This Moment - Disturbed
You will remember this moment
As you dig into me
And from your smile now
It seems as if you liked it
You'd better cherish this moment
As you dig into me
You'll never get another chance
At this
I won't stand another minute
Of your questioning me
You hear me, bitch, stop
The interrogations over
I can't handle the feeling
Of your pestering me
How would you like
To meet my favorite list
No you can't renege
I love to see you beg
Dream this moment as you run away
You will only separate me from
All I believe this moment
In brutality
You're the one who kept on pushing
Till I made you bleed
It seems your pride has been stolen
Since you stood up to me
I'll tell you now you know I think I
Really like it
So learn a lesson from someone
Who will never repeat the many
Tragic mistakes of his past
I hope you savor this moment
As you're still on your feet
So keep it quiet now
I think you're gonna like it
Words have consequences when
They're spoken to me
You better be careful when you're writing checks
Don't you question how
I stand above you
Now you know the answer
Save yourself from danger
I cannot forget how all of this began
I know you know the answers
Save yourself from danger
Beaten by a stranger
Blood still on his hands
Questo momento
Ti ricorderai di questo
momento, mentre scavi dentro di me. E dal tuo sorriso ora sembra che ti sia
proprio piaciuto. Faresti meglio ad accarezzare questo momento, mentre scavi
dentro di me, non avrai mai più occasione di farlo. Non tollererò un altro
minuto di te che mi interroghi, mi senti, stronza,
smettila. L’interrogatorio è finito, non posso sopportare la sensazione di te
che mi tormenti. Come ti piacerebbe fare la lista delle mie cose preferite? No,
non puoi rinnegare, amo vederti implorare. Sognati questo momento mentre
scappi, mi separerai solo da tutto ciò in cui credo. Questo momento dirà in che
modo, tu sei quella che ha continuato a spingere, finché non ti ho fatta sanguinare.
Sembra che il tuo orgoglio sia stato rubato. Dal momento che sei qui davanti a
me te lo dirò, sai, credo che mi piaccia proprio. Quindi
impara una lezione da uno che non ripeterà più i tragici errori del suo
passato. Spero che assapori questo momento, mentre sei ancora in piedi. Quindi
stai zitta ora, credo che ti piacerà, le parole hanno delle conseguenze
quando vengono rivolte a me, farai meglio a stare attenta quando
scriverai il conto. Non ti chiedi come faccio a starti sopra? Ora sai la
risposta, salvati dal pericolo. Non posso dimenticare come tutto questo è
cominciato, so che sai le risposte, salvati dal pericolo. Battuta da uno sconosciuto,
sangue ancora sulle sue mani.
QUESTO MOMENTO
Me ne andrei molto volentieri
da questa casa di pazzi, ma ho bisogno della Gravity
Room, non mi resta che chiudere gli occhi e sopportare in silenzio.
Quella svampita terrestre
capace solo di badare alla casa e a sparare commenti ridicoli, quello
scienziato che sembra camminare come un sonnambulo pure
quando è sveglio…e poi Bulma e quel petulante
moccioso che piange ad ogni ora del giorno!!
Il grande principe dei sayan costretto a vivere in
una tale mediocrità, se mio padre resuscitasse dagli inferi solo per mettermi
al corrente della sua delusione non mi stupirebbe...per allontanare il suo
ricordo, colpisco il più forte possibile un robot disintegrandolo.
Solo a pomeriggio inoltrato,
decido di porre fine ai miei allenamenti, tornando in casa
bisognoso di una doccia.
Salgo le scale senza fretta ma con fare deciso, nel bel mezzo del corridoio
inciampo nella figura di Bulma che stringe
premurosamente tra le sue braccia Trunks, mi guarda
sconcertata e mi sembra di cogliere qualche altro sentimento all’interno dei
suoi occhi, un sentimento però a cui non riesco ad attribuire un nome.
Mi mostro indifferente, senza
farle accorgere che l’ho guardata anche io di rimando: per quanto io possa
essere pentito di come siano andate le cose l’ultima volta, la sua figura non
smette di attirare la mia attenzione, imprigionando i miei occhi sulle sue
morbide forme.
Il getto dell’acqua fredda
riesce a farmi riprendere il controllo dei miei pensieri, allontanando quel
pizzico di desiderio che mi ha percosso il corpo, scuoto la testa alleggerendo i
capelli impregnati d’acqua.
Indosso gli abiti terrestri
ben piegati nell’armadio: sono sempre più convinto che con tali abiti risulto
essere ridicolo, ma non voglio rischiare di rovinare la tuta da combattimento.
Entro in cucina senza degnare
nessuno di un mio sguardo, mi siedo aspettando impaziente che il mio piatto si
riempia adeguatamente, infine mangio tutto con gusto perdendo coscienza di cosa
mi circondi.
Quando finisco allontano la
sedia dal tavolo e mi dirigo a passo felpato nella mia camera…convinto che
riposare mi farà bene; ma con mia grande sorpresa appena spalanco la porta vedo
lei:
<< Cosa ci fai nella
mia stanza? >>
Bulma continua a fissarmi piegando il capo di lato restando
ostinatamente in silenzio.
<< Hai perso l’uso
della parola… cosa vuoi? >>
La vedo avanzare verso di me,
ondeggia in fianchi in modo provocante, sono sicuro lo stia facendo apposta è
convinta di poter vincere su di me: ma sta volta si sbaglia.
Ad un centimetro dal mio viso
si ferma, alza il viso fino a che i miei occhi sono costretti ad incontrare i
suoi…sono così azzurri, limpidi ed espressivi…perdo il controllo per un
istante, in fretta mi allontano da lei:
<< Se non vuoi che ti
butti fuori dalla mia stanza, dimmi perché sei venuta!
>>
Imperterrita mi scruta,
sembra quasi che cerchi di scavare dentro di me…improvvisamente sorride, come
se ciò che ha capito guardandomi le sia piaciuto.
La freddo con lo sguardo:
<< Smettila di
guardarmi in quel modo…non lo sopporto! >> le intimo
deciso.
<< Lo so che non lo
sopporti! >> fa una breve pausa, avvicinandosi nuovamente a me <<
Non sopporti come io sia riuscita a capirti, ad arrivare a te…a captare la tua
vera essenza >> la sua voce sembra di velluto, scandisce bene ogni
singola sillaba: che maledetta sta cercando di non farmi capire più nulla, ma
ho intenzione di non cedere.
Sorrido beffardamente, la
guardo cinico:
<< Perché ridi?! >> mi chiede tra lo
stupito e l’irritato.
Mi sto pregustando il
momento: sto per vendicarmi per ciò che mi ha fatto provare nel mio ultimo
soggiorno tra queste mura.
<< Assapora il momento,
finché stai in piedi! >> le preannuncio che sta per finire in ginocchio.
<< Che stai cercando di
dire? Io so… >>
<< Eh no! >> la
interrompo energicamente << Tu non sai un bel niente… non ancora!
>> sghignazzo compiaciuto per ciò che sto per dirle.
<< Ti piacerebbe fare
la lista delle mie cose preferite, vero?! Credi di
essere in grado di comandarmi, di essere al corrente di ogni mio singolo
pensiero, ma ti sbagli! >> la mia voce si è fatta più profonda e
minacciosa.
Mi protendo verso di lei, la
sua espressione è mutata: ha paura, la posso quasi percepire e sfiorarla per
quanto è forte, indietreggia intimorita ma spavalda come sempre sostiene il mio
sguardo.
<< Non…non…stai dicendo
sul serio >> balbetta con voce grave.
<< Amo vederti
implorare! >>
Bulma si appoggia contro la porta, noto che la sua mano è
già sulla maniglia, l’afferra saldamente: così in caso di pericolo è già pronta
a scappare!
<< Voglio dirti solo
un’ultima cosa: sono stanco di te che mi tormenti! >> le sono così vicino
che il suo respiro affannoso mi sfiora, solleticandomi sulle labbra. <<
L’unica cosa che tu possa fare è quella di
allontanarmi da tutto ciò in cui credo…e questo non posso permetterlo, non più!
>>
Bulma inghiottisce rumorosamente, il suo viso diventa sempre più pallido, i
suoi occhi sempre più languidi: una fitta improvvisa mi arriva al cuore e una
vocina all’interno di me urla:
“Salvati, Bulma,
dal pericolo!”
Ma il mio orgoglio devastato
dal passato è più forte e riesce a metterla a tacere:
<< Io ho imparato: non
farò più gli errori già commessi in precedenza! >>
Bulma si morde un labbro tremante, la sua sofferenza è
chiara perfino a me:
<< E-errori?!
>> balbetta, la sua voce è ridotta a un sussurro…credo che sia stato troppo per lei.
Indurisce l’espressione del
suo volto, vuol dimostrare di essere forte e di saper reagire…ma fallisce
miseramente e si precipita fuori in singhiozzi udibilissimi.
Sospiro in silenzio: non l’ho
nemmeno sfiorata ma allora perché mi sembra di avere le mani sporche di sangue?!
Ringraziamenti:
Nana987: Mi dispiace per il
salto temporale, ma non ho potuto fare diversamente; ad ogni modo non temere la
ff non è sta per finire.
Swwtcicia: ma grazie, come sei gentile!
Lilac: Grazie, sono troppo contenta del tuo apprezzamento, mi
lusinga molto.
Taisa: Sono lieta che il mio modo di interpretare Vegeta ti
sia piaciuto, grazie!
Bulma90:
Tranquilla per i tuoi ritardi, le tue recensioni sono sempre ben gradite:
grazie per seguirmi sempre!
Maryana