Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: deniefn    24/10/2013    0 recensioni
Persa nei loro atteggiamenti così dolci e teneri, non mi accorsi che in realtà tutto il contesto in cui mi trovavo era un antro di mistero e di orrore.
Quando finalmente aprì gli occhi e mi resi conto della situazione, era già troppo tardi.. ed ero già troppo innamorata.
(Modificata)
Genere: Fantasy, Horror, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
un posto strano

Mi trovai in macchina con mio padre.

Stavamo attraversando un'area molto calda e piena di case. Erano le tipiche case di villeggiatura, quelle tutte bianche ed accoglienti. Era inizio Giugno.

Io e mio padre stavamo in silenzio, un silenzio pieno di imbarazzo, o almeno lo era per me.

<< Papà dove stiamo andando? >> chiesi sperando che mi rispondesse con chiarezza, ed invece no!

<< Ora vedi! Aspetta un pochettino siamo quasi arrivati >> rispose.

<< O-Ok.. >> risposi balbettando.

Da quel piccolo villaggio, pieno di case e con un clima di case accoglienti, si passò ad una piccola stradina isolata e molto, molto stretta.

Pensai "Dove mi starà portando?" ma mi fidavo di mio padre, quindi tornai tranquilla.

Poco dopo intravidi l'entrata del parcheggio che imboccò mio padre. Appena spense la macchina scesi subito; primo perché ero stata troppo in macchina e quindi le mie gambe stavamo soffrendo; secondo perché avevo una certa curiosità verso quel posto che sembrava l'ultimo sperduto dal mondo.

Il tempo non era affatto buono....c'erano certi nuvoloni che non promettevano nulla di buono. Oltretutto c'era anche un forte vento che mi scompigliava tutti i capelli, ero quindi obbligata a rimettermeli a posto ogni 5 secondi.

Dopo un po' venne fuori il sole. Sotto questa luce il posto sembrava molto più carino e presentabile. Mio padre parcheggiò definitivamente la macchina in un posto al sole, tra l'altro uno dei pochi posti al sole, che purtroppo era troppo forte ed era caldo.

<< Papà non sarebbe meglio metterla in un posto all'ombra? ce ne sono tanti perché metterla proprio al sole? >> cercai di essere più convincente possibile, ma... mi zittì subito con un secco "no!" E tornò a guardarsi in torno come se poco prima la mia domanda di poco prima non ci fosse mai stata.

<< Perché no?! Se torniamo in macchina non voglio ritrovarmi immersa con 40°! >>

<< Perché costerebbe troppo! >>

Mio padre alzò la mano, la mise in tasca e prese un mazzo di chiavi. Mai viste prima! Le infilò nella serratura e scomparve dietro ad una porta.

La porta apparteneva ad una casa. L'unica casa distante dall'albergo che c'era lì vicino. Probabilmente il parcheggio apparteneva a quell'albergo.

Rimasi a guardare la porta, pensierosa.

Dopo aver finito di fissare la porta iniziai a guardarmi intorno. Tanti posti di parcheggio vuoti con solo poche macchine. Quasi tutte nere!

Mi affacciai da un muretto e trovai il mare. Non era ne calmo ma ne agitato,era normale....

La giornata, al contrario di come era qualche ora prima, prometteva bene. Quindi iniziai a fare un giro per tutto il parcheggio sperando di trovare qualcosa di interessante e che mi avrebbe distratto per tutto il giorno.

Il parcheggio non era fatto con l'asfalto ma era pieno di erba. Era quel tipico parcheggio che appartiene ai lidi.

Mi sedetti a terra per godermi un po il sole, ma invece di godermi il sole mi misi a giocare con un fiorellino sul prato.

Dopo un po feci altre 2 volte il giro del parcheggio, finché non trovai un cartello,un po malconcio con su scritto "DANGER".

Era attaccato alla parete di quelle che dovrebbero essere le docce...ma non avevano proprio l'aspetto delle docce anzi tutt'altro.

Qualcosa di disgustoso...Chi sa da quanto tempo non le lavavano.....

Rimasi un po di tempo a guardare il cartellone a fantasticarci su. Era bello fantasticare su quel cartello ma,allo stesso tempo,mi rendevo ridicola e iniziai a ridere chiedendo a me stessa *Cosa puoi immaginare su un cartello?* Mah.. almeno mi stavo distraendo un po.

Per la prima volta andai sulla spiaggia. Da come l'avevo vista dal muretto era sembrata molto più piccola, e invece era enorme.

L'acqua era più chiara vista da vicino ed era anche molto più pulita. Avevo voglia di farmi il bagno ma non lo feci.

Mi sa che mi scocciavo di entrare nell'acqua gelida e di abituarmici!

Stavo così bene li sulla spiaggia....Soffiava una brezza calda ed io me la godevo.

Feci un giro per tutta la spiaggia e arrivai fino all'entrata di un lido. Da lì tornai in dietro.

Ero molto affaticata perché il tratto di strada che avevo fatto era abbastanza lungo. Quindi mi fermai a metà strada e iniziai a curiosare fra le montagnelle di sabbia che aveva formato il vento.

Trovai molti bastoni e quello che mi attirò di più lo presi. Come una bambina iniziai a correre verso la riva e a giocare a scrivere sulla sabbia.

E' stato divertente! Dopo un po dovetti riprendere il cammino. Arrivai all'entrata del parcheggio dopo una mezz'oretta.

Era diventata una bellissima giornata e quindi sulla spiaggia c'era parecchia gente fra cui pure ragazzini.

Ma non feci amicizia con nessuno di loro. Non mi andava di fare amicizia,ero come chiusa in me stessa e stavo bene così.

Li guardavo fare il bagno. Verso il pomeriggio questi ragazzini si spostarono nel parcheggio per giocare a pallone.

Era Buffo vederli perdere e vedere come se la prendevano fra loro.

Verso sera i lampioni si accesero. Io mangiai dei panini che stavano in macchina.

Poi entrai in quella casa buia.

Non ricordo niente di quella casa..solo buio..

La prima settimana passò così, nella quiete più totale. Passavo dalla casa buia, alla spiaggia e dalla spiaggia alla casa buia. A pranzo e cena, mio padre mi cucinava e insieme mangiavamo fuori al terrazzo. Quella, secondo me, era la parte più bella di quel posto: verso l'una di pomeriggio c'era l'ombra quindi, mentre mangiavamo, avevamo la compagnia di un fresco venticello che, puntualmente, ogni volta mi scompigliava i capelli e mi costringeva a legarmi i capelli; invece verso l'ora di cena, le lampade di un colore giallastro creavano un'atmosfera molto rilassante.

Io e mio padre eravamo felici e spensierati ma molte volte.. mi capitava di vedere in lui come se avesse un senso di colpa, come se cercasse di darmi tutto per farsi perdonare da qualcosa. Ma quasi tutte le volte mi convincevo dicendomi che era solo un impressione.

La parte più noiosa della giornata era la sera: non avendo amici e non essendoci animazione non sapevo proprio cosa fare. Allora mi limitavo a stare seduta su una panchina vicino alla casetta mia e di mio padre a giocare con il telefonino o a messaggiare con qualche mia amica. E mi capitava, mentre ero seduta, di ascoltare strani suoni.. rumori di buste e di passi.. sarà capitato un paio di volte e magari durato qualche secondo fatto sta che rabbrividivo e rientravo dentro ogni volta che capitava.


Era lunedì.

Essendo lunedì venne un sacco di gente nuova e se ne andò anche un sacco di gente.

Non vidi bene chi era arrivato perché c'era moltissima gente che faceva la fila fuori all'albergo per prenotare le camere.

Io non sapevo proprio che fare. Tra l'altro non era nemmeno una bella giornata e c'erano nuvole scure che si muovevano velocemente per via del vento.

Quindi mi misi sulla spiaggia e iniziai a scavare una buca.

La buca si allargò sempre di più e quindi molte persone si fermarono a guardare il mio capolavoro.

Dopo però mi stancai e quindi lasciai la buca ad altri bambini che la coprirono. Che cattivi!!!

Decisi di entrare nell'albergo ,per la prima volta. Appena entrai, la prima cosa che notai e che era fatto tutto di legno. Sedie, muri, tavoli....tutto.

Andai nel salone principale. Era molto grande con un sacco di tavolini di legno e panche con sopra cuscinetti lunghi ,verde scuro. Lì trovai molta gente. Bevevano il caffè ,il thé, oppure leggevano,chiacchieravano ma tutto a bassa voce.

Appena lo Staff mi vide, saranno state 3 o 4 persone, si girarono tutti a fissarmi con aria interessata.

Quell'atmosfera mi convinse a uscire dall'albergo.

Essendo ancora confusa dal comportamento strano delle persone, non mi accorsi che avevo già fatto il giro di tutto il parcheggio, quindi, visto che la giornata era lunga, decisi di prendere un asciugamano e di farci un sonnellino sopra. Presi l'asciugamano, andai sulla spiaggia, la misi a terra e mi addormentai.

Credo fossero passate 2 ore, ma comunque dopo 2 ore circa mi svegliai. Al contrario di prima, ora c'era un bellissimo sole e faceva caldo.

Con l'asciugamano mi misi sotto un posto all'ombra e iniziai a giocare con un fiorellino.

Mio padre non fece cenno di vita, ma io non avevo tanto coraggio di entrare in quella casa e di dire a mio padre che ero preoccupata per lui. Era come se avessi vergogna, mio padre era adulto quindi se la sapeva cavare da solo.

Continuai a giocare con il fiorellino, quando qualcuno mi parlò.

Era una voce candida e allo stesso tempo curiosa e molto molto dolce.

<< Ciao. Sono Iris e lui e mio fratello Andy Piacere! >> Aveva un tono amichevole quasi da amare...

<< Ciao mi chiamo Denise ..piacere...>> La mia voce in confronto alla sua sembrava di una vecchia.

<< Che bel nome! Ti piace questo posto lo trovi accogliente?Ti senti a tuo agio? >> Mi chiese. Sembrava interessata alla risposta che stavo per dare.

<< Si è un posto carino...>> risposi.

<< Bene allora andiamo fare un bagno?Ci divertiremo! >> Mi fece questo invito. Sembrava più un'affermazione piuttosto che una domanda.

<< Si sarà molto divertente...>> Risposi con un mezzo sorriso...

<< Vieni qua vicino a me!! E andiamo a tuffarci!! >> Era davvero presa dall'idea di andare a fare il bagno.

<< Certo!Com'è l'acqua? >> chiesi senza esitare. Con loro riuscivo ad essere me stessa!Mi davano sicurezza.

<< E' calma sarà divertente vedrai! >> Anche la sua voce era quella di un angelo.

In effetti erano 2 angeli. Iris aveva i capelli biondi...no! PLATINO!! Lunghi fino al sedere. Erano liscissimi. Aveva gli occhi blu..da perderci dentro..e aveva un sorriso da invidiare. Andy era altrettanto solo che lui aveva i capelli ricci con gli occhi castani. Comunque sembrava un angelo. Erano entrambi magrissimi e sembrava patissero la fame però erano perfetti lo stesso.

Iris mi prese per mano e iniziò a correre verso la riva,seguita da Andy dietro.

Si tuffarono subito nell'acqua,mentre io mi infilai con calma perché era molto fredda. Almeno per me!

Restammo molto tempo in acqua. Circa un'ora. Però quando iniziò ad arrivare il brutto tempo fummo costretti a uscire.

Era la prima volta che mi divertivo veramente in quel posto.

Li seguii nella loro camera,avevo un po paura del loro comportamento ma allo stesso tempo qualcosa mi diceva che dovevo fidarmi.

La camera era la 156 al 5=°piano. Eravamo super bagnate ma è come se non importasse il fatto che stavamo macchiando tutta la moquette.

Lei mi offrì un asciugamano pulito e un asciugacapelli. La camera era solo loro. I genitori abitavano nella camera affianco. Pensai *se loro sono cosi dolci e strani lo saranno pure i genitori* e così fu.

Appena la mamma venne a bussare alla porta, Andy andò ad aprire.

Era un angelo!!Aveva il viso perfetto!!Senza nemmeno una ruga o qualche imperfezione. Si chiamava Emily e aveva pure lei una voce dolce dolce.

Aveva i capelli marrone chiaro chiaro. Una statura ne alta ne bassa,ne magra ne grassa.

<< Ciao tu devi essere Denise vero?? >> Come faceva a sapere il mio nome se avevo conosciuto sua figlia oggi?! Mah..

<< Si sono Denise....ciao piacere! >>

<< Piacere Emily....come sei carina, hai proprio un viso d'angelo. >> IO?! Stava sicuramente scherzando.

<< Grazie...>> risposi un po indecisa.

<< Mamma ora puoi andare >> Disse all'improvviso Andy , con tono duro.

Iris annuii e la mamma fece un segno con la mano, un ciao. Ci fu un silenzio tombale interrotto da Iris.

<< Fuori ha finito di piovere, andiamo dai mi scoccio di rimanere qui! >>

<< Ok.... >> e annuii. Annuii Anche Andy e ci fiondammo all'uscita.

Perché è stato così scontroso con la mamma..? Andy, un ragazzo così dolce e amichevole con una mamma angelica..perché comportarsi così?

Rimasi pensierosa fino a che non uscimmo.

Fuori al parcheggio c'era una temperatura fredda che mi fece rabbrividire. Iris se ne accorse e quindi mi diede il suo giacchetto.

Io gli feci segno di no.

<< Eddai io non sento freddo...davvero sto benissimo >> Me lo passò e io me lo misi. Non era caldo ma non passò molto tempo a riscaldarsi.

Dopo continuò a parlare << Sai..dopo domani è il mio compleanno.. >> lo disse come se non fosse una cosa importante.

<< Davvero!? Che bello!! >> riuscì a dire solo questo.

Iris si allontanò un attimo e Andy avvicinò silenziosamente le sue labbra vicino al mio orecchio.

<< Sarà meglio fargli un regalo..se lo merita..e poi adora i regali.. >> Io feci un espressione pensierosa e dopo risposi

<< Ma io non conosco i suoi gusti >> Feci un'espressione sconvolta ma Andy mi tranquillizzò.

<< Tranquilla a lei va bene qualsiasi cosa! >> e si avvicinò a Iris. Iniziai a pensare.. Pensavo a che regalo potessi fare a Iris, pensavo al modo in cui dolcemente mi aveva parlato Andy e pensavo ancora al loro comportamento strano di poco prima.

Andammo sulla spiaggia e iniziammo a buttarci le palline di sabbia addosso. Alla fine Andy fu quello che ne uscì con più sabbia addosso.

Io e Iris ci buttammo a terra dalle risate quando Andy si accorse com'era conciato.

Dopo, sfiniti, ci sedemmo a cerchio e iniziammo a parlare.

<< Avresti mai pensato che ci avresti incontrato? >> Mi chiese Iris.

<< La verità....no....non pensavo nemmeno di venire qui! >>ammisi. Non lo so perché ma sulla faccia di Iris c'era qualcosa di insolito.

Sul viso delicato e dolce di Andy invece c'era un lieve sorriso.

D'un tratto, non so come e non so perché, mi venne una domanda impertinente << Ma perché mi fate tutte queste domande strane? >>

Andy e Iris si guardarono e, improvvisamente, Iris si alzò e si buttò a mare gridando << VENITE VENITE!!!! E' Bellissimo!!!! >> Andy sorrise mi prese la mano e mi trascinò in acqua.

Passammo un pomeriggio stupendo,anche se faceva freschetto...anzi freddo..

La sera ci salutammo e io ritornai in quella casa buia, c'era mio padre che dormiva sul divano con la televisione accesa.

Non mi misi a curiosare in giro, ero troppo stanca, quindi appena trovai un letto mi ci fiondai sopra.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: deniefn