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Autore: Iside5    13/04/2008    8 recensioni
I pensieri, rimorsi compresi, di uno dei personaggi che preferisco. Ok avevo promesso di smettere, lo so...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Li avevo condannati tutti.

Nonostante quello che dicessero sapevo la verità.

Dentro di me conoscevo ciò che mi aveva realmente portato a percorrere quella strada.

Egoismo.

Inutile barricarsi dietro a vana magnanimità irreale.

Non l'avevo fatto per salvare le loro esistenze o per gli occhi terrorizzati di una madre o ancora per pietà di fronte ad una donna violata.

Li avevo condannati ad un'esistenza di sangue, un'eternità di buio e solitudine solo per egoismo.

Sarei dovuto essere morto e non lo ero, l'unica cosa che mi interessasse era non sopravvivere da solo.

Potevo ripetermi che in fondo avevo salvato innumerevoli vite con il mio lavoro o stupendi esseri con il mio morso, ma ciò che oscura tutt'oggi il mio cuore è la motivazione.

I miei figli.

Un padre non fa questo ai suoi figli.

Un padre protegge meglio che può la sua prole.

Un padre non li rende partecipi della propria maledizione.

Un padre non crea i suoi figli con il dolore.

Eppure, guardandoli oziare nel prato antistante la grande casa, con la pelle marmorea baciata dal sole e la loro straordinaria bellezza, non riesco ad essere rammaricato.

Non posso impedire al mio cuore immobile di amarli o alla mia mente di preoccuparsi per loro.

"Tristi pensieri?" il tocco delicato della sua mano riesce sempre a farmi sussultare.

Esme.

L'unica per cui non abbia mai provato pentimento.

Me ne vergogno a volte.

Comprendo perfettamente ciò che prova Edward e me ne rammento ogni qual volta il mio sguardo si posa su di lei.

Come mio figlio anche io ebbi la fortuna di incontrare un angelo.

A differenza sua però soppressi sul nascere i miei sentimenti per concederle tutto ciò che lei desiderasse e io non avrei mai potuto darle.

Mi rassegnai al mio ruolo di spettatore, osservando il suo divenire donna e sposa ed infine madre.

Mi rammaricai per ogni lacrima e gioii quando scappò nonostante volesse dire perdere quei pochi istanti in cui la spiavo.

Il destino spesso è beffardo e la riprova è proprio di fronte a me.

Ciò che ci è destinato, nonostante tentiamo di sfuggirne o evitarlo con tutte le nostre forze, ci raggiunge sempre.

"Non più amore mio" il mio sorriso la contagia e come sempre rimango ammaliato.

Dopotutto non devo essere così malvagio se ho meritato una così perfetta compagna.







Mi è uscita di getto ieri notte... scusate se vi assillo! :-)

  
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