomeridiana con gli occhi chiusi.
Naruto invece era più inquieto, non
riusciva a stare sdraiato, quindi si mise seduto con le gambe
incrociate.
“Shikamaru non ti senti osservato? Non
so, sento che c'è qualcosa di strano...” chiese titubante senza ottenere
risposta.
“Shikamaru? Shika-chan?
Amoruccio?” Naruto scosse poco
educatamente il suo amico, che di rimando gli lanciò
un'occhiataccia.
“Sì, sì, ci sono...sempre a rompere tu!
Sveglia Naruto,ovvio che ti senti osservato! Sarà da giorni che quel ragazzo ci
osserva, non dirmi che non te ne sei mai reso conto?!” con un cenno della testa
indicò il punto in cui Sasuke si stava nascondendo.
“Davvero?! Io non me ne ero accorto!!”
ridacchiò, passandosi una mano fra i capelli.
“Cosa vuole da noi secondo te, eh,
Shikamaru?” fece una pausa, assumendo un’aria pensierosa, poi sgranò gli occhi
alzandosi di scatto.
“Non sarà mica un maniaco?! vero?” gli
occhi strabuzzanti.
“Ma sei ottuso Naru? Ma fai davvero? Non
vedi che è solo un ragazzo?!”
“Ma, allora perché ci guarda...non
capisco...” piegò la testa leggermente a sinistra, con un espressione simile a
un cucciolo ferito, corrucciando la fronte.
“Cosa vuoi che ne sappia, Naruto, sarà
schizzato! O maniaco depressivo...oppure un pazzo furioso che sta architettando
un piano per farci fuori e derubarci delle nostre interiora...chi lo sa?
Potrebbe volere il nostro sangue per fare qualche losco esperimento per...” il
biondo lo guardò di bieco, interrompendo la presa in giro. Un ghigno divertito
spuntò sul viso del moro, che quindi, sghignazzando, ritornò a
sdraiarsi.
Naruto non era soddisfatto. Il ragazzo
era ancora lì, che li fissava, imperturbabile. Era abbastanza lontano, quindi
Naruto strabuzzò gli occhi nel tentativo di vedere il viso del loro personale
serial killer-maniaco.
All' improvviso il suo cuore smise di
battere, tutto l'universo, il tempo, il traffico, i rumori, tutto intorno a lui, cessò di esistere in
quell'istante. Fu in quel momento che Il suo sguardo incontrò quello di Sasuke. Naruto non vide solo due occhi
neri, vide un disperato richiamo di aiuto, un abisso infinito di morte e
disperazione, una solitudine eterna, dove la morte era l'unica salvezza. Vide un
luogo in cui non esiste ne pace, ne speranza, ma solo oblio, tormento,
ossessione, senso di colpa e....un sorriso. Un dolce sorriso che mai avrebbe
potuto immaginare che esistesse in un luogo così oscuro. Un sorriso che arriva
direttamente dal cuore, un sorriso che rappresenta l'unica ancora di salvezza,
l'ultimo barlume di luce prima della fine. Il sorriso dei suoi
occhi.
Gli venne l'impulso di correre da quel
ragazzo e abbracciarlo. Dirgli che niente era impossibile, che insieme sarebbero
riusciti a venirne fuori.
Ma non lo fece. Restò, fermo imbambolato
al suo posto, gli occhi persi nel vuoto, il cuore che lentamente riprendeva a
battere, a poco a poco prendeva coscienza di stare al mondo, di essere al parco,
seduto sull'erba, un giorno come un altro.
“Ehi Naruto, ti senti bene?” Shikamaru
era di fronte al biondo e guardava apprensivo i suoi occhi spaesati. Sentiva
sotto le sue mani il corpo dell'amico rigido, con tutti i muscoli contratti.
Lo scosse
dolcemente.
“Naruto? Dai non prendermi in giro! Ora
andiamo a mangiare stai tranquillo! Non serve che fai queste scenate...perché
stai scherzando, vero Naru?” gli si incrinò appena la voce e sospirò di
sollievo, quando finalmente l'amico scosse la testa e lo guardò negli
occhi.
“Sì, tutto bene. Andiamo via” disse,
incamminandosi verso l'uscita del parco, lasciando l'amico sbigottito, che
affrettandosi prese gli zaini di entrambi e gli corse
dietro.
Dietro alla grande quercia, ora, il
ragazzo dagli occhi profondi non c'era più.
Commentate!!! ^^