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Autore: maryana    13/04/2008    5 recensioni
Ho analizzato Vegeta servendomi di alcune canzoni e ciò che è uscito fuori è il ritratto di un uomo che soffre, combatte, vive, ma soprattutto che ama e non ha paura di essere ciò che è. Ho cercato di descrivere le emozioni e i pensieri di vegeta in vari momenti della sua vita che vanno dalla saga di freezer a quella di majin buu.
Genere: Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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This Moment - Disturbed

You will remember this moment
As you dig into me
And from your smile now
It seems as if you liked it
You'd better cherish this moment
As you dig into me
You'll never get another chance
At this

I won't stand another minute
Of your questioning me
You hear me, bitch, stop
The interrogations over
I can't handle the feeling
Of your pestering me
How would you like
To meet my favorite list

No you can't renege
I love to see you beg

Dream this moment as you run away
You will only separate me from
All I believe this moment
In brutality
You're the one who kept on pushing
Till I made you bleed

It seems your pride has been stolen
Since you stood up to me
I'll tell you now you know I think I
Really like it
So learn a lesson from someone
Who will never repeat the many
Tragic mistakes of his past

I hope you savor this moment
As you're still on your feet
So keep it quiet now
I think you're gonna like it
Words have consequences when
They're spoken to me
You better be careful when you're writing checks

Don't you question how
I stand above you

Now you know the answer
Save yourself from danger
I cannot forget how all of this began
I know you know the answers
Save yourself from danger
Beaten by a stranger
Blood still on his hands

Questo momento

Ti ricorderai di questo momento, mentre scavi dentro di me. E dal tuo sorriso ora sembra che ti sia proprio piaciuto. Faresti meglio ad accarezzare questo momento, mentre scavi dentro di me, non avrai mai più occasione di farlo. Non tollererò un altro minuto di te che mi interroghi, mi senti, stronza, smettila. L’interrogatorio è finito, non posso sopportare la sensazione di te che mi tormenti. Come ti piacerebbe fare la lista delle mie cose preferite? No, non puoi rinnegare, amo vederti implorare. Sognati questo momento mentre scappi, mi separerai solo da tutto ciò in cui credo. Questo momento dirà in che modo, tu sei quella che ha continuato a spingere, finché non ti ho fatta sanguinare. Sembra che il tuo orgoglio sia stato rubato. Dal momento che sei qui davanti a me te lo dirò, sai, credo che mi piaccia proprio. Quindi impara una lezione da uno che non ripeterà più i tragici errori del suo passato. Spero che assapori questo momento, mentre sei ancora in piedi. Quindi stai zitta ora, credo che ti piacerà, le parole hanno delle conseguenze quando vengono rivolte a me, farai meglio a stare attenta quando scriverai il conto. Non ti chiedi come faccio a starti sopra? Ora sai la risposta, salvati dal pericolo. Non posso dimenticare come tutto questo è cominciato, so che sai le risposte, salvati dal pericolo. Battuta da uno sconosciuto, sangue ancora sulle sue mani.

QUESTO MOMENTO

Me ne andrei molto volentieri da questa casa di pazzi, ma ho bisogno della Gravity Room, non mi resta che chiudere gli occhi e sopportare in silenzio.

Quella svampita terrestre capace solo di badare alla casa e a sparare commenti ridicoli, quello scienziato che sembra camminare come un sonnambulo pure quando è sveglio…e poi Bulma e quel petulante moccioso che piange ad ogni ora del giorno!!

Il grande principe dei sayan costretto a vivere in una tale mediocrità, se mio padre resuscitasse dagli inferi solo per mettermi al corrente della sua delusione non mi stupirebbe...per allontanare il suo ricordo, colpisco il più forte possibile un robot disintegrandolo.

Solo a pomeriggio inoltrato, decido di porre fine ai miei allenamenti, tornando in casa bisognoso di una doccia.

Salgo le scale senza fretta ma con fare deciso, nel bel mezzo del corridoio inciampo nella figura di Bulma che stringe premurosamente tra le sue braccia Trunks, mi guarda sconcertata e mi sembra di cogliere qualche altro sentimento all’interno dei suoi occhi, un sentimento però a cui non riesco ad attribuire un nome.

Mi mostro indifferente, senza farle accorgere che l’ho guardata anche io di rimando: per quanto io possa essere pentito di come siano andate le cose l’ultima volta, la sua figura non smette di attirare la mia attenzione, imprigionando i miei occhi sulle sue morbide forme.

Il getto dell’acqua fredda riesce a farmi riprendere il controllo dei miei pensieri, allontanando quel pizzico di desiderio che mi ha percosso il corpo, scuoto la testa alleggerendo i capelli impregnati d’acqua.

Indosso gli abiti terrestri ben piegati nell’armadio: sono sempre più convinto che con tali abiti risulto essere ridicolo, ma non voglio rischiare di rovinare la tuta da combattimento.

Entro in cucina senza degnare nessuno di un mio sguardo, mi siedo aspettando impaziente che il mio piatto si riempia adeguatamente, infine mangio tutto con gusto perdendo coscienza di cosa mi circondi.

Quando finisco allontano la sedia dal tavolo e mi dirigo a passo felpato nella mia camera…convinto che riposare mi farà bene; ma con mia grande sorpresa appena spalanco la porta vedo lei:

<< Cosa ci fai nella mia stanza? >>

Bulma continua a fissarmi piegando il capo di lato restando ostinatamente in silenzio.

<< Hai perso l’uso della parola… cosa vuoi? >>

La vedo avanzare verso di me, ondeggia in fianchi in modo provocante, sono sicuro lo stia facendo apposta è convinta di poter vincere su di me: ma sta volta si sbaglia.

Ad un centimetro dal mio viso si ferma, alza il viso fino a che i miei occhi sono costretti ad incontrare i suoi…sono così azzurri, limpidi ed espressivi…perdo il controllo per un istante, in fretta mi allontano da lei:

<< Se non vuoi che ti butti fuori dalla mia stanza, dimmi perché sei venuta! >>

Imperterrita mi scruta, sembra quasi che cerchi di scavare dentro di me…improvvisamente sorride, come se ciò che ha capito guardandomi le sia piaciuto.

La freddo con lo sguardo:

<< Smettila di guardarmi in quel modo…non lo sopporto! >> le intimo deciso.

<< Lo so che non lo sopporti! >> fa una breve pausa, avvicinandosi nuovamente a me << Non sopporti come io sia riuscita a capirti, ad arrivare a te…a captare la tua vera essenza >> la sua voce sembra di velluto, scandisce bene ogni singola sillaba: che maledetta sta cercando di non farmi capire più nulla, ma ho intenzione di non cedere.

Sorrido beffardamente, la guardo cinico:

<< Perché ridi?! >> mi chiede tra lo stupito e l’irritato.

Mi sto pregustando il momento: sto per vendicarmi per ciò che mi ha fatto provare nel mio ultimo soggiorno tra queste mura.

<< Assapora il momento, finché stai in piedi! >> le preannuncio che sta per finire in ginocchio.

<< Che stai cercando di dire? Io so… >>

<< Eh no! >> la interrompo energicamente << Tu non sai un bel niente… non ancora! >> sghignazzo compiaciuto per ciò che sto per dirle.

<< Ti piacerebbe fare la lista delle mie cose preferite, vero?! Credi di essere in grado di comandarmi, di essere al corrente di ogni mio singolo pensiero, ma ti sbagli! >> la mia voce si è fatta più profonda e minacciosa.

Mi protendo verso di lei, la sua espressione è mutata: ha paura, la posso quasi percepire e sfiorarla per quanto è forte, indietreggia intimorita ma spavalda come sempre sostiene il mio sguardo.

<< Non…non…stai dicendo sul serio >> balbetta con voce grave.

<< Amo vederti implorare! >>

Bulma si appoggia contro la porta, noto che la sua mano è già sulla maniglia, l’afferra saldamente: così in caso di pericolo è già pronta a scappare!

<< Voglio dirti solo un’ultima cosa: sono stanco di te che mi tormenti! >> le sono così vicino che il suo respiro affannoso mi sfiora, solleticandomi sulle labbra. << L’unica cosa che tu possa fare è quella di allontanarmi da tutto ciò in cui credo…e questo non posso permetterlo, non più! >>

Bulma inghiottisce rumorosamente, il suo viso diventa sempre più pallido, i suoi occhi sempre più languidi: una fitta improvvisa mi arriva al cuore e una vocina all’interno di me urla:

“Salvati, Bulma, dal pericolo!”

Ma il mio orgoglio devastato dal passato è più forte e riesce a metterla a tacere:

<< Io ho imparato: non farò più gli errori già commessi in precedenza! >>

Bulma si morde un labbro tremante, la sua sofferenza è chiara perfino a me:

<< E-errori?! >> balbetta, la sua voce è ridotta a un sussurro…credo che sia stato troppo per lei.

Indurisce l’espressione del suo volto, vuol dimostrare di essere forte e di saper reagire…ma fallisce miseramente e si precipita fuori in singhiozzi udibilissimi.

Sospiro in silenzio: non l’ho nemmeno sfiorata ma allora perché mi sembra di avere le mani sporche di sangue?!





Ringraziamenti:

Nana987: Mi dispiace per il salto temporale, ma non ho potuto fare diversamente; ad ogni modo non temere la ff non è sta per finire.

Swwtcicia: ma grazie, come sei gentile!

Lilac: Grazie, sono troppo contenta del tuo apprezzamento, mi lusinga molto.

Taisa: Sono lieta che il mio modo di interpretare Vegeta ti sia piaciuto, grazie!

Bulma90: Tranquilla per i tuoi ritardi, le tue recensioni sono sempre ben gradite: grazie per seguirmi sempre!

Maryana

  
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